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@@cliff

 

resto del mio parere ,

 

moneta toccata il giusto per tirarci fuori i soldi che ha avrebbe realizzato,secondo me siamo ben lontani da una lavatina supeficiale :pardon:

 

Assolutamente lecito restare del proprio parere.

Ma alcuni tra i maggiori esperti internazionali di bronzi romani mi hanno riferito sia pressochè non pulita e quasi come la ritrovarono nel 1890, e non fatico a crederci dato che Sarti non ebbe il tempo di pulirla. Nelle foto attuali inoltre è pressoché identica alle foto del catalogo Sangiorgi del 1906. Purtroppo non l'ho vista dal vivo, chissà se magari @@aemilianus253 ha avuto questa fortuna dato che conosce il proprietario (GC).

 

Questa la foto dal catalogo della collezione Sarti del 1906:

 

post-2689-0-02098800-1424957815.jpg

 

 

Modificato da cliff

Inviato

Assolutamente lecito restare del proprio parere.

Ma alcuni tra i maggiori esperti internazionali di bronzi romani mi hanno riferito sia pressochè non pulita e quasi come la ritrovarono nel 1890, e non fatico a crederci dato che Sarti non ebbe il tempo di pulirla. Nelle foto attuali inoltre è pressoché identica alle foto del catalogo Sangiorgi del 1906. Purtroppo non l'ho vista dal vivo, chissà se magari @@aemilianus253 ha avuto questa fortuna dato che conosce il proprietario (GC).

 

Questa la foto dal catalogo della collezione Sarti del 1906:

 

attachicon.gif1906catalog.jpg

qualche differanza io la noto...


Inviato

qualche differanza io la noto...

 

L'hanno colorata?... :blum:  :crazy:


Inviato (modificato)

Ciao,

non entro nella querelle sul sesterzio di Plotina di cui agli ultimi post (e spero che @@aemilianus253 possa metterci qualcosa di suo essendoci la possibilità che l'abbia vista personalmente) ma faccio riferimento a un post precedente. Entrando nel merito della bulinatura dei caratteri della legenda al dritto della moneta (non l'ho ancora analizzata al microscopio binoculare ma mi riprometto di farlo nei prossimi giorni) ho trovato questa moneta (passaggio su Ebay, ma ciò è ininfluente ai fini della discussione) di cui posto parte del rovescio:

 

post-3754-0-42264700-1424982886_thumb.jp

 

Tutte le lettere (sia della legenda che l' S C) risultano esaltate nell'altezza da una sorta di "solco" presente attorno ai caratteri alfabetici.

 

Tempo fa se ne parlò in un altro topic nei confronti di un esemplare con caratteristiche simili e ne emerse che si trattava di una specie di "ripasso" dei caratteri eseguito al momento della coniatura in caso di conio stanco (con conseguente debole impressione del conio).

 

La domanda che porgo è la seguente:

- sussiste la possibilità che invece si tratti in alcuni casi di grossolane "bulinature" moderne? O in presenza di tali dettagli si può stare pressochè certi che si tratti dei risultati di un'operazione eseguita in antico?

 

Ciao

Illyricum

:)

 

PS: tra l'altro qualcosa di analogo si nota anche al dritto (vedi spazio sopra le lettere ... NINVSAV... ) seppure più parzialmente e mediante utilizzo di punzone quadrangolare.

post-3754-0-00136200-1424984054.jpg

Modificato da Illyricum65
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L'hanno colorata?... :blum:  :crazy:

