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imitative e immigrazione


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Inviato

http://www.deamoneta.com/auctions/view/291/3503

 

Salve, ho di recente acquistato questo bronzetto imitativo all'ultima asta Tintinna. Come si puo' dedurre dal link, la spesa e' stata irrisoria. In ogni caso, non vorrei puntualizzare il valore numismatico della moneta, che e' indiscutibilmente limitato, ma focalizzare l'attenzione sui movimenti migratori lungo il limes romano, di cui, immagino il pezzo in questione sia una testimonianza materiale. Attualmente sto leggendo un libro molto interessante in merito all'argomento scritto da Alessandro Barbero ed intitolato:"Barbari, immigrati, profughi, deportati dell'impero romano". Dall'opera si evince distintamente l'esistenza di una civiltà di confine contigua al fiume Reno e nella quale suppongo potessero circolare questo genere di monete.. Cosa ne pensate al riguardo?

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Inviato

Posto intanto l'immagine della moneta, nella speranza che qualcuno possa meglio inquadrarla (purtroppo non è il mio settore):

 

post-7204-0-74884300-1430311023.jpgpost-7204-0-13583500-1430311033.jpg


Inviato (modificato)

http://www.deamoneta.com/auctions/view/291/3503

 

Salve, ho di recente acquistato questo bronzetto imitativo all'ultima asta Tintinna. Come si puo' dedurre dal link, la spesa e' stata irrisoria. In ogni caso, non vorrei puntualizzare il valore numismatico della moneta, che e' indiscutibilmente limitato, ma focalizzare l'attenzione sui movimenti migratori lungo il limes romano, di cui, immagino il pezzo in questione sia una testimonianza materiale. Attualmente sto leggendo un libro molto interessante in merito all'argomento scritto da Alessandro Barbero ed intitolato:"Barbari, immigrati, profughi, deportati dell'impero romano". Dall'opera si evince distintamente l'esistenza di una civiltà di confine contigua al fiume Reno e nella quale suppongo potessero circolare questo genere di monete.. Cosa ne pensate al riguardo?

Penso che, a prescindere dal discorso numismatico, stai leggendo un magnifico libro scritto da un grande storico, che ha un'eccezionale capacità didattica nell'esporre un argomento, anche molto difficile, facendolo apparire semplice, chiaro e, soprattutto, sempre molto attuale. Anche perché quel tema è davvero molto attuale, così come molto attuale è il ripetersi degli stessi errori che poi condussero ad Adrianopoli.

 

Andando sul tuo quesito storico-numismatico, hai aperto un tema di enorme portata sul quale è ormai da decenni, se non da secoli, che i numismatici discutono senza mai giungere a conclusioni certe e definitive.

Lo stesso concetto di "moneta imitativa" è estremamente ricco di sfacettature diverse. Perseguita o tollerata? Falsificazione o monetazione di emergenza? Inoltre la monetazione imitativa di fatto si estende durante tutta la storia della monetazione greco-romana e poi medioevale, rinascimentale, barroca, sino a giungere ai tempi moderni: in un certo senso anche la produzione del tallero di Maria Teresa da parte della zecca di Roma o di Londra rientrano nell'ambito di una monetazione imitativa. E che dire delle contraffazioni debitamente autorizzate dei fiorini toscani o degli zecchini veneti?

Modificato da antvwaIa
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Inviato (modificato)

Ciao a tutti, argomento ostico ed affascinante...

un'ottima raccolta di Victoriae Laetae imitative le ha Beast coins, purtroppo con pochissimi dati...

http://www.vcoins.com/en/stores/beast_coins/22/Default.aspx?store_display_type=ancient#!/category/vlpp_collection/?idCategory=1312&searchDisplayAsList=False&searchMaxRecords=100&store_order_by=sortfield&countitems=111&changeDisplayList=&page=1

Vi aggiungo, inoltre, questa interessante trattazione:
http://www.constantinethegreatcoins.com/barb2/

Fondamentalmente, si ritiene che tali coniazioni siano state fatte da popolazioni di origine germanica che, pur in scarsa misura, parlavano  il latino, nella stragrande maggioranza dei casi, non lo leggeva...la legenda, pertanto, avrebbe carattere puramente decorativo.

La presenza di linee al posto delle lettere della legenda viene spiegato con la maggiore facilità per l'incisore "barbaro" nel riprodurre la legenda.

Modificato da eliodoro
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Inviato

il rovescio che cosa raffigura secondo voi??


