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QUESTIONARIO : IL CONVEGNO CHE VORRESTE......


dabbene

IL CONVEGNO CHE VORRESTE......   

236 voti

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Risposte migliori

Buon giorno a tutti! 

Le mie risposte:

1D

2A

3A

4B

5A

6A

 

Vado a spiegarvele. 

 

1: itinerante - Ben spiegato da uzifox nel suo post.

 

2: esclusivamente numismatico - forse qualcuno storcerà il naso ma se vado ad un convegno (e per ora sono andato solo a Verona), eviterei i banchi di sorprese kinder o similari, badate bene, non ho nulla in contrario a queste forme di collezionismo, ho un paio di borse piene di sorprese di quando ero piccolo, però in quel caso non sarebbe un convegno numismatico ma una fiera del collezionismo.

 

3: Espositori selezionati - in questo caso non sapevo bene come rispondere, quindi ho risposto in relazione ad un'altra scelta che illustrerò più sotto. Comunque, generalmente, preferisco acquistare una bella moneta che 10 "medie", quindi con la mia risposta tendevo a privilegiare espositori con monete in conservazione elevata per la tipologia o rare (sapete bene che non ci sono solo tondelli rari da 10000 euro ma anche da qualche centinaio o meno, anche in alta conservazione); pertanto, le monete in media conservazione le trovo ovunque (internet, mercatini, fiere, ecc), a un convegno importante dovrei trovare ciò che è difficoltoso trovare altrove.

 

4: va bene la fiera o un hotel - risposta non ovvia, che va di pari passo con il "taglio" che si vuole dare al convegno.

 

5: si a manifestazioni collaterali - Questo è un punto veramente importante secondo me. Se non ho un'esagerazione di espositori magari riesco a organizzarmi il giro in modo da poter partecipare a qualche conferenza (sempre per il fatto che più di una moneta non acquisto), non credo che le conferenze tolgano clienti agli espositori, per il semplice fatto che se non mi interessa non ci vado, potrebbero magari portare qualche cliente in più che dopo aver seguito una conferenza interessante decide di mettere in collezione un pezzo che non segue il filo della sua raccolta ma storicamente interessantissimo. 

 

6: vabbè...

 

7: Probabilmente ho descritto un convegno che c'è già senza saperlo, tuttavia avendo preso parte ad un evento solo fino ad ora le mie risposte sono relative a quell'esperienza.

Credo comunque che l'organizzazione e la gestione dell'evento siano la cosa più importante! Se un evento è ben orchestrato e capace di coinvolgere l'utente non può che essere di successo, il resto è più o meno tutto relativo.. 

Ovviamente questa è solo la mia opinione.. 

 

Buona giornata a tutti!!!

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Supporter

Buon pomeriggio

 

1A = Sono di parte, lo so ....

2B = prevalentemente numismatico (chi colleziona monete/medaglie, spesso (come me d'altra parte), è interessato anche ai libri (non esclusivamente numismatici), all'exonumia, alla scripofilia, a documenti storici (proclami, grida, tariffe mercantili....)

3A

4B

5A

6A

 

Disposto anche al pagamento del biglietto d'ingresso o del parcheggio se riservato alla manifestazione.

 

saluti

luciano

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Io vorrei che i convegni fossero ben organizzati, con possibilità di parcheggio vicino (anche a pagamento), prevalentemente numismatici (ovvero numismatica e connessi) e, soprattutto, sicuri. 

Per la parte culturale, preferisco convegni ad hoc.

