Alla gogna!

[fedafa]

Qualche giorno mi sono recato a Balsorano (AQ) dove, nel vecchio borgo dominato dal castello Piccolonimi, vi è una piazza con ancora sul posto una gogna.

 

I pratica si tratta di un sedile in pietra dove il condannato (gli assidui frequentatori a leggere il cartello pare siano coloro che non pagavano i propri debiti) veniva fatto sedere ed esposto alla pubblica piazza (appunto alla berlina)

 

Ignoro però se fosse utilizzato qualche altro strumento di coercizione fisica (credo fosse incatenato visto un foro presente sulla pietra) o qualche cartello per deridere lo sventurato.

 

Quello che mi ha particolarmente colpito è stato il suo utilizzo fino al 1806. Credo infatti che tale punizione sia stata bandita con l'arrivo dei francesi nel Regno di Napoli.

 

 

Una veduta del castello

 

 

 

Se qualcuno ha altre immagini o documentazioni sull'utilizzo di questo strumento punitivo... 

 

 

[francesco77]

Molto interessante, il castello di Balsorano è bellissimo, tra l'altro è anche noto per esser stato utilizzato come set di alcuni film porno all'italiana. Il fatto che certi attrezzi vennero utilizzati dal signore di Balsorano fino al 1806 potrebbe coincidere con l'abolizione della feudalitá voluta da Giuseppe Napoleone.

Modificato 2 Febbraio, 2015 da francesco77

[iachille]

Salve, era una pratica diffusa in tutto l'abruzzo.

http://www.abruzzopopolare.it/lo-scaffale-dabruzzo/1943-la-lpietra-della-vergognar-nella-tradizione-popolare-abruzzese.html

[iachille]

Qualche giorno mi sono recato a Balsorano (AQ) dove, nel vecchio borgo dominato dal castello Piccolonimi, vi è una piazza con ancora sul posto una gogna.

 

I pratica si tratta di un sedile in pietra dove il condannato (gli assidui frequentatori a leggere il cartello pare siano coloro che non pagavano i propri debiti) veniva fatto sedere ed esposto alla pubblica piazza (appunto alla berlina)

 

Ignoro però se fosse utilizzato qualche altro strumento di coercizione fisica (credo fosse incatenato visto un foro presente sulla pietra) o qualche cartello per deridere lo sventurato.

 

Quello che mi ha particolarmente colpito è stato il suo utilizzo fino al 1806. Credo infatti che tale punizione sia stata bandita con l'arrivo dei francesi nel Regno di Napoli.

 

gogna.jpg

 

Una veduta del castello

 

castello.jpg

 

 

Se qualcuno ha altre immagini o documentazioni sull'utilizzo di questo strumento punitivo... 

A Ortona usavano il tommolo 

[eliodoro]

Ciao, leggevo che, però, la gogna fu ripristinata, come pena accessoria, per due soli reati, condanna ai lavori forzati e falsa testimonianza, con Decreto del 1815 di Ferdinando I°...non era applicabile alle donne...

Se può interessare:

https://books.google.it/books?id=qAMwAAAAYAAJ&pg=PA176-IA3&dq=Mettere+alla+gogna+%281815%29+decreto+ferdinando+I+portici&hl=it&sa=X&ei=-JHPVN6vMYGfygOvhoKIDA&ved=0CCIQ6AEwAA#v=onepage&q=Mettere%20alla%20gogna%20(1815)%20decreto%20ferdinando%20I%20portici&f=fal

Modificato 2 Febbraio, 2015 da eliodoro

[demonetis]

Non ne sono sicuro, ma mi pare che l'iconografia rappresenti il malcapitato incatenato a una colonna e non seduto. Forse l'immagine postata da fedafa è un vestigio di quel che rimane della colonna.

[fedafa]

Non ne sono sicuro, ma mi pare che l'iconografia rappresenti il malcapitato incatenato a una colonna e non seduto. Forse l'immagine postata da fedafa è un vestigio di quel che rimane della colonna.

 

Ovviamente vi sono diversi metodi di tortura che ricadono nel generico termine di gogna ma posso garantire che quello postato era proprio un sedile dove veniva posto il condannato, magari anche libero di muoversi ma legato come una bestia. Dalla foto non si vede ma vi è un foro passante nella pietra che suppongo potesse essere utilizzato per incatenare la persona evitando così la sua fuga. 

