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E ora (per tornare nel seminato), nonostante sia fieramente reazionario e monarchico, mi tocca fare il tifo per i peshmerga curdi...

Modificato da Theodor Mommsen

Inviato

E ora (per tornare nel seminato), nonostante sia fieramente reazionario e monarchico, mi tocca fare il tifo per i peshmerga curdi...

I nemici dei miei nemici sono miei amici.....


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Credo che la Vandea sia stato il primo tentativo di sterminio pianificato dell'epoca moderna, basato su principi ideologici...ma siamo effettivamente off topic.

 

esattamente ... non tanto un tentativo visto che si parla di 500.000 persone ... ma è politicamnete scorretto parlarne ...

Modificato da ihuru3

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640 d.c.

 

La risposta del Califfo Omar all'Emiro Amr ibn al-As, conquistatore di Alessandria.

 

"Quanto ai libri che tu hai nominato, ecco la risposta: se il loro contenuto si accorda con il libro di Allah, noi possiamo farne a meno, dal momento che il libro di Allah è più che sufficiente. Se invece contengono qualcosa di difforme rispetto al libro di Allah, non c'è alcun bisogno di conservarli. Procedi e distruggili".

 

"Si narra che ci siano voluti ben sei mesi per bruciare tutto quel materiale" 

 

Furono risparmiati soltanto i libri di Aristotele.

 

Da "La biblioteca scomparsa" di Luciano Canfora.

 

A ben vedere, la genesi culturale della scelta non è semplicemente la barbarie ma l'integralismo.

 

I barbari, giusto per citarne l'etimologia, possono imparare a parlare, dove parlare significa anche pensare..

 

L'integralista ha maggiori difficoltà.

 

Ovviamente è solo un'opinione.

 

Polemarco

Modificato da Polemarco

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Dalle Fonti Francescane 2691, l'incontro tra Frate Francesco ed il Sultano:

Il Sultano sottopose a Francesco D’Assisi un’altra questione:”II vostro Signore insegna nei Vangeli che voi non dovete rendere male per male, e non dovete rifiutare neppure il mantello a chi vuol togliervi la tonaca,dunque voi cristiani non dovreste imbracciare armi e combattere i vostri nemici”; rispose il beato Francesco:”Mi sembra che voi non abbiate letto tutto il Vangelo. Il perdono di cui Cristo parla non è un perdono folle, cieco, incondizionato, ma un perdono meritato. Gesù infatti ha detto: “Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle ai porci, perché non le calpestino e, rivoltandosi, vi sbranino”. Infatti il Signore ha voluto dirci che la misericordia va dispensata a tutti, anche a chi non la merita, ma che almeno sia capace di comprenderla e farne frutto, e non a chi è disposto ad errare con la stessa tenacia e convinzione di prima. Altrove, oltretutto, è detto: “Se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo lontano da te”. E, con questo, Gesù ha voluto insegnarci che, se anche un uomo ci fosse amico o parente, o perfino fosse a noi caro come la pupilla dell’occhio, dovremmo essere disposti ad allontanarlo, a sradicarlo da noi, se tentasse di allontanarci dalla fede e dall’amore del nostro Dio. Proprio per questo, i cristiani agiscono secondo massima giustizia quando vi combattono, perché voi avete invaso delle terre cristiane e conquistato Gerusalemme, progettate di invadere l’Europa intera, oltraggiate il Santo Sepolcro, distruggete chiese, uccidete tutti i cristiani che vi capitano tra le mani, bestemmiate il nome di Cristo e vi adoperate ad allontanare dalla sua religione quanti uomini potete. Se invece voi voleste conoscere, confessare, adorare, o magari solo rispettare il Creatore e Redentore del mondo e lasciare in pace i cristiani, allora essi vi amerebbero come se stessi”.

Modificato da Theodor Mommsen

Inviato

esattamente ... non tanto un tentativo visto che si parla di 500.000 persone ... ma è politicamnete scorretto parlarne ...

