Vai al contenuto

Risposte migliori

Inviato (modificato)

Con Bernabò e Galeazzo II Visconti abbiamo il passaggio decisivo iconografico, Sant'Ambrogio da benedicente passa con in mano lo staffile.

E' chiaro che è cambiato qualcosa, se la moneta è comunicazione e lo è, evidentemente il messaggio che doveva passare era diverso.

Sul fatto riporto il Crippa che ritiene che il fatto sia dovuto probabilmente alla battaglia di Parabiago del 21 febbraio 1339 tra l'armata di Azzone Visconti e le compagnie di ventura dell'esule Lodrisio Visconti.

Il Giulini riporta poi la leggenda dell'apparizione dall'alto di Sant'Ambrogio a cavallo armato di staffile che flagellando il nemico portò l'esercito di Azzone alla vittoria.

Arslan ricorda invece lo staffile come simbolo della lotta del Vescovo contro l'arianesimo, in effetti nella fase iniziale dell'episcopato di Ambrogio la contrapposizione con gli ariani fu molto forte.

A differenza di altre zecche dove troviamo il Santo o il Vescovo benedicente qui abbiamo una visione di Ambrogio guerriero, battagliero, in realtà Sant'Ambrogio vuole rappresentare credo l'immagine del potere non solo religioso ma anche quello politico.

Il messaggio credo sia questo,e nel momento in cui diventa questa raffigurazione diventa simbolica per la monetazione milanese, come d'altronde altri simboli, diventa di fatto un simbolo della città milanese.

Milanese anche se anche altre zecche come quella di Monza usarono anch'essa questa raffigurazione.

Modificato da dabbene
  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

@@Parpajola @@dabbene

Soprattutto il santo raffigurato sulle emissioni pavesi non è S. Ambrogio ma S. Siro...quindi lo staffile non aveva ragione di essere presente in mano al patrono. O sbaglio?  :D

Modificato da anto R
  • Mi piace 2

Inviato

Una buona osservazione anche questa.... :blum:, diciamo anche che S. Siro rientra tra i Santi benedicenti che ritroviamo in tanti comuni italiani....


Inviato

Rilancio ancora la discussione visto che sembra interessare.... per rimanere sui simboli viscontei ,uno è certamente Sant'Ambrogio, l'altro è la biscia , secondo voi quando e perché diventa simbolo indiscusso nella monetazione milanese ? Non ho risposte certe...ma ipotesi....


Inviato

Grazie mille, lettura davvero interessante e incentrata proprio sulle ultime tematiche trattate in questa discussione!!


Inviato

Avendo scritto negli anni tanto e a volte non te ne rendi neanche conto :blum: , riprendo intanto questa discussione che avevo fatto quattro anni fa sul biscione, e che non ricordavo più, può essere un buon punto di partenza, anche se credo che si possa dire di più sull'argomento, in particolare sui simboli del biscione e del drago alato.....per il momento vi lascio a questa lettura e alle belle immagini.....

 

http://www.lamoneta.it/topic/71503-il-biscione-di-milano/

  • Mi piace 1

Inviato

@@dabbene mi ero già gustato la discussione su bisce e biscioni qualche giorno fa...

Personalmenteonalmente credo sarebbe interessante approfondire proprio la figura del drago alato, posto spesso sull'elmo e molto somigliante alla sola testa del biscione.


Inviato

Io intravedo tre aspetti importanti sulla simbologia presente nelle monete e negli stemmi della Milano viscontea :

 

1) Con Giovanni Visconti terminano le raffigurazioni sulle monete dei Santi Gervaso e Protasio, da quel momento la figura religiosa che diventerà simbolo non solo monetario sarà Sant'Ambrogio

 

2) Nel gennaio del 1395 avviene un fatto storico importante, decisivo e la storia è sempre collegata alla monetazione, l'Imperatore Venceslao dispone la concessione di Duca a Gian Galeazzo Visconti, quindi Gian Galeazzo passa da Signore a Duca di Milano.

Questo è dovuto ai buoni rapporti intercorsi tra i due.

