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Stando a questo scritto: pag. 233 - 234 sembrerebbe che il leone in moleca più vecchio, stia a Capodistria, sul battistero ....

 

http://www.crsrv.org/pdf/monumenta/224-265.pdf

 

tutti argomenti che stavano bene anche nella discussione sui leoni di Venezia, ma va bene lo stesso :pardon:

 

luciano

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Sfogliando il Corpus Nummorum Hungariae (grazie @@fabry61, non sapevo che era in rete), ho visto che c'è un altro leone in moeca (n. 282). con Stefano V (1270-1272), che era il marito della Morosini madre di Andrea III. Quindi stiamo andando indietro nel tempo

A.

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Molto bello e questo è il primo che viene riportato sul Corpus Hungarie.

A questo punto abbiamo i 2 re legati alla Morosini che utilizzano il leone. @@Andreas possiamo ipotizzare un omaggio alla dama di venezia, perchè

l'utilizzo dello stemma del casato Morosini ci può stare per Andreas III ma non credo che ciò valga per Stefano V, oppure un omaggio a Venezia?

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Allora, aggiorno dalla monumentale opera "i leoni di san marco" di alberto rizzi, che in un paio di chili di pagine raccoglie tutti gli esemplari dei leoni lapidei presenti e conosciuti:

 

Il leone di sant'aponal viene datato "fine XIII - inizio XIV secolo", entrato nel 1877 al correr, e ritenuto dallo stesso Rizzi "il più antico leone marciano lapideo ma che forse non è anteriore al tardo Duecentp per il palesarsi di stilemi già gotici ", mentre secondo studiosi precedenti dovrebbe essere datato al XI-XII secolo, con alcune eccezioni (Molmenti, Vendrasco e altri).

 

Quello di Capodistria nel protiro del battistero è datato 1317 (si legge nell'epigrafe, collegata al podestà e capitano Nicolò Falier), secondo alcuni certamente anteriore alla data indicata.

 

non dimentichiamoci però della moecha così popolaresca presente sulle mura est di Modone, dei primissimi anni del XIV.

 

Chi volesse altre informazioni dal Rizzi, mi può contattare via MP

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Nel caso di Stefano V ... non vale quanto ho ipotizzato sopra; è probabile che sia come dice @@fabry61  :pardon: 

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Grazie @@ak72 per l'immagine. Riguardo alla domanda di @@fabry61, non sono gran che esperto, ma potrebbe essere molto di più di un omaggio a Venezia; potrebbe essere anche un questione diplomatica. L'Ungheria era considerata dai tedeschi (ma non dagli ungheresi) un feudo imperiale, e come tale la scelta del re sarebbe spettata all'imperatore, in quel periodo un Asburgo, cioè un vicino pericolosissimo. E' vero che gli Asburgo e gli Ungheresi erano stati alleati, mi pare, contro Ottocaro di Boemia, ma pensando al futuro porre l'immagine di Venezia sulla propria moneta (o, più probabilmente, lo stesso matrimonio reale con una nobilissima veneziana), poteva rappresentare un buon deterrente contro le pretese imperiali sull'Ungheria. Infatti Venezia era l'unica potenza dell'area che non aveva mai fatto parte dell'Impero, e sulla sua rete commerciale dipendeva tutto l'entroterra a Nord della Alpi Orientali. Non proprio conveniente farsela nemica, e forse anche un po' rischioso, a pochi anni dalla tragica fine dell'imperatore Corradino di Svevia, tornare ad occuparsi di cose italiane. Però sono solo illazioni, ovviamente

Notte,

Andrea

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E' un piatto (Copertina de: Ceramiche dal XIV al XIX secolo dagli scavi archeologici di Aquileia, a cura della Soprintendenza arch. del Ven. e del Friuli-VG, 1977) di 22 di diam. della fine del XV sec. , trovato ad Aquileia, di produzione veneziana, ceramica graffita e dipinta su ingabbio e sotto vetrina.

  

post-8906-0-75366500-1446504524_thumb.jp

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Bello eh?

Ho postato la foto, anche se quel piatto è di un periodo più recente a quello di interesse, perché è comunque testimone di come l'immagine del leone in moeca che forse era comune come decorazione di oggetti comuni.

 

 

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non vorrei sbagliare ma pezzi di ceramica invetriata con leoni sono stati trovati anche a Udine in qualche scavo. tutti però ascrivibili al XV-XVI, ma pur sempre belle testimonianze del "marketing" veneziano

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  • 4 settimane dopo...

