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IGNORED

Le monete del Regno di Macedonia


Matteo91

Risposte migliori

Supporter

Sarebbe interessante analizzare la composizione chimica del core di questi suberati... comunque ho acquistato un volume (in neogreco sigh :cray: ) con un'articolo dove viene condotta una analisi sulla monetazione di Aminta e del suo predecessore Pausania, che è il testo citato in bibliografia nel Brill's companion. Ho inoltre trovato un'altro contributo di una delle due autrici di quell'articolo e posteriore allo stesso che parla anche di questa cosa... in neogreco pure questo e quindi mi ci vorrà un pò per tradurlo...

Comunque allo stato attuale delle mie conoscenze, chiamiamoli suberati, suberati strani con argento all'interno, patacconi o non so che... la mia personale opinione è che tutti (o quasi) fossero prodotti da zecche ufficiali.

In particolare è significativa, a mio modo di vedere, l'altissima percentuale di suberati "certi" rispetto ai presunti non suberati... non so se sia possibile individuarne di più alte per altre monetazioni... Quindi o i falsari producevano quasi più monete delle zecche ufficiali, o a fare le patacche ci pensavano le zecche ufficiali stesse...

 

Certamente, ma anche il confronto della composizione delle zone rimaste intatte e di quelle intaccate, cioè dei crateri che si sono formati in superficie, è utile. In ogni caso la densità che chi ha la moneta in mano può facilmente misurare con una bilancia idrostatica sarebbe fondamentale e a mio parere dovrebbe ‘obbligatoriamente’ comparire tra le caratteristiche della moneta.

 

 

apollonia

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Supporter

Questo è un esemplare corroso e sotto peso che però non è dichiarato suberato

 

http://www.acsearch.info/search.html?id=2222996

Heidelberger Münzhandlung Herbert Grün e.K. Auction 64, lot 182, 20. November 2014

 

post-703-0-68569700-1450274475_thumb.jpg

 

GRIECHISCHE MÜNZEN  KÖNIGREICH MAKEDONIEN 
Amyntas III., 393 - 370 v. Chr. 
Ein weiteres, ähnliches Exemplar.
8,40 g ss / s

 

 

apollonia

 

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Supporter

Qui come peso ci siamo, ma stando alla didascalia siamo davanti a una moneta corrosa ma non suberata. E la densità?

 

http://www.acsearch.info/search.html?id=1857484

Teutoburger Münzauktion GmbH Auction 81 lot 2806, 21. February 2014, 300 EUR/-

 

post-703-0-11510000-1450274724_thumb.jpg

 

GRIECHISCHE MÜNZEN  KÖNIGREICH MAKEDONIEN 
Amyntas III., 393 - 370 v. Chr. 
Ein weiteres, ähnliches Exemplar.
8,40 g ss / s

 

 

apollonia

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Questa è la seconda volta in più di dieci anni di forum che uso la funzione ‘blocco utente’ per ignorare i suoi interventi nelle discussioni.

 

La sua intrusione al post # 391, dopo che mio ero rivolto a Caio per ribadire a lui l’opportunità di seguire il mio consiglio di usare un linguaggio scientificamente ineccepibile nel sottoporre un contributo a una rivista scientifica, senza che fosse stato chiamato in causa, la reputo intollerabile. Il consiglio di uno che per trent’anni dopo la cattedra è referee di riviste internazionali nel settore disciplinare della Physical Pharmacy, tanto per mettere le carte in tavola.

 

La sua arroganza in quel ‘reitero la domanda’ al post # 392 come se io fossi tenuto a dargli una risposta, è esemplare.

 

La sua conoscenza della lingua italiana non è proprio solida a giudicare da come scrive al post # 80 della discussione

http://www.lamoneta.it/topic/143945-le-monete-più-false-di-alessandro-magno/page-4

 

No, io l'ho riportata pari pari......un'errore " infinitesimale" per definizione stessa del concetto di infinitesimale, tende allo zero...usa altri termini se non sei sicuro di quel che significhino, sennò ti incarti da solo..

 

L’uso corretto dell’articolo indeterminativo maschile si insegna alle elementari.

 

 

apollonia

Ho provato in MP, ma essendo bloccato, la contatto da qui.

Egregio, le scrivo perché ho letto il suo post risentito.

