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IGNORED

LA BISSONA DI MILANO


Risposte migliori

Quando uno legge " la bissona " come fa poi prima o poi a non comprarla ? La tentazione è troppo forte e a volte le denominazioni d'epoca aiutano il collezionista a sognare....

Siamo a Milano, a Ludovico XII d'Orleans ( 1500 - 1512 ), Ludovico fa coniare due grossi da 3 soldi , che hanno indubbiamente delle affinità, ma che poi ti portano a scegliere quello più raro e che ti sembra più " milanese ".

Più " milanese " perché in questo al diritto abbiamo la biscia viscontea coronata con ai lati i due gigli, nell'altro si inverte l'iconografia invece, scudo di Francia coronato e ai lati due piccole bisce coronate, al rovescio in entrambi l'impresa della corona ducale annodata con il velo.

Quindi più Francia o più Milano....? E alla fine si opta, anche se più raro, al grosso con più Milano col biscione in primo piano....

L'impresa della corona ducale con il velo annodato parte da lontano da Gian Galeazzo Visconti e rappresenta la dignità ducale.

Quindi dignità ducale, ma certamente anche un mix di identità tra gigli e biscioni che vengono riconfermate anche nelle leggende.

Moneta semplice nei simboli, ma ben studiata, indubbiamente un'altra moneta da ricordare e divulgare di Milano....chi volesse poi commentare potrebbe anche fare il raffronto con l'altro grosso più comune con più gigli e meno bisce .....

 

GROSSO REGALE DA 3 SOLDI - LUDOVICO XII D'ORLEANS ( 1500 - 1512 ) - ZECCA DI MILANO

 

D/ giglio LVDOVICVS D G FRANCOR REX  biscia coronata tra due piccoli gigli

R/ testina fra due gigli MEDIOLANI DVX ET CET  fascia annodata con sopra corona da cui escono i rami di palma e olivo

 

AG, diametro 23 mm., peso gr. 2, 37

Rif. MIR 244, Crippa 11, CNI 100-104

Rarità R2 per MIR, R per Crippa

 

 

 

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Mi unisco a Giancarlo nel cercare di coinvolgere nella/e discussioni su Milano qualche altro appassionato..... :blum:....non si sa mai....tra l'altro questa è una moneta estremamente rappresentativa di Milano, nome d'epoca a parte, abbiamo il simbolo di Milano col suo bel biscione a tutto campo, la corona e poi l'impresa della corona ducale annodata con il velo....difficile chiedere poi di più....

Come parere estremamente personale ritengo poi il periodo dal 1500 al 1535  per la zecca di Milano forse uno dei momenti più rappresentativi, forse anche il più rappresentativo e di rara bellezza per l'iconografia e la simbologia, abbiamo una sfilata di belle monete con le loro imprese, varie e tutte con un  loro significato da apprendere e inserire nel suo contesto storico e parliamo dell'istrice, della salamandra, del semprevivo, della scopetta...., tutte monete che fanno il collezionismo di Milano....monete da sogno .....monete che rappresentano in modo importante questa zecca....( molte di queste tra l'altro le abbiamo ben viste qui sul forum in discussioni varie....)

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Concordo moneta rappresentativa e affascinante, purtroppo non ho ancora trovato l' esemplare che mi ha conquistato.
I due esemplari presentati da @@dabbene e @@giancarlone sono di buonissima conservazione, speriamo in futuro di trovare la moneta giusta.............

La fine del '400 fino alla fine della dominazione degli Sforza è il periodo più bello delle coniazioni, con rappresentate molte imprese e quindi molto rappresentativa per il ducato di Milano.

 

post-35754-0-49067700-1428745312_thumb.j

 

Particolare di una fontana all' interno del Castello Sforzesco di Milano, cinque imprese e sotto il Biscione.

Anche per questo motivo sono le monete più ricercate, quindi di difficile reperimento, dai collezionisti milanesi e non solo.
 

Modificato da Parpajola
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Allego mio contributo, ho affiancato la Bissona con una Biscia Viscontea (in questo caso Bernabò) affinchè appaiano evidenti le affinità tra le 2.

 

MI scuso per la qualità delle immagini (nessuno supera Giancarlone...) ma i miei limitati mezzi non consentono di più (soprattutto il colore della bissona è molto diverso dall'orginale..non so.)

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Bello e giusto il confronto proposto con la biscia viscontea, la tradizione continua nel tempo, i simboli pure, cambiano direi di massima solo i dati dell'identità ai fianchi, nei Visconti le due lettere, in Ludovico i due gigli.....tutto sommato attualizzando il tutto è una lezione che la storia e la nostra monetazione ci tramandano , il veder confermare e tenere vivi i simboli dell'identità....che rimangono nei secoli e che oggi pochi conoscono o cercano di far dimenticare.....teniamoli vivi finchè possiamo....il biscione, Sant'Ambrogio, la Madonnina...., è Milano, la nostra storia, la nostra identità, nei secoli....

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  • 4 settimane dopo...

