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Risposte migliori

Inviato

A me fecero un avviso di garanzia per ricettazione. Ero in possesso di tutte le ricevute (tutte le monete tranne una acquistate all'estero). L'avvocato subito considerò l'accusa infondata, infatti in pochi mesi la cosa fu archiviata e le mie (poche) monete restituite. Capisco che ci sono casi più complicati, però, che durano per anni. 

 

Comunque: se c'è un'indagine qualsiasi si rischia sempre di ricevere un avviso di garanzia e dover pagare l'avvocato, anche se si è del tutto in regola. Mi pare una cosa sgradevole ricevere tali accuse e ingiusto il doverne sostenere le spese quando c'è documentazione che dimostra quanto meno la buona fede.

 

Ma tanto è...


Inviato

A volte le cose cambiano. Ad esempio, una volta era proibito fare foto nei musei e la legge Ronkey prevedeva una burocrazia farraginosa con tanto di consegna dei negativi (e chi ce li ha più?). Ora è consentito fare foto nei musei per uso personale, come in gran parte del mondo, e amen.

 

Forse un giorno uscirà fuori qualcosa di più ragionevole anche per le collezioni di monete, ma è necessario che i professionisti del settore continuino ad attivarsi e ovviamente che ci sia modo di portare queste istanze in parlamento. So bene che non è affatto facile.


Inviato

Ciao.

 

"A me fecero un avviso di garanzia per ricettazione. Ero in possesso di tutte le ricevute (tutte le monete tranne una acquistate all'estero)."

 

Puoi dirci quale fu il motivo per il quale fosTi denunciato per ricettazione?

 

Saluti.

M.


Inviato

Puoi dirci quale fu il motivo per il quale fosTi denunciato per ricettazione?

Acquistai una moneta da un rivenditore apparentemente affidabile che aveva venduto anche monete estremamente rare provenienti, se ricordo bene, da Cipro. L'interpol aveva fatto partire un'indagine e i venditori erano stati sospettati di essere collegati a tombaroli. Mandarono loro in galera per un po' di tempo e avvisi di garanzia per ricettazione a tutti gli acquirenti che hanno trovato nei computer del rivenditore.

 

Dopo la mia archiviazione, non so come sia andato a finire il processo principale, non ho trovato nulla sul web.

 

Da quanto ho capito con l'avvocato, oltre ad essere infondata l'accusa, era illegittima anche la richiesta di sequestrare tutta la collezione, non solo il pezzo sospetto.


Supporter
Inviato

Vorrei chiedere a chi ha esperienza, se con tutte le "prove d'acquisto" in regola, vi è la necessità, nel caso di un accertamento, di rivolgersi ad un avvocato.  Lo chiedo perchè non ho mai avuto modo di dovervi ricorrere per alcun motivo. Grazie.


Inviato

Vorrei chiedere a chi ha esperienza, se con tutte le "prove d'acquisto" in regola, vi è la necessità, nel caso di un accertamento, di rivolgersi ad un avvocato.  Lo chiedo perchè non ho mai avuto modo di dovervi ricorrere per alcun motivo. Grazie.

Se si riceve un avviso di garanzia per un'ipotesi di reato penale è obbligatorio difendersi con un avvocato. E purtroppo pagargli la parcella, che non sarà in alcun modo rimborsata in caso si risulti innocente. E' una cosa profondamente ingiusta, secondo me.


Inviato

Se si riceve un avviso di garanzia per un'ipotesi di reato penale è obbligatorio difendersi con un avvocato. E purtroppo pagargli la parcella, che non sarà in alcun modo rimborsata in caso si risulti innocente. E' una cosa profondamente ingiusta, secondo me.

Concordo in pieno. Un 'altra perla della -mancata- giustizia italiana ...


Inviato

"Se si riceve un avviso di garanzia per un'ipotesi di reato penale è obbligatorio difendersi con un avvocato. E purtroppo pagargli la parcella, che non sarà in alcun modo rimborsata in caso si risulti innocente. E' una cosa profondamente ingiusta, secondo me."

 

La difesa tecnica obbligatoria è una tutela per l'indagato, assicurata a tutti dalla nostra Costituzione (art. 24).

 

E' un principio di diritto consolidato in tutti gli Stati democratici e moderni ed ha l'evidente funzione di assicurare la difesa tecnica a chiunque si trovi sottoposto ad un procedimento penale.

 

Attualmente il costo di questa tutela è a carico dello Stato solo nel caso in cui chi ne beneficia non abbia redditi che superano una determinata soglia. 

 

Tutti gli altri se la devono invece pagare di tasca, anche quando, alla conclusione del procedimento, risultino estranei ai fatti loro contestati.

 

Forse, in questi casi, (proscioglimento e/o assoluzione) sarebbe giusto che i costi sostenuti dal singolo ingiustamente accusato fossero scaricati sulla Collettività e non rimanessero sul groppone del soggetto sottoposto a procedimento?

 

Può essere. Ma questo è un aspetto "politico", ben diverso dall'assicurare la difesa tecnica a tutti coloro che sono sottoposti a procedimento penale. 

 

Quest'ultima previsione dovrebbe essere considerata una conquista di uno Stato moderno.....non una penalizzazione, come qualcuno sembra pensare.

 

Peraltro, credere che il singolo possa difendersi da solo in un procedimento penale è un pò come ritenere di poter fare a meno del medico quando ci si ammala.

 

Qualche volta potrà anche funzionare....ma nella generalità dei casi i rischi di sbagliare qualcosa sarebbero molto maggiori delle possibilità di allestire le corrette contromisure, con la conseguenza che il "fai da Te" potrebbe risultare più pernicioso (e costoso) per il singolo che non il pur sgangherato attuale sistema.

 

Detto fra noi sarei favorevolissimo ad un accesso diretto alla Giustizia da parte del cittadino...anche perchè sono certo che ciò incrementerebbe esponenzialmente il lavoro degli avvocati, che verrebbero poi chiamati, in seconda battuta, da quegli stessi cittadini, a mettere una pezza (questa sì, giustamente costosa) per rimediare agli errori commessi. 

 

Tornando al caso specifico di guarracino, la situazione esposta è molto complessa, visto che nasce a Cipro e si estende all'Italia attraverso l'Interpol.....si riporta inoltre che il venditore cipriota sarebbe stato mandato in galera per un pò di tempo (non capisco però se a seguito di condanna o quale custodia cautelare...).

 

Le fosse stato condannato nel suo Paese per traffico internazionale di beni culturali, la situazione andrebbe valutata con molta cautela.

 

Questo non giustifica certamente che dovessero essere sequestrate tutte le monete della Collezione di chi aveva acquistato dal venditore di Cipro, ma sarebbe stato al più corretto recuperate solo le monete acquistate da quel venditore, così come recentemente è avvenuto in altra vicenda trattata sul forum che ha riguardato il sequestro di alcune monete (e solo quelle) vendute da una casa d'aste tedesca a collezionisti italiani.

 

Andrebbero però conosciuti gli atti per capire meglio la situazione complessiva.

 

Saluti.

M.

 

 


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