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Inviato

Ciao a tutti!

Mi stavo chiedendo se esistono dati circa le "tirature" dei vari imperatori (ovviamente a grandi linee, considerando che probabilmente parte delle monete coniate veniva poi ritirata e distrutta suppongo!). Ci sono testi di riferimento?

Detta in altre parole, se si vede una moneta ma sul momento non si ha una classificazione precisa riferita a RIC, Sear ecc che possono dare un grado di rarità (opinabile magari in certi casi?), c'è un modo per stabilire a grandi linee se si tratta di una moneta legata ad un imperatore comune o più raro sul mercato? Si prende come riferimento la durata dell'impero ad esempio? O si basa tutto sull'esperienza e sulla percezione del mercato che ha il singolo collezionista?

Grazie a chi vorrà darmi il suo parere!


Inviato

se hai 150 cataloghi d'aste cominci a farti un'idea di quante volte appare un imperatore.


Inviato

All'epoca le tirature dipendevano dalle necessità di circolante.

Un Imperatore è raro se non è frequente nelle aste e nei listini.

Un Imperatore è raro se ha regnato per poco tempo.

Un Imperatore può essere raro se è una delle cosiddette icone. Esempio : Nerone.

Sono rari ( alto impero ) per esempio : Galba, Otone, un po meno Vitellio.Elio, Pertinace, Didio Juliano, Pescennio Nigro. Gordiano I e II

Guarda le aste di monete imperiali e ti fai un'idea.

Auguri e saluti cordiali.

Inviato

Vitellio penso sia più raro di Galba.

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Inviato

Ciao..imperatori molto rari, accanto a quelli indicati da rorey, sono gli usurpatori e quelli del V° sec. D.C...Direi, per esempio, Urano Antonino, in un'asta Roma Numismatics, un suo aureo partiva, se non erro, da 50.000 sterline. ..Costantino III°, Giovino, Massimo e chiaramente, Antemio, Giulio Nepote, Romolo Augustolo, di cui si conoscono soltanto solidi.Per gli imperatori del III ° secolo Gordiano I° e II°

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Inviato

DE GREGE EPICURI

Un paio di cose, fra le tante che si possono dire:  un imperatore è raro se ha regnato poco, se ha coniato poco  (per "avarizia" come Tiberio, o perché disponeva di poco metallo, come alcuni usurpatori, ecc.), se molte sue monete sono state rifuse o ritirate (in caso di damnatio memoriae), se è estremamente richiesto dai collezionisti per motivi di vario tipo (Nerone, ma non solo),ecc. Ma in molti casi non tutte le monete di un certo imperatore sono rare: ad es., di Augusto è più difficile (oggi) trovare denari che bronzi;  mentre per quasi tutti i primi Severi  (Settimio Severo e Iulia Domna,ma anche Caracalla,Geta ed Eliogabalo) i denari sono comuni, ed i bronzi rari.  Poi ci sono aspetti che riguardano la singola moneta, ma la tua era una domanda generale.

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Inviato

Grazie a tutti per le risposte! Ho capito che è l'esperienza a fare il grosso in queste valutazioni, oltre a una notevole cultura in materia! Faccio tesoro delle indicazioni che mi avete dato, sia a livello di nomi dei vari imperatori, sia a livello di parametri che vengono valutati.

Grazie ancora!


Inviato

Parlando dell'impero delle Gallie, sono rare le monete di Mario che ha regnato 2-3 giorni, quelle dell'usurpatore Leliano e le monete a nome di Postumo coniate a Milano ed attribuite ad Aureolo, della serie dedicata agli Equites.

Per non parlare di Domiziano II, di cui esistono solo due esemplari conosciuti.


