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Le monete del Regno di Macedonia


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Il nominale in argento di Aminta III più leggero dello statere riconosciuto in snible è il diobolo di tipo Testa del giovane Eracle/Aquila che guarda dietro di sè, sugli 1,43 g di peso. 

 

Esemplare dalla CNG 227 del febbraio 2010.

 

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KINGS of MACEDON. Amyntas III. 393-370/69 BC. AR Diobol (11mm, 1.46 g, 2h). Pella mint. Head of Herakles right, wearing lion skin / Eagle standing left, head right, within incuse square. Westermark, Remarks 33 var. (denomination); SNG ANS 95-6; SNG Alpha Bank 202-13. Near VF, find patina. 

 

 

apollonia

 

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Esemplare dalla CNG 66 del maggio 2004.

 

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KINGS of MACEDON. Amyntas III. Circa 393-369 BC. AR Diobol (1.56 gm). Pella mint. Head of Herakles right, wearing lion's skin headdress / Eagle standing left, head right, within incuse square. Westermark, Regal pl. 70, 33; SNG ANS 94; SNG Alpha Bank 200. Good VF, slight granularity.

 

 

apollonia

 

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Dalla VAuction 238 del dicembre 2009 un diobolo poroso e con dei depositi verdi particolarmente evidenti sul rovescio.

 

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KINGS of MACEDON. Amyntas III. 393-370/369 BC. AR Diobol (10mm - 1.21 g). Pella mint. Head of Herakles right, wearing lion's skin headress / Eagle standing left, head right, within incuse square. Westermark, Remarks 33 var. (denomination); SNG ANS 95-6; SNG Alpha Bank 202-213. Near VF, porous, a few green deposits.

 

 

apollonia

 


Inviato (modificato)

Dalla VAuction 238 del dicembre 2009 un diobolo poroso e con dei depositi verdi particolarmente evidenti sul rovescio.

Diobolo Aminta III poroso e depositi verdi ok.jpg

KINGS of MACEDON. Amyntas III. 393-370/369 BC. AR Diobol (10mm - 1.21 g). Pella mint. Head of Herakles right, wearing lion's skin headress / Eagle standing left, head right, within incuse square. Westermark, Remarks 33 var. (denomination); SNG ANS 95-6; SNG Alpha Bank 202-213. Near VF, porous, a few green deposits.

apollonia

Malachite fiorita dall argento, interessante o sedimento esterno applicato? cosa ne pensi Apollonia?

Potrebbe celare una suberatura?

Skuby

Modificato da skubydu

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Bella domanda.

 

Come peso potrebbe anche trattarsi di un suberato, ma non credo perchè tanti dioboli di Aminta III hanno questo (sotto)peso che può rientrare nella variabilità della coniazione dell'epoca. Inoltre non ho trovato dioboli suberati di questo sovrano ma solo stateri. Infine c'è anche il diobolo del post # 152 che presenta sul rovescio una macchia circolare di colore verde scuro.

Quindi starei alla descrizione per depositi di rame (provenienti dal conio?) o in alternativa a 'isole' di rame presente nella lega che si è concentrato in alcune zone della superficie.

 

 

apollonia


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Nella Lanz 151 del giugno 2011 è stato battuto questo argento di Aminta III classificato come tetrobolo che pesa solo circa mezzo grammo in più del diobolo ed è caratterizzato dall’aquila che guarda in avanti e non indietro come in tutti gli altri argenti del genere.

 

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Tetrobol. Kopf des bartlosen jugendlichen Herakles im Löwenskalp nach rechts. Rs: AMYNTA. Adler im Fadenquadrat nach rechts stehend. SNG Alpha Bank Coll. 202 (Vs. stempelgleich, Rs. Variante Adler nach links); SNG ANS 95(var., Adler nach links). 2,00g. Selten. Vorzüglich.

 

 

apollonia

 

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Ad Aminta III succedette il figlio maggiore Alessandro II, che fu re di Macedonia dal 370 al 368 a. C. Solo un bronzo è stato attribuito a questo sovrano, del quale ho avuto modo di parlare poco fa nella discussione sulle monete più attraenti di Alessandro Magno come esempio di bronzo con la firma (o meglio l’iniziale) dell’artista incisore, una piccola Delta maiuscola sotto il mento del giovane raffigurato sul diritto che alcuni identificano come Apollo.

