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Gustav Adolf II di Svezia e il sacco di Wurzburg


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Alla morte di Carlo IX nel 1611, sali sul trono di Svezia il figlio diciassettenne Gustav Adolf II che per la sua giovane età dovette sottostare ad un Consiglio di Reggenza composto dalla regina madre e da sei senatori. Fu incoronato sei anni dopo , nel 1617.

La Svezia nel 1611 era in guerra con la Danimarca e Gustav Adolf cercò di trattare la pace con il re danese Cristiano IV che, certo di una facile vittoria, rifiutò per ricredersi due anni dopo a causa dell’alto costo della guerra combattuta con l’arruolamento di mercenari accettando la mediazione dell’Inghilterra.

 

Nel 1613 gli Svedesi iniziarono quella che fu chiamata guerra d’Ingria ( la regione che si affacciava sul golfo di Finlandia e permetteva alla Russia l’accesso al Mar Baltico) che si concluse vittoriosamente nel 1617. (L’accesso al Mar Baltico fu riconquistato da Pietro il Grande solo ottant’anni dopo).

 

Nel 1621 Gustav Adolf invade la Livonia ( oggi Estonia + Lettonia) che è feudo Polacco. Il suo esercito è decimato dal duro inverno e il principe polacco Radziwill riconquista parte dei territori. Viene firmata una tregua di tre anni ( novembre 1622) . Scaduta la tregua riprendono le ostilità che continueranno fino al settembre 1629 quando con la mediazione anglo-francese svedesi e polacchi accettano una tregua di sei anni. Alla Svezia resta la Livonia oltre alla città lituana di Klaipeda e il 3,5% degli introiti delle città costiere della Polonia ( 500.000 talleri solo nel 1629).

 

Nel 1618 era iniziata tra cattolici e protestanti quella che fu poi chiamata Guerra dei Trent’anni.

I Boemi non avevano accettato l’elezione a Re di Boemia dell’Arciduca Ferdinando e si ribellarono.  Le truppe imperiali inizialmente furono respinte ma sotto la guida di J.T. Tilly sconfissero i Boemi presso Praga. La guerra si spostò nel Palatinato dove si fronteggiarono gli Imperiali degli Asburgo d’Austria e di Spagna e i principi protestanti appoggiati dagli Olandesi. Nuova vittoria di Tilly (1623). Il conflitto si estese in tutta l’Europa. Nel 1626 i protestanti guidati da Cristiano IV di Danimarca furono sconfitti da Tilly  a Lutter nella Bassa Sassonia mentre il conte di Mansfeld perdeva la battaglia di Dessau contro Wallenstein. La Pace di Lubecca (1629)  sancisce la vittoria dell’imperatore Ferdinando che vuole restaurare l’autorità imperiale e il cattolicesimo in Europa.

 

Interviene la Francia il cui primo ministro Richelieu convince Gustav Adolf II di Svezia a intervenire. Abbiamo così’ un cattolico che si allea con i protestanti facendo prevalere le ragioni politiche a quelle religiose.

Gustav Adolf con gli alleati Brandeburgo e Sassonia e sostenuto finanziariamente dalla Francia vide l’avanzata degli austriaci in Pomerania come una dichiarazione di guerra. Vi sbarcò il 6 luglio 1630.

Dopo la conquista di alcune roccaforti e la vittoria nelle battaglie di Breitenfeld e di Lipsia l’esercito svedese si diresse a sud occupando Mainz (Magonza), Augsburg, Monaco, Erfurt e Norimberga,. Quest’ultima mentre era in mano agli svedesi venne assediata dalle truppe imperiali al comando di Albrecht von Wallenstein, che quando riuscirono ad occuparla la rasero al suolo uccidendo quasi tutti gli abitanti.