Inviato (modificato)

Salve a tutti...secondo me il discorso sulla rarità delle monete si può dividere in due categorie...quelle degli Imperatori effettivamente rari o rarissimi come per esempio i già citati imperatori Mario,Leliano,Pertinace o Pescennio Nigro ma ancor più Regaliano,Bonoso,Aureolo,Uranio Antonino o imperatrici come Dryantilla e altri,perché hanno regnato talmente poco che il circolante a loro nome era scarsissimo (ma anche per altri motivi che non ripeto perché sopra citati)....oppure in Imperatori o imperatrici non effettivamente rari come Agrippina Maggiore o Nerone..che non sarebbero affatto introvabili o quasi (eccetto alcuni tipi come il famoso porto di Ostia,per quanto riguarda Nerone) tanto è vero che compaiono spesso in cataloghi e listini vari,ma sono comunque rari perché la domanda è relativamente alta e in genere chi li ha se li tiene,soprattutto difficili da trovare in alte conservazioni...L'argomento è quanto mai vasto e interessante

Modificato da Anniovero

Inviato

Quindi la effettiva rarità (intesa come numero di pezzi esistenti) è solo uno dei fattori, si deve anche considerare quanti di questi pezzi circolino effettivamente non immobilizzati nelle collezioni..in questo modo un certo imperatore diventa "raro" per il fatto che la grande richiesta fa lievitare i prezzi e che le monete restano poi stabili in collezione.. Interessante, non ci avevo pensato!! In tal senso allora, per pezzi di cui esistono solo 2-3 esemplari (come quelli citati da Exergus) il parametro di rarità è quasi non quantificabile in quanto chi li possiede difficilmente se ne libererà..il mercato in un certo senso si annulla per quei pezzi da rari diventano letteralmente introvabili..anche perché (da quel poco che credo di aver capito) essendo vietata la commercializzazione di nuovi ritrovamenti, che andrebbero consegnati allo Stato, quei 2-3 pezzi non potranno mai diventare 5-6 sul mercato dato che apparterrebbero di diritto allo Stato..esatto? Sto esprimendo i pensieri stile flusso di coscienza e non so quanto risultino comprensibili, oltretutto fuori tema rispetto alla mia domanda iniziale ma l'argomento mi interessa! :)


Inviato (modificato)

Certo Domiziano II è assolutamente introvabile come è certamente rarissimo Domizio Domiziano,un suo esemplare è,ad esempio,presente nel catalogo on line della Numismatica Varesina (R4)...Altre monete possono essere rare o molto rare anche se l'Imperatore è comune come ad esempio risulta per Claudio,dove i bronzi sono relativamente comuni ma molto rari i denari e lo stesso vale,anche se in minor misura per Caligola,nel senso che i denari sono ugualmente molto rari così come i suoi sesterzi ma non i suoi assi e dupondi...O al limite anche Tito,dove il suo sesterzio raffigurante il Colosseo o,come giustamente chiamato allora,anfiteatro Flavio,risulta molto raro e saltuariamente esitato in aste pubbliche

Modificato da Anniovero

Inviato

Io per regolarmi riguardo la rarità di un imperatore uso l'elenco che allego.

basato sui dati dell' autore di ERIC II.

è semplicemente la ripartizioni di tot monete vendute sulle aste in un tot periodo.

 

semplice efficace.

sfido chiunque a trovare un metodo più semplice e "verosimile" per rispondere ad un quesito del genere.

 

saluto

Rarità (30-11-2011).pdf

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Inviato (modificato)

Ottimo e interessantissimo Vigno..?

Modificato da Anniovero

Inviato

Ottimo metodo, da quel che ho capito rifarsi al mercato è un buon punto di partenza, con questo elenco si ha un riscontro a colpo d'occhio! Lo scarico e lo conserverò, grazie mille!!


Inviato

Io per regolarmi riguardo la rarità di un imperatore uso l'elenco che allego.

basato sui dati dell' autore di ERIC II.

è semplicemente la ripartizioni di tot monete vendute sulle aste in un tot periodo.

 

semplice efficace.

sfido chiunque a trovare un metodo più semplice e "verosimile" per rispondere ad un quesito del genere.

 

saluto

 

Ottimo, quel che ci voleva. A quale periodo e a quale area geografica si riferiscono i dati @@Vigno se lo sai, grazie.


Inviato (modificato)

Grazie Vigno! Interessante pdf e sito di riferimento!

 

Alcuni valori sono interessanti altri piu' discutibili e fanno pensare che o la nostra percezione è sbagliata o il periodo di riferimento per le aste è stato troppo breve e/o le aste prese in considerazione sono solo una parte non rappresentativa del mercato.

