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IGNORED

Presupponiamo la coniazione di una moneta "rara"


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Supporter
Inviato (modificato)

Mi vengono in mente due casi in cui a circolare per errore sono state addirittura delle medaglie.

Successe con due medaglie emesse nel 1799 durante l'occupazione austriaca di Ronciglione per commemorare l'incendio della città: quella in rame entrò in circolazione scambiata per una moneta da 3 Baiocchi e quella in argento per un mezzo Scudo.

 

Molto interessante... naturalmente quelle medaglie utilizzate e deturpate da una vera circolazione hanno meno valore delle stesse rimaste in bella mostra in un medagliere, ma hanno un'anima e sicuramente molta più storia da raccontare, la raccontano anche ora attraverso il tuo breve scritto dopo duecento anni e passa...

Ipotizzavo per la discussione qualcosa di simile.

Ma a quanto pare quei segni "anomali" di vissuto, storicamente importanti, ne inficiano ugualmente il valore economico. Peccato... anche in questo caso la testimonianza storica che le accompagna e che portano con se non le valorizza.

 

Modificato da nikita_
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Inviato

"Ma a quanto pare quei segni "anomali" di vissuto, storicamente importanti, ne inficiano ugualmente il valore economico. Peccato... anche in questo caso la testimonianza storica che le accompagna e che portano con se non le valorizza."

 

Perchè "quei segni anomali di vissuto", quella che Tu chiami "anima" della moneta circolata, a cui attribuisci un superiore "valore storico-culturale" che le conferirebbe un quid pluris rispetto ad una stessa moneta in in FDC, è una percezioni puramente soggettiva, che come tale non dona alla stessa alcun plusvalore oggettivo.

 

E non mi riferisco solo ad un plusvalore di tipo economico, ma anche estetico, artistico, documentale.

 

Certo. Si potrà dire che una moneta consumata ha assolto pienamente alla funzione per la quale è stata prodotta, ma oltre a ciò non vedo quale sia il suo maggior valore storico-culturale rispetto ad un'identica moneta che è rimasta inviolata.

 

Rispondimi onestamente: potendo acquistare una moneta in alta conservazione o la stessa moneta in MB, quale moneta metteresTi in collezione o quale moneta preferiresTi anche solo studiare?

 

Sei disposto a pagare di più per una moneta (o una medaglia) rovinata dalla circolazione e che, per quanto sostieni, avrebbe "un'anima" e un superiore valore storico-culturale, piuttosto che per la stessa moneta o medaglia in FDC, bella ma "senz'anima"?

 

Le domande sono evidentemente retoriche, ma servono a confermare la tesi iniziale e cioè che quel "plusvalore" che ravvisi nelle monete molto circolate altro non è che un elemento puramente "romantico", impalpabile, apprezzabie solo soggettivamente.

 

Saluti. :hi:  

 

M.

 

 
 


Supporter
Inviato (modificato)

Potendo acquistare una moneta simile la prenderei in condizioni migliori, è logico, nella normalità dei casi, dal punto di vista estetico ecc. ecc. l'fdc è senz'altro migliore di una moneta usurata.

...ha assolto pienamente alla funzione per la quale è stata prodotta...

La discussione era comunque rivolta a quelle monete e/o medaglie, che hanno assolto pienamente alla funzione per la quale NON erano state prodotte.

Mi avevate già convinto... avevo già scritto nel post #13 che, da quanto è emerso, l'usura da circolazione di queste "particolarità" non danno nessun plus-valore, il valore economico, in ogni caso, è attribuibile esclusivamente alla conservazione.

Per concludere: sarà stato sicuramente un utilizzo raro ed interessante, penso che un "plus-valore storico"  ci sia tutto, giusto perchè non erano destinate ad entrare in circolazione.
In questa discussione volevo solo appurare se quest'uso anomalo, possibilmente documentato, storico ecc. poteva valorizzare una data moneta che NON doveva essere utilizzata nella comune spendita.
A quanto pare non la valorizza.