Credo che ci siano stati due equivoci, uno da parte mia, nel post 391 in cui ho risposto presumendo che il discorso dramma/dracma fosse indirizzato a me, invece che a Caio153 come mi ha fatto notare, e uno da parte sua, nel post 392, dove "reiteravo" la domanda, in cui stavo in effetti rivolgendomi a Caio153.

Pertanto mi scuso se ha recepito toni aggressivi o prepotenti, ma del primo post, la mia era una risposta , errata, ad un suo post che ritenevo a mia volta ingiustamente rude.

Per il secondo post, pur non essendo indirizzato a lei, capisco che con l'animo mal disposto per via del primo, sia stato naturale alimentare il disappunto provato.

Proporrei di dimenticare l'equivoco, anzi, gli equivoci e tornare a parlare tranquillamente di monete.

Saluti

Tinia Numismatica

Alessandro

Modificato da Tinia Numismatica
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Supporter

Ultimi post oscurati, Vi chiedo di risolvere le questioni personali via MP

Grazie

 

Procedo con gli stateri di peso inferiore ai 7 g.

 

 

apollonia

Modificato da apollonia
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Supporter

Seguono alcuni esemplari di peso inferiore a 8 g

Questo è ‘< 8 g ‘un po’ poroso’

https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=150822#

 

post-703-0-69567400-1450280905_thumb.jpg

 

KINGS of MACEDON. Amyntas III. 393-370/69 BC. AR Stater (18mm, 7.28 g, 1h). Aigai mint. Bearded head of Herakles right, wearing lion skin / Horse standing right in linear square within incuse square. Westermark, Remarks 32; SNG ANS 87; SNG Alpha Bank 189. VF, toned, a bit porous.

220, Lot: 85. Estimate $500. Sold for $410. 

 

 

apollonia

 

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Supporter

Questo è ‘< 8 g poroso’

https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=26181

 

post-703-0-52921800-1450281024.jpg

 

MACEDON, Kings of. Amyntas III. Circa 393-370/369 BC. AR Didrachm (7.90 gm). Bearded head of Herakles right, wearing lion skin / AMY-NTA, horse standing right; all within incuse square with linear border. SNG ANS 87ff.; SNG Copenhagen 512. Fine, porous. ($150)

51, Lot: 8. Estimate $150. Sold for $105.

 

 

apollonia

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Supporter

http://www.acsearch.info/search.html?id=755322

Jean Elsen & ses Fils S.A. Auction 104 lot 56, 13. March 2010

 

post-703-0-41061900-1450281162_thumb.jpg

 

ROYAUME DE MACEDOINE, Amyntas III (392-390), AR didrachme, Droit : Tête d'Héraclès barbu à droite, coiffé de la dépouille de lion. Revers : AMY-NTA Cheval à droite dans un carré linéaire inscrit dans un carré creux. Ref.: SNG ANS 88; Westermark, KME, pl. 70, 32; SNG Cop. 512; SNG Oxford 2438. 7,68g. Très Rare.
Beau à Très Beau F - VF
Estimate: EUR 200

 

 

apollonia

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Supporter

http://www.acsearch.info/search.html?id=1513643

Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung V lot 172, 4. March 2013, 750 EUR/700 EUR

 

post-703-0-37918600-1450281328_thumb.jpg

 

GRIECHEN - MAKEDONISCHE KÖNIGE
Amyntas III., 393 - 370/69 v. Chr. Didrachme (7,82g). 1. Periode, 389 - 383 v. Chr. Vs.: Kopf des Herakles mit Löwenskalp nach rechts. Rs.: AMYNTA, stehendes Pferd n. r. in vertieftem quadratischen Feld. SNG ANS 87ff. SNG Cop. 512.
R! Zarte Tönung, ss

 

 

apollonia

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Supporter

http://www.acsearch.info/search.html?id=110227

Fritz Rudolf Künker GmbH & Co. KG Auction 77 lot 71, 30. September 2002

 

post-703-0-44436300-1450281438_thumb.jpg

 

GRIECHISCHE MÜNZEN
MACEDONIA KÖNIGREICH. Amyntas III., 393-369 v. Chr. 
AR-Didrachme; 7.99 g. Herakleskopf im Löwenfell r.//Pferd steht r. SNG ANS 89. Sehr schön
Schätzpreis: 450,00 EUR

 

 

apollonia

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Supporter

Nel clima che si è rasserenato presento l’unico esemplare ‘top quality’ che ho trovato nelle aste.