Dopo aver letto e "digerito" la discussione, mi permetto di sottolineare un'altra chicca della bissona: sono solamente due le emissioni di Ludovico XII che riportano a tutto campo la biscia, come indiscussa protagonista. Una è appunto il grosso regale da 3 soldi, l'altra il sesino. Se però vogliamo mettere i puntini sulle i, nel sesino la biscia è relegata al rovescio della moneta mentre nel grosso accompagna, al diritto, il nome del sovrano... forse un tentativo di mantenere  la continuità con i precedenti regnanti italiani, almeno nelle apparenze? Ed in tal caso il grosso da 3 soldi coi gigli sarebbe un'emissione successiva (ed infatti il popolo continuerà a chiamarlo per abitudine bissona) per proporre, a livello del commercio medio, l'iconografia dei dominatori..

Modificato da anto R
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Belle riflessioni, teniamo sempre conto del periodo : Ludovico subentra a uno Sforza a il Moro, e successivamente avrà il figlio del Moro Massimiliano Sforza per poi tornare Milano ancora in mano ai francesi.

Quindi Sforza e francesi che si alternano, difficile pensare a una rivoluzione o a troppi cambiamenti monetari dopo il Moro, infatti mantiene il testone però con la sua immagine, quindi rinnova la tradizione che secondo me è un must della nostra monetazione col berretto, continua anche con simboli milanesi, il Sant'Ambrogio, la biscia, lo stemma di Milano, ma il segno della Francia ci sarà sempre e di solito al diritto, il suo busto, lo scudo di Francia, la croce gigliata, la grande L coronata, insomma va bene la tradizione, la continuità, però ora ci siamo noi....e anche quando lascia la biscia al diritto a fianco ci mette subito i due gigli per chiarire le cose, e probabilmente poi come dicevi tu, preferisce rimettere lo scudo di Francia con contentino le due bisce coronate ai fianchi.

Quindi prima la Francia poi il Ducato di Milano e pensare che in fondo in Ludovico scorreva sangue dei Visconti, essendo nipote di Valentina Visconti, il biscione sarebbe anche un suo simbolo, ma come sempre prima la ragion di Stato.....ma Milano evidentemente capì questo se tanto si affezionò " alla bissona "....

Storia e monete, monete e storie....anche qui.....

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La Bissona = biscione , serpente, molto particolare e di impatto questa moneta che racchiude i confini tra il passaggio dal medioevo al Rinascimento..

 

x quanto riguarda i gigli di francia poco da dire, molto simili anche a quelli di Firenze, dove però ne compare sempre uno da solo e mai 3 come x i nostri cari d'oltralpe.

 

bhè voi essendo al Nord avete avuto molte invasioni e quindi molti più Signori e combattimenti di noi al centro.

 

terra di conquista...

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Si, terra di conquista da adesso in avanti diventerà Milano, ma il biscione continuerà a esserci nelle monete, lo avremo negli stemmi come nostro rappresentante, francesi, spagnoli, austriaci, Napoleone, Regno Lombardo Veneto, più o meno grande rimarrà come segno della tradizione cittadina, cesserà con Vittorio Emanuele II, qui subentrerà lo stemma sabaudo, anche se un esperimento di moneta ( vedi Crippa ) ci fu anche in quel periodo, evidentemente venne pensato quanto meno....

 

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Se non ci fosse giancarlone.....bisognerebbe crearlo, scherzi a parte, sembra un progetto effettivamente maldestro o forse ci fu l'idea proprio poco studiata, quando si perdono per strada poi i nostri simboli, che sono poi la nostra identità , la nostra storia, o li dimentichiamo, li conosciamo poco o ci vergogniamo di esporli, ecco allora bisogna incominciare a preoccuparsi......

P. S. Pensierino della sera....speriamo che finito Expo la copia della nostra amata Madonnina abbia il suo giusto e doveroso spazio che gli compete per ricordare e vedere sempre da vicino un nostro simbolo non solo cristiano, ma civico e di identità ......e che dall'alto ci protegge......

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Se non ci fosse giancarlone.....bisognerebbe crearlo, scherzi a parte, sembra un progetto effettivamente maldestro o forse ci fu l'idea proprio poco studiata, quando si perdono per strada poi i nostri simboli, che sono poi la nostra identità , la nostra storia, o li dimentichiamo, li conosciamo poco o ci vergogniamo di esporli, ecco allora bisogna incominciare a preoccuparsi......

P. S. Pensierino della sera....speriamo che finito Expo la copia della nostra amata Madonnina abbia il suo giusto e doveroso spazio che gli compete per ricordare e vedere sempre da vicino un nostro simbolo non solo cristiano, ma civico e di identità ......e che dall'alto ci protegge.....

oltre alla Madonnina ci vorrebbero degli Italiani con gli attributi che vogliano proteggere la nosta identità ma sono pessimista.

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Avendo visto le belle bissone postate la voglia di prenderne una era inevitabile...ed ecco l'ultimo acquisto:

 

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Si tratta della tipologia comune, però i gigli si vedono bene, le bissette ai lati ci sono e il velo pure. Poi al rovescio i giglietti ai lati della testina di S. Ambrogio creano un contrasto simbolico decisamente spiccato. Credo sia un condensato di tutto ciò che il numismatico milanese possa desiderare!!

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Avendola vista di persona oggi confermo che è una buona moneta, sicuramente significativa della monetazione milanese, e' un mix di simboli milanesi e francesi, al diritto le due piccole bisce e i gigli nello stemma, al rovescio la testina di Sant'Ambrogio e i due gigli, una situazione quasi da equilibri pari....probabilmente studiata....,

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