Per comodità di chi legge ripropongo qui due esemplari del bronzo nei quali è ben evidente la lettera sotto il mento, che in molti altri esemplari è evanescente.

 

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KINGS of MACEDON. Alexander II. 370/69-368/7 BC. Æ (16mm, 3.75 g, 12h). Male head right, wearing taenia; Δ below chin / AΛE-ΞAN-ΔPO Horse galloping right; Δ below. Westermark, Remarks 1; SNG ANS 110-1; SNG Alpha Bank 236. VF, black patina, a few minor marks, reverse a bit pitted.

 

post-703-0-23282500-1431011440_thumb.jpg

GRIECHISCHE - BRONZE MüNZEN - KöNIGE VON MAKEDONIEN - ALEXANDROS II, 370-367. Bronze. Jugendlicher Kopf mit Binde n. r., unter dem Kinn D. Rv. ALEX-AN-DRO Pferd n. r. springend. 3,76 g. SNG ANS 110. U. Westermark, Remarks on the Regal Macedonian Coinage ca. 415-359 B.C., Essays Kraay-Morkholm 313, 6. SNG Alpha Bank 236. Sehr selten. Dunkelgrüne Patina. Leicht poröse Oberfläche. Gusszapfen. Sehr schön. Erworben 1975.

 

Nel secondo esemplare si nota bene il nome del sovrano al genitivo nella forma greca eolica (ALEX-AN-DRO) disperso attorno al cavallo, in uso nelle iscrizioni monetali fino a Filippo II. Nei bronzi successivi di Alessandro Magno il nome sarà generalmente (ma non sempre) inciso al genitivo nella forma attica (AΛEΞANΔPOY) e con tutte le lettere al di sopra del cavallo.

 

 

apollonia

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@@apollonia L'attribuzione ad Alessandro II, invece che ad Alessandro III, sarebbe quindi da ricondurre a come è stato scritto il nome del sovrano al rovescio? Mi pare che di Alessandro II non ci sia altro...

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La prima caratteristica per l’attribuzione del bronzo con la piccola Δ sotto il mento ad Alessandro II è la forma di genitivo greco eolico della legenda AΛEΞANΔPO, impiegata generalmente sulle monete macedoni fino a Filippo II. Viene poi lo stile del ritratto con la sigla dell’artista sul diritto e, cosa determinante, il fatto che la Westermark abbia scoperto vari bronzi di Perdicca III, il successore di Alessandro II, ribattuti su questi.

 

Un altro bronzo che inizialmente si pensava potesse appartenere ad Alessandro II è questo (ne ho parlato nella discussione sulle monete più attraenti del Grande) dove la legenda è ancora in genitivo greco eolico ma unita (e non un po’ sopra e un po’ sotto) sopra il cavallo qui montato dal cavaliere. Anche il ritratto sul diritto è in bello stile, senza però la piccola Δ sotto il mento.

 

post-703-0-12395600-1431096590_thumb.jpg

Solo che il Price ha potuto dimostrare da un ritrovamento successivo che questa moneta da lui catalogata come AE 371 è stata coniata sotto Filippo III, quindi circa mezzo secolo dopo il regno di Alessandro II. D’altra parte, il marchio di controllo (fulmine) sotto la pancia del cavallo è un particolare della monetazione da Filippo II in poi.

 

In sostanza, la forma in genitivo greco eolico AΛEΞANΔPO invece di quella consueta sui bronzi del Grande in genitivo greco attico AΛEΞANΔPOY è una condizione necessaria ma non sufficiente per l’attribuzione di un bronzo ad Alessandro II invece che ad Alessandro III.

 

 

Non c'è altro di Alessandro II e siamo così arrivati a Perdicca III, per poi ricongiungersi con la discussione già aperta sulle monete di Filippo II.

 

Se vuoi cominciare tu...

 

 

apollonia

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Tolomeo di Aloro succedette al trono della Macedonia dopo che, secondo quanto riportano alcuni storici dell'epoca, alcuni suoi sicari uccisero Alessandro II. All'epoca dei fatti, Perdicca III, il legittimo erede, fratello di Alessandro, era ancora troppo giovane per poter governare e agire direttamente contro l'usurpatore. Euridice, moglie di Aminta e madre di Alessandro II e Perdicca III, ebbe un ruolo controverso in quanto non è chiaro se dovette, o volle realmente, sposarsi con Tolomeo. E' probabile che si sposò per assicurare la sopravvivenza (e la discendenza al trono) dei figli. Tolomeo regnò sulla Macedonia dal 365  al 368 a.C., anno nel quale fu ucciso da Perdicca III, vendicando la morte del fratello e riconquistando il Regno.