 

http://www.acsearch.info/search.html?id=2138968

Roma Numismatics Limited Auction 8, lot 360, 28. September 2014, 4'000 GBP/6'000 GBP

 

post-703-0-32058800-1450287075_thumb.jpg

 

Kingdom of Macedon, Amyntas III AR Stater. Aigai, circa 394/3-370/69 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Horse standing to right, AMYNTA around, all within linear border within shallow incuse square. Westermark, Remarks, pl. LXX, 32; AMNG III/2, 1; SNG ANS 87–93; SNG Alpha Bank 189–96; SNG München 41–4. 8.79g, 22mm, 6h. About Extremely Fine. Rare, and in exceptional condition for the type.

 

Historically considered to be the founder of the unified Macedonian state, Amyntas III inherited a weak and precarious state from his predecessor. In the previous six years, the murder of Archelaos I had led to a period of confusion and infighting, as he had been succeeded by Crateuas, his murderer, who reigned for four days. Crateuas was followed by Orestes, son of the murdered Archelaos, who reigned for three years with his guardian Aeropos II. He in turn was followed by his brother Archelaos II and Pausanias (son of Aeropos), who reigned for six years before dying (by accident or design) while hunting. The death of Archelaos and the assasination of Pausanias ended the line of Perdikkas II, and led to the accession of Amyntas III, heir through the line of Alexander I's youngest son. A skilled diplomat, Amyntas first established an alliance against the Illyrians with the Chalkidian League based at Olynthos, granting them Macedonian timber rights which made the League very wealthy. The League reneged on their agreement however, leading to war. Too weak militarily to fight them alone, Amyntas appealed to Sparta who readily came to his assistance. Sparta subdued the league, but then sought to dominate the region for themselves. Following a reversal in the Spartan fortunes, Amyntas assiduously cultivated the friendship of Athens, but this alliance came at the price of Amphipolis. Thus, though Amyntas preserved his kingdom, it was too often by disadvantageous terms. Yet by establishing good relations with Athens and having recovered the dense Macedonian forests previously ceded to Olynthos, Amyntas was able to keep this highly lucrative trade for himself, which dramatically improved the state of his treasury. Amyntas was succeeded by his three sons in turn, the youngest being Philip II, father of Alexander III 'the Great'.

 

Un po’ sotto peso rispetto ai 9,27 g teorici nonostante il diametro massimo tra quelli del campione di 22 stateri entrati nel calcolo statistico che ha dato 20,93 mm ± 0,90 mm, presenta la particolarità dell’asse a h 6 mentre nei 20 esemplari in cui è riportato questo parametro lo troviamo a h 12 (9 casi), h 1 (8 casi) e h 2 (3 casi).

E la densità? Chissà (fa anche rima).

 

 

apollonia

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Allego il breve passo tradotto dal greco che avevo promesso:

Queste relazioni commerciali in materia di moneta, si riflettono nell'alto contenuto d'argento delle coniazioni di Alessandro I, nel peso dei tetroboli di Perdicca II e nei tagli di Archelao, Aminta II e Aeropo. Con Pausania e il suo successore Aminta III, in tempi di crisi esterne, come le invasioni illiriche e l'instabilità politica interna derivanti dal particolare sistema di successione si osserva la produzione di argenti a basso contenuto d'argento. L'abbandono delle relazioni commerciali e la politica ricca di contrasti seguita giustificano la straordinaria lega degli stateri con il cavaliere di Aminta III e quelli di Perdicca III.  Sottolineo che in questo caso straordinaria, che è vox media, significa pessima.

Secondo me poi l'esemplare RN è di argento puro... densità 10,5. :rofl:

Infine l'asse di conio non conta molto... all'epoca in Macedonia non veniva seguita nessuna regola particolare.

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Awards

Credo che sarebbe interessante fare uno studio dei dies per vedere se i conii dei suberati certi (visto che parte del rivestimento è saltato via) siano stati utilizzati anche per monete vendute o pubblicate come autentiche e in che quantità sia eventualmente presente questo fenomeno. Si potrebbe in tal modo, forse, bypassare la mancanza dei dati di densità... di certo il "die transferring" o come si chiama non esisteva 2400 anni fa.

