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Inviato (modificato)

Il massaro   Marc’Antonio Malipiero…

 

 

 

 

 

Premetto anche se con forte ritardo, che grazie a voi tutti, ogni tanto,  posso cercare di condividere le mie  ricerche anche  sulla numismatica della Repubblica di Venezia.

 

 

Credetemi, non urlo, per avere scritto in maiuscolo, ma ho tagliato e incollato frettolosamente il testo gia’ da me preparato per il sito, quindi spero vogliate gentilmente scusarmi con tolleranza, anche per delle future risposte.

 

 

Vorrei rispondere  al Sig. Gigetto 13, nell’intento, sebbene difficile, di dare una spiegazione in qualche modo piu’chiara riguardante il massaro Marc’Antonio Malipiero, senza, in alcun modo, cercare opere di convincimento nei suoi confronti.

 

 

Il Massaro Marc’Antonio  Malipiero,  viene sospeso ad Ultra dai Provveditori Sopra ori et Arzenti.

Questo vuol dire, che lo stesso massaro,  per esecuzione immediata viene processato per via direttissima con  accusa gravissima per la Repubblica, ed infine condannato, con ordine di non poter ricoprire la carica di massaro negli anni a venire.

 

 

Quando vengono inflitte in particolar modo questi tipi di condanne dalla potente Magistratura e’ da tenere conto come base la gravita’ della condanna stessa, solitamente se la… “gravita’ e’ tutto sommato accettabile”…, al condannato facente parte del Patriziato Ricco, che solitamente gode della copertura del Senato, come giustamente ricorda Luciano, a lui viene inflitta una multa sostanziosa, con ordine di  allontanamento, in questo caso dalla zecca, per ricoprire successivamente dopo sentenza, eventualmente altre cariche ecc. ecc..

 

 

In caso in questione al contrario di sopra, l’esecuzione immediata del processo e’ veloce (1° 2 giorni massimo), questo, non e’ come le altre esecuzioni,  che necessitavano di almeno 15-20 giorni  per  aprire l’istruttoria,  per poi vedere la  terminazione in tempi non brevi.

 

 

Non vengono rifuse le monete con la sigle MA:M ma riconiate dal massaro entrato immediatamente con Decreto  in Carica, (la riconiazione viene approvata con tolleranza dal Senato), limitandone i lunghi tempi necessari della rifusione, con relativo danno alla zecca e forte danno agli organi esecutivi di distribuzione delle monete ( banco di cambio, stamperie, maestranze ecc.),  ovviamente,  i costi erano tutti addebitati al massaro condannato e credetemi, le cifre erano molto elevate.

 

 

L’ordine del ritiro delle monete circolanti nella citta’ di venezia e’ immediata, dando informazione verbale di esecuzione,  per l’appunto immediata sui banchi di cambio ma non con proclama, (sconveniente e al tempo stesso imbarazzante per i Provveditori Sopra ori et Arzenti), mentre per il ritiro delle stesse in tutto il dominio, la macchina burocratica informativa ed esecutiva, risulta abbastanza lenta, si parla di minimo dieci-dodici  giorni.

 

 

Non avendo trovato fino ad ora, l’elemento chiave della condanna inflitta dai Provveditori e non avendo trovato la documentazione che riguarda la sospensione, anche al sottoscritto  potrebbe forse fare sorgere alcuni dubbi portandomi a concordare  con il Sig.Gigetto.

 

 

Rimane comunque la prova, schiacciante a mio avviso, riguardante il documento datato 22 settembre 1634.

Con Decreto Esecutivo il massaro MA.M, viene immediatamente sostituito da Alvise Zusto, stranamente, senza dare delle motivazioni scritte accuratamente valide, comportamento molto insolito da parte dei Provveditori e della Magistratura, ma questo non l’unico avvenuto negli anni della Repubblica, ve ne sono molti altri di casi simili.

 

 

Il massaro MA.M, non viene citato in nessuna filza o Decreto negli anni a venire e non e’ menzionato in nessuna delle altre innumerevoli Cariche, affidate ai Patrizi della Repubblica.