La differenza non sarà per caso dovuta al fatto che agli inizi del secolo scorso le tavole dei cataloghi venivano realizzate con calchi, piuttosto che con le monete originali? Spesso questi calchi, pur realizzati con perizia, potevano presentare minime differenze rispetto all'originale. Addirittura, ma non penso sia questo il caso, a volte i calchi venivano ritoccati in piccoli particolari a bulino per renderli maggiormente leggibili rispetto all'originale. Oggettivamente, pur rispettando il parere di tutti, non mi sembra che la Plotina sia stata pesantemente raschiata, addirittura fino al metallo in qualche punto, ma rispettata alquanto. Ai nostri tempi, il termine "untouched" è spesso citato forzatamente nei vari cataloghi d'asta, ma riguardo la Plotina mi pare che ci possa stare tranquillamente. Poi, non avendola vista in mano, la certezza non ce l'ho. Appartiene ad un collezionista inglese che conosco, ma le sue monete (quasi tutte di grande qualità) le ho viste solo in foto. Un paio di miei amici collezionisti hanno avuto modo di vedere parte della collezione di cui fa parte la Plotina ed essendo competenti mi fido del loro parere. Mi hanno detto che è assolutamente integra e non pulita. Del resto, se l'avessero effettivamente grattata (termine improprio, scusatemi) per togliere le incrostazioni, la prima cosa che avrebbero fatto è la lisciatura delle superfici che appaiono leggermente a buccia d'arancia e con evidenti residui in rilievo (almeno in foto). Fatemi dire un'eresia (dovuta forse al fatto che le romane non sono più da anni la mia collezione): se fosse mia valuterei la possibilità di portarla da un buon pulitore e cercherei di pulirla (senza "violenze carnali"). Per me sarebbe maggiormente godibile, ma capisco che il mio debba essere un parere opinabile e probabilmente minoritario.

Il gusto moderno è infatti cambiato ed oggi si propende verso monete lisce e pulite (a volte troppo, in verità). E' difficile al giorno d'oggi trovare nei cataloghi d'asta pezzi non puliti o quasi, ma spesso anzi vediamo monete non solo pulite, ma ampiamente reincise e ripatinate. In un recente catalogo di Aureo & Calicò c'era in vendita un sesterzio di Faustina II che mi sembrava un intelligente compromesso fra il non pulito e il troppo pulito. Era questo: http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1722&category=36509&lot=1543501. Chiaramente non si si può definire "non pulita", visto che la terra ed altre eventuali piccole concrezioni devono essere state tolte. In questo caso, però, il pulitore sembra aver avuto un'intelligente coscienza dei propri limiti e si è fermato presumibilmente per paura di fare danni nel togliere le concrezioni più dure. Magari le concrezioni rimaste possono presentare problematiche che da ignorante in materia non riesco a cogliere e per questo non sono state rimosse. Le mie sono delle mere congetture, sia chiaro. Fosse vostra, che fareste? Molti, come il precedente proprietario, l'apprezzerebbero così com'è e avrebbero forse ragione. Fosse la mia, cercherei di farla pulire. Mi spiego, non sono un maniaco della pulizia ad ogni costo, ma le monete concrezionate non riesco ad apprezzarle pienamente. Forse il mio gusto non è, semplicemente, più adeguato alla collezione di monete antiche. 

Modificato da aemilianus253
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:) @@aemilianus253,ma vuoi che non sappia che la foto sangiorgi sia un calco?

 

intanto penso che, proprio perche "calcata"la moneta rappresenti"almeno"al meglio le concrezioni del modellatto a dispetto di dei particolari di qust'ultimo...e gia vedo differenze.

il primo o il secondo proprietario deve aver avuto, probabilmente ,i tuoi dubbi perche qualche grattatina qua e la rilevo..

 

ma qui non stiamo mettendo il dubbio sulla eccezionale conservazione e verginita'della patina,lo avevo premesso prima di dare le mie conclusioni....e' solo un discorso di relativita'!se prendiamo gli untouched dichiarati da Nac per esempio(la cito ad esempio perche la conosci bene )questa e' mooooolto piu untouched.ma se prendiamo il significato assoluto del termine la plotina non lo e',perche le manine ce le hanno comunque messe....

 

un'utlima considerazione....te la dico perche' ci conosciamo e penso che posso permettermela....spero che questa moneta,non venga mai nelle tue mani... la Signora Traiana sta bene come sta :blum:

 

@@cliff

la battuta sulla foto e' carina ma se guardi bene.....

 

la chiudo qua....non voglio disturbare la bellissima discussione iniziata da Illyricum.

Modificato da franco obetto

Inviato

Io continuo a credere che monete con patina naturale in giro ce ne siano davvero molte, forse sarò cecato io cosa volete che vi dica :) sulle decine di migliaia in vendita online non credo proprio che ve ne siano "pochissime" con patina naturale. Che la maggior parte non la abbiano siamo d'accordo, ma sono davvero moltissime quelle che ancora la posseggono.

