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Inviato

"

 

 

3. Abbiate pazienza....ma la tesi che della "doratura"

 ... non sta in piedi ...


Inviato (modificato)

"... non sta in piedi ..."

 

Appunto. Ma è mai possibile che se a queste considerazioni ci siamo arrivati noi....nelle coscienze dei "grandi Padri" della nostra numismatica non si sia mai insinuato il dubbio che certe "storielle" non stavano in piedi?

 

Quanto meno, se ci avessero ragionato un pò su in senso critico, avrebbero forse potuto aprire all'epoca qualche spiraglio, che oggi il tempo ha praticamente sigillato per sempre....

 

M.

Modificato da bizerba62

Inviato

Fra l'altro, non è che passando ai tipi "valore", sia stato risolto il problema della falsificazione:

 

Ecco un'interessante Circolare del Ministero degli Interni, datata 8 novembre 1866 e rivolta ai Prefetti ed ai Colonnelli dei Carabinieri, circa la falsificazione di esemplari da 50 centesimi "valore" recanti il simbolo della zecca di Napoli ed il millesimo 1863.

 

In questo caso, la contraffazione è credibile oltrechè insidiosa (a differenza del timore di qualcuno circa doratura del 20 cent.), perchè la moneta è realizzata dai falsari in una lega di packfond (o alpacca). che può effettivamente trarre in inganno il pubblico:

 

314x99c.jpg

 

 

M.

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Inviato

... quando si parla di "falsi d'epoca", che visti da noi sembrano qualcosa di bohemien  .... "criminosa speculazione", altro che storie...


Inviato

"....oppure il mio volume, pagina 246. ..."

 

Hai trattato l'argomento anche alle pagine 517 e 518 di "Stato e Collezionismo, indagine sulla numismatica"....

 

Lo sai che io sono più"affezionato" a quel libro... :pleasantry: .

 

E' strano che il Marchisio non si ponga le domande che ci siamo invece posti tutti noi, nel nostro piccolo, e cioè:

 

1. che senso aveva un'emissione complessiva di 1.220 esemplari di uno spicciolo da 20 centesimi?

 

2. e, ancora, Dopo il rifiuto dei 759 pezzi, per motivi che evidentemente attenevano alla resa produttiva della moneta (sottopeso?; di conio difettoso?; di titolo non congruo?), i rimanenti 461 pezzi sarebbero stati prima emessi ma poi subito dopo ritirati e rifusi anch'essi per la possibilità che fossero "dorati" e quindi scambiati per il 5 lire.

 

Ma se già era priva di logica un'emissione di 1.220 esemplari, che senso aveva pensare di poter emettere e distribuire per la circolazione i rimanenti 461 esemplari dello spicciolo ritenuti regolari?

 

Giusto per una comparazione sui volumi di battitura, la stessa moneta da 20 centesimi "valore" fu emessa con lo stesso millesimo a Torino in 6.288.572 pezzi e a Milano addirittura in 27.844.963 esemplari!.

 

Ma come al solito queste riflessioni all'epoca non vennero neppure adombrate e oggi non c'è più nessuno che ci possa rispondere....

 

Peccato.

 

M.

 

P.S..

 

3. Ma poi, abbiate pazienza....ma la tesi della "doratura".......

Il libro "maledetto"...meno se ne parla e meglio è...sai..è rimasto piuttosto indigesto :crazy:  


Inviato

"Il libro "maledetto"...meno se ne parla e meglio è...sai..è rimasto piuttosto indigesto :crazy:  "

 

Non sarà peggio di "Versetti satanici" di Salman Rushdie???.... :clapping:

 

M.

 


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