 

http://www.wildwinds.com/coins/greece/macedonia/kings/perdikkas_III/t.html

 

SNGANS_115ff.jpg

 

Perdikkas III. 365-359 BC. Æ 16mm (4.41 gm).
Head of Herakles
  right, wearing lion's skin / Above, PERDIK-KA (in exergue), lion standing right,
  holding broken javelin in his jaws.
SNG ANS 115ff.
 
 
BMC_03cf.jpg
 
Macedonian Kingdom. Perdiccas III. 365-359 BC. AR Diobol, 0.85g. 
Pella mint.
Head of bearded Herakles facing right, wearing knotted lion-skin. P-E-R, Club and bow crossed, all within incuse square. 
cf BMC 3 (Pediccas II); Mionnet Supp. III, 20 (same); 
 
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I bronzi di Perdicca III, abbastanza comuni a differenza degli argenti molto rari, presentano al diritto la testa di Eracle senza barba e sul rovescio un leone che spezza una lancia tra le sue fauci.

 

In questo esemplare della Rauch Summer Auction 2011 il leone è ritto sulle zampe che sono invece inclinate nella maggior parte dei bronzi di questa tipologia.

 

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GRIECHISCHE MÜNZEN, MACEDONIA. Könige von Makedonien, Perdikkas III. (365-359). (D) Bronze (3,26g). Av.: Kopf des Herakles mit Löwenhaube n.r. Rv.: Löwe mit zerbrochener Lanze im Maul n.r. -- Raue Oberflächen. SNG ANS 114-119, SNG Alpha Bank 240-250. sch.-s.sch./s.sch.

 

 

apollonia

Modificato da apollonia

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Questo bronzo battuto alla Münzen & Medaillen 30 del maggio 2009 è uno dei migliori tra i tipi più comuni.

 

post-703-0-44905500-1431184139_thumb.jpg

 

Sammlung Roland Müller, St. Gallen Griechische Münzen. KÖNIGE VON MAKEDONIEN, PERDIKKAS III., 365-359. Bronze. Kopf des jugendlichen Herakles im Löwenfell n. r. Rv. PERDIK/KA Löwe auf einer dicken Bodenlinie geduckt n. r., mit dem Maul eine Lanze zerbrechend. 3,89 g. SNG Evelpidis 114. SNG ANS 118. Selten. Dunkelgrüne Patina. Gutes sehr schön.

 

 

apollonia

 

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I dioboli di Perdicca III raffigurano sul diritto Eracle barbuto in pelle di leone e due delle sue armi sul rovescio. In questo rarissimo diobolo dalla CNG 87 del maggio 2011 l’arco e la clava non sono sovrapposti ma uno accanto all’altra.

 

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KINGS of MACEDON. Perdikkas III. 365-359 BC. AR Diobol (11mm, 0.93 g, 1h). Bearded head of Herakles right, wearing lion skin / Bow and club; [Π]-EP around; all within shallow incuse square. Westermark, Remarks pl. LXX, 45; SNG ANS -; SNG Alpha Bank 237-8. Good VF, bright surfaces. Extremely rare.

 

Pregevole la qualità artistica della moneta.

 

 

apollonia

 

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Oltre ai dioboli Perdicca III ha emesso anche gli stateri d’argento che, sul tipo base di Aminta, raffigurano la testa di Eracle in pelle di leone sul diritto e un cavallo sul rovescio. La novità è che, a differenza dei dioboli, sugli stateri Eracle è senza barba, come lo si trova nelle emissioni regali macedoni successive. Ciò fa pensare che i dioboli siano stati emessi prima degli stateri.

 

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Statere di Perdicca III. L’oggetto sotto il cavallo è una clava, una delle armi di Eracle.

 

A Perdicca III succedette il figlio Aminta IV, che nell’anno della morte del padre (359 a. C.) era solo un bambino. Lo zio Filippo II, il giovane fratello di Perdicca III essendo nato a Pella nel 382 a. C., riuscì a sbarazzarsi degli altri pretendenti al trono e ad essere nominato tutore del nipote minorenne. Filippo II ottenne l’investitura a re dall’assemblea dell’esercito (359 o 356 a. C.) e regnò fino al 336 a. C., l’anno della sua morte per una congiura di palazzo. Fu padre di Alessandro Magno e di Filippo III di Macedonia.