Che poi abbiano magari qualche lisciatura della patina sui fondi o operazioni simili ad alcune di quelle che ha descritto cliff è un altro discorso. Comunque molto spesso sono fatte a regola d'arte e senza stravolgimenti. Purtroppo spesso mi sembra che, se si dovesse collezionare nel modo "giusto" in senso assoluto, seguendo alla lettera in modo ferreo certi dettami, occorrerebbe smettere di collezionare perché impossibile. La ricerca per me ha un grande ruolo e anche piacere insito, per trovare il pezzo che mi aggrada visioni migliaia di monete. Ma con ciò non dimentico mai che tutte le monete (dalla prima all'ultima) sono state in qualche modo restaurate, pulite e quant'altro ;)

SE si dovesse collezionare " nel modo giusto", delle monete presentate sul mercato, pre pulitura, non ne venderesti che una percentuale trascurabile...e lo dico a seguito di prove fatte, da me e da colleghi....una cosa son le chiacchiere una cosa sono i fatti...i collezionisti NON le comprano le monete "nature"...c'è poco da dire...le vogliono pulite e lisciate e per quelle pagano...quindi quelle hanno.

Sono già state citate prove di vendita di monete volutamente lasciate intonse , e non al mercato da poco, ma al mercato di altissimo livello economico e conoscitivo, e son sempre rimaste al palo, salvo poi realizzare dieci volte la cifra a cui erano andate invendute, una volta mandate a pulire e "lisciare".

Io non ho bisogno di altre prove per convincermi ulteriormente di quello di cui già sono convinto.

piuttosto vorrei che qualcuno mi spiegasse perché tutto il resto del mondo dell'arte antica ammette e , anzi, richiede a gran voce, il restauro e i numismatici( in teoria) no.

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Inviato

SE si dovesse collezionare " nel modo giusto", delle monete presentate sul mercato, pre pulitura, non ne venderesti che una percentuale trascurabile...e lo dico a seguito di prove fatte, da me e da colleghi....una cosa son le chiacchiere una cosa sono i fatti...i collezionisti NON le comprano le monete "nature"...c'è poco da dire...le vogliono pulite e lisciate e per quelle pagano...quindi quelle hanno.

Sono già state citate prove di vendita di monete volutamente lasciate intonse , e non al mercato da poco, ma al mercato di altissimo livello economico e conoscitivo, e son sempre rimaste al palo, salvo poi realizzare dieci volte la cifra a cui erano andate invendute, una volta mandate a pulire e "lisciare".

Io non ho bisogno di altre prove per convincermi ulteriormente di quello di cui già sono convinto.

piuttosto vorrei che qualcuno mi spiegasse perché tutto il resto del mondo dell'arte antica ammette e , anzi, richiede a gran voce, il restauro e i numismatici( in teoria) no.

Intervento assolutamente perfetto e condivisibile. Niente da aggiungere! :)


Inviato

Mi ricollego con l'intervento di Tinia. Questo è un bel sesterzio di Vespasiano pulito non del tutto (o male?), oppure la cui pulizia è da completare: http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1788&category=37295&lot=1579687

E' già stato, lo scorso anno, da NAC e presumibilmente non era stato venduto, visto che ora è proposto da Gorny a circa la metà. Se collezionassi le romane, anche tenendo conto che il prezzo attuale rimane non basso, lo prenderei in considerazione in quanto molto gradevole e integro (stando a quel che vedo in foto), ma forse il mercato non gradisce questo genere di monete, visto che quelle lisce, tirate a lucido e con colore uniforme vengono sempre vendute e questo genere fa sempre fatica. Che ne dite?


Inviato

siamo alla solita diatriba....i commercianti parlano di vendite e realizzi e taluni collezionisti del rispetto del vissuto della moneta :nea:

 

in questa discussione ne avete un candido esempio....


Inviato (modificato)

siamo alla solita diatriba....i commercianti parlano di vendite e realizzi e taluni collezionisti del rispetto del vissuto della moneta :nea:

 

in questa discussione ne avete un candido esempio....

 

 

il primo o il secondo proprietario deve aver avuto, probabilmente ,i tuoi dubbi perche qualche grattatina qua e la rilevo..

