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IGNORED

Aprire un cabaret nel 524 a.C.


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Inviato (modificato)

Ecco svelato perché raccolgo ste monete :D voglio aprire un cabaret (ma serebbe meglio dire "pub") poco lontano da Babilonia a Hursagkalamma (Kish).

Siamo nel 524 avanti Cristo, anzi visto che deve ancora nascere è più corretto dire che siamo nel sesto anno di regno di Cambyse nel mese ix.

I due testi, Camb 330 e 331, redatti a Hursagkalamma lo stesso giorno illustrano la natura giuridica di un contratto di creazione di uno stabilimento commerciale destinato alla vendita di bevande alcoliche, contemporaneamente ci forniscono informazioni molto concrete sui mobili ed il materiale che si poteva trovare in un cabaret sotto il regno di Cambyse, sfruttato da una donna di statuto servile, ma sostenuto finanziariamente da uno dei rappresentanti più conosciuti della famiglia Egibi.

Sarò buono, tralascio la traslitterazione del documento Camb 330, di cui ecco la traduzione:

Utensili che Marduk-iqîšanni deve rimettere a Ishunnatu la schiava di Itti-Marduk-balâṭu: 5 letti, 10 sedie, 3 tavoli, 1 ingurinu, 3 forbici, 1 vanga in ferro, 1 ascia, un vaso di fermentazione, 1 supporto, 1 marmitta-mušahhinu, 1 serbatoio-šiddatu, 1 maššanu, 1 cassa, 1 (?) ušukullatu di canna; non c'è (più) alcun bene in comune tra loro; non si faranno reciprocamente di contestazione.

Gli utensili che appartengono a Ishunnatu, fino alla fine del mese xi, Marduk-iqîšanni non li farà uscire; Ishunnatu pagherà lei stessa l'affitto della casa.

Testimoni: Rêmût, figlio di Aplaia, discendente di Ardi-Nergal; Bêl-apla-iddin, figlio di Rêmût, discendente del Vasaio (Potier); Tukulti-Marduk, figlio di Iddin-Nabû, discendente del Sacerdote del Piedistallo; e scriba: Kalbaia, figlio di Sillaia, discendente di Nabaia; Hursagkalamma, 11-ix-Cambyse 6.

Marduk-iqîšanni darà a Ishunnatu il credito di Lillikânu.

Il documento Camb 331:

1 mina d'argento, prezzo di 50 jarre di "birra" di buona qualità, con la loro brocca-haṣbattu ;

2/3 di mina d'argento, prezzo di 60 kur di datteri;

22 sigloi d'argento, prezzo di 2 marmitte-mušahhinu in bronzo, di cui il peso è di 7 mine e mezzo, 7 coppe in bronzo e 3 ciotole-baṭu in bronzo, ed anche 4 kur di sale di sedano (sì sì esiste!!! :D nota mia) che sono depositati nella casa.

Totale: 2 mine e 2 sigloi d'argento, appartenenti a Itti-Marduk-balâṭu, figlio di Nabû-ahhê-iddin, discendente Egibi, sono a disposizione di Ishunnatu, la schiava di Itti-Marduk-balâṭu. Fino alla fine del mese di x, lei verserà un interesse.

(cut...)

Testimoni: Rêmût, figlio di Aplaia, discendente di Ardi-Nergal; Bêl-apla-iddin, figlio di Rêmût, discendente del Vasaio (Potier); Tukulti-Marduk, figlio di Iddin-Nabû, discendente del Sacerdote del Piedistallo; e scriba: Kalbaia, figlio di Sillaia, discendente di Nabaia; Hursagkalamma, 11-ix-Cambyse 6.

Per capirci un po di più.

Ishunnatu è giuridicamente dipendente da Itti-Marduk-balâṭu, di cui è la schiava, e le fornisce un certo numero di prodotti e di oggetti.

Il contratto Camb 331 ricapitola l'investimento, precedendo che lei dovrà versare un interesse per poco più di un mese e mezzo sul valore in argento che è 2 mine 2 sigloi. Il tasso di interesse non è specificato, ma se si tratta del tasso abituale del 20% all'anno, lei dovrà ridare a Itti circa 3 sigloi d'argento.

Sorvolando su altri aspetti "tecnici" dei contratti passiamo all'analisi dei materiali.

L'aspetto più interessante di questi due documenti è il fornirci una vista concreta di quello che è un cabaret ell'epoca neo-babilonese.

L'equipaggiamento si può suddividere in 3 gruppi: ciò che serve ai clienti, ciò che serve alla preparazione della "birra" (o più esattamente all'alcol di datteri), ciò che serve a preparazioni complementari.

La "birra" è sia consegnata già pronta (50 jarres), sia da preparare coi datteri che si faranno fermentare in uno speciale recipiente, il nam, quasi sempre piazzato su un supporto in legno, il kan. Dal nun il prodotto fermentato si colava (o era travasato) nel n dove subita una decantazione.

