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Le patine iridescenti dei denari


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Inviato

Cari amici, mi domando e vi domando come si riconosce una patina iridescente naturale da una artificiale magari ottenuta con la tintura di iodio.

Ovviamente la questione pertiene particolarmente agli argenti come i denari che da questa particolare e rara patina traggono sfumature gradevoli e ricercate...Ma! con l'incognita dell'intervento moderno.

Vi è dunque maniera di distinguerle?  Ecco di seguito alcuni esempi di monete che presentano questo fenomeno. Alcune sono state battute in asta a cifre considerevoli.

 

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Inviato (modificato)

...Magari è anche l'occasione per cercare di investigare quali sono le condizioni in cui si forma, il perché soprattutto in certe aree (a ridosso delle legende, eventuali depositi organici sono indispensabili?), quali elementi e segni sono una costante di questa patina o della moneta che la presenta? Quale giacitura ne facilita la formazione? Certo sarebbe graditissimo anche un parere di @@centurioneamico .

 

...ancora un paio:

 

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Modificato da vickydog
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Inviato

Le monete d'argento con patina iridescente sono a mio parere meravigliose in quanto i particolari vengono esaltati. Non so come ed in quali condizioni si formi. Possiedo dei grossi nei quali in pochi anni si è formata una piacevole patina iridescente ed altri rimasti praticamente bianchi. In questa discussione, visto che si parla di denari, posto la foto di un bel denario del Bellum Sociale con bella patina iridescente "di medagliere". Era in asta Stacks qualche anno fa.

post-6961-0-54589000-1431632268_thumb.jp


Inviato

Ciao @@vickydog , se leggi questo trovi alcune risposte al tuo quesito , in particolare del perché si formano .
In campo numismatico le patine dell' argento , quelle naturali , sono ricercatissime e costose forse anche piu' di una bella patina del bronzo perché piu' rare , al contrario nel settore dell' argenteria oggettistica si tende a pulirle .

http://www.chimica-online.it/elementi/argento.htm


Inviato

I piccoli denari sono monete meravigliose con questi colori poi......Come si formano non so, per adesso mi accontento di guardarli ammirato.

Ciao


Inviato (modificato)

Io penso si formino con il raffreddamento del metallo in una particolare condizione....come una specie di tempratura

Modificato da fabietto83

Inviato

Le bellissime patine arcobaleno si formano con una lunga permenenza in terreni ricchi di Zolfo e hanno appunto queste sfumature blu, gialle e magenta. Un terreno meno umido e meno ricco di Zolfo crea un patina iridescente senza arrivare alla varie sfumature arcobaleno.Non ho mai avuto tra le mani una moneta artificialmente patinata con la tintura di iodio (o almeno che mi facesse sospettare che lo potesse essere) però tempo fà in un corrispondenza con un noto venditore statunitense mi venne detto che sono identificabili.

Questo è l'esemplare arcobaleno più significativo della mia raccolta, Argenteo di Massimiano Ex Sisak Hoard del 1953.

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Inviato

La reazione dell'argento all'ossigeno e allo zolfo, come leggo anche dal link, dovrebbe essere nera (solfuro nero).

Non potrebbe l'azzurro derivare invece dal rame con cui l'argento è in lega e che con l'anidride carbonica dell'aria produce azzurrite (sintesi del carbonato basico di rame)?

Per esempio guardate anche questi cucchiaini; anche se chi postò le foto qui su Lamoneta alcuni anni fa si domandava pure come mai alcuni presentavano questa patina, altri no, a  parità di condizioni di giacitura e conservazione...forse alcuni erano coperti da qualcosa altri no...

 

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Inviato

Ecco il mo denario:

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Bello , ma non ha la stessa bellissima patina iridescente dei precedenti esemplari , questa sembra solo leggermente scura .


Inviato

Bello , ma non ha la stessa bellissima patina iridescente dei precedenti esemplari , questa sembra solo leggermente scura .

Assolutamente...niente a che vedere con quella bellissima patina blu - azzurra...il mio presenta riflessi giallini come si vede nella foto...


Inviato

Assolutamente...niente a che vedere con quella bellissima patina blu - azzurra...il mio presenta riflessi giallini come si vede nella foto...

 

Infatti stupende patine .

Pensa che stranezze , nelle monete antiche o moderne di argento questa patina ne esalta la bellezza e il valore economico , mentre nell' oggettistica di argenteria anche se antica si pulisce , altrimenti si svaluta .