 

ma qui non stiamo mettendo il dubbio sulla eccezionale conservazione e verginita'della patina,lo avevo premesso prima di dare le mie conclusioni....e' solo un discorso di relativita'!se prendiamo gli untouched dichiarati da Nac per esempio(la cito ad esempio perche la conosci bene )questa e' mooooolto piu untouched.ma se prendiamo il significato assoluto del termine la plotina non lo e',perche le manine ce le hanno comunque messe....

 

Le concrezioni costituiscono il "vissuto" della moneta?

 

Qualcuno ha mai visto didrammi, tetradrammi o denari ancora incrostati? Forse qualche aureo o qualche solido? Salvo eccezioni anche le monete in metallo prezioso presentano più o meno pesanti depositi, oltre che patina più o meno nera se in argento. Avete mai visto in un museo o in una galleria antiquaria un marmo antico come appena tirato fuori? Nei dipinti, anche qualora effettivamente integri, il film protettivo ingiallito viene rimosso e ripristinato per meglio leggerne la policromia (ma sono comuni restauri ben più pesanti, con "ripristino" di anche estese lacune, qualora ve ne siano). Solo nelle monete, per qualche arcano motivo, i collezionisti predicano la presunta ortodossia del conservatorismo più assoluto, spesso senza aver mai visto davvero una moneta non toccata da mano umana dopo il rinvenimento. Personalmente condivido un restauro rispettoso della superficie originale, che si limiti ad asportare quanto è esterno alla moneta, e senza accanimento - non mi piacciono le monete pulite all'osso.

Modificato da Filippo1948
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Inviato

@@Filippo1948

 

 

 

grazie dl suo parere...comunque ho parlato di concrezioni da preservare e stabilizzare...altra cosa e renderle appetibili a fine di lucro.


Inviato

@@aemilianus253 @@franco obetto

 

In realtà pare che le foto sul catalogo Sangiorgi della collezione Sarti furono le prime foto fatte direttamente sulle monete e non da calchi, come si puo' leggere sull'articolo di coinweek di cui riporto la parte relativa:

 

"Photography:

Taking photographs of coins that were from a hoard, in this case 5% of uncleaned and with loose material encrusted created a new challenge. The coins illustrated on the Sarti (Sangiorgi Rome) plates were illustrated by DIRECT PHOTOGRAPHY, NOT FROM CASTS. They were simply photographed from casts the way plates were almost invariably made in those days. Any difference in shape between the coin as illustrated in Sarti and in later catalogues is from the fact that the photograph used in Sarti was improperly trimmed before the plate was made. This means that ALL THE COINS ILLUSTRATED IN SARTI Sangiorgi Rome SHOWS US THE COINS IN DIRECT PHOTOGRAPHS. Sangiorgi in Rome, was a very serious firm that sold all kinds of things at auction at the beginning of the 1900’s, probably they had its own studio and, thus, was enabled to do direct photographs of the coins.

Geoffrey Cope & Dr. Alan Walker Nomos Zurich"

 

 

Mi ricollego con l'intervento di Tinia. Questo è un bel sesterzio di Vespasiano pulito non del tutto (o male?), oppure la cui pulizia è da completare: http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1788&category=37295&lot=1579687

E' già stato, lo scorso anno, da NAC e presumibilmente non era stato venduto, visto che ora è proposto da Gorny a circa la metà. Se collezionassi le romane, anche tenendo conto che il prezzo attuale rimane non basso, lo prenderei in considerazione in quanto molto gradevole e integro (stando a quel che vedo in foto), ma forse il mercato non gradisce questo genere di monete, visto che quelle lisce, tirate a lucido e con colore uniforme vengono sempre vendute e questo genere fa sempre fatica. Che ne dite?

 

Bella moneta e bellissima patina. Il suo problema principale è che i rilievi sono bassi e il ritratto di Vespasiano bruttino, altrimenti non avrebbe avuto problemi di vendita. Anche adesso la trovo comunque un po' cara anche alla base: considerando il 23% di diritti secondo me con 5000 euro si puo' trovare un Vespasiano con ritratto nettamente migliore. La patina, quella si', è molto bella e parrebbe naturale.


