valore dei libri antichi

[king10]

So che molti storceranno il naso alla mia domanda, perché sono conscio che la numismatica é prima di tutto passione, poi studio e solo alla fine investimento (inteso come tornaconto economico e non come esborso), ma mi azzardo ugualmente a porvela sperando di aprire una discussione pacifica.

 

Poco tempo fa ho avuto il desiderio di guardare in giro per la rete per vedere cosa offrisse in termini di libri antichi dedicati alla numismatica.

Mi sono reso conto in fretta che c'è in giro molto più materiale di quello che mi aspettavo e ovviamente di una varietà da lasciare spiazzati: libri con 500 o 600 anni sulle spalle a cifre da un intero stipendio e oltre.

 

Io purtroppo non ho molte disponibilità e quando faccio un acquisto, oltre che per un'eventuale passione, spero sempre di non rimetterci nel tempo e osservando quei libri mi sono chiesto se un acquisto orientato in tal senso potesse tenere bene il valore nel tempo.

Avendo un figlio, ragiono sempre su cosa potergli lasciare che possa interessarlo, appassionarlo ma anche garantirgli un buon ricavo nel caso dovesse aver bisogno di venderlo.

 

Spero perdonerete la mia domanda meramente economica.

 

 

[joker67]

So che molti storceranno il naso alla mia domanda, perché sono conscio che la numismatica é prima di tutto passione, poi studio e solo alla fine investimento (inteso come tornaconto economico e non come esborso), ma mi azzardo ugualmente a porvela sperando di aprire una discussione pacifica.

 

Poco tempo fa ho avuto il desiderio di guardare in giro per la rete per vedere cosa offrisse in termini di libri antichi dedicati alla numismatica.

Mi sono reso conto in fretta che c'è in giro molto più materiale di quello che mi aspettavo e ovviamente di una varietà da lasciare spiazzati: libri con 500 o 600 anni sulle spalle a cifre da un intero stipendio e oltre.

 

Io purtroppo non ho molte disponibilità e quando faccio un acquisto, oltre che per un'eventuale passione, spero sempre di non rimetterci nel tempo e osservando quei libri mi sono chiesto se un acquisto orientato in tal senso potesse tenere bene il valore nel tempo.

Avendo un figlio, ragiono sempre su cosa potergli lasciare che possa interessarlo, appassionarlo ma anche garantirgli un buon ricavo nel caso dovesse aver bisogno di venderlo.

 

Spero perdonerete la mia domanda meramente economica.

Ho tre figli...e so cosa vuoi dire..

Secondo un mio modesto parere, collezionerei monete antiche tipo Regno in alta conservazione.

Ma se devo ragionare economicamente per un futuro (alquanto incerto), mi orienterei su monete in oro da investimento...!!

Modificato 11 Marzo, 2015 da joker67

[tognon]

@

Se ti interessa un'eventuale ritorno economico sul futuro mi orienterei sull'oro (marenghi, sterline ecc.) sapendo pero' che anche questo e' una scommessa sul valore del metallo.

Per quanto riguarda i libri antichi il discorso e' simile alle monete, difficilmente un domani recupererai la cifra spesa oggi a meno di trovare un collezionista che cerca quel determinato pezzo ma sono convinto che in futuro di soldi ne circoleranno sempre meno cosi' come di collezionisti.

Cerca di appassionare il figlio allo studio delle monete e della storia che le accompagna e questo sara' l'investimento migliore

Ciao

[prtgzn]

