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IGNORED

"Tesoro" di Aquileia


Risposte migliori

Inviato (modificato)

Ciao,

spesso si parla di legislazione eccessiovamente stringente nei confronti dei Beni Culturali... e in effetti spesso lo è. Magari poter avere delle leggi un po' più illuminate! Che bello sarebbe non dover farsi tanti problemi ad acquistare le nostre adorate monetuzze, acquistandole da venditori professionali e conservandone i documenti di acquisto, senza i timori di sorta!

Ma poi ogni tanto salta fuori la notizia che fa meditare...

19 gennaio, quotidiano locale di Trieste:

... indagini sulla banda che ha rapinato la Cassa di risparmio di Cervignano il 3 giugno scorso a seguito della scoperta, in una delle 27 cassette di sicurezza forzate, di reperti archeologici provenienti dagli scavi di Aquileia, che lì non dovevano proprio essere. I malviventi, ritenendoli di scarsissimo valore, li hanno snobbati....

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2015/01/19/news/antichi-reperti-in-una-cassetta-della-banca-1.10700462?ref=search

... da una di queste cassette di sicurezza sono spuntati preziosi reperti archeologici provenienti dagli scavi di Aquileia. Una cinquantina di oggetti antichi, fra cui utensili, monete, e asce in ferro di epoca romana che i malviventi non hanno ritenuto avessero un valore apprezzabile. Tant’è che in parte li hanno abbandonati nella cassetta e in parte li hanno buttati a terra, ritenendoli non smerciabili. Si tratta, tuttavia, di un patrimonio archeologico che appartiene allo Stato e che nessun privato ha quindi titolo a possedere...

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2015/01/19/news/detenuti-illegalmente-da-un-privato-1.10700427?ref=search

22 gennaio, stessa fonte:

Vi consiglio di aprire il link per vedere le foto

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2015/01/22/news/i-carabinieri-recuperano-il-tesoro-di-aquileia-1.10716551?ref=search

24 gennaio:

L'ex primo cittadino di Aquileia, membro di un circolo archeologico, è stato accusato della detenzione. Dall'articolo sembra che i materiali siano stati ereditati dalla sua famiglia, inventariati e denunciati nel 1986. Quindi basterebbe una verifica. Ma sembra che ce ne siano in esubero.

Asce, pugnali e spade non erano roba mia e neppure della signora A., con la quale ho parlato più volte.

E potrebbero provenire dal contenuto di altre cassette vuotate.

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2015/01/24/news/il-tesoro-di-aquileia-inguaia-un-ex-sindaco-1.10728414?ref=search

Quindi:

o vi erano dei manufatti non inventariati (ma perchè rischiare?)

o vi erano altri manufatti in altre cassette appartenenti ad altre persone (magari, vista la natura metallica dei reperti, mediante uso di MD, non consentito nell'area)

Non entro in merito alle responsabilità e non prendo posizione in tal senso.

Ma calzassi il cappello con la Fiamma, come farei ad abbracciare l'ipotesi di un'apertura verso posizioni più liberistiche, tornando al prologo?

In più dando credito all'ex Sindaco, che avrebbe regolarmente segnalato la detenzione degli oggetti e li ha conservati in luogo sicuro, vi sarebbe qualcun'altro che li ha detenuti sì in luogo sicuro ma recuperati forse in maniera illegale. Quindi se diamo fede al Primo Cittadino... ci rimetterebbe lui (faccia e quant'altro) che si è comportato correttamente a causa del "solito furbo italiano"!

Una faccenda che assume aspetti pirandelliani... e che fa meditare.

Ciao

Illyricum

;)

Modificato da Illyricum65

Inviato

L'ex primo cittadino di Aquileia, membro di un circolo archeologico, è stato accusato della detenzione.

 

 Per correttezza ..... ex  sindaco di Cervignano, non di Aquileia.


Inviato

si potrebbe in qualche modo unificare le due discussioni? prima che cadano nel dimenticatoio entrambe. Al di là del furto in sé, che paradossalmente ha fatto "riesumare" tutta la vicenda, sarebbe utile poter conoscere meglio la questione... almeno per me che ancora aspetto di sapere quali fossero le oselle d'oro di Marano :) ormai mi ci sono impuntato!

oltre al fatto che io sono di quella terra, e sinceramente mi sento un po' preso in giro da questo - come da altri - fatti ben poco edificanti.


Supporter
Inviato

si potrebbe in qualche modo unificare le due discussioni? prima che cadano nel dimenticatoio entrambe. Al di là del furto in sé, che paradossalmente ha fatto "riesumare" tutta la vicenda, sarebbe utile poter conoscere meglio la questione... almeno per me che ancora aspetto di sapere quali fossero le oselle d'oro di Marano :) ormai mi ci sono impuntato!

oltre al fatto che io sono di quella terra, e sinceramente mi sento un po' preso in giro da questo - come da altri - fatti ben poco edificanti.

Buona giornata

 

Temo che la tua curiosità resterà tale .... non credo che chi di dovere si prenda la briga di fare di ciascuna una scheda per poi divulgare il tutto.

 

Più probabile - spero - che vengano un domani esposte in qualche museo, sperando anche che il domani ci trovi ancora in questo mondo....

 

Dalla foto, peraltro non chiara, visto che è stata scattata da lontano e le oselle non sono in primo piano, si può solo scorgere che sono montate su un supporto in filigrana, come talvolta le vediamo esitate anche nelle aste.

 

Consuetudine (ma questo lo sappiamo già) montarle a spilla o ciondolo per "portarle" e farne sfoggio; differente l'eventuale uso come "ex-voto"; sulla seconda eventualità, ho qualche dubbio, sono più propenso a ritenere che siano state donate alla chiesa come lascito.

 

Sarebbe veramente interessante sapere sotto quale doge sono state coniate, si potrebbe contestualizzarle.

 

saluti

luciano


Inviato

E bravo Luciano,

 

hai ragione su tutto. Precisiamo dunque che numerosi "tesori" di origine abbaziale o ecclesiastici nella mia regione (ma anche al di fuori) erano frutto di donazioni, lasciti, a volte eredità ecc. ecc.

 

La mia curiosità risiede nel fatto che la cittadina di Marano, ad oggi un delizioso ma piccolo borgo di pescatori, in passato è stata una città di tutto rispetto nell'ambito della laguna veneto-gradese. Addirittura se non erro nel VI secolo vi si tenne un concilio, e la sua posizione quasi a metà strada tra Grado e Rialto (ricordiamo che un tempo le due lagune erano praticamente unite) la rese di grande importanza.

 

Parliamo però di alto medioevo. Dopo il 1000 la comunitas Marani iniziò a decadere, rimanendo però ancora di una certa autorità dal punto di vista ecclesiastico. Il fatto che il tesoro (di sicuro già frutto di furti e non meglio precisati "alleggerimenti") contenga anche delle oselle in oro, verosimilmente sei-settecentesche, non deve trarre in inganno. Se non ricordo male anche i tesori di aquileia e di grado, ben più importanti, hanno oselle, medaglie ed altro materiale che può essere ricondotto appunto a lasciti molto successivi, anche di diversi secoli.

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