Inviato

In un recente catalogo di Aureo & Calicò c'era in vendita un sesterzio di Faustina II che mi sembrava un intelligente compromesso fra il non pulito e il troppo pulito. Era questo: http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1722&category=36509&lot=1543501. Chiaramente non si si può definire "non pulita", visto che la terra ed altre eventuali piccole concrezioni devono essere state tolte. In questo caso, però, il pulitore sembra aver avuto un'intelligente coscienza dei propri limiti e si è fermato presumibilmente per paura di fare danni nel togliere le concrezioni più dure. Magari le concrezioni rimaste possono presentare problematiche che da ignorante in materia non riesco a cogliere e per questo non sono state rimosse. Le mie sono delle mere congetture, sia chiaro. Fosse vostra, che fareste? Molti, come il precedente proprietario, l'apprezzerebbero così com'è e avrebbero forse ragione. Fosse la mia, cercherei di farla pulire. Mi spiego, non sono un maniaco della pulizia ad ogni costo, ma le monete concrezionate non riesco ad apprezzarle pienamente. Forse il mio gusto non è, semplicemente, più adeguato alla collezione di monete antiche. 

 

Bella moneta che avevo consigliato anche a un amico come possibile acquisto. Anche secondo me andrebbe ultimata la pulizia. Nelle mani giuste potrebbe diventare piu' leggibile e godibile senza pregiudicarne l'integrità.


Inviato

Mi ricollego con l'intervento di Tinia. Questo è un bel sesterzio di Vespasiano pulito non del tutto (o male?), oppure la cui pulizia è da completare: http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1788&category=37295&lot=1579687

E' già stato, lo scorso anno, da NAC e presumibilmente non era stato venduto, visto che ora è proposto da Gorny a circa la metà. Se collezionassi le romane, anche tenendo conto che il prezzo attuale rimane non basso, lo prenderei in considerazione in quanto molto gradevole e integro (stando a quel che vedo in foto), ma forse il mercato non gradisce questo genere di monete, visto che quelle lisce, tirate a lucido e con colore uniforme vengono sempre vendute e questo genere fa sempre fatica. Che ne dite?

Direi pulito parzialmente, quindi " pulito male".

Nelle mani "giuste" ( e non sono le mie di sicuro, ma ben altri sono i maestri delle puliture che lavorano per le aste estere) secondo me poteva essere molto migliore.

Ma si ritorna al discorso dell'un conto è dire, un altro è il fare.

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Inviato

siamo alla solita diatriba....i commercianti parlano di vendite e realizzi e taluni collezionisti del rispetto del vissuto della moneta :nea:

 

in questa discussione ne avete un candido esempio....

veramente sono i collezionisti che parlano sempre di rapporto prezzo/qualità/investimento....con buona pace del vissuto o no...altrimenti non staremmo qui a discutere di predicare bene e razzolare male.

Inviato

Personalmente parlo di monete partendo dalle emozioni che mi danno guardandole. Non sono un commerciante e quando parlo di prezzi lo faccio sulla base della mia modesta esperienza. Il prezzo rappresenta peraltro un fattore secondario (per me che non miro ad acquistare alcunché), ma significativo per il collezionista. Questo per rispondere all'amico Franco. Ringrazio Cliff per aver pubblicato la notizia sulle foto dell'asta Sarti. Non lo sapevo!


Inviato

@@aemilianus253 @@franco obetto

In realtà pare che le foto sul catalogo Sangiorgi della collezione Sarti furono le prime foto fatte direttamente sulle monete e non da calchi, come si puo' leggere sull'articolo di coinweek di cui riporto la parte relativa:

"Photography:

Taking photographs of coins that were from a hoard, in this case 5% of uncleaned and with loose material encrusted created a new challenge. The coins illustrated on the Sarti (Sangiorgi Rome) plates were illustrated by DIRECT PHOTOGRAPHY, NOT FROM CASTS. They were simply photographed from casts the way plates were almost invariably made in those days. Any difference in shape between the coin as illustrated in Sarti and in later catalogues is from the fact that the photograph used in Sarti was improperly trimmed before the plate was made. This means that ALL THE COINS ILLUSTRATED IN SARTI Sangiorgi Rome SHOWS US THE COINS IN DIRECT PHOTOGRAPHS. Sangiorgi in Rome, was a very serious firm that sold all kinds of things at auction at the beginning of the 1900’s, probably they had its own studio and, thus, was enabled to do direct photographs of the coins.