Le città tedesche non si opposero all’occupazione delle truppe svedesi. Il 29 settembre 1632 la fortezza di Königshofen si arrese e il 4 ottobre Gustav Adolf raggiunse Wurzburg, città strategicamente importante per la sua posizione sul fiume Meno. La città fortificata chiuse le porte ma gli svedesi riuscirono ad abbatterle con cariche di esplosivo e entrarono senza combattere. Wurzburg era sotto la protezione dei cannoni della fortezza di Marienberg situata su uno sperone roccioso che dominava la città e i difensori rifiutarono di arrendersi. Il ponte sul Meno fu abbattuto e tutte le barche furono portate sul lato del fiume dove si trovava la fortezza. Gustav Adolf disponeva di 17 reggimenti e 8000 cavalieri mentre la fortezza era difesa da un migliaio di uomini.

Il Re inviò un giovane scozzese a rubare una barca e poi con questa alcuni altri soldati per rubarne altre. Il comandante la fortezza,Keller, fanatico anti-protestante, tentò di prevenire il furto di barche e piccoli gruppi di armati si affrontarono sulla riva del fiume. I mercenari scozzesi al servizio di Re Gustav Adolf riuscirono a stabilire una testa di ponte sul lato della fortezza. Furono bombardati dai cannoni di Marienberg per due giorni finché il Re non ordinò l’attacco.

I difensori si batterono coraggiosamente e respinsero gli assalitori. L’8 ottobre l’assalto si ripeté e il Re offrì la resa che venne rifiutata. Un gruppo di svedesi riuscì ad impadronirsi di un cannone e lo puntò sulla porta principale che venne abbattuta. I difensori furono tutti uccisi compresi alcuni religiosi armati che avevano partecipato alla difesa della fortezza. Gli svedesi persero 200 uomini. Il bottino fu di 34 cannoni, munizioni e cibo. 10.000 libri e opere d’arte furono inviati in Svezia.

 

Per il pagamento delle truppe svedesi e dei molti mercenari fu mandato a fondere l’altare d’oro e argento ( polittico) della chiesa della fortezza di Marienberg. Il metallo che se ne ricavò servì a coniare ducati d’oro e talleri.

 

Il 16 novembre 1632 le truppe imperiali al comando di Wallenstein si scontrarono con gli Svedesi a Lutzen, dove Gustav Adolf pur vincendo la battaglia,trovò la morte.

 

                                         DUCATO D’ORO  Wurzburg 1632  ( Zecchiere Mathäus Lauffer)

 

             post-8209-0-50764400-1428421523.jpg  post-8209-0-87974300-1428421535.jpg

D/ D:G:GVSTAVVS ADOLPHVS . SVE   GO : VA : REx   In cartella raggiante יְהֹוָה
(in lingua ebraica “ Jehovah”) .  Busto a destra corazzato regge scettro con la destra e globo sormontato da croce fiorata con la sinistra.

R/post-8209-0-37754000-1428421933.png  Tra rami d’olivo lo stemma inquartato di Svezia caricato di scudetto Vasa sormontato da corona con 16  32 ai lati.

 

mm. 22   gr. 3,51      RRR      BB/SPL       Ahlström 5 v. Fb. 3747; Helmschrott 238.

 

 

Il motto Gott mit uns  (Dio con noi ) che troviamo sul ducato e sul tallero fatti coniare a Wurzburg da Gustav II Adolf non ricompare più su alcuna moneta, se si escludono “prove” di monete in marchi sia d’oro che d’argento degli stati tedeschi dopo il 1871, dove compare solo sul contorno.

Modificato da Ospite
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Alcuni suoi ducati postumi si dice che siano stati coniati con oro alchemico a causa dei simboli di zolfo e mercurio, anche se sono le iniziali dei due zecchieri le monete di Gustavo II coniate ad Erfurt hanno simbologie accattivanti.

Ripropongo testo e slides di una chiaccherata numismatica al Circolo Astengo, magari può essere interessante :)

https://www.academia.edu/5075115/_txt_Monete_e_medaglie_alchemiche_tra_mistificazione_e_realtà

https://www.academia.edu/5075116/_tavole_Monete_e_medaglie_alchemiche_tra_mistificazione_e_realtà

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In quegli anni non era infrequente coniare monete col metallo ricavato da arredi sacri. Si veda il Pfaffenfeindtaler di Christian di Halberstadt, fatto con l'argento del reliquiario di san Liborio del duomo di Paderborn. La discussione la trovate nello slideshow della sezione.

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