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Risposte migliori

6 ore fa, 417sonia dice:

 

Un conio del dritto di primo tipo e un conio del verso del secondo (del terzo sarebbe troppo distante nel tempo); quindi una coniazione a "cavallo".

Ma la figura del doge è troppo diversa fra i due tipi.

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Effettivamente nel primo tipo il doge è in ginocchio e nel secondo è in piedi. Entrambe le monete postate ultimamente sono coerenti come doge e leone. E' nei particolari che si naufraga...

Arka

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17 ore fa, chievolan dice:

Ma la figura del doge è troppo diversa fra i due tipi.

Ciao!

e già .... :huh:

 

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8 ore fa, Arka dice:

@mfalier Sì, lo so... Ma ultimamente, vista l'ora tarda, mi passano per la mente derive numismatiche improponibili. Meglio tenerle sotto controllo. :rolleyes:

Arka

 

Ciao

A proposito di derive ...... cazza la scotta e prua al vento! E via, verso nuovi orizzonti ........

;) luciano

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Me la tirate per i capelli. Il problema è il doge. Inginocchiato nel I tipo, in piedi nel secondo. Solo quello in piedi ha la lettera del massaro a fianco. Tra l'altro quello in piedi è accompagnato dal leone in soldo. E le due monete fin qua sono corrette, giusto? Allora, ipotizzando che siano due falsi, il primo è perfetto il secondo no, manca la lettera del massaro. Dimenticanza..? Sicuramente. ma questo mi bastava come spiegazione di una moneta genuina: infatti l'incisore poteva dimenticarsi la lettera del massaro, soprattutto nei primi tempi in cui la lettera è comparsa. Nel caso del falso la cosa mi risultava più complessa: perchè tale dimenticanza faceva sì che la moneta potesse immediatamente passare per falsa. Quindi mi chiedevo come avesse fatto il falsario a fare un errore simile... E ho pensato: dimenticanza sì, ma dovuta all'abitudine. Era infatti da una ventina d'anni che incideva il doge senza la lettera a fianco e, in questo caso, ha continuato a farlo.

Questo avrei voluto scrivere. In realtà lo scritto era molto più banale e non mi piaceva, così l'ho cancellato,

Arka

P.S Non è che ora mi sembri un capolavoro comunque...

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Supporter

Non banale, tutt'altro..... Pensiamo sempre alla perfezione; sappiamo invece che l'errore è "patrimonio" di tutti, anche d'incisore in zecca. Moneta controversa e intrigante.

Da vedere in mano. Misurarla, pesarla e forse avere avere la soluzione.

Saluti. luciano

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2 ore fa, Arka dice:

Me la tirate per i capelli. Il problema è il doge. Inginocchiato nel I tipo, in piedi nel secondo. Solo quello in piedi ha la lettera del massaro a fianco. Tra l'altro quello in piedi è accompagnato dal leone in soldo. E le due monete fin qua sono corrette, giusto? Allora, ipotizzando che siano due falsi, il primo è perfetto il secondo no, manca la lettera del massaro. Dimenticanza..? Sicuramente. ma questo mi bastava come spiegazione di una moneta genuina: infatti l'incisore poteva dimenticarsi la lettera del massaro, soprattutto nei primi tempi in cui la lettera è comparsa. Nel caso del falso la cosa mi risultava più complessa: perchè tale dimenticanza faceva sì che la moneta potesse immediatamente passare per falsa. Quindi mi chiedevo come avesse fatto il falsario a fare un errore simile... E ho pensato: dimenticanza sì, ma dovuta all'abitudine. Era infatti da una ventina d'anni che incideva il doge senza la lettera a fianco e, in questo caso, ha continuato a farlo.

Questo avrei voluto scrivere. In realtà lo scritto era molto più banale e non mi piaceva, così l'ho cancellato,

Arka

P.S Non è che ora mi sembri un capolavoro comunque...

Rivendico il diritto di scrivere a mente libera sul forum senza dover misurare le parole! Oltretutto le tue riflessioni non sono banali nè sciocche, ma aiutano a pensare e anche se alla fine non dovessero risultare corrette (vediamo la moneta prima di dare un giudizio definitivo) hanno aiutato i partecipanti a riflettere. E non mi sembra una cosa da poco!

 

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6 minuti fa, mfalier dice:

Rivendico il diritto di scrivere a mente libera sul forum senza dover misurare le parole! Oltretutto le tue riflessioni non sono banali nè sciocche, ma aiutano a pensare e anche se alla fine non dovessero risultare corrette (vediamo la moneta prima di dare un giudizio definitivo) hanno aiutato i partecipanti a riflettere. E non mi sembra una cosa da poco!

 

Guai se non fosse così ....... come dico sempre, il forum non è un consesso di cattedrattici! Lasciamo le pandette ad altri luoghi.

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  • 9 mesi dopo...

