Vai al contenuto
IGNORED

Colonia Nemausus


gpittini

Risposte migliori

DE GREGE EPICURI

"Colonia Nemausus (oggi Nimes) fu fondata attorno al 45 a.C.da Tiberio Nerone con diritto latino, ed ebbe subito una zecca che battè normali monete di bronzo. La monetazione di Nemausus, trasformata in colonia di diritto romano sotto Augusto (forse nel 27 a.C.,quando  l'imperatore si trovava in Gallia, o più tardi) costituisce una delle più interessanti, nel panorama un po' troppo prevedibile della tipologia del primo imperatore. La colonia, situata sulla strada che dall'Italia portava alla Penisola Iberica, aveva una felice posizione strategica; dopo il 30 a.C. probabilmente ricevette dei veterani che avevano combattuto in Egitto. Da qui sarebbe nato il tipo stabile di Nemausus, rappresentato da un coccodrillo incatenato ad un ramo di palma: ovvero dall'animale che nell'immaginario collettivo dei romani rappresentava l'Egitto cattivo (quello da battere), e non l'Egitto buono, quello fertile grazie al Nilo, che inviava frumento a Roma, rappresentato dall'ippopotamo e dalla palma Esso sarebbe riconducibile ad Apollo Aziaco, una divinità ovviamente cara a tutti quelli che avevano combattuto nella campagna d'Egitto".

(da: Adriano Savio, Tre Imperatori-tre riforme monetarie, 2000,Numero speciale di Cronaca Numismatica, inverno).

 

Ho voluto premettere queste poche righe di Savio, che forniscono la più semplice e convincente spiegazione del famoso "coccodrillo nelle Gallie", mistero che ci ha sempre tutti affascinato. Questa moneta è stata sicuramente coniata in un mucchio di pezzi,  e con numerose varianti : capo di Augusto nudo o coronato di quercia oppure di alloro. La corona rostrata di Agrippa ricorda la vittoria navale di Nauloco, di cui Augusto aveva avuto in riconoscimento ufficiale.

Questa moneta mi è sempre piaciuta, patinata o meno, ben o mal conservata, intera o dimezzata (sempre verticalmente!) Proporrei di postare un po' di immagini, e comincio io con l'ultimo acquisto, assolutamente privo di pretese, anzi al D abbastanza bruttino.

post-4948-0-05944000-1422884747.jpg

Modificato da gpittini
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Visto che questa era proprio brutta, eccone una dimezzata, per funzionare come un asse. So che infuria la polemica; la moneta-base era asse o dupondio? Personalmente, propendo per il dupondio.

post-4948-0-90351500-1422885154_thumb.jp

Link al commento
Condividi su altri siti


Integro: la nuova colonia inizo a coniare moneta con un obolo d'argento rpc 519 http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=143020

poi due monete in bronzo rpc 520/1, la 520 viene attribuito il valore di semisse, mentre la 521 di quadrante:  http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=121716   http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=121716quest'ultima viene attribuita ad Ottaviano.

La serie di Augusto e Agrippa ha quattro tipolopie di monete: rpc 522 e 523 si differenziano sostanzialmente da peso la 522 pesa quasi 4 grammi di più della 523.

La rpc 524 ha la testa di augusto laureata:  http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=60648la rpc 525 ha ai lati dei ritratti una P. http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=41392

Esiste anche una rpc 525 in questa il coccodrillo risulterebbe incatenato, diversamente dalle altre e dovrebbe trattarsi forse di una offerta votiva. http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=46953

( liberamente tratto dal RPC I e sintetizzato al massimo )

Modificato da AlfaOmega
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


DE GREGE EPICURI

Molto belli quei due argenti, che non avevo mai visto (credo siano notevolmente rari!) Vi mostro un ennesimo coccodrillo, che qui ha un muso sottile,da alligatore. Ma dove sono i vostri coccodrilli? Perché ogni collezionista ne ha almeno uno.

post-4948-0-43968200-1422910454_thumb.jp

Link al commento
Condividi su altri siti


Che ne dici di questa?

post-3247-0-70786200-1422916280_thumb.jp

(é del Dansk, ma mi trovavo la foto sotto mano...)

Modificato da g.aulisio
Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

Supporter

Ciao

ecco il mio coccodrillo coniato dal 10 al 14 Dc con P P al dritto, e qualche esempio fratturato.

 

Silvio

post-4344-0-11318400-1422984376_thumb.jp

post-4344-0-57957500-1422984460_thumb.jp

post-4344-0-77594700-1422984481_thumb.jp

post-4344-0-35721400-1422984487_thumb.jp

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Ciao,

il mio mezzo "coccodrillo" l'ho presentato in questa discussione:

http://www.lamoneta.it/topic/126678-i-coccodrilli-di-nimes/?hl=%2Bcoccodrillo#entry1441057

 

Ciao

Illyricum

:)

Link al commento
Condividi su altri siti


DE GREGE EPICURI

Bellissima discussione, che scopro solo ora: in agosto pur con una chiavetta TIM ero in cima a un monte e riuscivo a collegarmi pochissimo. Se l'avessi vista prima, mi sarei semplicemente "accodato". Alcuni temi affrontati sono molto interessanti, e...che monete!  

