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Su Academia.edu due articoli nati sul forum


antvwaIa

Risposte migliori

Visto che ormai sono trascorsi già 6 anni dalla loro pubblicazione, tramite la piattaforma Academia.edu ho diffuso sul web due articoli pubblicati su Monete Antiche n. 45 e 48 2009, entrambi scritti grazie al contributo sostanziale e imprescindibile di questo forum.

 

ex MONETE ANTICHE,  n. 45 - Maggio/Giugno 2009

 

ex MONETE ANTICHE, n. 48 – Novembre/Dicembre 2009

 

Sono tante le discussioni portate avanti su questo forum che per la loro qualità potrebbero convertirsi in articoli numismatici: spero che questi due esempi invoglino altri foristi a trasfomare in testi redazionali le discussioni più belle. La rivista MONETE ANTICHE, alla quale tutti i foristi interessati alla monetazione classica dovrebbero abbonarsi, è un'ottima piattaforma per la loro pubblicazione.

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Inviato (modificato)

Restando nella monetazione greca, per fare un esempio, il tema della raffigurazione di animali nello mentazione greca è bellissimo e ben si presta non a uno ma a più articoli realizzati sulla base degli inyerventi del forum: uno sugli animali mitologici, uno su quelli selvaggi, uno su quelli domestici. Oppure considerati da molti altri punti di vista.

 

Un altro bel tema che sul forum è già stato ampiamente sviscerato è quello della raffigurazione del labirinto.

 

Ma in realtà ho solo citato i primi due argomenti che mi sono venuti in mente, perché di discussione che già hanno dato ampio materiale, più che sufficiente per un buon articolo, ce ne sono a iosa!

 

@@apollonia: ora tocca a te!

Modificato da antvwaIa
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@@antvwaIa, ho appena finito di leggere l'articolo dedicato agli strumenti musicali nella monetazione classica..bellissimo... complimenti...io, che sono uno strimpellatore ed amante della musica, nel vedere

gli strumenti rappresentati sulle monete, mi immagino l'incontro di Fabrizio De Andrè con Mauro Pagani, che porta con sè una marea di strumenti mediterranei come  il bouzuky, il liuto arabo, il flauto discendenti da quelli presenti sulle monete,  per comporre questo capolavoro, per me incomprensibile linguisticamente, dato che non sono genovese:

Modificato da eliodoro
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Sono d'accordo: un bellissimo capolavoro musicale.

Comprendere la lingua genovese, che di lingua si tratta e non di dialetto, è facile. Ma solo se già si conoscono l'arabo, il portoghese, l'ebraico, lo scozzese e il fenicio.

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Mi unisco ai complimenti di Eliodoro; bellissimi articoli :) In passato avevo già avuto modo di leggere le relative discussioni. Io, che sono di Genova, ma non di origine genovese, del genovese non capisco proprio nulla  :help: Mi è più comprensibile la lettura...

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Awards

Sono d'accordo: un bellissimo capolavoro musicale.

Comprendere la lingua genovese, che di lingua si tratta e non di dialetto, è facile. Ma solo se già si conoscono l'arabo, il portoghese, l'ebraico, lo scozzese e il fenicio.

Gran parte dei dialetti, li considero vere e proprie lingue, compreso, chiaramente, il mio, ricco di parole tronche e, quindi, particolarmente adatto ad essere musicato..adesso, passo alla lettura dell'altro articolo..

Saluti

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La mia lingua, che considero lingua e non un dialetto spagnolo, è molto facile da capire anche quando non la si conosce perché intuitiva:

 

Inche ta wirin pichi kultrun nieleñ,

llüfedüfe, newen ka mongelen;

inche ta wirin pichi kultrun nieleñ,

kiñekeltu eñum, kiñekeltu wetre.