E' una risposta difficile da dare. Colleziono e di conseguenza acquisto, per il piacere di collezionare sperando che un domani possa esserci un ritorno? oppure acquisto solo per fare business? Chi colleziona lo fa solo per il gusto di toccare con mano gli oggetti che lo appagano: siano monete, cartoline, libri, sorpresine kinder, ecc... ogni oggetto può rientrare in una collezione e io rispetto anche chi colleziona tappi di bottiglia ( in fin dei conti ognuno è libero). Questo è un collezionista che poi nel tempo si specializza in un settore piuttosto che in un altro. Questo collezionista cerca il pezzo mancante ed è disposto a pagarlo anche caro se averlo lo soddisfa e lo rende felice. Altro è chi acquista, e in questo caso non lo chiamo collezionista, per farci un guadagno, costui compra con l'unico scopo di avere un ricavo. Ben inteso, non è che il collezionista sia uno sprovveduto che butta i soldi dalla finestra; è che per il collezionista quello che riserva il futuro è un'incognita perchè non cerca il guadagno immediato, ma spera che un domani, almeno i soldi spesi, possano essere recuperati. Hai fatto l'esempio dei libri, ma credo che sia un esempio che calza con tutti i settori: domanda - offerta. Quello che acquisti oggi a 100 euro, potrebbe valere 200 euro domani perchè ci sono tante domande per quell'articolo, come potrebbe valere 0,00 euro perchè interessa solo a te. Comunque, come ho già detto altre volte, il valore di qualcosa si definisce solo al momento della vendita perchè finchè non i soldi in mano è solo un valore teorico. Forse ho fatto un discorso un pò a slalom ma spero di essere riuscito a farmi capire.

[maurizio7751]

Non ho capito se cerchi libri antichi come investimento o se devono avere principalmente un ruolo nella tua formazione numismatica e poi eventualmente un domani venderli cercando un possibile guadagno.

In poche parole ti interessa imparare o guadagnare?

Maurizio

[king10]

Ringrazio tutti per le risposte.

Per rispondere a maurizio, nel mio caso specifico credo che la mia domanda fosse più vicina alla tua seconda opzione.

In definitiva, essendo già io collezionista e appassionato di monete, mi chiedevo se c'era la possibilità di avvicinarmi anche al genere libro antico sulla numismatica senza perderci troppi soldi in chiave futura.

tieni conto che alcuni testi antichi che ho visto in vendita sono addirittura scritti in latino, che io non conosco per nulla. Quindi imparare sarebbe impossibile.

Ma comunque le risposte che mi hanno dato tutti mi sembra siano tutte orientate verso la stessa direzione.

Acquistare libri antichi è esattamente come acquistare monete antiche: non è un investimento, è una passione e come tale costosa.

Quindi se desidero acquistare, dovrò mettermi nell'ottica di idee di perderci economicamente un po' (molto probabile), o forse molto (poco probabile) o magari avere una rivalutazione (difficile). Ma una risposta certa non esiste perchè sarà solo il mercato della domanda e dell'offerta a stabilirlo.

Ho capito bene?

[cliff]

Per i libri è come per le monete, hanno una loro quotazione che tu devi sapere prima di avventurartici. In piu' c'è il discorso delle condizioni, che per i libri antichi è piu' complesso che per le monete perchè i fattori da valutare sono di piu' e non tutti valutabili da una foto come per le monete. Alcuni libri vanno visti dal vivo e serve una certa conoscenza dell'impatto di determinati difetti sulla quotazione e anche di cosa sia possibile sistemare rivolgendosi a un buon restauratore/rilegatore.

 

Inoltre il mercato dei libri antichi direi che in generale è in calo in quanto con l'avvento della disponibilità di testi antichi digitalizzati e disponibili free su internet è venuto a mancare il fattore rarità e disponibilità per molti testi, relegandoli al solo interesse dei bibliofili. Anche l'avvento dei database online di monete passate in asta e del processo di digitalizzazione delle collezioni storiche portato avanti da molte collezioni pubbliche museali in questi anni va sicuramente a impattare l'importanza del libro antico numismatico.

 

Per cui ti sconsiglio di pensare al libro antico numismatico come una sorta di investimento garantito nel tempo, anzi, anche testi importanti e ricercati fino a 5/10 anni fa vengono venduti ultimamente a prezzi sempre piu' bassi.

Il piacere di un bel libro antico rimane sempre, ma non devi pensare che possa essere un investimento economico.

Se ti trovassi nella necessità di vendere rapidamente una biblioteca di testi numismatici antichi sarebbero dolori...

[maurizio7751]

Eh si,

comunque per migliorare le proprie conoscenze i libri antichi non sono proprio il massimo, la numismatica (come tutte le scienze del resto) ha avuto negli anni un'impulso notevole e quello che scrivevano anche solo 50 anni fa oggi quasi sempre non è più attuale.