Inviato (modificato)

io rimango sempre dell idea che c'entra qualcosa con il riscaldamento e raffreddamento al momento della battitura

sembra la stessa sfumatura che si danno alle marmitte

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Modificato da fabietto83

  • 1 mese dopo...
Inviato (modificato)

Anch'io ho una moneta romana che ha sviluppato un iridescenza verde/rossiccia, la tengo nel raccoglitore plastificato.

 

Però non è d'argento ma di bronzo.

Modificato da Crimson85

Inviato

Anch'io ho una moneta romana che ha sviluppato un iridescenza verde/rossiccia, la tengo nel raccoglitore plastificato.

Però non è d'argento ma di bronzo.

Infatti la patina arcobaleno non è una prerogativa del solo argento.


  • 7 mesi dopo...
Inviato (modificato)

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"Sa, c'ho il naso lucido... Sa, questi nasi...Lo trova grosso?" (Totòtruffa '62)

Non ha il naso del principe della risata, che ho accostato perché fatalmente un laso lucido mi ricorda la scena suddetta e per strappare a tutti un sorriso :)

ma non vi dico per ora a quale Augusto è attaccato...

Da un mio recente acquisto. Io mi domando sempre se siano iridescenze naturali o 'agevolate'. Tuttavia credo sia una foto suggestiva (anche se nella foto risultano accentuate dalla luce a led del microscopio digitale che l'ha scattata).

Modificato da vickydog

Inviato

Bellissima discussione, domanda che anch'io mi son posto varie volte. Come è successo ad @@aemilianus253 vi assicuro che ho due grossi identici, uno riposto accanto all'altro, ma solo quello di destra ha formato la patina in questione, l'altro risulta tale e quale quello di anni fa (stando alle foto). Sono entrambi di buon argento e all'inizio mi preoccupai moltissimo una volta constatata quella strana formazione bluastra... oggi ho imparato ad apprezzarla. Questa è la mia (per rimanere in tema romano)....

 

post-36407-0-33923600-1457555250_thumb.j

 

 


Inviato

P.S. Non ditemi che è tarocca eh, o almeno fatelo con calma  :o a mio avviso è genuina, benché non abbia idea di come siano quelle false (a dire il vero non pensavo nemmeno le falsificassero dati i molti collezionisti che la tolgono appositamente...)


Inviato

Nessuno ha risposto alla domanda iniziale fatta da Vikydog, qualcono sa come distinguere le patine originali da quelle create chimicamente?? 

(non saranno mica tutte naturali.... :crazy:  conoscendo come smanetta certa gente...)


Inviato

@@caiuspliniussecundus

 

CenturioneAmico ha espressamente dichiarato, durante la conferenza sulle patine al Circolo Numismatico Milanese, che non è possibile riconoscere le patine false da quello originali sui denari d'argento.

 

Ciao

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Inviato

salve ragazzi allora secondo me queste patine vengono create chimicamente...ho provato un prodotto su un denario aimè pulito troppo e le sfumature rossastre bluastre son apparse da subito

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Inviato

Lo iodio (attraverso l'applicazione di tintura di iodio al 7%) permette di ottenere degli effetti iridiscenti sulla moneta, però questi tendono sempre al violetto. Le iridiscenze, quando naturali, tendono anche al giallo, al verde e al rosso, ma quando ne incontrate una con colori nello spettro del viola... allora iniziate a dubitare!

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Inviato

Lo iodio (attraverso l'applicazione di tintura di iodio al 7%) permette di ottenere degli effetti iridiscenti sulla moneta, però questi tendono sempre al violetto. Le iridiscenze, quando naturali, tendono anche al giallo, al verde e al rosso, ma quando ne incontrate una con colori nello spettro del viola... allora iniziate a dubitare!

 

Questo mi sembra già un dato molto importante. Quindi, stando così le cose, l'Adriano del primo messaggio è dubbio .... (mentre la mia buona :lol: ... )....


Inviato

non mi sembra un caso che la tua moneta e quella di eliodoro, delle quali siamo sicuri che non abbiano avuto trattamenti chimici, presentano dei colori che vanno in altre tonalità ma non nel violetto.

Nel caso della marmitta, dove l'effetto è voluto, la reazione è dovuta ad un forte riscaldamento del pezzo dopo la nickelatura che viene stabilizzata proprio con lo iodio, ovviamente la traccia che lascia è legata alla reazione del nostro composto. Comunque stiamo parlando di iodio, ma vengono utilizzati anche altri stabilizzatori che più o meno nel riscaldamento del pezzo possono avere effetti simili.

Io nel tempo ho imparato una sola grande lezione, ossia che avere dubbi porta sempre i più grandi vantaggi!

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