Geoffrey Cope & Dr. Alan Walker Nomos Zurich"

Bella moneta e bellissima patina. Il suo problema principale è che i rilievi sono bassi e il ritratto di Vespasiano bruttino, altrimenti non avrebbe avuto problemi di vendita. Anche adesso la trovo comunque un po' cara anche alla base: considerando il 23% di diritti secondo me con 5000 euro si puo' trovare un Vespasiano con ritratto nettamente migliore. La patina, quella si', è molto bella e parrebbe naturale.

I rilievi non sono affatto bassi. Posso assicurartelo, avendola vista in mano alla NAC. E' il tipo di patina che in foto la spegne. E' un mix di celeste, verde azzurro e verde acido che è ostico da fotografare. Come dice Tinia, l'impressione che sia stata pulita male l'ho avuta, non so se per motivi tecnici o imperizia del pulitore.


Inviato (modificato)

@@Filippo1948

 

 

 

grazie dl suo parere...comunque ho parlato di concrezioni da preservare e stabilizzare...altra cosa e renderle appetibili a fine di lucro.

 

Non è solo una questione di appetibilità commerciale. Ci sono monete identificabili e sufficientemente leggibili già senza pulizia, altre no (dipende dal contesto di giacitura). Le piacciono monete con la testa dell'eventuale personaggio su un rovescio occlusa da una crosta, o un panneggio invisibile perché pieno di terra? Un'effigie con l'occhio riempito da un grumo? Certe volte sono così incrostate che a malapena identifica la dinastia di riferimento, senza contare i ripostigli concrezionati in blocco.

 

Sul forum si è già discusso di questo ripostiglio: questi sesterzi li lascerebbe così, o già non sono più vergini avendo ricevuto una spazzolata?

http://www.rsi.ch/news/ticino-e-grigioni-e-insubria/Un-tesoro-a-Orselina-3285537.html

 

post-45199-0-11947900-1425066416_thumb.j

Modificato da Filippo1948
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Inviato

I rilievi non sono affatto bassi. Posso assicurartelo, avendola vista in mano alla NAC. E' il tipo di patina che in foto la spegne. E' un mix di celeste, verde azzurro e verde acido che è ostico da fotografare. Come dice Tinia, l'impressione che sia stata pulita male l'ho avuta, non so se per motivi tecnici o imperizia del pulitore.

allora sarebbe interessante capire perché è stata pulita(o non pulita) così....

costasse meno...molto meno, sarebbe da farci una scommessa


Inviato

allora sarebbe interessante capire perché è stata pulita(o non pulita) così....

costasse meno...molto meno, sarebbe da farci una scommessa

Infatti, ma molto meno... Alla NAC non l'ho guardata con grande attenzione, ma chissà se qualche fattore tecnico abbia influenzato la pulizia. A scommetterci, punterei più sull'imperizia di chi ci ha messo le mani, ma posso tranquillamente sbagliare. Sarebbe da capire (questo dovrebbe farlo un esperto con la E maiuscola e non certo il sottoscritto) se sia ancora possibile migliorarla nel rispetto dell'identità del pezzo o se sia ormai tardi. 


Inviato

Infatti, ma molto meno... Alla NAC non l'ho guardata con grande attenzione, ma chissà se qualche fattore tecnico abbia influenzato la pulizia. A scommetterci, punterei più sull'imperizia di chi ci ha messo le mani, ma posso tranquillamente sbagliare. Sarebbe da capire (questo dovrebbe farlo un esperto con la E maiuscola e non certo il sottoscritto) se sia ancora possibile migliorarla nel rispetto dell'identità del pezzo o se sia ormai tardi.

Difficile da dire senza averla in mano...

Inviato

Qualche foto dei sesterzi, dopo una probabile pulizia superficiale:

 

post-45199-0-82444600-1425066455_thumb.j

 

post-45199-0-32339900-1425066459_thumb.j


Inviato

@@Tinia Numismatica

Non ho capito se la citazione del mio intervento era pro o contro :) comunque quello che volevo dire è proprio che alcuni interventi se ben fatti, leggeri e intelligenti fanno, per così dire, "parte del gioco", poiché tutte le monete in commercio sono state toccate. Ognuno di noi, poi, ha il suo discrimine, e in quello potrebbe poi davvero esaurirsi la diatriba di cui parlava prima un altro utente: il gusto personale (unico, inimitabile, genuino, sincero) e il piacere di collezionare.


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