Perfino il Ric (a parte i volumi aggiornati di recente, e comunque resta un'opera imprenscindibile da ogni collezionista) è molto inattendibile, non parlo in questo caso delle attribuzioni ma ad esempio dei gradi di rarità, e comunque mancano molti tipi scoperti più o meno recentemente. 

Quindi il libro antico, a parte il suo fascino, non ha quasi mai un'utilità per i collezionisti moderni.

Maurizio  

[antvwaIa]

Personalmente sono innamorato del libro antico, ma come ti hanno già indicato, è un mercato i cui prezzi hanno deluso coloro che pensavano di fare un buon investimento.

Più esattamente, sta succedendo nel libro quello che avviene in altri settori del collezionismo: la crisi economica colpisce i ceti medi, che ora hanno assai minore disponibilità di spesa, ma non tocca i ceti alti, i quali al contarrio hanno visto negli ultimi vent'anni decuplicate ed oltre le loro rendite.

Così come la moneta antica di media qualità in termini generali ha subito un calo dei prezzi mentre il pezzo davvero eccezionale è andato alle stelle, anche nel libro antico avviene la stessa cosa.

Quindi una cinquecentina numismatica in ottima conservazione, con belle tavole illustrate, una legatura intatta e originale, senza tarlature o macchie d'umidità, rappresenta un buon acquisto: ma se è davvero tale richiede un investimento elevato. Lo stesso testo con una rilegatura rifatta nell'800 o con le pagine rifilate, si può acquistare a molto meno ma rischia di essere un cattivo investimento.

Penso che una buona possibilità sia offerta dalle opere numismatiche più note, ad esempio il Wroth, pubblicate tra la seconda metà del XIX secolo e l'inizio del XX, purché con legatura originale e in ottimo stato di conservazione: sono opere che con un po' di fortuna, ma anche di fiuto, si possono trovare di quando in quando a prezzi molto contenuti. E sfogliarle è davvero cosa esaltante.

 

Un forista che ci legge una volta mi invitò a casa sua per farmi vedere una meravigliosa collezione di monete antiche. Ci rimase male, perché diedi un'occhiata rapida alla sua collezione e poi restai incantato davanti alla sua libreria sfogliando opere numismatiche del XIX secolo in una conservazione superba.

Tra il libro e la moneta, pereferisco sempre il libro!

[antvwaIa]

Dimenticavo. Sempre e tassativamente opere in prima edizione e in lingua originale! Mai in ristampa!

[numa numa]

Eh si,

comunque per migliorare le proprie conoscenze i libri antichi non sono proprio il massimo, la numismatica (come tutte le scienze del resto) ha avuto negli anni un'impulso notevole e quello che scrivevano anche solo 50 anni fa oggi quasi sempre non è più attuale.

Perfino il Ric (a parte i volumi aggiornati di recente, e comunque resta un'opera imprenscindibile da ogni collezionista) è molto inattendibile, non parlo in questo caso delle attribuzioni ma ad esempio dei gradi di rarità, e comunque mancano molti tipi scoperti più o meno recentemente.

Quindi il libro antico, a parte il suo fascino, non ha quasi mai un'utilità per i collezionisti moderni.

Maurizio

I testi antichi , spesso (e per fortuna non ristampati ) a volte digitalizzati , sono importanti per due ordini di motivi .

Contengono spesso molte informazioni non reperibili altrove soprattutto se on sono stati ristampati o digitalizzati.

Inoltre tramite questi testi e' possibile risalire alle fonti primarie di informazioni utilizzate poi dagli autori successivi. Non e' raro imbattersi in quelli che poi sono diventati errori perpetuati pedissequamente nel tempo proprio dai "moderni" che non si sono dati cura di verificare le fonti originali e hanno solo copiato quanto scritto prima di loro.

Potrei citare decine di esempi...

Una fonte primaria ancorché' soggetta a imprecisioni o superata da successive ricerche e' sempre un ausilio prezioso per ricostruire la storia di una monetazione o di una collezione.