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"Non" solo per i tuoi occhi!


Risposte migliori

Salve,

Quando interagisci in un ambiente sano e libero da stupidi vizi condividere è bello, non per vanità, ma per gioire e far gioire delle proprie passioni.

Per questo mi piacerebbe se decideste di inviare l'immagine del Matapan, a vostro avviso più bello (non necessariamente più raro o prezioso), presente nella vostra collezione.

Credo sia una bella soddisfazione ed aiuti anche ad ampliare lo spettro conoscitivo della qualità degli esemplari in circolazione.

Se poi al pezzo è legato qualche aneddoto particolare (circa la sua provenienza, caratteristica o acquisto), tanto meglio! ?

Io ho pochissimo, ma tra tutti questo è quello che preferisco.

Ringrazio tutti coloro che si uniranno a me e tutti quelli che apprezzeranno.

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Modificato da Eolo
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ecco un dettaglio del mio  ;)

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Buona giornata

 

Credo che quella dei Grossi veneziani (soprattutto del I° tipo) sia tra le collezioni più appaganti per coloro che seguono questa monetazione.

 

Sono monete che, sotto alcuni dogati, sono state emesse in grandissima quantità e quindi sono, in massima parte, monete non difficili da procurarsi e dal costo non eccessivo, anche nelle migliori condizioni di conservazione.

 

Questa sera, prometto, mi aggiungo anch'io a questa discussione.

 

saluti

luciano

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Supporter

ecco un dettaglio del mio  ;)

Buona giornata

 

Stupendo, peccato per il naso del Contarini. :D

 

luciano

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Condivido le motivazione di esporre i propri pezzi e per questo rispondo allegando il mio grosso del III tipo di Antonio Venier.

 

L'ho preso perché ho cercavo (...cerco) le monete dei "nemici di Genova" facendo riferimento alle grandi battaglie e questa moneta mi ricorda la fine della guerra di Chioggia dove sia i Genovesi che i Veneziani intimamente si considerarono (forse ancora oggi) entrambi vincitori quando negli effetti furono entrambi sconfitti dati gli ingenti danni subiti.

I Genovesi furono a un passo dall'entrare in laguna a "imbrigliare i cavalli di Bronzo di San Marco" e ancora oggi qualche storico di parte genovese si chiede perchè il Doria non l'avesse fatto.

 

In più mi ricorda come un tempo i governanti erano moralmente inflessibili citando l'aneddoto che racconta che Antonio Venier permise che fosse imprigionato suo figlio Alvise, accusato di adulterio e poi deriso pubblicamente dal marito tradito, e lo lasciò morire in carcere. Alcuni scrivono che questo episodio lo turbò tanto da portarlo alla morte una decina di anni dopo.

 

Tornando alla moneta è la mia preferita per la stupenda patina che sta formando, verde sulla legenda e rossa al centro, come si può vedere abbastanza bene dalla terza fotografia che allego.

 

Saluti a tutti gli amici "veneziani".

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Condivido le motivazione di esporre i propri pezzi e per questo rispondo allegando il mio grosso del III tipo di Antonio Venier.

 

L'ho preso perché ho cercavo (...cerco) le monete dei "nemici di Genova" Saluti a tutti gli amici "veneziani".

 

Qualcuno te lo deve dire....e allora lo faccio io che sono equidistante da Venezia e da Genova...

Se hai comprato questo grosso da un veneziano...bhe! Attento! quello è ancora nemico dei genovesi!

La moneta che hai postato è un grosso per Ranieri Zeno (1253 - 1268), grosso con cerchietto sotto il gomito del redentore (Papadopoli tipo 12), patina veramente intrigante ma maturata in 120 anni in più d'invecchiamento.

Occhio agli "amici veneziani"...

ciao

Mario

p.s. sono arrivato con 1 minuto di ritardo....te ne sei accorto da solo...meglio così, è successo tutto in terra genovese....

Modificato da mariov60
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Buona giornata

Credo che quella dei Grossi veneziani (soprattutto del I° tipo) sia tra le collezioni più appaganti per coloro che seguono questa monetazione.

Sono monete che, sotto alcuni dogati, sono state emesse in grandissima quantità e quindi sono, in massima parte, monete non difficili da procurarsi e dal costo non eccessivo, anche nelle migliori condizioni di conservazione.

Questa sera, prometto, mi aggiungo anch'io a questa discussione.

saluti

luciano

Concordo totalmente.