Che ne pensate?

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Awards

Credo che sarebbe interessante fare uno studio dei dies per vedere se i conii dei suberati certi (visto che parte del rivestimento è saltato via) siano stati utilizzati anche per monete vendute o pubblicate come autentiche e in che quantità sia eventualmente presente questo fenomeno. Si potrebbe in tal modo, forse, bypassare la mancanza dei dati di densità... di certo il "die transferring" o come si chiama non esisteva 2400 anni fa.

Che ne pensate?

(Cit.).....Credo che sarebbe interessante fare uno studio dei dies per vedere se i conii dei suberati certi (visto che parte del rivestimento è saltato via) siano stati utilizzati anche per monete vendute o pubblicate come autentiche .....

Perché " come autentiche"?

Se non ho capito male i suberati citati,sarebbero autentici dell'epoca, quindi, se gli stessi conii fossero stati utilizzati anche per realizzare monete in buon argento, prima o dopo l'utilizzo degli stessi per i suberati, credo che sarebbero definibili come "autentiche" a tutto tondo.

Non capisco la distinzione.

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(Cit.).....Credo che sarebbe interessante fare uno studio dei dies per vedere se i conii dei suberati certi (visto che parte del rivestimento è saltato via) siano stati utilizzati anche per monete vendute o pubblicate come autentiche .....

Perché " come autentiche"?

Se non ho capito male i suberati citati,sarebbero autentici dell'epoca, quindi, se gli stessi conii fossero stati utilizzati anche per realizzare monete in buon argento, prima o dopo l'utilizzo degli stessi per i suberati, credo che sarebbero definibili come "autentiche" a tutto tondo.

Non capisco la distinzione.

E non è la sola cosa... Questa tua domanda dimostra come di questa discussione e delle problematiche a essa associate tu non abbia capito nulla. Nemmeno hai capito cosa io intendessi eppure critichi... Sono veramente stufo. D'ora in poi scriverò: Cosa ne pensate(eccetto Tinia)?
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Awards

E non è la sola cosa... Questa tua domanda dimostra come di questa discussione e delle problematiche a essa associate tu non abbia capito nulla. Nemmeno hai capito cosa io intendessi eppure critichi... Sono veramente stufo. D'ora in poi scriverò: Cosa ne pensate(eccetto Tinia)?

Invece di perderti in rimostranze inutili, visto che secondo te non ho capito, allora spiega chiaramente cosa intendevi, perché dal tuo ultimo post questo è quello che si può capire, almeno le menti semplici come la mia...orsù, illuminami per favore..
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Supporter

Devo rettificare quanto ho affermato al post # 412 perché c’è un altro esemplare ‘top’ quality’ battuto alla Triton XVII nel gennaio 2014, quindi otto mesi prima del precedente.

https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=246371

 

post-703-0-50586400-1450368988_thumb.jpg

 

KINGS of MACEDON. Amyntas III. 394/3-370/69 BC. AR Stater (20mm, 8.78 g, 12h). Aigai mint. Head of Herakles right, wearing lion skin / AMY-NTA, horse standing right in linear square within shallow incuse square. Westermark, Remarks, pl. LXX, 32; AMNG III/2, 1; SNG ANS 87–93; SNG Alpha Bank 189–96; SNG München 41–4. Near EF, light cleaning scratches, a couple tiny deposits, small die break on reverse.

Triton XVII, Jan 06, 2014, Lot: 138. Estimate $1500. Sold for $4000
 

From the RAJ Collection.