Ricambio i 250 "mi piace" che volevi tributarmi prima  :clapping:


Inviato (modificato)

Cari amici , 

 

sto leggendo la discussione dal primo post , e sinceramente mi sfugge il nesso ( forse perché non c'è ) , fra la rivoluzione francese ed il terrorismo più feroce che , con l'isis ma , anche altri non recenti ruppi religiosi si sta manifestando . Abbiate pazienza ma , paragonare la rivoluzione come , fenomeno umano , storico , culturale a fatti recenti , non solo è scorretto ma , eccessivo , fuori luogo ed offensivo , per entrambi le parti che fomentarono o si contrapposero a tale processo politico . Si possono imputare ai facinorosi che , fra il 1792 ed il 1793 capeggiarono l'ala più oltranzista della rivoluzione , la "colpa" , fra virgolette , poiché la storia non dovrebbe  essere giudicata , dei danni sopratutto agli edifici religiosi , della profanazione delle spoglie di Luigi XIV e di altri atti non meno esecrabili  , come però , si dovrebbe egualmente imputare alle chiese , ai conventi ed agli istituti ecclesiastici che non poco , insieme alle monarchie all'epoca presenti , facilitarono l'irreversibilità dl fenomeno , di  tenere in macero , nei dimenticatoi , immense opere d'arte , che e di questo qualcuno storcerà il naso , indirettamente la stessa rivoluzione ha , portato nuovamente alla luce . La decapitazione del Re , detto sinceramente , fu l'ultimo atto di una monarchia , il di cui simbolo era già , per sua stessa mano , delegittimato . Non pensate che , i "barbari" rivoluzionari decisero dalla sera alla mattina di mettere a ferro e fuoco una nazione , ma , il processo fu ben più graduale e , fino ad un certo punto , anche reversibile . La negazione di qualsivoglia rapporto con il parlamento e con il popolo fu una scelta , puramente adottata dallo stesso monarca , nella seduta reale del 16(?) giugno 1789 , quindi calcolata e decisa . Potremmo dunque fare , ritornando al punto iniziale , innumerevoli esempi , la stessa Roma nei vari periodi storici , si è vista privata di numerosi capolavori , e non , per mano "dello straniero" , ma per mano dello stesso popolo o dello stesso Senato . La Domus Aurea o il bronzo di Nerone che , sorgeva adiacentemente al Colosseo ne sono un esempio , ma ciò , lunge da me essere paragonato ad un fenomeno terroristico quale l'isis. 

 

Un saluto , cordiale , pur non essendo il linea con i vostri pensieri . 

 

Per quanto le citazioni da me riportate senza opportuni commenti potrebbero essere interpretate come un diretto accostamento all'isis, il senso in realtà è molto più generale (anche se si rischia di andare OT) ed in linea con altri commenti che si sono succeduti... comunque, almeno dal mio punto di vista, ma mi sembrava abbastanza chiaro, è che la distruzione del patrimonio storico-artistico, per ragioni ovviamente molto diverse le une dalle altre, non è esclusiva dell'Isis (che comunque è un'entità esecrabile in senso assoluto), ma, purtroppo, è una fase che hanno attraversato anche altri periodi storici, culturalmente e socialmente diversi, e, che ci piaccia o meno, per molte ragioni più vicini a noi occidentali di quanto non lo sia quella martoriata parte di mondo mediorientale.

Sicuramente sulla Revolution (figlia dell'Illumismo) gravano luci e ombre, e non è questa la sede per un dibattito specifico, tuttavia tutto il nostro mondo contemporaneo (quello che conta almeno) sembra percepirne solo le luci, e getta anatemi su chi non si allinea ...