 

 

apollonia

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Direi che ormai siamo giunti alla fine...

 

Grazie @@apollonia per aver portato avanti questa discussione :) Purtroppo con il passare del tempo ho trovato sempre meno tempo per partecipare...E' stata una discussione "leggera", ma non priva di spunti interessanti, dove sono state mostrate tantissime monete fino ad ora poco dibattute sul forum :) Chissà che non possa trasformarsi in un articolo, sulla scia della discussione sul labirinto e sui suggerimenti di AntwaIa...

Sono davvero contento di averla iniziata.

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  • 1 mese dopo...
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Anch'io (un po' in ritardo!) volevo esprimere la mia gratitudine a Matteo perchè la sua discussione è stata stimolante per chi come me ha a cuore la monetazione macedone, a proposito della quale vorrei fare una breve puntualizzazione.

 

Le monete antiche della Macedonia si distinguono in tre grandi gruppi: a) le monete delle tribù indigene e delle città di fondazione ellenica; b) le serie regali dei dinasti che si succedettero sul trono macedone da Alessandro I sino all'arrivo dei Romani; c) le monete che datano dall'arrivo dei Romani e dalla costituzione della provincia.

Questa discussione riguarda le monete del gruppo b), precisamente da Alessandro I fino a Perdicca III dato che le monete di Filippo II e di Alessandro Magno sono descritte nelle rispettive discussioni separate.

Però non è mancata l’occasione di presentare qualche moneta del gruppo a) come l’ottodramma dei Bisalti (post # 63), lo statere degli Orresci (post # 76), un tetradramma di tribù incerta (post # 84), l’ottodramma degli Edoni (post # 128), un obolo di tribù incerta, coniato presumibilmente a Ege (post # 129).

 

Più in dettaglio, fanno parte del gruppo a) le serie attribuite agli abitanti le regioni del Pangeo, gli Orresci, gli Zaelî, di sede incerta e dalla storia oscura; sono serie in maggior misura anepigrafi; poi le emissioni di Neapolis e di Eion; quindi quelle dei centri di Lete, Ege, Icne, dei Tintenî della regione Emazia; poi ancora le serie degli Edoni e dei Bisalti; quelle delle città della penisola calcidica, molte delle quali notevolissime, di Acanto, di Terone, di Olinto, di Mende, di Potidea, e infine della Lega calcidica (sec. IV). Per ultimo le serie della regione dello Strimone e dei Bottiei con le città di Anfipoli e di Daton-Filippi, che saranno poi le principali zecche della monarchia macedone.

 

Sia che queste serie fossero coniate dalle rudi tribù, la cui principale occupazione era lo sfruttamento delle miniere di oro e di argento, sia che uscissero dalle zecche delle colonie fondate da Andros, da Calcide, Eretria, Corinto o Atene, sono tutte di particolare interesse per le peculiari caratteristiche tipologiche, di tecnica e di stile.

 

 

apollonia

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Ciao,

@apollonia e @Matteo91. Mi rivolgo a voi perchè vi ho visto i più attivi. Ho apprezzato molto il taglio storico/numismatico dato alla discussione, personalmente vedo la numismatica come ancilla historiae.

Ho appena terminato la lettura di "A History of Macedonia. Volume III: 336-167 BC". N. G. L. Hammond and F. W. Walbank. Si tratta di un periodo altrettanto poco conosciuto dai più, benchè le fonti siano molto più numerose rispetto a quello pre-Filippo II. Nei miei stessi studi universitari l'ho trattato come un'appendice quasi inutile della storia greca "maggiore".

Se foste interessati mi piacerebbe poter portare avanti questo percorso avvalendomi della vostra competenza e passione, nonchè sicuramente superiore conoscienza numismatica, partendo da Filippo III fino ad arrivare al crollo della Macedonia con Perseo nel 168 a.C..