Inviato

Ciao a tutti, argomento ostico ed affascinante...

un'ottima raccolta di Victoriae Laetae imitative le ha Beast coins, purtroppo con pochissimi dati...

http://www.vcoins.com/en/stores/beast_coins/22/Default.aspx?store_display_type=ancient#!/category/vlpp_collection/?idCategory=1312&searchDisplayAsList=False&searchMaxRecords=100&store_order_by=sortfield&countitems=111&changeDisplayList=&page=1

Vi aggiungo, inoltre, questa interessante trattazione:

http://www.constantinethegreatcoins.com/barb2/

Fondamentalmente, si ritiene che tali coniazioni siano state fatte da popolazioni di origine germanica che, pur in scarsa misura, parlavano  il latino, nella stragrande maggioranza dei casi, non lo leggeva...la legenda, pertanto, avrebbe carattere puramente decorativo.

La presenza di linee al posto delle lettere della legenda viene spiegato con la maggiore facilità per l'incisore "barbaro" nel riprodurre la legenda.

 

 

Chissà, magari potrebbe essere una coniazione compiuta presso una comunità in via di romanizzazione stanziatasi all'interno del limes, magari a seguito deportazione.


Inviato (modificato)

Ciao

Chissà, magari potrebbe essere una coniazione compiuta presso una comunità in via di romanizzazione stanziatasi all'interno del limes, magari a seguito deportazione.

sono abbastanza comuni dell'area renana-danubiana, in effetti... proprio questo tipo è tra i più diffusi.

http://www.oudgeld.com/webbib/barblaetae.htm

 

Ciao

Illyricum

;)

Modificato da Illyricum65

Inviato

Cioa,

comunque il testo non lo conoscevo e il giudizio di Ant aumenta il mio interesse.

Questa un recensione

http://ssai.interno.it/download/allegati1/instrumenta_31_14_recensioni.pdf

 

Uno dei lavori che ho in programma è quello di studiarmi un po' il Barbaricum ed i rapporti con l'Impero, avevo iniziato a recuperare qualche testo ma poi ho perseguito altre ricerche e momentaneamente ho accantonato il progetto. Ma dovendo tornarci può essere sicuramente interessante.

 

Grazie della segnalazione.

 

Illyricum

:)


Inviato

DE GREGE EPICURI

Il libro di Barbero è molto bello, e riesce a trattare in modo comprensibile una serie di questioni abbastanza intricate, che fra l'altro nel tempo si sono evolute, modificate, ecc. Illustra bene, ad esempio, la trasformazione di un certo numero di barbari in soldati dell'esercito imperiale. Ma parla anche delle deportazioni di massa, fenomeno terribile dell'antichità che di solito è poco trattato o ignorato nei nostri testi di storia.

Per venire invece alla moneta: è la imitativa più comune fra le costantiniane del IV secolo, e in effetti la si ritrova soprattutto nei balcani, in tutta l'area danubiana. Molte imitative del IV secolo hanno "pseudo-legende", cioè finte lettere, che in realtà sono bastoncini, cerchietti, rombi, globetti, ecc. e questo dimostra che gli incisori erano probabilmente del tutto illetterati. Ma ci sono anche imitative di discreta o buona qualità.


Inviato

DE GREGE EPICURI

Il libro di Barbero è molto bello, e riesce a trattare in modo comprensibile una serie di questioni abbastanza intricate, che fra l'altro nel tempo si sono evolute, modificate, ecc. Illustra bene, ad esempio, la trasformazione di un certo numero di barbari in soldati dell'esercito imperiale. Ma parla anche delle deportazioni di massa, fenomeno terribile dell'antichità che di solito è poco trattato o ignorato nei nostri testi di storia.

Per venire invece alla moneta: è la imitativa più comune fra le costantiniane del IV secolo, e in effetti la si ritrova soprattutto nei balcani, in tutta l'area danubiana. Molte imitative del IV secolo hanno "pseudo-legende", cioè finte lettere, che in realtà sono bastoncini, cerchietti, rombi, globetti, ecc. e questo dimostra che gli incisori erano probabilmente del tutto illetterati. Ma ci sono anche imitative di discreta o buona qualità.

... e anche parla del ruolo enorme che ebbe la corruzione della burocrazia imperiale nel provocare continue incomprensioni con le popolazioni del limes e, finalmente, giungere alla disfatta di Adrianopoli che avrebbe potuto essere facilmente evitata: infatti i germani non volevano la guerra, ma vi furono costretti proprio dalla corruzione del sistema amministrativo romano che comprometteva i rapporti tra impero e limes.

Anche in questo la Storia si ripete.

Historia magistra vitae? No, quando gli allievi sono così ottusi come dimostrano di esserlo nel XXI secolo.


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