Lo stile bizantineggiante da alle monete un aspetto più antico dell'età effettiva (comunque ragguardevole) e questo intriga molto i neofiti come me (tutti coloro a cui ho mostrato le mie monete vengono inevitabilmente attratti più dai grossi). Metallo prezioso, facile pulitura, notevole resistenza agli agenti deturpanti, dimensioni ottimali non troppo grandi ne troppo piccole, perfetta collocazione storico geografica, costi contenuti, ricchezza di dettagli, ricche e variegate patine, estrema facilità di reperire gratuitamente materiale storico-numismatico per approfondimenti sono solo alcune delle ragioni che mi hanno subito conquistato di queste monete.

Ma forse la più importante è l'incredibile versatilità di questa collezione: puoi cominciare solo con 14 esemplari ed essere molto soddisfatto di avere un capitolo completo, ma se vuoi puoi ampliare ai segni dei massari, piuttosto che non ai grossi di altro tipo oppure alle monete di taglio inferiore o superiore. In alternativa si può esulare dai confini geografici ed estendere ai grossi di altre nazioni. Senza considerare l'elemento sorpresa, che come nel mio post sul Grosso di Zeno, ha portato alla luce esemplari con segni massari non contemplati nel Papadopoli e quindi fonte di interesse e sorpresa anche per gli esperti. In buona sostanza, e perdonatemi se vi ho annoiato con cose che sapevate già, credo sia una delle più belle collezioni numismatiche del periodo e sono proprio contento di essermi avvicinato all'inizio della mia esperienza numismatica.

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E non solo,aggiungerei anche che come per tutte le monete ti senti coinvolto ed cominci ad informarti, leggere, studiare i contesti storici e piano piano passi da semplice raccoglitore di monete a collezionista di arte ben consapevole di tutti gli aspetti della moneta che si ha in mano.

E' un processo graduale ma ben venga. :yahoo:

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Buona serata

 

Grosso a nome di Francesco Dandolo (1328-1339)

 

Segno del Massaro nr. 3 - anellino sulla veste del Cristo al suo lato sinistro della gamba sinistra

 

gr. 2,14 - diam. mm. 22

 

D: ° FRA DANDVLO °     ° S M VENETI ° lungo l'asta DVX - S.Marco porge il vessillo al Doge

R:  IC  XC  - il Redentore in trono

 

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saluti

luciano

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Supporter

@@417sonia mi sa che hai  sbagliato discussione :blum:     la discussione sul dandolo è un'altra

Noo; qui postiamo i grossi in ordine sparso per gli occhi di tutti... :dirol:

 

e per castigo, posto anche quello di Pietro Ziani (1205-1229)

 

Nessun Segno del Massaro

 

gr. 2,11 - diam. mm. 22

 

D: + ° P ° ZIANI    ° S ° M ° VENETI  lungo l'asta DVX - S.Marco porge il vessillo al Doge

R:  IC   XC  - il Redentore in trono

 

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scusate se l'immagine non è il massimo, ma è la scansione che ho a disposizione.

 

saluti

luciano

Modificato da 417sonia
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Ci metto pure uno dei miei, va... anche se non splende di certo per conservazione :) ma ci sono affezionato, è stato il primo che ho avuto tra le dita... e da adolescente ho avuto come la sensazione di tenere in mano un piccolo mosaico della Basilica di San Marco!

 

Poi si tratta del doge che ha dovuto istituire il consiglio dei Dieci, e colui che doveva essere deposto da Baiamonte Tiepolo nella famosa congiura del 1310.. Penso sempre alla curiosità che se Baiamonte avesse raggiunto il suo obiettivo, ora avremmo avuto anche grossi con il suo nome, chissa? Legende come BAI.TEVPL ? :D

 

Pietro Gradenigo (1289-1311), variante Pap. numero 3 (puntino a destra di S. Marco)

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Modificato da gigetto13
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Ci metto pure uno dei miei, va... anche se non splende di certo per conservazione :) ma ci sono affezionato, è stato il primo che ho avuto tra le dita... e da adolescente ho avuto come la sensazione di tenere in mano un piccolo mosaico della Basilica di San Marco!

Poi si tratta del doge che ha dovuto istituire il consiglio dei Dieci, e colui che doveva essere deposto da Baiamonte Tiepolo nella famosa congiura del 1310.. Penso sempre alla curiosità che se Baiamonte avesse raggiunto il suo obiettivo, ora avremmo avuto anche grossi con il suo nome, chissa? Legende come BAI.TEVPL ? :D

Pietro Gradenigo (1289-1311), variante Pap. numero 3 (puntino a destra di S. Marco)

Il primo amore non si scorda mai..............