 

Anche nella cittadina di Tagliacozzo vi era una gogna molto simile, dal web leggiamo: "al centro recava il pilozzo, un sedile di pietra per debitori insolventi esposti alla pubblica gogna" . Mentre altro esempio lo troviamo in Lombardia (Chiavenna) dove il condannato, posto sulla pietra, era legato con una catena al collo bloccata in un muro adiacente alla pietra. 

 

Quindi mi pare esatto quanto scritto sul cartello vicino la gogna e da me riportato, almeno per questa tipologia di gogna.

 

@@iachille come funzionava il tommolo?

 

Grazie @@eliodoro per l'approfondimento.

Modificato 2 Febbraio, 2015 da fedafa

[iachille]

Ovviamente vi sono diversi metodi di tortura che ricadono nel generico termine di gogna ma posso garantire che quello postato era proprio un sedile dove veniva posto il condannato, magari anche libero di muoversi ma legato come una bestia. Dalla foto non si vede ma vi è un foro passante nella pietra che suppongo potesse essere utilizzato per incatenare la persona evitando così la sua fuga. 

 

Anche nella cittadina di Tagliacozzo vi era una gogna molto simile, dal web leggiamo: "al centro recava il pilozzo, un sedile di pietra per debitori insolventi esposti alla pubblica gogna" . Mentre altro esempio lo troviamo in Lombardia (Chiavenna) dove il condannato, posto sulla pietra, era legato con una catena al collo bloccata in un muro adiacente alla pietra. 

 

Quindi mi pare esatto quanto scritto sul cartello vicino la gogna e da me riportato, almeno per questa tipologia di gogna.

 

@@iachille come funzionava il tommolo?

 

Grazie @@eliodoro per l'approfondimento.

 

ecco è scritto qui

La «Pietra della Vergogna» nella tradizione popolare abruzzese

http://www.abruzzopopolare.it/lo-scaffale-dabruzzo/1943-la-lpietra-della-vergognar-nella-tradizione-popolare-abruzzese.html

 

ciao.

 

 

[fedafa]

Grazie @@iachille. Dal tuo link abbiamo conferma come questa tipologia di gogna fosse in pratica utilizzata per lo più da debitori insolventi, addirittura in maniera volontaria. Gente di altri tempi per cui l'onore ancora contava qualcosa. Emblematica al riguardo l'ultima frase dell'autore dell'articolo che mi piace qui riportare:" Se fosse ancora oggi vigente, essa aprirebbe numerosi squarci sulla vita sociale dei nostri paesi e città, grazie appunto ai ‘falsi fallimenti’ messi in atto oggi da numerosi commercianti. Vedremmo così file interminabili di individui che leggendo tranquillamente il giornale attendono il loro turno per sedersi sul tummere e dichiarare il loro ben calcolato fallimento. D’altro canto, quale funzione dovrebbe avere oggi una pietra della vergogna, in una società che ha perso da tempo la vergogna? ".

 

A titolo di cronaca qualche anno fa ho avuto la possibilità di "provare" una gogna del tipo più classico, cioè la classica trave in legno dove si bloccavano i piedi del condannato (era del tipo multiplo potendosi bloccare più persone). Risaliva al XVI sec. ed il suo scopo non era per punire i colpevoli di reato ma, a dire della guida, serviva a far confessare i sospettati. Infatti si trovava in un'area di un castello (oggi al chiuso ma all'epoca esposta alle intemperie) e non in una pubblica piazza. Non era particolarmente scomoda nei 5 minuti in cui vi sono stato bloccato (per la gioia di moglie e figlie) ma credo che restare lì per giorni, all'aperto, con le piaghe che di sicuro si sarebbero formate e seduti sulla fredda pietra... forse aiutava il sospettato a fargli tornare la memoria...

[ARES III]

Non sono un esperto ma mi chiedevo se quel sedile poteva avere anche altre funzioni punitive, come ad esempio fungere da cippo per il taglio della mano per i ladri o peggio ancora per un esecuzione capitale realizzata mediante decapitazione ?

[fedafa]

Non sono un esperto ma mi chiedevo se quel sedile poteva avere anche altre funzioni punitive, come ad esempio fungere da cippo per il taglio della mano per i ladri o peggio ancora per un esecuzione capitale realizzata mediante decapitazione ?

 Non credo.

 

Quel tipo di esecuzioni, forse prettamente medievali, anche se comminate anche in tempi più recenti, credo si svolgessero in palchi rialzati in modo che tutti potessero assistere e prendere coscienza delle conseguenze di determinate azioni. Poi, anche per il sol fatto di salvaguardare la lama della mannaia, non credo che si usassero cippi in pietra ma più probabilmente in legno.