 

 

Quindi il massaro Marc’Antonio Malipiero,  scompare definitivamente dalla vita politica della Repubblica Veneta, confermando, che la condanna deve esserle costata molto cara,  tanto e vero che non si trova nemmeno censito il suo nome sui necrologi della Repubblica…

 

 

Ancora una volta,  posso tranquillamente affermare che le monete con le sigle MA.M, sono rare,  anche se si trovano attualmente con discreta frequenza.

 

 

Se andiamo a vedere bene fino in fondo con vari tipi di ricerca, le monete in questione, sono veramente poche, perche’ sempre piu’ o meno risultano essere le stesse, riproposte sul mercato attuale attraverso cataloghi d’asta o convegni o privatamente, molte volte,  sia per lo scambio commerciale continuo, nondimeno, anche per la proposta sui mercati, delle varie  piccole o grandi collezioni private.

 

 

Il motivo e’ da ricercarsi nei  collezionisti,  che affidandosi a degli ottimi testi  di catalogazione generica della monetazione veneziana, finiscono, in un certo senso, ad attribuire a questa tipologia di monete, una non giusta importanza, penalizzandole infine con un’altra generalizzata causa;… la copiosa coniazione delle monete,  sotto il dogato di Francesco Erizzo.

Tendenzialmente perfetto, quindi, in maniera solita, queste monete in argento risultano monete comuni.

 

 

Luciano, hai ragione di nutrire perplessità’,  ma alla luce delle purtroppo poche notizie che sono riuscito a trovare porto a trovare un filo logico e non privo di fondamenta.

Sono perfettamente d’accordo sul fatto che MA.M,  avesse sicuramente avuto complici all’interno della zecca,… resta comunque il fatto che era lui il …responsabile di zecca…

 

 

Per  finire, rispondendo alla seconda domanda riguardante il ritrovamento….

 

 

Purtroppo in tutti i ritrovamenti avvenuti  in anni passati e  anche recenti, hanno portato ad un’immissione a volte notevole o relativamente, di monete sui mercati mondiali.

 

 

Le monete della Repubblica di Venezia, con la sua media  fruibilità,’ sui mercati, hanno portato a rivedere, sebbene in base all’assorbimento da parte dei collezionisti la rarita’ delle stesse  in un lasso di tempo mediamente lungo,  riportando anche se con un po’ d’affanno,’ la giusta attribuzione di rarita’.

 

 

Infine…

…sono convinto che voi del forum non siete degli umili collezionisti…ma  siete come me…dei collezionisti.

 

 

 

 

Cordialmente a tutti voi i miei migliori saluti e grazie

 

 

                       R.M.Bordin

Modificato da bordinrolandomirko
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Supporter
Inviato

Buona serata

 

.... e grazie Rolando della "giunta" :pleasantry:

 

sebbene gli archivi della Serenissima siano tutt'ora monumentali per vastità, evidentemente qualche buco c'è; che sia dovuto a dispersioni, a trafugamenti dell'era napoleonica o asburgica o a rovina del materiale a causa di eventi naturali; beh ..... questa volta sei stato sfortunato e il buco con le motivazioni dell'allontanamento del massaro "reo" l'hai trovato. :pardon:

 

Sul fatto che la Serenissima "facesse sparire carte compromettenti" semmai sia successo, credo che sia da considerarsi una eccezione; magari per coprire qualche persona coscicua di governo? Mah....

 

La Repubblica era fondata su magistrature che avevano responsabilità in parte correlate tra loro e tutto veniva scritto, non fosse altro per evitare che qualcuna interessata chiedesse conto all'altra.

 

Certamente le informazioni non venivano "propalate" ai cittadini, ma restavano scritte negli archivi, come si son trovate - infatti - centinaia di relazioni del senato che disponeva, tramite spie o sicari, di ammazzare questo o quel nemico; oppure le centinaia di carte del Consiglio dei X, che disponeva che venisse inviato questo o quel veleno al Podestà o Capitano veneziano del caso, per far fuori una spia antiveneziana o un sobillatore.....

 

Perfino il "tremebondo" Consiglio dei X scriveva tutto e non poteva far diversamente, anche quando decideva, per via "destra e secreta" di "togliere dal mondo il tristo spione", annegandolo :rofl: :rofl: :rofl:

 

saluti

luciano

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