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Risposte migliori

Inviato

Secondo gli archeologi la maggior parte, se non tutte, delle statue del museo che è stato oggetto della devastazione non sono degli originali, ma repliche in gesso...speriamo che anche questa notizia venga ripresa e diffusa dai media. 

 

Ne hanno già parlato nei TG all'ora di pranzo, ma senza darlo come certo, speriamo sia vero.

 

petronius

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Inviato

speriamo tanto ... purtroppo i nostri simili che hanno fatto la stessa fine erano però in carne ed ossa ...


Inviato (modificato)

@@ihuru3 come uno storico austriaco disse : la storia insegna , che la storia non insegna niente . 

 

ed è una delle poche verità assolute .... -_-

Modificato da ilcollezionista90

Inviato

alcune opere erano copie in gesso e sono facilmente identificabili. altre no, sono originali.

questo però non toglie nulla alla gravità del gesto che ricorda l'incendio della Biblioteca di Alessandria o, per non andare molto indietro nel tempo, il rogo di libri a Berlino.

 

queste azioni, a mio avviso, andrebbero fermamente ed esclusivamente condannate e non commentate con fare giustificatorio(tipo sono copie) come letto su alcuni giornali.


Inviato

Episodi già visti come la distruzione delle gigantesche statue del Buddha lungo la via della seta da parte dei talebani, come la distruzione del bellissimo ponte di Mostar durante la guerra in Bosnia. Episodi che si inseriscono nel tentativo di distruggere la memoria di una civiltà, una sorta di damnatio memoriae. Forse chi pensa che con questa gente si possa dialogare sbaglia.


Inviato

Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur.

Ciò che più mi colpisce è l'immobilismo della comunità internazionale di fronte a tale fenomeno.

Non so quale sia la soluzione giusta, ma credo che non fare niente sia la peggiore scelta che si possa fare...


Inviato

Come già scritto da qualcuno nell'altra discussione sull'ISIS, sono fanatici, mica scemi <_<

 

Dal sito di Repubblica di oggi:

 

Reperti museo Mosul trafugati per contrabbando. Non tutti i preziosi reperti archeologici già custoditi nel Museo della Civiltà di Mosul sono stati distrutti a colpi di mazza dai miliziani dello Stato Islamico: secondo quanto denunciato in conferenza stampa dal primo ministro iracheno Haider al-Abadi, "sappiamo che i jihadisti se ne sono tenuti una parte per rivenderli, e che il loro contrabbando è in corso". L'obiettivo è dunque quello d'impedire l'approdo del bottino sul mercato nero, e per questo il premier ha sollecitato l'aiuto della comunità internazionale. "Con il mondo dalla nostra parte, daremo la caccia a quei terroristi barbari", ha avvertito. "Il nostro è un grave appello che rivolgiamo al Consiglio di Sicurezza, alle Nazioni Unite e a tutti i Paesi amanti della pace: inseguiteli! Che siano dannati", ha aggiunto, "loro e le loro mani, per quanto hanno fatto"

 

petronius


Inviato

La distruzione del passato serve a loro per controllare il presente; dimostrando che non c'è stato nulla fuori l'Islam...né prima, né dopo. E' un'operazione tipica dei regimi integralisti e totalitari, amche nel sistema dei Paesi comunisti, la storia veniva letta nell'ottica del marxismo-leninismo (a loro gloria , va comunque ricordato che quei regimi non arrivarono a distruggere le memorie del passato).

Non è successo nei paesi dell'est Europa, che comunque hanno avuto una influenza "classica" e qualche secolo di assimilazione culturale è stato determinante, ma purtroppo nella Cina della "rivoluzione culturale" è stato fatto uno scempio notevole; anche se adesso dopo il "pentimento" culturale, stanno cercando di rimediare. Va considerato che la Cina è uscita solo allora dal "medio evo", invece una barbarie come quella di oggi non ha nemmeno le attenuanti della storia, gente che usa internet non può fare simili sciocchezze.


Inviato

Come già scritto da qualcuno nell'altra discussione sull'ISIS, sono fanatici, mica scemi <_<

 

Dal sito di Repubblica di oggi:

 

 

petronius

infatti, osservando il video, si nota che molte statue sono solo copie, si capisce dai tondini di ferro che spuntano quando le rompono!


Inviato

La distruzione del passato serve a loro per controllare il presente; dimostrando che non c'è stato nulla fuori l'Islam...né prima, né dopo. E' un'operazione tipica dei regimi integralisti e totalitari, amche nel sistema dei Paesi comunisti, la storia veniva letta nell'ottica del marxismo-leninismo (a loro gloria , va comunque ricordato che quei regimi non arrivarono a distruggere le memorie del passato).

Molti edifici religiosi furono distrutti nell'URSS durante lo Stalinismo. Ceausescu distrusse molti palazzi storici a Bucarest per sostituirli con anonimi edifici moderni.


