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Inviato

Salve amici!

Lo confesso, talvolta compro anche cose delle quali non ho la più pallida idea... :D Ma sì, ogni tanto è dovuto! Non si può sempre stare dietro ad un filo logico.

 

Ho deciso di condividerla con voi a seguito della splendida discussione di g.aulisio sulle imitazioni di Filippo II.

 

Correggetemi se ho sbagliato. Io l'ho identificata come un'imitativa di Massalia, Dessewffy 1051-8, del II sec. a.C.. Al Dritto una ninfa e al rovescio un leone con la legenda ΜΣΣΛ. E' corretto? Se sì, mi raccontate qualcosina su queste bellissime e interessanti emissioni? :D

 

Grazie mille,

Mirko :)

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Inviato

Ciao, in questa discussione trovi i link più interessanti su queste monete, vedrai che te la classificheranno con il Pautasso, che a mio parere è stato il più grande studioso di questa monetazione.

 

http://www.lamoneta.it/topic/133761-padana/


Inviato (modificato)

Hai fatto benissimo ad acquistarla, Mirko! :)
 
Pensa che la prima padana che acquistai, molti anni fa, é esattamente dello stesso tipo:
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Di questo tipo, tra i più diffusi nelle monetazioni padane, se ne é parlato diffusamente in diverse discussioni in passato. Ho provato a cercarle, ma con scarso successo. Peccato.
 
Secondo il Pautasso é insubre, soprattutto sulla base della cospicua presenza nel tesoretto di Milano-Piazza Fontana. Secondo l'Arslan, sulla base della concentrazione dei rinvenimenti isolati, é invece stata emessa nel Piemonte orientale, ed attribuibile, forse, ai Libui.
 
E' presente nel tesoro di Manerbio assieme ai tipi a legenda "leponzia" e a quelli cenomani (33, 33, 33...).
 
Cio' che é certo é che fu una moneta che viaggiava molto: la si trova in massa nel tesoro di Penzance in Cornovaglia (una delle principali zone di approvigionamento dello stagno), cosi' come nel ripostiglio di Civita Castellana.
 
Siamo nel periodo tardo delle emissioni padane, in II sec. Cio' che a me sembra strano é che questo sia apparentemente l'unico tipo di questo periodo che mantiene alcune caratteristiche del prototipo marsigliese, che i tipi precedenti hanno perso. Il che mi sembra anomalo. Ma questa é una considerazione personale.
 

Correggetemi se ho sbagliato. Io l'ho identificata come un'imitativa di Massalia, Dessewffy 1051-8, del II sec. a.C.. Al Dritto una ninfa e al rovescio un leone con la legenda ΜΣΣΛ. E' corretto?

 

E' corretto che é un'imitativa di Massalia, ma le monete Dessewfy 1051-8, pur essendo padane, non c'entrano nulla (si tratta di dracme a legenda in caratteri "leponzi" o, più correttamente, nord etruschi - dalle tavole non vedo bene, mi sembrano per lo più TOUTIOPOUOS).

 

La legenda di questa inoltre non é ΜΣΣΛ ma, per quanto molto destrutturata, ancora ΜAΣΣΛ.
 

PS Una curiosità: dove l'hai trovato il riferimento al Dessewfy?

Modificato da g.aulisio
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Inviato

... discussione di g.aulisio sulle imitazioni di Filippo II.

Discussione? Purtroppo quasi un monologo.
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Inviato

Sarà il caso ma è anche la mia prima moneta celtica che ho fatto entrare nella mia collezione

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Inviato

Che cosa buffa! Tutti con la stessa "numero uno" celtica! :D

 

Una curiosità: dove l'hai trovato il riferimento al Dessewfy?

 

 

Qua: http://www.acsearch.info/search.html?id=1335637(riconosco che da perfetto ignorante mi sono fidato di Ira & Larry.

 

In ogni caso vi ringrazio! Adesso so qualcosa di più! Sì, sono proprio contento di questo mio piccolo acquisto.

 

 

 

Discussione? Purtroppo quasi un monologo. 

 

Eh...ma c'è da riconoscere che per aggiungere qualcosa bisogna essere altamente preparati sull'argomento... :) Io l'ho trovata una splendida lettura.

 

Grazie ancora,

Mirko

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Inviato

:D :D Ecco, vedi? Mi sento come quando faccio vedere alla mia compagna un Sesterzio con l'Annona e uno con la Pax...e mi dice che sono uguali... :rofl:

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Inviato (modificato)

Sensazione totalmente condivisa, quotidianamenteI :) .

 

Certo che (per tornare ad Ira e Larry) trovo veramente bizzarro che in un asta di ottimo livello del 2012 venga citato come riferimento un testo quale il Desseffwy. Che in realtà non é nemmeno "un testo", in senso proprio, ma bensi' una serie di fascicoletti che il Nobiluomo ungherese pubblico' a proprie spese negli anni a ridosso della prima guerra mondiale per condividere con i propri "amici" la propria collezione (internet non esisteva).

 

Sia ben chiaro, fascicoli di un'estrema importanza, soprattutto all'epoca, assieme al più o meno contemporaneo ed estremamente più corposo e strutturato lavoro del Forrer, e a quello del Blanchet per l'area occidentale. Ed estremamente importanti anche ora. Solo che tirati in un numero estremamente limitato di copie. Ed estremamente difficili da reperire, soprattutto nella loro interezza.

 

Quanti possibili acquirenti possiedono "il" (in realtà "i") Desseffwy? Credo ben pochi. Perché metterlo come riferimento? Un vezzo?

Modificato da g.aulisio
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