Pu allfünche ñi mollfüñ mew kelü nielelañ,

pu kuñifall ñi ngüman mew  kurü nielelañ,

pu la ñi kuk ka ange mew lik nielelañ,

arengetu kuyüm mew chod nielelañ,

antü wirin ta niekaleñ mongen ayüwun mew,

ka pewün ka dañe mew  karü nieleñ,

ka llüfedüfe ayong wenumapu mew kallfü nieleñ,

ka pewma ka ürkütuntu mew palao kelü nieleñ.

Peñitupeñ ka tünpiukelen ñimintupeñ.

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La mia lingua, che considero lingua e non un dialetto spagnolo, è molto facile da capire anche quando non la si conosce perché intuitiva:

 

Inche ta wirin pichi kultrun nieleñ,

llüfedüfe, newen ka mongelen;

inche ta wirin pichi kultrun nieleñ,

kiñekeltu eñum, kiñekeltu wetre.

Pu allfünche ñi mollfüñ mew kelü nielelañ,

pu kuñifall ñi ngüman mew  kurü nielelañ,

pu la ñi kuk ka ange mew lik nielelañ,

arengetu kuyüm mew chod nielelañ,

antü wirin ta niekaleñ mongen ayüwun mew,

ka pewün ka dañe mew  karü nieleñ,

ka llüfedüfe ayong wenumapu mew kallfü nieleñ,

ka pewma ka ürkütuntu mew palao kelü nieleñ.

Peñitupeñ ka tünpiukelen ñimintupeñ.

Abitiamo nello stesso paese allora:

Avevo una scatola di colori,

brillanti, decisi e vivi;

avevo una scatola di colori,

alcuni caldi, altri molto freddi.

Non avevo il rosso per il sangue dei feriti,

non avevo il nero per il pianto degli orfani,

non avevo il bianco per le mani

e il volto dei morti,

non avevo il giallo per le sabbie ardenti

ma avevo l’arancio per la gioia della vita,

ed il verde per i germogli e i nidi,

ed il celeste dei chiari cieli splendenti,

e il rosa dei sogni e il riposo.

Mi sono seduta e ho dipinto la pace

Non si torna, sul luogo del delitto, per la seconda volta, caro @@antvwaIa;

http://www.lamoneta.it/topic/125823-i-solidi-di-alessandro-iii/page-3

Modificato da eliodoro
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L'autrice è una bambina israeliana. Fa parte di un insieme di poesie sul tema della pace scritte da bambini di diverse parti del mondo, in lingue diverse, che ho raccolto e riscritto in mapudungun per distribuirle ai bambini del sud del Cile. Magari gli adulti desiderassero la pace quanto la desiderano i bambini!

 

https://www.youtube.com/watch?v=3bxav5mDQl4

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Supporter

In tema di musica-monetazione classica, fra i tetradrammi di Alessandro Magno con attinenza alla musica per il simbolo di controllo della zecca della città emittente sul rovescio, ricordo questo di Megalopolis con l’antico strumento pastorale noto come ‘siringa’, che avevo presentato nel mio primo intervento del 2015 nella discussione sulle monete di Alessandro Magno ( http://www.lamoneta.it/topic/84573-le-monete-piu-attraenti-di-alessandro-magno/page-85 ).

 

post-703-0-63813700-1431082759_thumb.jpg

 

KINGS OF MACEDON. Alexander III 'the Great' (336-323 BC). Tetradrachm. Megalopolis.
Obv: Head of Herakles right, wearing lion skin. Rev: AΛEΞANΔPOY. Zeus Aëtophoros seated left with sceptre. Controls: syrinx and three monograms. Price 752. Condition: Very fine. Weight: 16.6 g. Diameter: 28 mm.

 

La siringa (o flauto di Pan) è uno strumento musicale aerofono, cioè con il corpo vibrante costituito da una colonna d’aria (come la tromba) e realizzato da una serie di canne tagliate in diverse lunghezze e unite fra loro come a formare una zattera. Per ottenere il suono si soffia trasversalmente sulle aperture superiori delle canne.

post-703-0-01733100-1431082771.jpg

 

 

apollonia

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Supporter

Naturalmente, come al solito, non avevo trascurato l’aspetto mitologico legato a questo strumento.