 

Arka

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  • ADMIN
Staff

Viene contato anche chi ha cliccato su "vedi i risultati" ;)

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1A ma mi spiace che non sia stata considerata la possibilità di svolgerlo ad Achao... :(

 

2A anche se non vedo particolarmente negativa la presenza di altri settori, ma rischia di renderlo dispersivo

 

3B meglio non porre ostacoli alla partecipazione degli espositori: piuttosto verificare la validità di quanto vendono e cacciar fuori a pedate (dal lato opposto al B) i pataccari

 

4C non mi pare importante dove, purché abbia i giusti requisiti di sicurezza (soprattutto per gli espositori) e di comodità di accesso per i visitatori

 

5A purché inerente in senso lato, quindi esteso all'arte numismatica, al contesto storico, alla tecnologia per lo studio dei materiali, ecc. e, perché no?, sperimentazione di tecniche di coniatura (per esempio, dei tremissi longobardi scodellati)

 

6B solo ed esclusivamente trasporto pubblico: non dispongo di aereo privato, né di jeep anfibia in grado di percorrere il Canale di Magellano e di attraversare l'Atlantico...

Modificato da antvwaIa
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1) B. Voto "centro" per motivi geografici, ma penso che la cosa migliore sia la presenza di almeno 3 convegni importanti, uno per ogni "macroarea" (nord, centro, sud).

 

2) A.

 

3) A. Tendenzialmente preferirei commercianti appartenenti ad una associazione riconosciuta ed importante (penso valga per chiunque segua le monetazioni antiche..)

 

4) C. Sicuramente il contesto elegante ha un certo impatto, ma penso potrebbe scoraggiare l' avvicinamento alla numismatica di molti (il nostro è un mondo che, a molti esterni, appare già come elitario e appannaggio di pochi benestanti)

 

5) A. Ormai tutti gli eventi importanti hanno una componente culturale (si pensi alle infinite attività collaterali delle varie fiere dell' editoria). Non vedo perché per la numismatica ciò dovrebbe essere diverso.

 

6) A.

 

 

Utile sondaggio, secondo me sarebbe opportuno aumentare i punti su cui esprimere pareri. Come inizio, però, va benissimo così

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Ho votato al nord solo perchè sono al nord quindi più vicino, ma ognuno dovrebbe averne uno vicino :)

Per il resto ho inserito i miei voti parlando di una fiera. Un convegno, secondo me,  dovrebbe avere SOLO aspetti di scambio culturale, poichè ogni convegno esistente ha l'unico fine di interscambio di conoscenze tra i partecipanti. Quindi se organizzassi un convegno probabilmente non ci sarebbe nessun banco di venditori ( o al limite qualche rara eccezione di altissimo livello strettamente collegata alle tematiche trattate). Per questo io chiamerei "fiera numismatica" un evento come quello descritto, in quanto più realistico.

L'ultimo "convegno" che ho visto era pieno zeppo di pseudo-venditori che sembrava vendessero il pesce al mercato di un colorito paesino. E gli acquirenti erano simili a loro. Per cui preferirei venditori di alto livello in mondo da avere un ambiente più "salubre" e rilassato.

 

Una cosa rilevantissima è che dovrebbero essere cacciati a pedate i "venditori"che arrivano con due valigie e si piazzano appena fuori vendendo in nero monete antiche trovate chissà dove...

 

P.S.: sia chiaro che non sono contro le fiere, tutt'altro, anche se sono pigro per muovermi  :)

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1) - A -  è un voto di parte, ma perché  legato a problematiche personali,

2) -  B -  libri e documenti storici  li ritengo impriscindibili

3) -  voto A perché ho la netta sensazione che i clan dei "pataccari"  siano sempre all'erta...

4)-B - purchè  si "respiri"

5)- A -  è  un incentivo per i piu'  pigri

6)- B - per ragioni legate alle problematiche dei parcheggi

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Non so ma il sistema non mi permette di votare, ci deve essere qualche problema tecnico, poco importa, risponderò attenendomi ad un mio personale punto di vista;

 

1) L'ubicazione geografica territoriale non è fondamentale, ognuno di noi frequenta con più tranquillità i convegni più vicini alla propria città, se ci sono i commercianti che contano e i prezzi giusti un numismatico seriamente interessato può anche partire da Ragusa per raggiungere Aosta .........  ma forse forse il centro dell'Italia è meglio per tutti, chissà, la cosa fondamentale è che sia nelle immediate vicinanze di un casello autostradale o stazione ferroviaria.