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Ci metto pure uno dei miei, va... anche se non splende di certo per conservazione :) ma ci sono affezionato, è stato il primo che ho avuto tra le dita... e da adolescente ho avuto come la sensazione di tenere in mano un piccolo mosaico della Basilica di San Marco!

 

Poi si tratta del doge che ha dovuto istituire il consiglio dei Dieci, e colui che doveva essere deposto da Baiamonte Tiepolo nella famosa congiura del 1310.. Penso sempre alla curiosità che se Baiamonte avesse raggiunto il suo obiettivo, ora avremmo avuto anche grossi con il suo nome, chissa? Legende come BAI.TEVPL ? :D

 

Pietro Gradenigo (1289-1311), variante Pap. numero 3 (puntino a destra di S. Marco)

 

Buona giornata

 

Già... e probabilmente oltre al suo nome, sul grosso (e perché no, anche sulle altre monete), avremmo la sua immagine o, quanto meno, anche Venezia si sarebbe incamminata, al pari di altre signorie, verso la raffigurazione sulle monete del Doge.

 

Sarebbe nata tutta un'altra storia.

 

saluti

luciano

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Aggiungo il mio unico esemplare di matapan. Lo avevo già postato qui:

http://www.lamoneta.it/topic/108165-grosso-matapan-di-pietro-gradenigo

post-1677-0-12940100-1424331902.jpg

VENEZIA, Pietro Gradenigo (1289-1311), Grosso

Ag; 2,11 gr; 21 mm

D/ . PE . GRADONICO . DVX . S . M . VENETI

a sin. il Doge stante frontale che regge il vessillo; a destra San Marco stante frontale che regge il Vangelo

R/ Cristo seduto in trono frontalmente; sopra IC-XC

Rif: CNI VII 10 var.; Papadopoli 2, tipo 6

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San Marco porge il vessillo al Doge, ma cosa tiene il Doge nell'altra mano? Sembrerebbe una pergamena, che sia lista per Babbo Natale?

 

Buon pomeriggio

 

Nella moneta veneziana, il rotolo che impugna il doge, sta a rappresentare la "Promissione dogale" nata, come istituto, nel 1148 e che verrà tramandata fino alla fine della Repubblica; quindi rappresenta le norme alle quali il Doge era sottoposto nello svolgimento della sua dignità.

 

Acclarato che il grosso riprende l'iconografia bizantina, ecco che il medesimo rotolo (Akakia) è presente anche in quella monetazione, ma il cui significato è differente.

 

In quella monetazione, il rotolo di seta violetta, conteneva polvere e veniva impugnata dall'imperatore a simbolizzare, in occasione delle cerimonie alle quali presenziava, la natura mortale dell'uomo. (Siamo nati dalla polvere e polvere ritorneremo ad essere)

 

saluti

luciano

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Non collezionando monetazione veneziana , vi posto questo esemplare :

 

Grosso Matapane Filippo d'Acaja (1301-1334)

D/PhILIPVS S(anctus) IO(hannes) TORI(nus) San Giovanni nimbato , con libro nella sinistra che consegna uno stendardo al Principe alla sua destra

R/ Anepigrafe Il Cristo seduto in trono di fronte , zecca di Torino

Argento , 21 mm. , gr 2,10 / 1,40

Esemplare fotografato nell'opera del Biaggi

Mir Savoia rami collaterali 7 , Biaggi 6 , Simonetti 7 , CNI 6

presenta una variante nella punteggiatura

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Non collezionando monetazione veneziana , vi posto questo esemplare :

 

Grosso Matapane Filippo d'Acaja (1301-1334)

D/PhILIPVS S(anctus) IO(hannes) TORI(nus) San Giovanni nimbato , con libro nella sinistra che consegna uno stendardo al Principe alla sua destra

R/ Anepigrafe Il Cristo seduto in trono di fronte , zecca di Torino

Argento , 21 mm. , gr 2,10 / 1,40

Esemplare fotografato nell'opera del Biaggi

Mir Savoia rami collaterali 7 , Biaggi 6 , Simonetti 7 , CNI 6

presenta una variante nella punteggiatura

Ciao Pier

 

Complimenti!   .... ha anche l'annellino simbolo del massaro :pleasantry:

 

saluti

luciano

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