 

Lo strumento prende nome da Siringa, una ninfa dell’Arcadia figlia della divinità fluviale Ladone, della quale Pan si innamorò perdutamente. La fanciulla però non solo non condivideva il suo amore, ma quando lo vide fuggì inorridita, terrorizzata dal suo aspetto caprino. Era infatti Pan più simile a un animale che ad un uomo in quanto il corpo era coperto da ispido pelo; dalla bocca spuntavano delle zanne ingiallite; il mento era ricoperto da una folta barba; in fronte aveva due corna e al posto dei piedi aveva due zoccoli caprini.

 

post-703-0-48506000-1431083228.jpg

 

Corse e corse Siringa inseguita da Pan, e resasi conto che non poteva sfuggirgli pregò il proprio padre perchè le mutasse l'aspetto in modo che Pan non potesse riconoscerla. Ladone, straziato dalle preghiere della figlia, la trasformò in una canna nei pressi di una grande palude. Pan cercò di afferrarla, ma la trasformazione avvenne sotto i suoi occhi. Afflitto, abbracciò le canne ma più nulla poteva fare per Siringa. A quel punto recise la canna, la tagliò in tanti pezzetti di lunghezza diversa e li legò assieme. Fabbricò così uno strumento musicale al quale diede il nome della sventurata fanciulla che, pur di non sottostare al suo amore, fu condannata a vivere per sempre come una canna. Lo strumento è conosciuto anche come flauto di Pan. Da allora Pan tornò a vagare nei boschi correndo e danzando con le ninfe e a spaventare i viandanti che attraversavano le selve: al dio si attribuivano infatti  i sordi rumori che si udivano la notte (da qui il detto "timor panico" o semplicemente  "panico"). 

 

apollonia

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Grazie @@tognon: era la cosa più bella che potevi dirci. :)

 

@@apollonia: ti impegni a scrivere qualche altro articolo sui temi discussi sul forum? Se sì, quali? Anche per non rischiare di scrivere in due su uno stesso argomento (come abbiamo rischiato nel caso delle monete con il disegno del labirinto! :) )

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Supporter

Grazie @@tognon: era la cosa più bella che potevi dirci. :)

 

@@apollonia: ti impegni a scrivere qualche altro articolo sui temi discussi sul forum? Se sì, quali? Anche per non rischiare di scrivere in due su uno stesso argomento (come abbiamo rischiato nel caso delle monete con il disegno del labirinto! :) )

 

Grazie @@tognon: era la cosa più bella che potevi dirci. :)

 

@@apollonia: ti impegni a scrivere qualche altro articolo sui temi discussi sul forum? Se sì, quali? Anche per non rischiare di scrivere in due su uno stesso argomento (come abbiamo rischiato nel caso delle monete con il disegno del labirinto! :) )

 

Non posso dare una risposta alla tua domanda in quanto non parto mai dall’idea di dover scrivere un articolo :unknw: . Non prendo impegni, mentre può essere lo sviluppo di una discussione a crearne le premesse, unitamente all’invito di amici tra i quali tu stesso nel caso dell’articolo appena uscito sulle monete di Cnosso al quale fai riferimento  :friends: .

 

http://www.lamoneta.it/topic/126847-monete-con-labirinto/page-2

 

antvwaIa # 40

@apollonia: perché non trasformi questa discussione, con tutti i contributi arrivati, in un articolo da pubblicare in qualche rivista numismatica? E' una gran bella discussione e non va perduta, ma conservata e valorizzata.

 

acraf # 42

x odjob

Ovviamente siamo tutti felicissimi che tu voglia scrivere un libro e che il forum possa fornirti utili spunti.

Penso che Antwala si riferisca piuttosto a un contributo di Apollonia con un articolo più specifico sulle emissioni di Knossos sul labirinto.

Sono due approcci diversi e quindi non c'è alcun rischio a "pestare i piedi".

Con i più vivi auguri per lo svolgimento del libro che hai in mente.

Alberto

 

 

apollonia

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