Modificato da ihuru3

Inviato

un mio contatto, una persona che seguo ha scritto, e io condivido questo al riguardo:

 

L'indignazione mondiale suscitata dalle immagini della devastazione del museo di Mosul in Iraq è segno della gigantesca illusione mediatica nella quale viviamo e della nostra ipocrisia. E' dal 2003, da quando gli americani invasero l'Iraq, che gli iracheni non hanno più lacrime per il loro patrimonio archeologico. Nei primi giorni dopo l'invasione americana sono spariti, forse per sempre, 170.000 reperti di inestimabile valore solo dal museo di Bagdad. Lo stesso museo è stato riaperto nel 2006 solo grazie all'aiuto dell'Italia e degli archeologi torinesi del Centro di ricerche e scavi. Ricostruendo e riproducendo ciò che era possibile ricostruire e riprodurre. Più una magra ricostruzione-consolazione in 3D. Tutti i musei, compreso quello di Mosul, sono stati saccheggiati allora. Saccheggiati in "modo professionale" come disse l'allora direttore del Museo Nazionale di Baghdad. L'Isis, in quanto organizzazione criminale che sa perfettamente che il denaro è il nerbo della guerra ha rubato tutto ciò che ha valore sul mercato: già il 4 giugno 2014, gli abitanti di Bab Nerkal, vicino a Ninive, raccontavano che l'Isis, con con l'assistenza di "archeologi e esperti stranieri", ha "trafugati quattro gigantesche statue assire", a settembre 2014, dopo aver distrutto il mausoleo del profeta Giona, vicino a Mosul, tre statue sono state trasportate verso destinazioni ignote. La lista di questi traffici è molto lunga. Forse l'Isis non è altro che quelle "armi di distruzione di massa" che gli americani cercavano in Iraq

 


Inviato

giusto per continuare a parlare di integralismo:
 

"Il 22 luglio 1209 vennero massacrate a Béziers diverse migliaia di persone (circa 20.000), compresi donne e bambini, in quanto Catari , ma oltre agli eretici vennero massacrati anche i cattolici, che erano la maggioranza. Pare che in quell'occasione Arnaud Amaury [legato pontificio] interrogato da un soldato su come poter distinguere nell'azione gli eretici dagli altri, avesse risposto: "uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi".

 

Il problema non è solo la monetizzazione (che ha un ovvia ricaduta), ma il disprezzo verso ogni cultura diversa dalla propria perchè il mondo comincia e finisce nella loro cultura che lo giustifica. Il resto non vale niente, non ha importanza. 

 

Ovviamene è solo una opinione

 

Polemarco

  • Mi piace 2

Inviato

Diciamo che certe culture quando giustificano certe azioni, tradiscono i propri fondamenti. Altre purtroppo, sono al contrario coerenti con essi, e la differenza non e' poca cosa.


Inviato

Probabilmente se ci fosse stato qualche pozzo di petrolio nelle vicinanze, sarebbero intervenuti al volo.......per salvare l'area  (ovviamente quella petrolifera, e poi magari ....)

 

skuby


Inviato (modificato)

L’umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più niente da fare al mondo! … La scienza stessa non resisterebbe un minuto senza la bellezza.

(Fëdor Dostoevskij)

 

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Visto che la discussione ha preso una piega "aforistica" dico anche la mia: purtroppo senza arte, cultura e senza tutto ciò che ci gira intorno si campa tranquillamente lo stesso..., altro che senza pane, senza scienza. Provate a toccare la pagnotta a qualcuno, e poi vedrete come le belle parole servano solo a riempire le orecchie.

L'arte e la cultura costituiscono la memoria di un popolo, ma certo non un bene primario, di fatti i tagli della spesa pubblica italiana sono stati operati in maniera più incisiva proprio in quei settori (istruzione, beni culturali e via dicendo), e non mi pare che ci siano state sommosse (qualche protesta, forse, ma niente di più - e giusto perché qualcuno vedeva a rischio il suo lavoro, non certo per interessi propriamente culturali), mentre di insurrezioni per il rincaro dei viveri me ne sovvengono alla mente più di qualcuna!

Modificato da Filippo1948
  • Mi piace 2

  • 2 mesi dopo...
Inviato

Anche la Repubblica Napoletana non scherzava...

 

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Fonte: Catello Salvati (a cura di), La Repubblica napoletana del 1799 negli atti originali del suo governo, estratto dagli Atti dell'Accademia Pontaniana, nuova serie, Volume XVI, Napoli, 1967.

 


  • 5 settimane dopo...

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