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IGNORED

Viaggio nel Regno delle Due Sicilie


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Inviato (modificato)

Grande documentario, ieri è stato visto da milioni di italiani.

Da vedere dal minuto 2,30 in poi .......  :good:

Modificato da francesco77

Inviato

La Certosa di Padula è veramente un posto da vedere assolutamente. Una cosa che non ha fatto vedere Alberto Angela all'interno della Certosa, è il museo archeologico provinciale, che raccoglie migliaia di reperti importanti provenienti da tutto il territorio del Vallo di Diano. Molti non sanno che in questo territorio erano stanziate le popolazioni etrusche più a sud dell'Italia. In esposizione nel museo, anche una teca comprendente molte monete, di tutte le epoche, rinvenute sempre nel territorio.


Inviato

Nel filmato e' confermato, ancora una volta, che Carlo di Borbone fu un grande statista e uno dei protagonisti dell'Illuminismo europeo, poi con i suoi successori inizia la lenta ed inesorabile decadenza.


Inviato (modificato)

Temevo che se ne parlasse in maniera superficiale, invece è stato un ottimo programma..tra l'altro, a differenza di altre parti d'Italia, fortunatamente non abbiamo subito trasformazioni urbanistiche deturpanti...

Modificato da eliodoro

Inviato

Nel filmato e' confermato, ancora una volta, che Carlo di Borbone fu un grande statista e uno dei protagonisti dell'Illuminismo europeo, poi con i suoi successori inizia la lenta ed inesorabile decadenza.

Così conclude lo storico Michelangelo Schipa sulla biografia di Carlo III dell'Enciclopedia Italiana del 1931: "La sua posterità ha potuto essere ingannata circa il suo valore effettivo, giudicandolo non in sé solo, ma al confronto del fratello e del figlio, che lo ingrandiscono di tutta la loro insufficienza. Similmente la sua gloria come re di Napoli rifulse maggiormente perché lo precedette il lunghissimo periodo di dominazione straniera e gli tenne dietro, salvo il periodo delle riforme, una monarchia vituperata per la sua ferocia reazionaria, per il suo oscurantismo e per la sua natura plebea."

Inviato

Così conclude lo storico Michelangelo Schipa sulla biografia di Carlo III dell'Enciclopedia Italiana del 1931: "La sua posterità ha potuto essere ingannata circa il suo valore effettivo, giudicandolo non in sé solo, ma al confronto del fratello e del figlio, che lo ingrandiscono di tutta la loro insufficienza. Similmente la sua gloria come re di Napoli rifulse maggiormente perché lo precedette il lunghissimo periodo di dominazione straniera e gli tenne dietro, salvo il periodo delle riforme, una monarchia vituperata per la sua ferocia reazionaria, per il suo oscurantismo e per la sua natura plebea."

 

A dispetto della retorica risorgimentale e di quanto raccontato negli ultimi tre minuti del documentario in oggetto (che ho apprezzato personalmente moltissimo tranne che nell'ultimissima parte), Ferdinando II fu un sovrano eccezionale ed impareggiabile, magari avesse campato qualche anno in più. Fu monarca dal rigore morale assoluto, padre di famiglia attentissimo e devotissimo, leale ed attentissimo ai bisogni della popolazione, basti pensare che la maggior parte dei primati economici e sociali raggiunti nel Regno delle Due Sicilie avvennero proprio durante il suo regno, egli non esitò a mettere a disposizione del suo popolo parte del suo patrimonio personale e del suo stipendio (dati verificabili e non parole mie). Fu di carattere forte ed irremovibile e proprio per questo il suo regno prosperò enormemente, la storia ci insegna che non è possibile regnare quando si è deboli il termine giusto per definire tale situazione potrebbe al massimo essere quella di un "dispotismo illuminato", fu un grande esperto di meccanica e grande promotore dell'industria e delle politiche sociali, il problema è che proprio "grazie" al suo carattere venne più volte attaccato dagli oppositori politici oltre confine che vigliaccamente non gli risparmiarono anatemi e menzogne sul suo conto minando le basi della credibilità di tutto il suo regno e del suo popolo, basti pensare alle parole di Sir William Gladstone che, imbeccato da qualcuno in Inghilterra, etichettò Ferdinando II come "Negazione di Dio". successivamente lo stesso Gladstone, durante una sua visita a Napoli dopo il 1889 ammise che in effetti tali calunnie vennero pronunciate senza conoscere effettivamente il Regno delle Due Sicilie.

 

«Gladstone, tornato a Napoli nell’anno 1888-1889, fu ossequiato e festeggiato dai maggiorenti del cosi detto Partito Liberale, i quali non mancarono di glorificarlo per le sue famose lettere con la negazione di Dio, che tanto aiutarono la loro rivoluzione; ma a questo punto il Gladstone versò una vera secchia d’acqua gelata sui suoi glorificatori. Confessò che aveva scritto per incarico di lord Palmerston, che egli non era stato in nessun carcere, in nessun ergastolo, che aveva dato per veduto da lui quello che gli avevano detto i nostri rivoluzionari

 

 

Riguardo poi l'altro episodio va precisato che Ferdinando II venne soprannominato "Re Bomba" dopo il 1848 perchè non esitò a riconquistare la Sicilia con l'intervento del suo esercito (l'esercito serviva a questo e non a fare gite turistiche), diede carta bianca al tenente generale carlo Filangieri principe di Satriano che bombardò Messina, forse per questo fu odiato da alcuni siciliani vittime della repressione, quello che vorrei ora far comprendere a tutti voi è questo: nel 1848 la Sicilia si ribellò al suo legittimo re dichiarando la propria indipendenza e sottraendosi al legittimo sovrano, cosa si aspettavano i ribelli, che il re inviasse rose e fiori per la riconquista? Non dimentichiamo che in quel periodo la repressione in atto nel Regno delle Due Sicilie provocò meno esecuzioni che in altre parti d'Italia e d'Europa, questo che ho scritto è verificabile dai numeri pubblicati nei vari siti di storia risorgimentale, nel Regno di Sardegna ad esempio ci furono molte più esecuzioni in quegli anni rispetto a Napoli ma è chiaro amici miei .......  la storia è scritta dai vincitori e quindi Ferdinando II fu despota e sanguinario mentre tutto ciò che fecero gli altri sovrani vengono ancora oggi occultati dai media e dagli storici.   http://www.ilportaledelsud.org/mr25.htm 

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Inviato

@@francesco77, questo era il pensiero di Carlo Alianello: "le verità dei vinti sono bugie e le bugie dei vincitori verità".

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