Modificato da nikita_
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Supporter
Inviato

In buona sostanza ero partito da un presupposto sicuramente errato, ho pensato ai francobolli :unknw:

una prova, un non-emesso usato (timbro originale naturalmente) è rarissimo, ho pure pensato a tanti altri casi dove un'utilizzo postale vero e certificato li valorizza di parecchio rispetto a quelli nuovi che valgono pochissimo.

(lo so, è tutt'altro, ma non per nulla inizialmente l'ho definita una domanda ingenua)

Per le monete avevo naturalmente escluso le contraffazioni ad hoc (da fdc a bb con un intervento mirato per creare un'eventuale rarità ecc.), avevo messo in conto un utilizzo genuino, possibilmente verificabile ed autenticato, su qualcosa che NON doveva circolare.
Caspita ho pensato! sarà veramente un pezzo raro rispetto le altre!

 

Direi che ho trovato la risposta, prendendo spunto dai vostri interventi, alla mia domanda iniziale.

e mi ripeto:
Si, è rara (è solo una su 50 - prendo l'esempio del primo post), ma è raro solo l'uso che se ne è fatto, è stata erroneamente trattata come una moneta corrente...  ma quest'usura (genuina da circolazione) che non doveva nemmeno esistere, penalizza ugualmente il suo valore economico.

 

 

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Inviato

Ho faticato a concordare con voi, che credo sia qualcosa come "la storia può essere più preziosa di perfezione fisica."

 

Possiedo un 1852E francese 10centime "essai" che ho trovato con un mazzo delle usuali monete Napoleone III 10-centime (Sai sono come comune). Mia moneta evidentemente andato in circolazione ad un certo punto e ha acquisito qualche leggera usura. Ѐ affascinante, così forse soprattutto—ma ancora una volta, io stavo lottando per dargli più valore economico di pari livello FDC superstite.

 

E poi cosa si è verificato a me con qualche forza, come io stavo lottando con l'idea, era l'esempio il dime 1894s. (Stavo solleticato più tardi quando leggo @@petronius arbiter... perfetto!) Comunque, il dime di 1894s non è il modello che ipotizzano nel tuo esempio, ma...

 

La storia la dime 1894s che fu dato alla figlia di suo padre, il sovrintendente della zecca di San Francisco, che è stato ammonito per mantenere, perché un giorno varrebbe la pena un sacco di soldi, e che trascorse apparentemente acquisto gelato...

 

Una bella storia. E come si pensa che quel particolare dime sono state recuperate dalla circolazione molti anni più tardi—con le superfici usurate per dimostrarlo—sto pensando che c'è la storia che dimostra la tua premessa può talvolta essere vero. Ma...

 

Ho avuto modo di pensare. Io preferisco avere quel particolare dime 1894s usurati, con il suo perfetto, perfetto, o il dime di 1894s delle immagini, quella con il suo splendore perfetto-patina FDC. E mi maledicono—tanto quanto io amo circolata monetazione—la risposta onesta deve essere, per me, la bellezza FDC.

 

:) v.

 

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I was struggling to agree with your premise, which I think is something like “the story can be more valuable than physical perfection.”

 

I own an 1852E French 10-centime “essai” that I found with a bunch of the usual Napoleon III 10-centime coins (you know how common they are). My coin evidently went into circulation at some point, and acquired some light wear. It is charming, perhaps especially so—but again, I was struggling to give it more economic value than its surviving FDC siblings.

 

And then what occurred to me with some force, as I was wrestling with the idea, was the example of the 1894s dime. (I was tickled later on when I read @@petronius arbiter…perfect!) Anyway, the 1894s dime is not the pattern that you posit in your example, but…

 

The story of the 1894s dime that was given to the daughter by her father the superintendent of the San Francisco mint, that she was cautioned to keep, because one day it would be worth a lot of money, and which she apparently spent buying ice cream....

 

A beautiful story. And as that particular dime is thought to have been recovered from circulation many years later—with the worn surfaces to show for it—I’m thinking that there’s the story that proves your premise can sometimes be true. But…

 

I got to thinking. Would I rather have that particular worn 1894s dime, with its perfect, perfect story, or the 1894s dime of the pictures, the one with its perfect-patina FDC splendor. And curse me—much as I love circulated coinage—the honest answer has to be, for me, the FDC beauty.

 

:) v.  

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