Link al commento
Condividi su altri siti


Di coccodrilli se n'é parlato molto in passato. Ad integrazione di quanto linkato sopra:

http://www.lamoneta.it/topic/108697-antico-tentativo-di-divisione-dupondio-dorange/

http://www.lamoneta.it/topic/108587-una-col-nemparticolare/

Purtroppo non trovo la discussione in cui avevo postato i miei.

Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

DE GREGE EPICURI

Bella quella intera, ma ancora più interessante quella dimezzata con la contromarca. Riesci a decifrare meglio quest'ultima?

sembrerebbe questa Dspiga(?)D, l'ho evidenziata nella foto!

 

post-24919-0-14232900-1423491815.jpg

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


  • 6 mesi dopo...
  • gpittini ha evidenziato questo topic come importante
  • 4 anni dopo...
On 2/3/2015 at 10:55 AM, cliff said:

Il famoso e misterioso "patte de sanglier".... ;)

 

Questo è stato venduto a fine Novembre in asta a Lione:

 

post-2689-0-27501100-1422957244_thumb.jp

 

http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1583&category=33483&lot=1424917

 

 

Ciao a tutti. 

Ormai non è proprio più un mistero dopo gli articoli di Patrick Villemur, che non solo ha dimostrato che questi pezzi monetiformi sono contemporanei dei dupondii di Nemausus, ma anche che sono stati coniati nella zecca ufficiale. 

L’elenco degli esemplari conosciuti è stato publicato alla fine del ottocento da Antoine-Casimir Goudard, tra cui alcuni già individuati come falsi. (A.C. GOUDARD - Monographie des Monnaies frappées à Nîmes - Toulouse 1893 )

Si sapeva già per alcuni di loro che la provenienza bene documentata poteva essere collegata a un contesto cultuale o votivo (A Nîmes, il « Tempio di Diana », la Fontana di Nîmes inclusa nel complesso dell’Augusteum, e il castellum divisorium)

I tredici esemplari genuini che conosciamo sono stati coniati, invece quelli falsi trovati finora, sono tutti fusi.

I risultati dell'analisi della lega metallica eseguita su 11 esemplari museali si sono verificati identici ai dupondii dello stesso gruppo per gli ogetti autentici e diversi per quelli falsi. In particolare la differenza del tenore in piombo tra i 3 gruppi di dupondii (più importante per il gruppo Ib), che non poteva essere conosciuta dai falsari del XVIII e dei secoli seguenti si ritrova per i pezzi autentici « alla zampa ».

Un’altra prova è stata fornita dall’identità di coni (a volte per il paio di coni dritto e rovescio) tra dupondii dei gruppi Ib, II e III e alcuni pezzi «alla zampa», il che significa che anche per loro, la coniazione è durata almeno 40 anni. L’estenzione di metallo (la « zampa »)  risulta essere il canale di colata conservato durante la fabricazione dei tondelli e rilavorato poi a mano. 

Tre esempi:

-Esemplare trovato nel castellum aquae (1844) 

73D6F0EA-A616-4D93-9B01-5932BB79D5E8.thumb.jpeg.6da39b3b260dc4813b5bdc373b3995c0.jpeg

-Esemplare del British Museum, di cui la lega non è stata studiata, ma che l’autore ha potuto esaminare, e secondo lui è sicuramente autentico. (Mentre quello di Cliff è un falso fuso, ottenuto da un calco del esemplare di Londra)

16D71AB0-3132-440A-B093-DEF53AD76FA3.thumb.jpeg.32a6ef69a2f673dbf7b036416cb51dbe.jpeg

-Esemplare di Parigi  (si noti una rottura di conio al dritto del dupondius « c » che non esiste  ancora sul « b » e sull’esemplare di Parigi. Non è, in questo caso, un conio usato ricuperato).

BC69E3F5-B3A9-4435-AC58-CC957F2D67E5.thumb.jpeg.39c3339019dcf3aae84fa450b1c315f6.jpeg

Rimangono communque interrogativi, ad esempio sulla periodicità della coniazione, e a che tipo di pubblico erano destinati questi strani oggetti prodotti dalla zecca di Colonia Nemausus. 