After the death of Archelaos’ son Amyntas II, the line of male heirs from Perdikkas II came to an end, and the throne passed to the line of Alexander I’s youngest son, Amyntas, and his grandson, Amyntas III. Since the death of Archelaos in 399 BC, the power of the Macedonian kingdom went into a period of decline. Internal and external threats had caused the Argead kings to focus more on retaining power than expanding it. Thankfully, Amyntas III was quite skilled at diplomacy, and maintained his throne by allying his kingdom with whichever power was ascendant at the moment in his region. His greatest external challenge came from the Dardanian king Bardylis, who expanded his Illyrian state throughout the first half of the 4th century BC. Just after assuming the throne, an Illyrian invasion forced Amyntas to flee Macedon. Bardylis placed a puppet king, Argaios, on the throne of Macedonia, who ruled from 393/2-392/1 BC. Amyntas turned to the Aleuadai of Larissa, and the then-ascendant Thessalians restored the Macedonian king to his throne in 391. In the aftermath, Amyntas formed a defensive alliance with the Chalkidian League that was to have lasted for fifty years (Tod., GHI 111). In 383/2 BC, the Illyrians invaded again and defeated Amyntas in battle, forcing him to flee again. The king gave large tracts of land to the Chalkidians, ostensibly in advance of assistance in recovering his kingdom. However, before this assistance materialized, Amyntas recovered his throne through independent means, and the king demanded that the Chalkidians return his lands. The Chalkidians refused, sparking a new conflict. Finding himself at a disadvantage, Amyntas appealed to the Odrysian king Kotys and the then-dominant Greek power, Sparta. The Spartans agreed, and quickly dispatched forces that eventually subdued the Chalkidians in 379 BC. Sparta’s terms of surrender that were given to the Chalkidians, though, were ominous for Amyntas. The League was to disband, but the cities of the Chalkidike were to become dependents of Sparta in matters of foreign policy. It is likely that the Spartans demanded the same of Amyntas in order to receive their help, but over the following years Sparta went into decline following the liberation of Thebes, and Athens regained its leadership over its alliance. Thus, Amyntas revised his foreign ties, and sought out and gained Athenian support. As with previous alliances, this came at the expense of the Macedonian kingdom, as Athens forced Amyntas to agree that Athens had a right to recover Amphipolis. In the final years of his reign, he also sought out an alliance with Jason of Pherai, whose power had become supreme within the northern Greek sphere, even though it was at the expense of Amyntas’ long ally, Larissa. It can be justly stated that Amyntas’ rule was precarious, and only preserved through alliances that slowly cut away parts of his kingdom. He died of old age in 370/69 BC, leaving an even weaker state for his heir.

 

 

apollonia

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Supporter

Qui ho messo a confronto le foto dei due esemplari

 

post-703-0-32133400-1450372856_thumb.jpg

 

Didascalia Triton

KINGS of MACEDON. Amyntas III. 394/3-370/69 BC. AR Stater (20mm, 8.78 g, 12h). Aigai mint. Head of Herakles right, wearing lion skin / AMY-NTA, horse standing right in linear square within shallow incuse square. Westermark, Remarks, pl. LXX, 32; AMNG III/2, 1; SNG ANS 87–93; SNG Alpha Bank 189–96; SNG München 41–4. Near EF, light cleaning scratches, a couple tiny deposits, small die break on reverse.

 

Didascalia Roma Num.

Kingdom of Macedon, Amyntas III AR Stater. Aigai, circa 394/3-370/69 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Horse standing to right, AMYNTA around, all within linear border within shallow incuse square. Westermark, Remarks, pl. LXX, 32; AMNG III/2, 1; SNG ANS 87–93; SNG Alpha Bank 189–96; SNG München 41–4. 8.79g, 22mm, 6h. About Extremely Fine. Rare, and in exceptional condition for the type.

 

Dai dati dimensionali riportati nelle didascalie, a parte il peso, si tratta di due diversi esemplari per il diametro (2 mm corrispondenti al 10%) e l’asse di conio (12 h il Triton, 6 h = il Roma).

 

 

apollonia

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Devo rettificare quanto ho affermato al post # 412 perché c’è un altro esemplare ‘top’ quality’ battuto alla Triton XVII nel gennaio 2014, quindi otto mesi prima del precedente.

https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=246371

 

attachicon.gifAminta Triton XVII 138 95000138.jpg

 

KINGS of MACEDON. Amyntas III. 394/3-370/69 BC. AR Stater (20mm, 8.78 g, 12h). Aigai mint. Head of Herakles right, wearing lion skin / AMY-NTA, horse standing right in linear square within shallow incuse square. Westermark, Remarks, pl. LXX, 32; AMNG III/2, 1; SNG ANS 87–93; SNG Alpha Bank 189–96; SNG München 41–4. Near EF, light cleaning scratches, a couple tiny deposits, small die break on reverse.

Triton XVII, Jan 06, 2014, Lot: 138. Estimate $1500. Sold for $4000

 

From the RAJ Collection.