Grazie mille

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Ciao @@Caio153 :) Grazie per gli apprezzamenti alla discussione. Riguardo alla mia competenza in materia, ti posso assicurare che non è di certo superiore alla tua; anzi... @@apollonia è, invece, senz'altro molto più preparato :) Da un punto di vista prettamente numismatico, di questo particolare periodo credo che si sia fatto riferimento all'interno della discussione su Alessandro Magno, dove spesso ci sono richiami alla monetazione dei suoi successori. Da un punto di vista storico non saprei se l'argomento è stato affrontato, ma ammetto di non aver seguito tutta la discussione sul "Grande". E' comunque un'ipotesi per una nuova discussione ad ampio respiro, qualora non fosse ancora stata trattata :)

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Ciao @@Caio153 :) Grazie per gli apprezzamenti alla discussione. Riguardo alla mia competenza in materia, ti posso assicurare che non è di certo superiore alla tua; anzi... @@apollonia è, invece, senz'altro molto più preparato :) Da un punto di vista prettamente numismatico, di questo particolare periodo credo che si sia fatto riferimento all'interno della discussione su Alessandro Magno, dove spesso ci sono richiami alla monetazione dei suoi successori. Da un punto di vista storico non saprei se l'argomento è stato affrontato, ma ammetto di non aver seguito tutta la discussione sul "Grande". E' comunque un'ipotesi per una nuova discussione ad ampio respiro, qualora non fosse ancora stata trattata :)

Io sono solo un neofita... comunque a parte questo come emerge dalle tue stesse parole si sono fatti riferimenti unicamente a tipi monetali imitanti o comunque connessi alla figura di Alessandro. L'eredità del Grande è pesantissima e se la portano sul groppone per decenni, se non secoli, tutti i re successivi. Con essa devono necessariamente confrontarsi, anche in campo numismatico, ma accanto ad essa emergono pian piano, prima nel bronzo, poi anche nei metalli nobili, nuove tematiche ed iconografie legate alle vicende proprie dei singoli sovrani. Quello che mi piacerebbe far emergere è che la storia della Macedonia non si identifica solamente con Alessandro, ma vi furono tutta una serie di grandi uomini, che dopo di lui dovettero affrontare sfide complesse e articolate... un vero e proprio romanzo ignoto ai più, ma comunque davvero molto interessante.

Davide

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Quello che mi piacerebbe far emergere è che la storia della Macedonia non si identifica solamente con Alessandro, ma vi furono tutta una serie di grandi uomini, che dopo di lui dovettero affrontare sfide complesse e articolate... un vero e proprio romanzo ignoto ai più, ma comunque davvero molto interessante.

Davide

 

Se ti va di iniziare la discussione, sicuramente ti seguirò :) Così come penso farà @@apollonia e gli altri frequentatori della sezione. Da un punto di visto storico potrò dire poco, ma se si tratta di cercare qualche moneta, ci sono. E' un periodo poco noto, ma sarebbe di grande interesse parlarne un po' sul forum. 

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Se ti va di iniziare la discussione, sicuramente ti seguirò :) Così come penso farà @@apollonia e gli altri frequentatori della sezione. Da un punto di visto storico potrò dire poco, ma se si tratta di cercare qualche moneta, ci sono. E' un periodo poco noto, ma sarebbe di grande interesse parlarne un po' sul forum.

Bene, allora domani sera inizio con Filippo III?
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Ciao a tutti,

come promesso :D

Filippo III è una figura molto controversa e misteriosa. Di lui si sa molto poco e le fonti non sono molto "gentili verso di lui".

Nasce da Filippo II e Filinna, cortigiana o più probabilmente nobildonna tessala. Il suo vero nome è Arrideo.

Sembra che a causa di una malattia giovanile non fosse del tutto sano di mente e per questo non ebbe mai incarichi amministrativi o militari. :silly:

E' a Babilonia alla morte di Alessandro nel 323, dove si occupava di sacrifici e cerimoniale di stato. 

Nei tumulti che scoppiano alla morte del fratellastro viene nominato re col nome d'incoronazione di Filippo III da parte della fanteria macedone contro il volere dei capi della cavalleria. 

Dopo alterne vicende e scontri si giunge al compromesso che Filippo III sia re, ma se il figlio, non ancora nato di Alessandro e Rossane, fosse stato maschio, avrebbe spartito il trono con lui. Cosa che in effetti poi accadde con Alessandro IV.

Negli anni seguenti viene usato come pedina politica da vari personaggi che via via ne prendono la tutela: Perdicca, Antipatro, la sua stessa moglie Euridice, Poliperconte e Cassandro. Una marionetta insomma....

Muore ammazzato per volere di Olimpiade (madre di Alessandro Magno) nel 317.

 

Dopo questa breve introduzione, passerei alla parte numismatica.

