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Risposte migliori

Inviato

AHahah che ansia Sta moneta :(

Non so davvero da che parte a prenderla...

Due facce che guardano a sinistra!?!?

Io l'ho acquistata d'impulso anche per via del prezzo (10€)... Però se avessi saputo che mi avrebbe dato da pensare... L'avrei presa lo stesso :D

 

Già solo tutta questa ricerca ti ha già ripagato come soddisfazione dei 10 euro spesi...comunque vada a finire! :D


Inviato

DE GREGE EPICURI

Sì, l'ho emessa personalmente...circa 2300 anni fa. Mi interessava creare un UNICUM con legenda latina e greca. Una operazione lucrosa, un po' come certe trovate di Vittorio Emanuele III, quando promuoveva rare prove di conio o faceva battere monete in pochissimi esemplari (in fondo, una specie di insider trading, come le recenti operazioni sulle Banche Popolari...)

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Inviato

Quindi la diamo per falsa?!?

Di certo un prodotto di fusione !!!   :nea: :nea: :nea:


Inviato

Confermo le vostre impressioni, è una fusione.


Inviato

Scusate la mia ignoranza.

Cosa si intende per fusione?

Per farla brevissima, in attesa che altri te lo spieghino meglio di me: una moneta può essere ottenuta essenzialmente in due modi: per coniazione o per fusione. La coniazione necessita di due stampi incisi, i conii, tra i quali viene infilato il metallo (flan?) che costituirà la futura moneta. In seguito ad una forte pressione (dovuta ad una martellata o ad una pressa, per esempio), il metallo riporterà ciò che era stato inciso sui conii. Con la fusione, invece, si fa colare semplicemente del metallo bollente in uno stampo. Le due tecniche portano chiaramente a risultati diversi: per esempio, una moneta coniata avrà rilievi più definiti e meno "impastati, e può presentare le così dette "linee di fuga" del metallo. Viceversa una moneta fusa sarà meno definita nei dettagli, può presentare il codolo di fusione e può presentare delle vere e proprie bolle (ben visibili sulla tua moneta). Spero di essermi spiegato


Inviato

Vi vorrei segnalare un elemento curioso che talvolta capita di vedere nei falsi ottenuti con tecniche di basso livello o comunque in quelli di vecchia produzione.

Si tratta di un'iclusione che, nello specifico, è data dal distacco di una piccola porzione del refrattario che componeva lo stampo e che è rimasta incastonata della fusione.

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