After the death of Archelaos’ son Amyntas II, the line of male heirs from Perdikkas II came to an end, and the throne passed to the line of Alexander I’s youngest son, Amyntas, and his grandson, Amyntas III. Since the death of Archelaos in 399 BC, the power of the Macedonian kingdom went into a period of decline. Internal and external threats had caused the Argead kings to focus more on retaining power than expanding it. Thankfully, Amyntas III was quite skilled at diplomacy, and maintained his throne by allying his kingdom with whichever power was ascendant at the moment in his region. His greatest external challenge came from the Dardanian king Bardylis, who expanded his Illyrian state throughout the first half of the 4th century BC. Just after assuming the throne, an Illyrian invasion forced Amyntas to flee Macedon. Bardylis placed a puppet king, Argaios, on the throne of Macedonia, who ruled from 393/2-392/1 BC. Amyntas turned to the Aleuadai of Larissa, and the then-ascendant Thessalians restored the Macedonian king to his throne in 391. In the aftermath, Amyntas formed a defensive alliance with the Chalkidian League that was to have lasted for fifty years (Tod., GHI 111). In 383/2 BC, the Illyrians invaded again and defeated Amyntas in battle, forcing him to flee again. The king gave large tracts of land to the Chalkidians, ostensibly in advance of assistance in recovering his kingdom. However, before this assistance materialized, Amyntas recovered his throne through independent means, and the king demanded that the Chalkidians return his lands. The Chalkidians refused, sparking a new conflict. Finding himself at a disadvantage, Amyntas appealed to the Odrysian king Kotys and the then-dominant Greek power, Sparta. The Spartans agreed, and quickly dispatched forces that eventually subdued the Chalkidians in 379 BC. Sparta’s terms of surrender that were given to the Chalkidians, though, were ominous for Amyntas. The League was to disband, but the cities of the Chalkidike were to become dependents of Sparta in matters of foreign policy. It is likely that the Spartans demanded the same of Amyntas in order to receive their help, but over the following years Sparta went into decline following the liberation of Thebes, and Athens regained its leadership over its alliance. Thus, Amyntas revised his foreign ties, and sought out and gained Athenian support. As with previous alliances, this came at the expense of the Macedonian kingdom, as Athens forced Amyntas to agree that Athens had a right to recover Amphipolis. In the final years of his reign, he also sought out an alliance with Jason of Pherai, whose power had become supreme within the northern Greek sphere, even though it was at the expense of Amyntas’ long ally, Larissa. It can be justly stated that Amyntas’ rule was precarious, and only preserved through alliances that slowly cut away parts of his kingdom. He died of old age in 370/69 BC, leaving an even weaker state for his heir.

 

 

apollonia

Potrei sbagliarmi ma a me pare la stessa moneta fotografata con due inclinazioni e illuminazioni differenti :D :D

Modificato da Tinia Numismatica
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Invece di perderti in rimostranze inutili, visto che secondo te non ho capito, allora spiega chiaramente cosa intendevi, perché dal tuo ultimo post questo è quello che si può capire, almeno le menti semplici come la mia...orsù, illuminami per favore..nza dei

Guarda, l'ho fatto leggere alla mia ragazza, che di numismatica ne sa molto poco e lei ha capito immediatamente... tra l'altro perchè mai dovrei risponderti se ogni mia singola risposta viene da te criticata a prescindere o come nel caso della "domanda reiterata" rivolta a me, non hai nemmeno considerato la risposta che ti avevo dato?

Perchè sono uno sciocco probabilmente... ti faccio l'analisi delle singole parti:

Credo che sarebbe interessante fare uno studio dei dies per vedere se i conii dei suberati certi (visto che parte del rivestimento è saltato via) siano stati utilizzati anche per monete vendute o pubblicate come autentiche e in che quantità sia eventualmente presente questo fenomeno. Si potrebbe in tal modo, forse, bypassare la mancanza dei dati di densità... di certo il "die transferring" o come si chiama non esisteva 2400 anni fa.