 

2) Non è fondamentale l'eleganza degli ambienti, basta un locale protetto (con le sale lontane dalla viabilità urbana ed extra-urbana), luminoso, sobrio, PULITO e ben sorvegliato dagli agenti della security. Essendo io molto attento a ciò che sento in giro posso garantirvi che il giusto è sempre nel mezzo: troppo lusso può essere visto come un messaggio distorto per i visitatori convinti magari che le monete proposte in quell'ambito siano carissime, gli eccessi non sono mai positivi, eviterò quindi di scrivere il mio pensiero sugli ambienti con un target strutturale molto basso.  :blum:

 

3) Per me "il convegno numismatico" è quello in stile "Vicenza anni '90 fino al 2005 circa": ambienti confortevoli, mostra collaterale e conferenze scientifiche. La cultura prima di tutto, un buon evento o una visita guidata ad un museo può lasciare un buon ricordo tra i visitatori che non sono riusciti ad acquistare un pezzo per la propria raccolta, l'importante è non sovrapporre visite guidate agli orari di apertura al pubblico del convegno commerciale.

 

Mi fermo qui con il questionario e mi rivolgo ora a tutti coloro che organizzano convegni.

Cercate sempre di organizzare eventi in base alle vostre possibilità evitando di non andare mai oltre i propri limiti, sappiate che la semplicità nella ricchezza dei servizi offerti è la cosa migliore, evitate i fronzoli e le apparenze, cercate di coinvolgere i commercianti e gli studiosi, concentratevi su questi due punti. Ciò che porta affluenza ad un convegno è "il commerciante o professionista numismatico", cercate di coccolare quest'ultimo offrendogli una serie di servizi e di assistenza, non pensate di avere tra le mani un pollo da spennare e da abbandonare al suo destino una volta incassati i soldi dello stand o del tavolo, il successo di un convegno commerciale dipende dalla qualità del materiale proposto, se un commerciante sa di trovare la sicurezza, le tariffe giuste e tutta una serie di servizi allora verrà, e con lui i clienti, diversamente i convegni andranno sempre di più scemando ............. e con loro il contatto umano e la diffusione della numismatica ............... dico questo perchè la vera numismatica sta perdendo i propri valori e la propria realtà: i giovani pensano di essere numismatici solo perchè si piazzano dietro una tastiera 16 ore al giorno tra forum e social network, non è così .......... la vera numismatica è altro, internet ha azzerato le distanze ed offerto molte cose positive a noi tutti ma l'eccessiva virtualità vi porterà a commettere grossi errori prima o poi.

Altro elemento decisivo per un convegno è l'onestà e la correttezza degli organizzatori, evitare quindi la concorrenza con altri organizzatori ed evitare di sovrapporre le date dei convegni, un vero professionista non mette mai lo sgambetto pensando di essere il migliore, quando c'è un problema si alza il telefono e ci si accorda, se così non fosse si potrebbero creare malumori tra i commercianti e scissioni pericolose alimentando un'inevitabile frammentazione del sistema "convegni".

Non voglio aggiungere altro ma chi leggerà bene queste righe capirà ............. a buon intenditor poche parole.

Modificato da francesco77
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Chiedo in particolare a chi ha esperienza nell'organizzazione di convegni numismatici ad es. @@francesco77 :

Quale é la difficoltà maggiore che si incontra? Trovare un luogo fisico adatto é metà della partita? (I prezzi richiesti per sale ampie su che ordine si muovono?) Peggio la parte burocratica? Oppure far venire i venditori? Insomma mi piacerebbe sapere da chi c'é passato se la cosa é cosí impegnativa come pare dall'esterno