La "birra" era servita ai clienti dentro coppe o ciotole in bronzo. La clientela trovava sia il coperto (tavolo e sedie) sia (qui almeno 5 letti), a volte in condizioni che spiegano la reputazione dubbiosa di certi locali.

Il cabaret che possiamo così ricostruire non è cosa piccola, destinata solo alla vendita delle bibite: comprendeva numerose sale e stanze, dei locali per la fabbricazione e lo stoccaggio della "birra" e probabilmente un orto adiacente (la vanga...).

Non sappiamo quali introiti ci si potessero aspettare, ma le quantità citate sembrano indicare che fosse interessante, ciò spiega perché la famiglia Egibi abbia investito in questo genere di locale, anche fuori Babilonia et mettendoci della propria servitù.

Uhm... mi sa che sono un po lontano dall'obiettivo... non arrivo manco ad un siglos :cry:

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Tradotto ed adattato da: Achemenet.com

Modificato da fra crasellame
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Inviato

fra sei un grande! :bandit: complimenti per la ricerca e l'impegno....ma lo fai solo per hobby o stai studiando antichità orientali o qualcosa del genere??Cmq la tua capacità di collegare dei semlici sigloi a tutto qst fa capire qnt spunti possa dare la numismatica....davvero compliments : tu sì che li fai rivivere quei sigloi! :happyspoonboy:


Inviato
fra sei un grande! :bandit: complimenti per la ricerca e l'impegno....ma lo fai solo per hobby o stai studiando antichità orientali o qualcosa del genere??Cmq la tua capacità di collegare dei semlici sigloi a tutto qst fa capire qnt spunti possa dare la numismatica....davvero compliments : tu sì che li fai rivivere quei sigloi! :happyspoonboy:

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tanto di cappello... :bandit: :bandit: :bandit:


Inviato

Grandissimo Fra, ci metto anche il mio mezzo siglo, poi chiamiamo Cori che farà la sua parte e ci facciamo una birra in 3.

Scolta Fra, tu sai dov è Gaugamela? non sono riuscito a capire se il sito della grande battaglia si trovi in terra Turca o irachena , mi sembra proprio sul confine!

lele


Inviato

Da Wikipedia:

Dario scelse un'ampia pianura molto regolare (secondo alcune versioni, provvide lui stesso a farla levigare) dove avrebbe potuto dispiegare la sua cavalleria, più numerosa di quella del nemico, ed i suoi carri da guerra. Il sito della battaglia non è stato identificato con certezza. Probabilmente, la battaglia fu combattuta vicino ad una collina a forma di gobbe di cammello, da cui l'etimologia del nome: Tel Gomel o Tel Gahmal, o "Monte del Cammelo" in ebraico (cfr. etimologia della parola "cammello"). Altri traducono il nome come "stalla del cammello" (Plutarco: "casa del cammello", nella sua "Vita di Alessandro") ed associano il luogo con un qualche insediamento.

L'opinione maggiormente accettata a proposito del sito è (36.36° N 43.25° E), ad est di Mosul nell'odierno Iraq settentrionale, come suggerito da Sir Aurel Stein nel 1938 (vedi il suo Limes Report, p.127). Dopo la battaglia Dario fuggì ad Arbela (l'odierna Arbil), situata a circa 100-120 km ad est.

http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Gaugamela

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  • 1 anno dopo...
Inviato

Uhm... mi sa che sono un po lontano dall'obiettivo... non arrivo manco ad un siglos  :cry:

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Ora finalmente supero il siglos :D

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Sardi, Lydia

Siglos, dopo 546 aC (Ciro Il Grande - Cambise II)

Protome di leone a dx; protome di toro a sin.

Due quadrati incusi.

5,10 grammi; 17,3 mm

Rif: Aulock 2877

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Inviato

Va' i sassetti del fra... era un po' che non se ne vedevano, comiciavo a stare in pensiero! :lol:

Quando la fai una bella foto di famiglia?


Inviato

Che bella moneta Fra, davvero interressante B) ...complimenti!

Enrico :)


Inviato (modificato)
Quando la fai una bella foto di famiglia?

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Eccola!

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Grazie avg e minerva :)

Modificato da fra crasellame
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Inviato

Emozionante Frà, direttamente dall'alba della coniazione.... :)

Complimenti!

P.S. Ma ora che puoi aprire il cabaret, ce lo fai lo sconto a noi Lamonetiani? :D


Inviato

Per aprirlo ce ne vogliono molti altri, almeno altri 200... o l'equivalente in peso di metallo argenteo.

Sicuramente con sta cifra una birra ci scappa. Chissà com'era la birra dell'epoca... :D

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Inviato

Bella foto d'insieme, specie per l'ultimo arrivato. Complimenti!

Chissà com'era la birra dell'epoca... :D

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Sicuramente calda :D


Inviato
Chissà com'era la birra dell'epoca... :D

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Visto che la fabbricavano già i Sumeri, non doveva essere male ... l'esperienza nella produzione non mancava :D


Inviato

Spulciando alcuni siti alla veloce già all'epoca dei sumeri, a Babilonia, esistevano più varietà di birra; la fabbricazione era molto simile alla nostra.