Inviato

Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur.

Ciò che più mi colpisce è l'immobilismo della comunità internazionale di fronte a tale fenomeno.

Non so quale sia la soluzione giusta, ma credo che non fare niente sia la peggiore scelta che si possa fare...

 

La storia insegna che tutti gli Stati che sono stati invasi dall'occidente, anche allo scopo di abbattere regimi totalitari, oggi sono nel caos e nella guerra civile, o governati da altri dittatori.


Inviato

"Questi mostri" (altro termine non c'è per descriverli) non sono solo in Iraq-Siria, anzi alcuni di loro sta pilotando il tutto da Occidente. Questi mostri non sono affatto privi di cultura perché sanno benissimo come stare al centro dell'attenzione e sanno cosa fare per scandalizzare l'opinione occidentale (basata sulla cultura classica e giudaico-cristiana). Non si deve confondere l'inciviltà con la violenza e la crudeltà.

 

Per debellare questo male, bisognerebbe coadiuvare molti sforzi e risorse su più fronti contemporaneamente:

1- ricominciare a fare Cultura, e non solo istruzione, nelle scuole di ogni ordine e grado;

2- demonizzare ed isolare la violenza, sotto qualsiasi forma, in ogni luogo della società (casa, lavoro, luoghi di svago,....)

3- intervenire, come extrema ratio anche con le armi, per fermare le violenze a cose e persone;

4- ..... e tanto altro ancora.....

 

Ma questi sforzi chi li vuole pagare? chi è pronto a partire e sacrificarsi?

Non riusciamo neppure a tenere a bada degli ubriachi...figuriamoci organizzare delle azioni complesse.


Inviato

quindi quello che a suo tempo venne "esportato" e portato al British o al Louvre rimarrà l'unica testimonianza di queste civiltà?

i paradossi della storia ........


Inviato

"La rivoluzione del 1789, come scrive Duccio Rampoldi (Capolavori al rogo, Apulia, dicembre 2000) «è stata probabilmente la più grande distruzione di opere d’arte della storia umana». Ecco l’elenco che fa lo storico: le abbazie di Cluny e di Citeaux, che sono il grembo della civiltà europea, furono rase al suolo. Con i massacri di preti e di suore, l’abolizione degli ordini religiosi, la confisca di tutti i loro beni, la chiusura delle chiese dal novembre 1793 al marzo 1795 e dal 1798 al 1799, si procede anche a un piano sistematico di distruzione: decapitate le statue di tutte le cattedrali francesi, definite «indecenti e ridicole» da Albert Louis Mille, direttore della Bibliothèque Nationale. Furono devastate, a Parigi, Notre Dame e Saint-Germain-des-Près (quest’ultima poi trasformata in arsenale), fino a Semur-en-Auxerrois, Sens e Vézelay e le altre splendide chiese romaniche e gotiche del sud. Distrutte chiese millenarie come quella di Saint-Denis (con la tomba del Santo), la certosa di Champmol, la cappella sepolcrale dei duchi di Borgogna (ma si tratta solo di pochi esempi, l’elenco sarebbe lunghissimo). Dal novembre 1793 furono distrutti 434 dipinti nel deposito del Museo Centrale e nell’aprile ‘94 il Comitato di salute pubblica ne fece bruciare molti altri. Candelabri, ostensori e reliquiari furono portati alla Zecca per essere fusi (persino i fonti battesimali in bronzo); si arrivò a distruggere le grandi tappezzerie per prelevare i fili d’oro e d’argento. Una perdita irreparabile e senza eguali, che si somma alle razzie selvagge. Tutto per «schiacciare l’infame», come diceva Voltaire."

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Inviato

A Roma i "Franzosi" gareggiavano fra loro a gettare i calici, le pissidi e gli altri vasi sacri lungo la scalinata dell'Ara Coeli... Quello che combinarono i Giacobini fu ben peggiore di una semplice rivoluzione: seminarono il germe del disastro moderno.

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Inviato

A Roma i "Franzosi" gareggiavano fra loro a gettare i calici, le pissidi e gli altri vasi sacri lungo la scalinata dell'Ara Coeli... Quello che combinarono i Giacobini fu ben peggiore di una semplice rivoluzione: seminarono il germe del disastro moderno.

Concordo.

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Inviato

Come disse la mamma del Marchese del Grillo, rispondendo al figlio che le chiedeva perché mai ce l'avesse così tanto con i Francesi: "Hanno tagliato la testa al Re... Non si taglia la testa al Re!"