 

3) Nel 1402 con l'avvento sempre a Duca di Milano di Giovanni Maria Visconti la monetazione milanese ha almeno due cambiamenti dovuti a questo fatto.

Nel grosso o pegione compare per la prima volta la biscia però ora coronata.

Nel soldo nello stemma inquartato oltre alla biscia compare l'aquila imperiale.

 

Poi credo ci siano altri aspetti....però visto che in discussione ci sono diversi anche Cordusiani consiglio sempre a 100 metri da noi di vedere dal vivo queste raffigurazioni, nella Piazza dei Mercanti c'è la loggia degli Osii eretta sotto Matteo I Visconti.

Lo stemma di Milano già con Matteo I assume la raffigurazione dell'Aquila imperiale per il conferimento a Vicario Imperiale dello stesso.

Ai fianchi due biscioni con il bambino nelle fauci e poi tutti gli emblemi della città di Milano e delle sue porte.

Sul loggiato, e questo è altro, c'è poi il bassorilievo della scrofa semilanuta, altro simbolo milanese, a tal proposito è divertente constatare che i milanesi della scrofa semilanuta, tranne i Cordusiani :blum:, poco o nulla sanno, passano a 300 metri dal Duomo e nessuno si ferma, invece le comitive di giapponesi si fermano con la loro guida sotto la cara scrofa e stanno lì a sentirla una bella decina di minuti....recuperiamola almeno sotto la forma degli ex - libris numismatici di Quelli del Cordusio.....sempre per rendere varia la discussione..... :blum:

 

 

 

 

 

post-18626-0-85807400-1426691036.jpg

  • Mi piace 1

Inviato

Segue dal post precedente la loggia degli Osii, e il bassorilievo sul loggiato della scrofa semilanuta, che non c'entra nulla colla discussione, ma mi piace metterla lo stesso d'altronde siamo su un network di numismatica....ma anche di storia, in questo caso di Milano....

post-18626-0-90864700-1426691588_thumb.j

post-18626-0-32359600-1426691596_thumb.j

  • Mi piace 1

Inviato

Tornando sul discorso drago, questa creatura mitologica tipica dell'immaginario medioevale venne adottata come simbolo dalle fazioni ghibelline, di cui i Visconti facevano parte.

Da notare come nel tempo  l'attenuarsi del contrasto tra guelfi e ghibellini abbia portato ad una riduzione progressiva delle raffigurazioni del mostro nelle nostre amate monete che, non dimentichiamolo mai, erano anche un mezzo di comunicazione e di propaganda più o meno celata.


Inviato

Il drago alato è l'altra raffigurazione simbolica viscontea, lo vediamo col fiorino d'oro e il grosso di Luchino e Giovanni Visconti.

Anche qui trae origine da una leggenda con il capostipite dei Visconti Uberto che abbatte vicino a Milano un drago che uccideva gli abitanti con l'alito di fuoco.

Per un po' le due imprese appaiono contemporaneamente sulle monete, drago alato e biscione, ma  nel tempo prevarrà il biscione tra le imprese viscontee.

Lo stemma di famiglia, diventa col tempo lo stemma della Signoria, poi del Ducato, alla fine diventa lo stemma simbolo della città anche nei secoli successivi, quindi il Biscione e il Sant'Ambrogio....

Ma per come si è messa la discussione potremmo chiedere anche un parere a @@Corbiniano che potrebbe darci ulteriori informazioni....


Inviato

Per chi comunque si è fatto stregare dai Visconti.... :blum: ma anche dagli Sforza...e poi direi proprio per tutti, è da vedere assolutamente la Mostra a Palazzo Reale " Arte lombarda dai Visconti agli Sforza, Milano al centro dell' Europa ", mostra con spunti di ogni genere da quadri, codici miniati, sculture, oreficeria, vestiti, e anche Medaglie in bronzo provenienti dal Gabinetto Numismatico e Medagliere di Milano.

Le opere esposte provengono da tutti i Musei del mondo....e quanti stemmi, biscioni, draghi alati..... :blum:

  • Mi piace 1

Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.