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Philip III Arrhidaeus (323-317 BC). AR tetradrachm (27mm, 16.86 gm, 3h). 'Babylon', ca. 323-318/7 BC. Head of Heracles right, wearing lion's skin headdress / BAΣIΛEΩΣ ΦIΛIΠΠOY, Zeus seated left, holding eagle and scepter; in left field, wheel above monogram; below throne, monogram. Price P189. Light porosity. Extremely Fine.
 

Mi è sembrato giusto iniziare là dove tutto ha avuto inizio. A Babilonia.

 

 

 

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  • 2 settimane dopo...
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Anche questo tetra proveniente dalla Elsen è della zecca di Babilonia.

 

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KINGS of MACEDON. Philip III. 323-317 BC. AR Tetradrachm (16.97 g, 24-26 mm). Babylon mint. Struck under Perdikkas, circa 323-320 BC. Head of Herakles right, wearing lion's skin / ΒΑΣΙΛΕΩΣ ΦΙΛΙΠΠOY Zeus Aëtophoros seated left; in left field, wheel above A; monogram below throne. Price P197. VF.

 

 

apollonia

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Questa è l'emidramma corrispondente.

 

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ROYAUME DE MACEDOINE, Philippe III Arrhidée (323-316), AR hémidrachme, 323-317 av. J.-C. Babylone. Droit : Tête d'Héraclès à droite, coiffé de la dépouille de lion. Revers : ΒΑΣΙΛΕΩΣ ΦΙΛΙΠΠOY Zeus aétophore assis sur un trône à gauche, tenant un long sceptre. A gauche, une roue. Sous le trône, [..]. Ref.: Price, P195 (cet exemplaire); Müller, Alexandre, -. 2,11g. Patiné. Très Beau, VF.

 

 

apollonia

 

 


Inviato

Grazie @apollonia,

pensavo che la discussione fosse defunta.... :D

vorrei fare un breve riassunto di un passaggio di "Early hellenistic coinage" del Morkolm.

Dopo il 323 vari sviluppi e modifiche avvengono nelle zecche d'Asia ed Europa. Se Alessandro era stato un riformatore in campo numismatico, al contrario Filippo III riprende per l'oro e l'argento i tipi di Alessandro senza alcuna variazione ad eccezione del proprio nome Filippou.

Tuttavia praticamente in tutte le zecche operanti continuano ad essere coniate monete in nome di Alessandro, visto il suo grande prestigio, mentre al contrario non tutte le zecche coniano col nome di Filippo :nono: .

E' molto difficile comprendere le modalità e i criteri di scelta e sembra vi potesse essere anche una certa discrezionalità da parte dei magistrati minori che gestivano le zecche.

Si possono però fare anche delle considerazioni politiche. In gran parte sembra che a coniare nel nome di Filippo fossero inizialmente le zecche controllate da Perdicca, che fino alla sua morte nel 321 aveva il re sotto controllo.

Al contrario coniazioni di Filippo non si trovano in Egitto, ne nelle città cipriote alleate di Tolomeo. A Citium invece, alleata di Perdicca, si. Ciò implicherebbe una sorta di opposizione all'autorità centrale incarnata da Perdicca.

Lo stesso accade in Macedonia con Antipatro: niente ad Amfipoli e solo un'emissione a Pella, ma probabilmente dopo il ritorno in Macedonia dello stesso Filippo.

Va però ricordata dopo il 323 anche una ripresa dei tipi di Filippo II in alcune zecche. Tetradracme a Pella e Amfipoli fino a rispettivamente il 315 e il 294... venivano usate soprattutto per scambi con popolazioni barbare balcaniche. Stateri d'oro in tutte le zecche di dracme in Asia minore, salvo Mileto.

Dato che tutte queste zecche coniavano dracme di Filippo III e la legenda Filippou senza titolo regale era comune, appare forte la tentazione di vedervi la volontà da parte dei Macedoni più conservatori (evidente già nella scelta stessa del nome d'incoronazione) di richiamarsi alla politica conservatrice di Filippo II in opposizione a quella di Alessandro, più improntata alla cooperazione e fusione con l'oriente.

[post-43481-0-09226500-1436872663_thumb.j

Philip II of Macedonia, AV Stater, struck ca.323-316 BC, Lampsakos mint. 8.62 gr. Laureate head of Apollo right / FILIPPOU beneath charioteer driving fast biga right, holding reins in left hand and goad in right, coiled serpent and AP monogram below. SNG ANS 285; Thompson 6; Anadol hoard 7-8.

 

 

 

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