Inviato

"Ma la distruzione lucida, «per fanatico dogmatismo», è ancora Rampoldi a ricordarlo, ebbe luogo anche nel nostro Paese, col Risorgimento. Dopo le immense confische del patrimonio ecclesiastico, anche meravigliose chiese vennero trasformate in depositi del sale (con conseguenze micidiali sugli affreschi), bellissimi chioschi diventarono stalle di cavalli e antichi archivi delle abbazie finirono in fiamme. Una barbarie che Federico Zeri ebbe a denunciare, ma che nessuno mai ha studiato e quantificato. Vi fu, ad esempio, la demolizione dello splendido chiostro bramantesco dell’abbazia di Chiaravalle (pochi chilometri a sud di Milano). Pur essendo circondata da ogni lato da un’immensa pianura disabitata, nel 1862 si volle pervicacemente far passare la ferrovia per Pavia sopra quel chiostro, imitando anche in questo i francesi."

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Inviato (modificato)

"Nel Novecento, un’altra rivoluzione, quella comunista, si incaricò di “liberare” l’Europa dalle tenebre dell’oscurantismo e della superstizione che avevano riempito il Vecchio Continente di arte. Così a Mosca venne demolita la Cattedrale del Redentore, mentre centinaia di altre chiese furono rase al suolo, o saccheggiate e poi adibite a stalle o a granai o a musei dell’ateismo (dopo aver bruciato o derubato icone e arredi sacri). Silenzio anche sul rogo che nel 1945 – dopo la capitolazione di Berlino – divampò “misteriosamente” nei Musei di quella città. Lo stesso Zeri puntava il dito contro l’Armata Rossa. Il rogo divorò 417 opere, fra cui 158 capolavori italiani (in fiamme tre Caravaggio e cinque Paolo Veronese). Il critico romano denunciò anche i crimini consumati dagli antifranchisti durante la guerra civile spagnola, come «l’incendio della splendida cattedrale di Lerida, di età romanica (che venne fatta ardere per tre giorni, con le sue sculture, i suoi quadri, i codici miniati e gli arredi)». «Attraverso il corpo di Cristo, per secoli, la pittura europea ha affrontato il tema della sofferenza», sostiene il direttore della londinese National Gallery. É la cultura visiva che ha educato l’intero Occidente, cristiano e laico."

Modificato da ihuru3
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Inviato

L’umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più niente da fare al mondo! … La scienza stessa non resisterebbe un minuto senza la bellezza.

(Fëdor Dostoevskij)

 

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Inviato (modificato)

Cari amici , 

 

sto leggendo la discussione dal primo post , e sinceramente mi sfugge il nesso ( forse perché non c'è ) , fra la rivoluzione francese ed il terrorismo più feroce che , con l'isis ma , anche altri non recenti ruppi religiosi si sta manifestando . Abbiate pazienza ma , paragonare la rivoluzione come , fenomeno umano , storico , culturale a fatti recenti , non solo è scorretto ma , eccessivo , fuori luogo ed offensivo , per entrambi le parti che fomentarono o si contrapposero a tale processo politico . Si possono imputare ai facinorosi che , fra il 1792 ed il 1793 capeggiarono l'ala più oltranzista della rivoluzione , la "colpa" , fra virgolette , poiché la storia non dovrebbe  essere giudicata , dei danni sopratutto agli edifici religiosi , della profanazione delle spoglie di Luigi XIV e di altri atti non meno esecrabili  , come però , si dovrebbe egualmente imputare alle chiese , ai conventi ed agli istituti ecclesiastici che non poco , insieme alle monarchie all'epoca presenti , facilitarono l'irreversibilità dl fenomeno , di  tenere in macero , nei dimenticatoi , immense opere d'arte , che e di questo qualcuno storcerà il naso , indirettamente la stessa rivoluzione ha , portato nuovamente alla luce . La decapitazione del Re , detto sinceramente , fu l'ultimo atto di una monarchia , il di cui simbolo era già , per sua stessa mano , delegittimato . Non pensate che , i "barbari" rivoluzionari decisero dalla sera alla mattina di mettere a ferro e fuoco una nazione , ma , il processo fu ben più graduale e , fino ad un certo punto , anche reversibile . La negazione di qualsivoglia rapporto con il parlamento e con il popolo fu una scelta , puramente adottata dallo stesso monarca , nella seduta reale del 16(?) giugno 1789 , quindi calcolata e decisa . Potremmo dunque fare , ritornando al punto iniziale , innumerevoli esempi , la stessa Roma nei vari periodi storici , si è vista privata di numerosi capolavori , e non , per mano "dello straniero" , ma per mano dello stesso popolo o dello stesso Senato . La Domus Aurea o il bronzo di Nerone che , sorgeva adiacentemente al Colosseo ne sono un esempio , ma ciò , lunge da me essere paragonato ad un fenomeno terroristico quale l'isis. 

 

Un saluto , cordiale , pur non essendo il linea con i vostri pensieri . 

Modificato da ilcollezionista90

Inviato

Credo che la Vandea sia stato il primo tentativo di sterminio pianificato dell'epoca moderna, basato su principi ideologici...ma siamo effettivamente off topic.


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