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Risposte migliori

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Io la lascerei così com'è, e mi godrei il fascino che questo sano "zozzo" evoca :D

 

La moneta è ancora molto gradevole, la scena del sebeto è senza strappi e debolezze, con usura accentuata ma omogenea.

Lo sporco, in misura ovviamente contenuta (cosa che secondo me c'è su questo esemplare), aiuta a dare una certa tridimensionalità ai rilievi, specialmente se questi sono usurati.

Lavando la moneta, si perderebbe ciò, visto anche i rilievi bassi che ha.

Proprio a voler togliere qualcosa, alleggerirei la zona di nero nell'esergo, e quelle macchie al D/.

Operazione comunque da fare in un certo modo, e con certi metodi, per non rendere troppo enfatizzato lo squilibrio di intensità che potrebbe venire a crearsi.

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@@sulinus esaminandola a forte ingrandimento, 10-15X, si capisce se è solo sporco o no. Con una buona immersione in alcool etilico a 95° (quello bianco per liquori) per un paio di giorni, passando leggermente un batuffolo di ovatta, sempre in immersione, lo sporco dovrebbe venire via, un buon risciacquo con acqua demineralizzata e il gioco è fatto, senza alcun danno alla patina.

dell'aceto cosa ne pensi? ho appena immerso un 20 cent 1919 in un po' d'aceto, è una moneta combinata malissimo, che il ragazzo della bancarella mi ha regalato perchè non ne sapeva quantificare il valore, ho pensato di fare questo esperimento.


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Ricorda anche olio e un pizzico di sale!


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Ricorda anche olio e un pizzico di sale!

e no, se dobbiamo fare la bruschetta pugliese come Dio comanda, non mi puoi dimenticare il pomodoro fresco, e c'è finanche chi strofina la fetta di pane casareccio con lo spicchio d'aglio - però io quest'ultima cosa non la gradisco, troppo pesante.


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@@Lay11 bene vedo che il buon umore non manca, meno male! Comunque @@NoNmi4PPLICO  le mie nonne per pulire le brocche e le stoviglie di rame utilizzavano questo metodo.

lavaggio con acqua e sapone, poi venivano strofinate con una miscela di farina gialla, sale grosso e aceto, quindi risciacquate e asciugate con un panno di lana.

Ovviamente non è un sistema adatto alle monete, però una prova su una moneta di scarto la voglio fare, escludendo il sale grosso perché righerebbe la moneta.

Un'altra prova da fare è l'uso della benzina rettificata, che viene utilizzata per la pulizia degli ingranaggi degli orologi. Sugli orologi l'ho utilizzata e funziona benissimo senza lasciare traccia alcuna,

anche sugli ingranaggi di ottone, materiale alquanto delicato. 

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@@claudioc47 grazie come sempre per le tue risposte analitiche e competenti;

hai detto molto bene, quando l'umore del periodo me lo consente, tra le mille difficoltà serie della vita quotidiana, gradisco fare dell'umorismo - specialmente se di risposta a quello di altri utenti del forum, come in questo caso - specialmente in contesti come questo, che a mio parere modestissimo dovrebbero essere più di studio e relax che di non infrequenti polemiche e battibecchi, come purtroppo spesso mi capita di leggere.

Avendo conseguito tempo fa l'attestato HACCP presso Confcommercio, ho seguito il corso tenuto da un Ispettore della A.s.l. della mia provincia, il quale spiegava in termini chimico-biologici come l'aceto sia il più potente pulitore/sgrassatore/disinfettante esistente in natura, e come i professionisti della ristorazione lo adoperino per la pulizia e disinfezione dei piani di lavoro, siano essi in marmo che in acciaio. Un prodotto naturale, dal costo infimo, molto più valido ed efficace del 99,99% dei disinfettanti chimici di uso comune, che tra l'altro non sono un toccasana per la nostra salute.

Perciò, come hai ben detto, trattandosi di moneta dal valore praticamente nullo, ho pensato di provare, tanto in ogni caso sarà una moneta che non entrerà mai in collezione (è veramente terribile, vi garantisco).