 

Dati interessanti:

 

-Costantino I quasi doppia l'imperatore in seconda posizione (Costanzo II). Ossia è il doppio piu' comune di qualsiasi altro imperatore sul mercato (e ha coniato di conseguenza almeno il doppio delle monete, a grandi linee, forse..).

-Traiano e Adriano sono piu' comuni di Antonino Pio, non l'avrei detto ma ci puo' stare.

-Claudio e Claudio II hanno lo stesso grado di rarità, a distanza di piu' di due secoli, una interessante casualità.

-Livia parrebbe molto rara, quasi al livello di Gordiano II, comunque piu' rara di Giulia Titi, Didio Giuliano e Agrippina. Questo non me l'aspettavo...

-Pertinace parrebbe abbastanza comune, due volte piu' comune di Agrippina, Giulia Titi e Didio Giuliano, che hanno tutti e tre la stessa rarità. Anche questo non me lo sarei aspettato.

Modificato da cliff

Inviato

 

è semplicemente la ripartizioni di tot monete vendute sulle aste in un tot periodo.

 

 

 

L'unica obiezione che mi sento di fare è che si tratta di una rarità "commerciale". Alcuni Imperatori, come Costanzo II, sono relativamente meno comuni poiché commercialmente poco rilevanti.

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Inviato

Nikko ha perfettamente ragione, purtroppo oggi la  rarità è più di tipo "commerciale".

Vedi il caso del Sesterzio (grande bronzo) di Britannico...

o all'introvabile Sesterzio di Otho (ma esiste?) che prima o poi qualcuno farà saltar fuori... :pardon:  :pardon:  :nea:  :rofl:  :rofl: 


Inviato

Interessante. È un indice di disponibilità commerciale dei nominativi.

Sarà un ragionamento contorto, ma pensavo che la rarità così stimata corrisponde all'offerta, per cui gli imperatori più comuni sono quelli più offerti. Tuttavia l'offerta è influenzata dalla domanda, che richiedendo di più alcuni nomi, ne aumenta i prezzi e quindi la frequenza dei passaggi in asta, diminuendone al contempo la rarità commerciale.


Inviato

Interessante. È un indice di disponibilità commerciale dei nominativi.

Sarà un ragionamento contorto, ma pensavo che la rarità così stimata corrisponde all'offerta, per cui gli imperatori più comuni sono quelli più offerti. Tuttavia l'offerta è influenzata dalla domanda, che richiedendo di più alcuni nomi, ne aumenta i prezzi e quindi la frequenza dei passaggi in asta, diminuendone al contempo la rarità commerciale.

 

Condivido. E' il probabile motivo per cui imperatori rari ma popolari commercialmente tipo Pertinace risulterebbero più comuni sul mercato di alcune Auguste, che tenderemmo a considerare non rare, ma che compaiono in realtà poco sul mercato perchè meno "popolari" e quindi meno vendibili.


Inviato (modificato)

Forse dobbiamo rassegnarci al fatto che la rarità assoluta per le monete imperiali romani non possa essere stabilità con precisione..... se non mettendo il naso in tutti i musei e collezioni, incluse quelle piccole  -_-

 

Si parlerà sempre di rarità relativa e di convenzioni  :rolleyes:

Modificato da Nikko

Inviato (modificato)

Concordo con Te @@Nikko...l'unicum

.penso sia il binio di Augusto all'archeologico di Napoli

Modificato da eliodoro

Inviato

Valà che il mio pdf, basato su dati oggettivi (aste, mercato) magari non sarà la verità assoluta (ovvio, d'altronde è utopica la domanda).... ma serve proprio per smettere di parlare di "rarità relativa e di convenzioni"  e cominciar a ragionare su numeri più concreti.

 

Poi, ovvio, è aggiornato al 2011.... se volete un ulteriore affinamento.... iscrivetevi a qual sito (che lo merita) e l'avrete al 2015.

Ma vedrete che la "classifica" resterà grossomodo invariata.


Inviato

ad esempio.... vedo che al momento ha censito 825693 monete (le imperiali) .... mentre il mio pdf 2011 era fermo a 400460 monete.

 

capisco voglia 15 dollari al mese per "sbloccare" le imperiali.

 

Se qualcuno fa il passo.... prego girare il pdf aggiornato al 2015  :blum: 


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