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IGNORED

Probo RIC 215: zecca e materiale


Risposte migliori

Inviato

Buonasera amici!

Due domandine veloci.

Ho preso un antoniniano di Probo datato dal venditore 282 d.C.. Gli antoniniani di questo periodo erano ancora un misto di bronzo e argento in ugual parte (o giù di lì) o siamo già al periodo in cui la percentuale di argento era ridotta e l'argentatura era solo superficiale? Guardandolo propenderei per la prima ipotesi ma vi chiedo conferma..

Seconda cosa, in esergo R-saetta-S. La zecca è quindi Roma e va bene, mentre la saetta identifica l'officina, ha altri significati o è un simbolo puramente decorativo?

Vi ringrazio in anticipo e mi scuso se apro discussioni per domande "di poco conto".. :)

Grazie!


Inviato (modificato)

Per completezza:

22 mm

4,04 gr

post-44504-0-31643700-1430689471.png

post-44504-0-53160900-1430689499.png

Modificato da pedro_88

Inviato

Ciao,

il tenore di Argento (Ag) cala nel tempo nella lega in favore del Rame (Cu) e nel periodo di Probo dovrebbe essere attorno al 10%. Inoltre una certa precentuale è sulle superfici della moneta.

 

post-3754-0-73019800-1430766690_thumb.jp

 

Tratto da ANTONELLA ESPOSITO. La tecnica DPAA (Deep Proton Activation Analysis) , ne trovi il pdf free on line.

 

Ciao

Illyricum

:)

  • Mi piace 2

Inviato

@@Illyricum65 grazie mille! Scarico il pdf, mi fa piacere approfondire!

Per il discorso "saetta" sai dirmi qualcosa in più invece? Decorazione, officina, altro..? È la prima che mi capita per cui non so nulla.. :)


Inviato

Ciao,

Per il discorso "saetta" sai dirmi qualcosa in più invece? Decorazione, officina, altro..? È la prima che mi capita per cui non so nulla.. :)

si tratta di un segno di officina: R fascio di fulmini digamma (una sorta di "F").

Zecca di Roma, RIC 215 rated "C".

 

Ciao

Illyricum

:)


Inviato

Grazie, era giusto per capirne il significato dato che finora avevo solo visto RS..

Grazie mille!!


Inviato

DE GREGE EPICURI

Mi stupisce molto però la percentuale di Ag segnalata dalla Esposito per Settimio Severo; a me risulta che alla fine del suo regno il tasso di Ag fosse mediamente del 50% soltanto. Credo di averlo trovato in molti lavori, da Duncan-Jones a T.Lucchelli, forse anche nel libro di A.Savio sulla "Moneta Romana".


Inviato

DE GREGE EPICURI

Mi stupisce molto però la percentuale di Ag segnalata dalla Esposito per Settimio Severo; a me risulta che alla fine del suo regno il tasso di Ag fosse mediamente del 50% soltanto. Credo di averlo trovato in molti lavori, da Duncan-Jones a T.Lucchelli, forse anche nel libro di A.Savio sulla "Moneta Romana".

Sí Gianfranco anche a me non torna. Ma mi piaceva dare a Pedro un quadro del decadimento del tenore di argento nel tempo.

Ciao

Illyricum

:)


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