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Vedo delinearsi già alcune tendenze abbastanza definite, la parte culturale associata alla parte commerciale , e questo e' forse uno dei dati più interessanti, lo spostamento con mezzo proprio, anche se uno poi va da Palermo a Milano o viceversa probabilmente si orienterà su altro, una tendenza verso il Nord, seguite da itinerante e Centro, una location bella ma non necessariamente da urlo, la facilità una volta nel centro stabilito arrivarci facilmente con mezzi adeguati e veloci.....poi vedo altre considerazioni condivisibili, la sicurezza, la qualità e professionalità dei commercianti, però poi bisognerebbe sapere quelli che partecipano, l'evitare le sovrapposizioni, problema a cui abbiamo dedicato tanto tempo...., mi auguro invece che non si realizzi quanto dice Francesco in fondo al suo bel intervento su eventuali futuri scissioni tra commercianti, non credo sia da augurarselo minimamente, la numismatica e' un mondo già sufficientemente diviso, per frammentarsi ulteriormente....

Abbiamo già tanti attori, SNI, Accademia, NIP, Nia, tanti Circoli, in alcune città magari tre con ognuno cinque o sei iscritti ognuno, io credo che si debba andare nella direzione opposta, quella di riunire, non dividersi, e se in qualche Associazione, in un Consiglio Direttivo passa a maggioranza una delibera, bisogna anche accettare il verdetto della maggioranza, aspettare e cercare che la volta dopo passi la propria idea, questo e' dovunque, se no ognuno si faccia una propria Associazione e magari un proprio Convegno.....siamo pur sempre in Italia ...ma tutto questo creerà' disorientamento e ulteriore frammentazione.....nel rispetto delle identità poi ci vuole anche estrema collaborazione, unione, saper dialogare, ma dialogare veramente.....

Votate.....votate....vediamo se superiamo i cento votanti....

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  • ADMIN
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Chiedo in particolare a chi ha esperienza nell'organizzazione di convegni numismatici ad es. @@francesco77 :

Quale é la difficoltà maggiore che si incontra? Trovare un luogo fisico adatto é metà della partita? (I prezzi richiesti per sale ampie su che ordine si muovono?) Peggio la parte burocratica? Oppure far venire i venditori? Insomma mi piacerebbe sapere da chi c'é passato se la cosa é cosí impegnativa come pare dall'esterno

 

Ho seguito un po' l'organizzazione dei due ultimi convegni a Parma da "esterno". Direi che la difficoltà iniziale è trovare una data che non sia in conflitto con altri convegni. Il conflitto di date è un boomerang economico iniziale ma rischia di riflettersi anche su edizioni successive.

 

Il posto può essere un problema se si vuole organizzare un convegno in qualcosa che non sia una palestra o un ente fiera per motivi di spazi. Parma è organizzata da due anni in un hotel. Ma ci vuole un hotel con la capienza adeguata; quasi tutti gli hotel hanno sale per riunioni o convegni ma non sempre sono della capienza adeguata.

 

Fissata la data e opzionato gli spazi occorre contattare i vari espositori. E questa è una attività decisamente impegnativa.

 

Poi ci sono miriadi di aspetti logistici: vigilanza, luci, tavoli etc. etc.

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Teniamo acceso questo questionario/discussione......può essere che nel tempo altri si aggiungano a noi....sarebbe cosa buona, perché qui avete l'occasione reale e fattiva di esprimervi con voti e commenti su un argomento che spesso sul forum diventa caldo e che appassiona molti....., e' un service che viene offerto dal forum all'utenza e anche agli operatori che sono sicuro terranno nella dovuta considerazione quanto da voi richiesto, 91 voti al momento non sono pochi....potrebbero certamente essercene di più ....ma già così credo che alcuni aspetti vengano ben fotografati e delineati, grazie a tutti quelli che sono intervenuti o che riterranno di intervenire ancora.....credo che i vostri pareri siano stati e saranno preziosi e utilissimi.....