Grazie ad asta Artemide aggiungo con piacere un'altra imitazione/contraffazione del soldino definita:

 

Monete 333 Contraffazione di soldino, zecca orientale ignota, dopo il 1370. Cr. Gamberini di Scarfea, 'Appunti', 123-124. MI. g. 0.57 mm. 15.00 R. Bel BB.

1-0-0.jpg

1-0-0.jpg

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Non sono d'accordo sulla contraffazione, in quanto pur con tutta la buona volontà non si vedono ne' si leggono elementi che possano richiamare Venezia a parte il doge. La stessa figura del Leone è veramente incerta.

 

Dubito anche che possa essere di zecca orientale in quanto le lettere mi paiono in stile gotico.

Pezzo in ogni caso molto interessante.

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Guarda la 2 lettera del soldino al R/. E' una N e confrontale con il grosso.

La leggenda al D/ è: "DN S TUARTCO REX BOSNE" 

Al R/ la leggenda è: S GREGORIUS NAZAZENUS e le lettere iniziali del soldino sono DNRE

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ne parlavamo ieri fabry... secondo me dovresti riuscire a trovare l'articolo del Gamberini, magari ti/ci può dare qualche dritta a riguardo, anche se forse molto "vetusto" :) fammi sapere mi raccomando. e tieni d'occhio il lotticino, non si sa mai.

 

L.

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  • 3 mesi dopo...

Io direi i 4 che vanno dal Malipiero al Giovanni Mocenigo e quindi Malipiero, Moro, Barbarigo, Io Mocenigo.

Un indizio è la ricerca tramite internet.

Ho visto già aste con il Falier e con il Morosini mentre aste con il soldino svalutatissimo con le 2 iniziali dietro il doge, dei 4 sopracitati sono veramente impossibili.

Del Giovanni ne è uscito poco tempo fa in asta Savoca baia 1 ed è stata battaglia come non si vedeva da tempo (parlo di circa 15 contendenti).

In questo periodo abbiamo una situazione fluida in quanto tra questi abbiamo l'emissione del Tron e del Marcello con un abbassamento di peso e fino

che differenzia per il leone senza leggenda.

2691R.jpg

Poi si ritorna con il Giovanni Mocenigo ed il Barbadigo alla normale iconografia. Si considera quello del Barbadigo una prova per il passaggio

alla tipologia di soldino Tibi Laus

NMD042014soldino.jpg

:blum:

Questo da me postato è un soldino che personalmente giudico dubbio. Vero Luciano?

IMG_20150215_173235.JPG

Per maggiori informazioni ti consiglio "La zecca di Venezia" dello Stahl

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E' un piacere @@odjob . Considera che ho trattato l'argomento molto velocemente.

Ciao!

 

"Con poche ma concise parole......"

 

:good:  Concordo.

 

Aggiungo anche che ci sono alcuni soldini, a nome di taluni dogi, che è un miracolo trovarli integri nella legenda, centrati e non tosati.

 

Ad esempio quelli di Francesco Foscari o di Nicolò Tron; se ti accontenti di "sgorbi", giusto per riempire una casella, te la puoi cavare con €. 40,00 o 50,00; se ne vuoi uno bello da guardarsi, si va anche oltre i €. 100,00.

 

Certamente non siamo ai livelli di quelli rari di cui sopra .... per alcuni di quelli si sborsano anche €. 300,00 - 400,00, però ci sono soldini che, pur considerati "comuni" è veramente difficile trovarli decenti.

 

Diciamo .... comuni e brutti o rari e belli :blum: 

 

saluti

luciano 

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Caro Luciano, sante parole.

In questo momento sto' monitorando un soldino del primo tipo (stella e iniziale del doge) notevolmente sopra grammatura (0,80 contro 0,50) con evidenti tracce di ribattitura. 

Infatti la prima lettera è una I e non una A. 

Cosa sarà??????

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Caro Luciano, sante parole.

In questo momento sto' monitorando un soldino del primo tipo (stella e iniziale del doge) notevolmente sopra grammatura (0,80 contro 0,50) con evidenti tracce di ribattitura. 

Infatti la prima lettera è una I e non una A. 

Cosa sarà??????

Eeee diccelo tu :pleasantry: 

 

gr. 0,30 in più sono un'enormità, ribattuto poi.

 

Sicuro che sia originale?

 

Il soldino del I° tipo era quello di Francesco Dandolo, con il leone che regge lo stendardo ed il peso era di ca. gr. 0,96; quello con stella ed iniziale del massaro iniziano ad essere battuti da Andrea Contarini ed il peso di questi è di ca. gr. 0,50

 

luciano

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