In epoche più tarde aveva anche un ruolo in cerimonie religiose.

In giornata faccio un riassuntino, intanto ecco due foto migliori della precedente.

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Inviato

In attesa del riassuntino di Fra Crasellame, che sarà senz'altro interessante (anche per non togliere un titolo appena messo), vi racconto questa fresca fresca:

Cercavo una moneta di Erode ANTIPAS sul noto sito e... mi sono state proposte all'acquisto ... maschere ANTIGAS ... no comment !!

... ed ora buon lavoro Fra !

roth37


Inviato
Nel periodo sumerico ed akkadico, oltre 5.000 anni fa, si ricavava dall'orzo, prodotto principale dell'agricoltura di allora, una bevanda nazionale, molto simile alla nostra birra, che veniva chiamata "se-bar-bi-sag", letteralmente "bevanda che fa veder chiaro".

E' sorprendente notare come tale procedimento, siano ancora oggi valido nella sua essenzialità: maltizzazione, macinatura, lievitazione, cottura, filtraggio, aromatizzazione.

La fabbricazione era estremamente semplice ed efficace. Selezionavano dal raccolto annuale il migliore orzo, che veniva posto ad inumidire sino a quando principiava la germinazione, quindi veniva messo ad asciugare al sole e quando era ben secco, si macinava e si impastava con acqua formando dei pani. Quando questi erano spontaneamente lievitati, si ponevano a cuocere a forno molto caldo, in modo che si formasse rapidamente la crosta, mentre all'interno la pasta doveva rimanere molliccia.

Per ottenere la birra, questi pani venivano frantumati e posti a cuocere con abbondante acqua in grandi recipienti di terracotta, quindi, al liquido filtrato, si aggiungevano erbe aromatiche, come la salvia ed il rosmarino.

Tutto ciò avveniva sotto lo stretto controllo dello Stato, l'unico e solo ad avere diritto a tali produzioni, e la lavorazione ufficiale veniva fatta nei locali delle cantine reali, dai prestigiosi "gal-bi-sag", i Mastro birrai dell'epoca, utilizzando apposite giare e vasi sui quali spiccavano, oltre ai simboli dell'orzo e della birra, i sigilli reali.

Largamente diffuse erano le produzioni contadine e familiari, anche queste sotto l'attento controllo dello Stato che imponeva tasse e balzelli con specifiche concessioni di produzione.

Fonte: http://www.mondobirra.org/story3.htm

Nella fascia di territorio compreso tra i fiumi Tigri ed Eufrate, una tavoletta assira non solo nomina esplicitamente la birra ma addirittura il mestiere di birraio. Quindi la strada della birra passò per il Medio Oriente.

La materia prima del birraio era costituita da dei pani d’orzo germinati e cotti; bisognava sbriciolarli e aggiungere acqua per ottenere il malto che avrebbe dato vita ad una fermentazione alcolica e quindi alla birra. In quel periodo già esistevano diverse tipologie di birre: birre scure, chiare, rosse, forti, dolci e aromatiche. Inoltre si usavano nomi diversi per indicare birre prodotte con cereali differenti: le sikaru erano d’orzo, le Kurunnu di spelta.

Pare che fossero addirittura venti le qualità di birra disponibili sul mercato di Babilonia, la più ricca città dell’antica Mesopotamia, anche se quelle più diffuse erano quattro: bi-se-bar, una comune birra d’orzo, bi-gig, una birra scura normale, bi-gig-dug-ga, una birra scura di elevata qualità, e bi-kal, il prodotto migliore.

La birra aveva anche un significato religioso e rituale, infatti, veniva bevuta durante i funerali per celebrare le virtù del defunto e veniva offerta alla divinità per garantire un tranquillo riposo al trapassato. Si dice che la dea della vita Ishtar, divinità di primissimo piano nel pantheon assiro-babilonese, traesse la sua potenza proprio dalla birra.

Fonte: http://www.powerdesign.it/mondobirra/

Presso gli Assiri-Babilonesi il “se-bar-bi-sag” era una bevanda tanto nobile da essere considerata anche purificatrice del corpo e quindi in grado di elevare lo spirito. Si narra infatti che l’inviato degli dei in Babilonia per contrastare la tirannia di Gilgamesh, re di Uruk, fosse una creatura primitiva, cresciuta a contatto degli spiriti della natura, e che per aprire la sua coscienza alle potenzialità della vita tra gli esseri umani ed iniziarlo al suo compito tra di essi.

“Egli bevve della se-bar-bi-sag

ne bevve sette volte

il suo spirito si sciolse

egli parlò ad alta voce

il suo corpo si riempì di benessere

il suo voltò si illuminò…”

In questo caso i “fumi” dell’alcool furono alquanto benefici…

Fonte: http://www.braumaster.com/birra_soul_b05.html

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Supporter
Inviato

Mamma mia che sete! :D

A parte gli scherzi, grazie per gli approfondimenti :)


Inviato

complimenti per la ricerca e le deduzioni,qui cìè solo da imparare.Bravo ancora.


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