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Non so ma il sistema non mi permette di votare, ci deve essere qualche problema tecnico, poco importa, risponderò attenendomi ad un mio personale punto di vista;

 

1) L'ubicazione geografica territoriale non è fondamentale, ognuno di noi frequenta con più tranquillità i convegni più vicini alla propria città, se ci sono i commercianti che contano e i prezzi giusti un numismatico seriamente interessato può anche partire da Ragusa per raggiungere Aosta .........  ma forse forse il centro dell'Italia è meglio per tutti, chissà, la cosa fondamentale è che sia nelle immediate vicinanze di un casello autostradale o stazione ferroviaria.

 

2) Non è fondamentale l'eleganza degli ambienti, basta un locale protetto (con le sale lontane dalla viabilità urbana ed extra-urbana), luminoso, sobrio, PULITO e ben sorvegliato dagli agenti della security. Essendo io molto attento a ciò che sento in giro posso garantirvi che il giusto è sempre nel mezzo: troppo lusso può essere visto come un messaggio distorto per i visitatori convinti magari che le monete proposte in quell'ambito siano carissime, gli eccessi non sono mai positivi, eviterò quindi di scrivere il mio pensiero sugli ambienti con un target strutturale molto basso.  :blum:

 

3) Per me "il convegno numismatico" è quello in stile "Vicenza anni '90 fino al 2005 circa": ambienti confortevoli, mostra collaterale e conferenze scientifiche. La cultura prima di tutto, un buon evento o una visita guidata ad un museo può lasciare un buon ricordo tra i visitatori che non sono riusciti ad acquistare un pezzo per la propria raccolta, l'importante è non sovrapporre visite guidate agli orari di apertura al pubblico del convegno commerciale.

 

Mi fermo qui con il questionario e mi rivolgo ora a tutti coloro che organizzano convegni.

Cercate sempre di organizzare eventi in base alle vostre possibilità evitando di non andare mai oltre i propri limiti, sappiate che la semplicità nella ricchezza dei servizi offerti è la cosa migliore, evitate i fronzoli e le apparenze, cercate di coinvolgere i commercianti e gli studiosi, concentratevi su questi due punti. Ciò che porta affluenza ad un convegno è "il commerciante o professionista numismatico", cercate di coccolare quest'ultimo offrendogli una serie di servizi e di assistenza, non pensate di avere tra le mani un pollo da spennare e da abbandonare al suo destino una volta incassati i soldi dello stand o del tavolo, il successo di un convegno commerciale dipende dalla qualità del materiale proposto, se un commerciante sa di trovare la sicurezza, le tariffe giuste e tutta una serie di servizi allora verrà, e con lui i clienti, diversamente i convegni andranno sempre di più scemando ............. e con loro il contatto umano e la diffusione della numismatica ............... dico questo perchè la vera numismatica sta perdendo i propri valori e la propria realtà: i giovani pensano di essere numismatici solo perchè si piazzano dietro una tastiera 16 ore al giorno tra forum e social network, non è così .......... la vera numismatica è altro, internet ha azzerato le distanze ed offerto molte cose positive a noi tutti ma l'eccessiva virtualità vi porterà a commettere grossi errori prima o poi.

Altro elemento decisivo per un convegno è l'onestà e la correttezza degli organizzatori, evitare quindi la concorrenza con altri organizzatori ed evitare di sovrapporre le date dei convegni, un vero professionista non mette mai lo sgambetto pensando di essere il migliore, quando c'è un problema si alza il telefono e ci si accorda, se così non fosse si potrebbero creare malumori tra i commercianti e scissioni pericolose alimentando un'inevitabile frammentazione del sistema "convegni".

Non voglio aggiungere altro ma chi leggerà bene queste righe capirà ............. a buon intenditor poche parole.

Vicenza "anni 90 fino al 2005" alla fine ha chiuso perché l'ente ci rimetteva più di quello che incassava, nonostante i prezzi decisamente alti.

D'altra parte, Vicenza Oro e Vicenza antiquaria, prosperano nella stessa location ed organizzazione. Quindi vuol dire che VERAMENTE era un convegno a rimessa per l'ente fiera.