Dopo l'Andrea Contarini senza la sigla del massaro ecco un bel Francesco Dandolo. Il soldino non da grandi problemi, ma c'è sempre un ma..

Non ricordo di aver mai visto un FRA ANDULO e qui non è una dimenticanza. 

L'altro particolare è il sovrappeso. Nonostante l'evidente tosatura pesa ben 1,1 gr. (peso dichiarato dal venditore). Inoltre è ribattuto.

Quindi errato, ribattuto, eccedente di peso e tosato. Sarà mica un falso?

379D.jpg

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1 ora fa, fabry61 dice:

Dopo l'Andrea Contarini senza la sigla del massaro ecco un bel Francesco Dandolo. Il soldino non da grandi problemi, ma c'è sempre un ma..

Non ricordo di aver mai visto un FRA ANDULO e qui non è una dimenticanza. 

L'altro particolare è il sovrappeso. Nonostante l'evidente tosatura pesa ben 1,1 gr. (peso dichiarato dal venditore). Inoltre è ribattuto.

Quindi errato, ribattuto, eccedente di peso e tosato. Sarà mica un falso?

379D.jpg

Non sono assolutamente esperto dei soldini veneziani, ma mi pongo delle domande. Il peso, innanzitutto, potrebbe non essere quello dichiarato. Non sarebbe la prima volta che venditori utilizzano bilancini non ben tarati o non adatti a pesare pesi così "bassi". Certo che se la prendi, poi vogliamo il peso esatto!.

Secondo, Sulla tosatura, non penso che il lato in questione (DVLODVX) sia sufficiente a far perdere chissà quanto, considerando che partiamo già da peso basso. A occhio non direi più di qualche centesimo di grammo (sempre che sia effettivamente tosatura e non perdita "naturale", ma su questo non mi pronuncio)

Molto interessante invece la legenda ANDVLO. Vedo però che sulla prima A sembrerebbe esserci la traccia del segno verticale che avrebbe dovuto portare la D. Quasi un "pentimento", forse dovuto al fatto che l'incisore aveva preso male le misure?

Curioso pezzettino, non so se possa definirsi falso, a me pare solo uscito "male", ma sentiamo anche gli altri.

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Buona giornata

D'accordo con Luigi; a me pare originale, nonostante tutto. Propendo per un errore di composizione della legenda.

saluti

luciano

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Tra le contraffazioni dei soldini era abbastanza particolare non vederne tra i soldini del periodo Barbarigo/Da Ponte.

Forse la difficoltà di realizzazione ne rendevano poca convenieente la produzione. Ma qualcuno c'è ed è interessante vedere quanta similiarità esiste con i piccoli conii delle monete veneziane. 

Soldino Loredan in rame di cui si nota ancora l'argentatura.

s-l1600.jpg

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Buona giornata

Anche a me sembra più un falso!

Molto interessante.

saluti

luciano

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Il 11/10/2017 alle 15:22, chievolan dice:

Si vede chiaramente la D sovrapposta alla A, ma non per un errore di incisione del conio. 

Si tratta di una ribattitura. Slittamento? Rottura del conio?

Guardate l'asta retta dal doge. È "spezzata".

Ciao Alex

Il tuo commento mi ha ha fatto pensare non poco .... e non lo trovo affatto peregrino; alla mia precedente affermazione (peraltro condivisa), credo si debba mettere un condizionale.

E' sempre difficile ricostruire una situazione anomala in fare di coniatura, però il risultato che abbiamo sotto gli occhi, potrebbe trattarsi effettivamente di uno slittamento dell'impronta, o a causa del conio o della moneta che si sono spostati (?); quali dei due è impossibile determinarlo.

In effetti, se si guarda l'asta si vedono i due tronconi in linea (il vertice e la base) e poi, all'altezza delle mani del doge un troncone spostato e inclinato verso destra (di chi guarda). Questo movimento avrebbe potuto far  slittare la scritta DAN nello stesso verso (una leggera rotazione in senso antiorario), tanto da sovrapporre in maniera appena percettibile la D di DAN alla A di FRA.

Ipotesi da tenere in considerazione.

saluti

luciano

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  • 4 settimane dopo...

02061Q00.JPG

Altro soldino falso coevo del tipo LAVS TIBI SOLI. Dopo il Loredan ecco un Barbarigo.

Anche in questo caso da notare l'argentatura. Il peso e più basso di circa uno 0,10 gr. cioè 0,25 contro i 0,35 del peso standard.

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Ciao!

Periodo tribolato quello del Barbarigo e del Loredan, siamo in piena guerra di Cambrai e la penuria di moneta era tanta. La Serenissima non sapeva più dove trovare soldi per il pagamento delle truppe mercenarie e non che aveva assoldato.

In tale situazione non fa meraviglia che ci fosse chi se ne approfittava .... chissà se queste emissioni erano dovute a iniziativa "privata", oppure se erano "guidate" da qualche Stato nemico.

saluti

luciano

 

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