Credo che sarebbe interessante fare uno studio dei dies= Sarebbe utile raccogliere tutte le immagini disponibili di questo tipo di moneta e raggrupparle in base alla presenza dei medesimi conii

per vedere se i conii dei suberati certi (visto che parte del rivestimento è saltato via)= lo scopo di questa ricerca (lunga e quindi probabilmente legata a un secondo fine) è quello di capire se alcuni dei conii di quegli esemplari inquivocabilmente suberati

siano stati utilizzati anche per monete vendute o pubblicate come autentiche= siano gli stessi di monete astate o presenti in pubblicazioni/ in musei che fino a oggi (dato che il fatto che ci potessero essere dei suberati ufficiali per molti, come per te, era assurdo e quindi venivano ritenuti opera di falsari) erano le sole a essere considerate autentiche/ufficiali. Ma questo lo sappiamo noi(forse) ora. In caso di corrispondenza di conii è assai plausibile che anche quelle monete, ritenute un tempo le sole autentiche, siano in realtà dei suberati.

e in che quantità sia eventualmente presente questo fenomeno=se questo fenomeno fosse particolarmente esteso cio sarebbe ulteriore conferma del fatto che effettivamente l'autorità ufficiale produceva suberati: su base statistica sarebbe davvero strano se fossero giunti fino a noi più suberati opera di falsari che monete ufficiali.

Si potrebbe in tal modo, forse, bypassare la mancanza dei dati di densità...di certo il "die transferring" o come si chiama non esisteva 2400 anni fa= dato che il die transferring è una tecnica moderna trovare uno stesso conio usato per due monete antiche (una suberata e una ritenuta al massimo debased) indicherebbe inequivocabilmente un'origne comune e molto probabilmente il fatto che siano entrambe suberate senza dover calcolare la densità.

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Awards

Autentiche/Ufficiali.....

Attenzione: "autentico" ,implica il suo contrario : falso. Un suberato di una moneta antica prodotta all'epoca, non è un falso, è una emissione parallela o " falso d'epoca" che ha una sua ragion d'essere storica e culturale...che non è la stessa cosa di " falso" tout court( che NON possiede la stessa valenza della definizione "falso d'epoca"), e i termini NON sono intercambiabili perché uno non tiene conto del fattore temporale.

"Ufficiali" casomai implica il suo contrario : " non ufficiali", che con la falsità o meno di una moneta antica, in cui la falsità la si intende legata al non essere stata prodotta all'epoca, non c'entra nulla.

Quindi, sostituisci ad " autentiche" il termine corretto " ufficiali" e allora il tuo discorso torna e diventa comprensibile, altrimenti non ha senso, come ti ho illustrato prima e ora...e adesso dai retta, fatti una full immersion nella lingua e sintassi italiana che poi diventi più comprensibile per tutti quelli che non siano tu stesso e, già che ci sei, anche nella terminologia numismatica.

Ad majora

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Autentiche/Ufficiali.....

Attenzione: "autentico" ,implica il suo contrario : falso. Un suberato di una moneta antica prodotta all'epoca, non è un falso, è una emissione parallela o " falso d'epoca" che ha una sua ragion d'essere storica e culturale...che non è la stessa cosa di " falso" tout court( che NON possiede la stessa valenza della definizione "falso d'epoca"), e i termini NON sono intercambiabili perché uno non tiene conto del fattore temporale.

"Ufficiali" casomai implica il suo contrario : " non ufficiali", che con la falsità o meno di una moneta antica, in cui la falsità la si intende legata al non essere stata prodotta all'epoca, non c'entra nulla.

Quindi, sostituisci ad " autentiche" il termine corretto " ufficiali" e allora il tuo discorso torna e diventa comprensibile, altrimenti non ha senso, come ti ho illustrato prima e ora...e adesso dai retta, fatti una full immersion nella lingua e sintassi italiana che poi diventi più comprensibile per tutti quelli che non siano tu stesso e, già che ci sei, anche nella terminologia numismatica.

Ad majora

E qui ti sbagli e dimostri di non avere compreso il senso di questa discussione: Un suberato di una moneta antica prodotta all'epoca, non è un falso, è una emissione parallela o " falso d'epoca" che ha una sua ragion d'essere storica e culturale...che non è la stessa cosa di " falso" tout court.... Qui i suberati sono ufficiali.

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Awards

Ragione di più per escludere l'uso dubitativo dello status di  autentico, col suo contrappasso "falso" se i suberati suddetti non hanno neanche lo status di "non ufficiali" o falso d'epoca che possiedono quelli romani.

Preso atto di quel che hai appena detto , se escludiamo a priori la eventuale "non ufficialità" di questi suberati, allora , ancor più,la tua considerazione originaria si svuota di senso in maniera definitiva.

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