Così come il convegno di Roma, quello NIP, e quello di Milano , sempre NIP, senza lo sponsor dell'associazione avrebbero avuto costi per gli spazi insostenibili per gli espositori.

Quindi, i convegni stile Vicenza o Milano o Roma, hanno, fisiologicamente, bisogno di sponsorizzazioni, sponsorizzazioni che possono venire solo dal ritorno di immagine pubblicitaria o dalla culturalità dell'evento. Per cui Vicenza sfruttava gli sponsor delle banche e altre associazioni che si facevano finanziatori di quella parte espositiva culturale NON commerciale che era sempre a corollario del convegno.

RFoma e Milano hanno sfruttato l'associazione NIP come cofinanziatore e hanno organizzato, a Milano, una parte culturale sulla falsariga di Vicenza.

Purtroppo, i convegni, o sono delle dimensioni di Verona, oppure , con le quote e basta, anche salate, non riescono a autofinanziarsi in maniera sufficiente a far fronte all'impegno economico richiesto da un convegno che offra livelli di servizi, security e logistica, di alto livello, tipo appunto quelli di Vicenza.

Possono sopravvivere solo esistendo in palestre, palazzetti, palloni e/ o strutture poco costose , con servizi ridotti al minimo o assenti del tutto e solo se concepiti come convegni "misti".

Non faccio esempi per correttezza e perché tanto sappiamo tutti di cosa stiamo parlando.

D'altra parte le quote sono già abbastanza esose da non permettere, visti i volumi di vendita "regolare" di aumentarle fino all'autosostentamento.

Probabilmente se le transazioni nel convegno fossero al 95% di tipo legale e professionale, la cosa potrebbe anche migliorare...ma così non è.

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  • ADMIN
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Purtroppo, i convegni, o sono delle dimensioni di Verona, oppure , con le quote e basta, anche salate, non riescono a autofinanziarsi in maniera sufficiente a far fronte all'impegno economico richiesto da un convegno che offra livelli di servizi, security e logistica, di alto livello, tipo appunto quelli di Vicenza.

Possono sopravvivere solo esistendo in palestre, palazzetti, palloni e/ o strutture poco costose , con servizi ridotti al minimo o assenti del tutto e solo se concepiti come convegni "misti".

Non faccio esempi per correttezza e perché tanto sappiamo tutti di cosa stiamo parlando.

Beh, non è mica sempre vero. Parma è stato in un hotel 4 stelle ed era stata prevista la vigilanza. Certo NON c'erano eventi culturali che chiaramente avrebbero influito sui costi per spazi aggiuntivi e rimborsi agli oratori.

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Beh, non è mica sempre vero. Parma è stato in un hotel 4 stelle ed era stata prevista la vigilanza. Certo NON c'erano eventi culturali che chiaramente avrebbero influito sui costi per spazi aggiuntivi e rimborsi agli oratori.

Veramente gli eventi culturali, visto che di solito si portano appresso gli sponsor, semmai li alleggeriscono i costi.
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Supporter

Per avere un'idea: che spese si devono preventivare per un convegno di un paio di giorni con 20-30 tavoli, magari in hotel? Solo indicativamente....

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Beh, non è mica sempre vero. Parma è stato in un hotel 4 stelle ed era stata prevista la vigilanza. Certo NON c'erano eventi culturali che chiaramente avrebbero influito sui costi per spazi aggiuntivi e rimborsi agli oratori.

Parma o Bergamo, tanto per fare un esempio, a mio avviso sono una buona soluzione che coniuga alla praticità una location più che decorosa.

Procediamo con le votazioni che siamo vicini alla soglia dei 100 votanti

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Vorrei aggiungere che un convegno riesce bene quando suscita gli interessi anche degli espositori stranieri. Qualcosa c'è a Verona, ma troppo poco, a mio avviso. Nulla più a sud perchè la distanza dall'estero si allunga, ma verrebbe sicuramente superata se ci fosse maggior interesse commerciale. Perchè a Monaco, Berlino, Londra ci sono convegni "Super" e p.es. Roma o Milano non sono in grado di organizzare qualcosa del genere? Le mie sono solo riflessioni che vorrei tanto si realizzassero !