Proverò prossimamente l'utilizzo anche della benzina rettificata, facilmente reperibile tra l'altro presso qualsiasi tabaccheria.

grazie e un saluto.

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@@Il*Numismatico Grazie,comunque è proprio quell'insieme che mi piace,sporcizia (sicuramente) mista a patina, e come dicevi giustamente tu ,togliendola, si potrebbe togliere quel fascino che questo mix da al tondello,e poi parlandoci francamente da me si dice "ognunu cu so misteri"( ognuno con il suo mestiere) Io non saprei da dove iniziare e ho una paura tremenda di combinare cazzate

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Inviato (modificato)

@@Lay11 se fai delle prove, cerca di documentarle fotograficamente. Una foto prima del trattamento, una durante e una alla fine, così possiamo vedere e discutere i risultati. Io farò uguale.

Poi le postiamo nell'apposita sezione.

Modificato da claudioc47
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Inviato

@@Lay11 se fai delle prove, cerca di documentarle fotograficamente. Una foto prima del trattamento, una durante e una alla fine, così possiamo vedere e discutere i risultati. Io farò uguale.

Poi le postiamo nell'apposita sezione.

@@claudioc47 ci ho pensato solo dopo aver immerso la moneta nell'aceto, purtroppo; ma le prossime volte procederò nella maniera che mi hai suggerito! un saluto!

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Chissà........ma le Hoger sono più oppure meno Rare delle De Gennaro ?

Qualcuno con un pò di volontà.....riesce a carpire qualche differenza tra i due conii? 


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Chissà........ma le Hoger sono più oppure meno Rare delle De Gennaro ?

 

Da quel che ho visto io, mi sembra che Hoger siano leggermente più comuni, mentre quelle del De Gennaro un po meno.

Non so se può aiutare, nel mio database ho quattro Hoger catalogate in alta conservazione (diciamo oltre lo Spl pieno, di cui una top passata alla civitas) e nessuna con le sigle DeG in alta conservazione.

 

 

Questa è la mia, sigle DeG e NEAP al R/

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Qualcuno con un pò di volontà.....riesce a carpire qualche differenza tra i due conii?

Le De Gennaro al D/hanno il pino mediterraneo con due rami e più scarno di foglie e il fumo che fuoriesce dal Vesuvio è voluminoso.

Le Hoger hanno il pino in conformazione 3+1 ramo e il fumo del Vesuvio più piccolo e leggermente tendente a sinistra.....

Queste sono le cose che noto...

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..............molte cose, avendo studiato gli incisori, le scopro man mano che poi vengono fuori le discussioni.

 

LA risposta è si....ma anche la 1747 è così:  

post-21354-0-07713800-1429390341_thumb.j


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@@NoNmi4PPLICO volevo chiederti: ma De Gennaro, mantenne questa caratteristica anche per quelle del 34 e poi le successive del 36 ? ;)

Il pino rimane pressoché identico il fumo in maniera impercettibile cambia ogni anno.

post-39641-1429391293,72_thumb.jpg

post-39641-1429391310,85_thumb.jpg

post-39641-1429391325_thumb.jpg


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@@NoNmi4PPLICO Scusami se mi permetto,ma sia il pino che il fumo cambiano sia nella 1734 che nella 1735 se non sbaglio sono due le varianti per queste 2 annate

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Inviato

@@NoNmi4PPLICO Scusami se mi permetto,ma sia il pino che il fumo cambiano sia nella 1734 che nella 1735 se non sbaglio sono due le varianti per queste 2 annate

Sì sì hai ragione in fatti stavo cercando di rispondere a Rex Neap e capire il variare del conio col variare dell'anno e dell'incisore. Simone.

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Sì sì hai ragione in fatti stavo cercando di rispondere a Rex Neap e capire il variare del conio col variare dell'anno e dell'incisore. Simone.

:good:

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@@Lay11 Grazie a te,se possiamo migliorare e apprendere qualcosa in più ben venga 

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Inviato (modificato)

La raffigurazione dei Pini cambia, al variare dell'incisore....nelle Piastre del 48 e 49 sono diversi.

Modificato da Rex Neap

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