3 articoli di Patrick Villemur  su’ll argomento, purtroppo in Francese:

Les médailles [de Nîmes] dites pieds de sanglier ». Nouveau regard, nouvelle analyse

Rome et les Provinces. Monnayage et Histoire. Mélanges offerts à Michel Amandry, 2017

https://www.academia.edu/41648525/Les_médailles_de_Nîmes_dites_pieds_de_sanglier_Nouveau_regard_nouvelle_analyse 

Sul bollettino della Société Française de Numismatique, P. Villemur, Maryse Blet-Lemarqand:

https://www.academia.edu/40130806/Les_dupondii_de_Nîmes_à_la_patte_de_sanglier_Nouvelles_analyses_métalliques_et_conclusions

Nel 2019:

https://www.academia.edu/41123437/Les_dupondii_de_Nîmes_à_la_patte_de_sanglier_II_Plusieurs_liaisons_de_coins_probantes

Modificato da Vietmimin
  • Mi piace 2
  • Grazie 1
Link al commento
Condividi su altri siti


DE GREGE EPICURI

Bellissimo intervento, il precedente: mi affretterò a leggere gli articoli di Villemur. Nel gennaio scorso (giusto prima del Covid) sono stato a Nimes, ed ho visitato a lungo il museo romano (era la meta principale del mio viaggio, anche se non l'unica). C'è una incredibile serie di queste monete, compresa una patte de sanglier, se ben ricordo (ma forse a questo punto soffro di una illusione mnesica?), oltre a moltissimi altri manufatti romani di ogni genere, lapidi, sarcofagi, ecc.  Vi consiglio fortemente il viaggio. Già che ci siete, passate prima da Glanum, da Baux de Provence e dal Pont du Gard. E magari da Arles.

Modificato da gpittini
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


1 ora fa, gpittini dice:

DE GREGE EPICURI

Bellissimo intervento, il precedente: mi affretterò a leggere gli articoli di Villemur. Nel gennaio scorso (giusto prima del Covid) sono stato a Nimes, ed ho visitato a lungo il museo romano (era la meta principale del mio viaggio, anche se non l'unica). C'è una incredibile serie di queste monete, compresa una patte de sanglier, se ben ricordo (ma forse a questo punto soffro di una illusione mnesica?), oltre a moltissimi altri manufatti romani di ogni genere, lapidi, sarcofagi, ecc.  Vi consiglio fortemente il viaggio. Già che ci siete, passate prima da Glanum, da Baux de Provence e dal Pont du Gard. E magari da Arles.

L'ho visitata questa estate, bellissima. Anche Orange e Vaison- la-Romain meritano una visita ?

Link al commento
Condividi su altri siti


@gpittini Non si sbaglia, due dei 4 esemplari nimensi ci sono esposti, quello scoperto nel 1876 a Vaison la Romaine (10), e quello scoperto nel 1844 durante lo sgombero della casa costruita sul Castellum Aquae di Nîmes (9). Tutti e due facevano parte della collezione donata da A.C Goudard al museo di Nîmes, di cui divenne poi il curatore. Scusatemi per la pessima qualità delle foto.

 

2D1A901E-A2AC-40B1-9D8E-195EA7C2A9C8.jpeg.7d00442d810201ca6b23fab1c1be6630.jpeg  20E102A0-5419-464A-9B05-5B83347B527D.jpeg.0892c32210ed11c4fe2b9e0a6e161ecc.jpeg

 

A quel tempo il piccolo museo era ospitato nella Maison Carrée, è probabile che questi due oggetti studiati con tanta cura da Goudard, eranno già esposti in una di queste vetrine:

 

84E49F0E-5437-4977-A5EA-8E00EE8935FA.thumb.jpeg.72d50c34bb165d5c52d8046eac2ba7c3.jpeg

Link al commento
Condividi su altri siti


Il primo a raggiungere un museo fu l’esemplare di Berlino acquisito nel 1700, assieme alla collezione di Giovanni Pietro Bellori, conservatore delle antichità di Roma, deceduto nel 1696. La sua provenienza rimane ignota.

B003FFBA-07D4-46B9-A85B-BEC1D42CEA6F.thumb.jpeg.49e418b1bf87fa461610f745bb3ebe39.jpegAFCC3308-1265-420D-B0BB-D4110BAF293B.thumb.jpeg.e7dde18a43a8972d44df6de0cc13459e.jpeg

https://ikmk.smb.museum/object?lang=en&id=18215540&view=rs

L’ultima scoperta è stata quella del « campo di Cesare », un oppidum del Gard, a cinquanta kilometri da Nîmes, nel 1900.

Niente da allora, tranne qualche copia fusa avvistata sul mercato, spesso a partire da uno della dozzina di esemplari autentici conosciuti finora. 

Come l’esemplare del museo di Copenaghen (18) già visto, con la fissura originale arginata e la zampa decorata a tortiglione. Il numero 11 è quello genuino.

 

58F7D081-52DF-4E75-A679-0B278E35AD31.thumb.jpeg.86b343020deeb248a7babfd4fd964dd8.jpeg

 

Vi consiglio sopratutto, se venite nella zona, di non dimenticare il museo dell’ Arles Antique, molto più ricco ancora di quello di Nîmes. La sua stupenda collezione numismatica doveva essere messa in linea già da qualche anno, speriamo che sarà disponibile nel 2021.

Buon Natale a tutti!

Modificato da Vietmimin
  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.