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Queste sono state le mie risposte:

1) Secondo te il Convegno ideale dovrebbe essere :
D) Itinerante
In questo modo, credo si possa trovare il favore dei collezionisti di tutta Italia.
2) Il Convegno dovrebbe essere :
C) Misto ( numismatico, filatelico,ecc....)
Spesso i numismatici portano avanti anche collezioni, per così dire, collaterali, per cui può essere una buona occasione per conciliare passioni diverse. 

In questo modo, inoltre, si amplia il bacino di utenza.
3) Meglio :
A) Espositori selezionati, in stile " pochi ma buoni " ( es.NIP Milano )

4) In un contesto :
A) Assolutamente elegante ( es. Roma o Milano )

5) La cultura ?
A) Si a manifestazioni collaterali ( mostre, conferenze, dibattiti, presentazioni libri, premiazioni ecc. )

6) Generalmente mi reco ai Convegni :
B) Trasporto pubblico

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Vorrei aggiungere che un convegno riesce bene quando suscita gli interessi anche degli espositori stranieri. Qualcosa c'è a Verona, ma troppo poco, a mio avviso. Nulla più a sud perchè la distanza dall'estero si allunga, ma verrebbe sicuramente superata se ci fosse maggior interesse commerciale. Perchè a Monaco, Berlino, Londra ci sono convegni "Super" e p.es. Roma o Milano non sono in grado di organizzare qualcosa del genere? Le mie sono solo riflessioni che vorrei tanto si realizzassero !

 

Ciao Sergio @@roth37 , a parer mio il territorio compreso tra l'Abruzzo e la Sicilia non è il sud dell'Italia ma il centro del Mediterraneo, quando la gente inizierà a comprendere tale concetto i poli si invertiranno. Bisogna fare di tutto per promuovere la numismatica nella nostra penisola anzichè appantanarsi in territori tradizionalmente frequentati da eventi numismatici commerciali, eviteremo così di ritrovarci in una palude.  :good:

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alcune considerazioni sul perchè i convegni italiani non potranno mai essere a livello di Monaco o Berlino.

La Germania Ha strade larghe, in ordine e veloci che ti consentono di raggiungere ogni destinazione in breve tempo ed in sicurezza. Noi abbiamo autostrade a 2 corsie, sempre semichiuse per manutenzione, dove per fare 300 km impieghi mediamente 4 ore e mezza, gallerie pericolose ed autogril dove ti rubano di tutto dall'auto quando ti fermi.

"Loro" hanno servizi pubblici (aerei, treni ed autobus) efficienti.

"Loro" hanno possibilità di commerciare con tutti grazie ad una buona conoscenza almeno dell'inglese, lingua ignorata, da noi, persino da Renzi.

"Loro" possono effettuare transazioni in contanti per qualsiasi cifra o quasi, da noi c'è il limite di 1000 euro che qualcuno ancora ritiene possa servire Per contrastare l'evasione.

"Loro" non hanno le leggi antiquate ed una schiera di burocrati che devono cogliere ogni occasione per giustificare l'insulto mensile a tutti gli italiani che è il loro stipendio. Non vanno a confiscare le monete ad un commerciante straniero che espone al convegno come è accaduto da noi a Vicenza qualche anno fa...

"Loro" sono vicini a Polonia, Rep. Ceca, Svizzera, Austria, Italia, Francia, Belgio, Inghilterra, Olanda e Danimarca.

Il nostro centro-sud, o centro del mediterraneo come suggerito da Francesco, è di gran lunga più bello ma è, numismaticamente parlando, più simile al polo nord che ad uno dei grandi convegni tedeschi.

Modificato da Alberto Varesi
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