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Coll. Bovi


Layer1986

Risposte migliori

Quello che stanno facendo è infame, permettetemelo, soprattutto nei confronti della memoria del munifico benefattore e di sua moglie. Peccato che non vi sia un atto di donazione che condizioni il possesso della raccolta da parte del museo all'esposizione e divulgazione. In questo caso gli eredi potrebbero farsi forza con quello e chiedere la restituzione....

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Ho appena parlato al telefono con il dott. Gaetano Bonelli di Napoli, uno dei massimi collezionisti di cimeli civici partenopeo e grande esperto e pubblicista della storia della città. Abbiamo saputo che stanno già smantellando le vetrine blindate e che vogliono "buttare" le monete in una cassetta di sicurezza. Invierò subito il link di questa discussione al Bonelli che a breve provvederà ad iscriversi a questo forum e ad interagire con noi. Noi consigliamo di bombardare di email il sindaco di Napoli, una persona che a quanto pare è abbastanza sensibile a queste cose e che certamente sarà all'oscuro di tutto.

 

Francesco,

Sono d'accordo con te. Ma non e' la sola collezione Bovi ad essere in pericolo.

Quante collezioni hanno fatto gia' questa fine e quante altre la faranno?

Nell'immediato proponi un testo da inviare al Sindaco di Napoli e cita anche l'indirizzo e-mail.

Cominciamo subito.

Modificato da oedema
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  • ADMIN
Staff

Questo è un problema nazionale purtroppo.

L'Italia già fa poco per la valorizzazione del patrimonio artistico culturale e come se non bastasse, in questo triste contesto, la numismatica continua ad essere vista come figlia di un Dio minore.

 

Come prima cosa sposterei questo appello/discussione in piazzetta per coordinare un'azione congiunta con tutti gli utenti di questo forum.

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Questo è un problema nazionale purtroppo.

L'Italia già fa poco per la valorizzazione del patrimonio artistico culturale e come se non bastasse, in questo triste contesto, la numismatica continua ad essere vista come figlia di un Dio minore.

 

Come prima cosa sposterei questo appello/discussione in piazzetta per coordinare un'azione congiunta con tutti gli utenti di questo forum.

Ok. Puoi spostarlo in piazzetta. Avrà più visibilità. Io non posso spostarlo ora perché sono fuori ufficio ed è un po ' complicato farlo con lo Smart Phone. Grazie mille

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  • ADMIN
Staff

1. Bene, per prima cosa direi di individuare degli interlocutori.

 

Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo (Dario Franceschini) -> modulo online

Sindaco di Napoli (Luigi de Magistris) -> sindaco @ comune.napoli.it

Assessore alla Cultura e al Turismo Comune di Napoli (Gaetano Daniele) -> assessorato.cultura @ comune.napoli.it

 

Eventualmente sarebbe utile capire se la donazione era vincolata all'esposizione permanente

(perchè questo dovremmo chiedere quando doniamo le nostre monete)

 

2. Preparare delle bozze di lettere da inviare (come quella preparata da Oedema)

 

3. Invierò una comunicazione a tutti gli utenti per chiedere di aderire a questa iniziativa. Iniziativa che se porterà dei risultati potrà essere ripetuta per altre situazioni analoghe. 

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@@francesco77 , gentili utenti, amministratori e curatori del sito,

 

come ho detto penso che le mail contino poco,

bisogna inviare un esposto/ denuncia con le firme,

sia al ministero, che alla soprintendenza che al sindaco,

chiedo agli amministratori se anche il forum Lamoneta  tutto si può unire,

nell'inviare un esposto/denuncia,

dovrebbero unirsi a noi anche i circoli numismatici,

le associazioni di storia, studiosi, collezionisti etc. etc.

 "nell'unione la forza"

 

io per qualsiasi iniziativa ci sono

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  • ADMIN
Staff

La querela è la dichiarazione con la quale la persona che ha subito un reato (o il suo legale rappresentante) esprime la volontà che si proceda per punire il colpevole.

 

Non credo sia lo strumento giusto, forse l'esposto che in sostanza è una segnalazione che il cittadino fa all’autorità giudiziaria per sottoporre alla sua attenzione fatti di cui ha notizia affinché valuti se ricorre un’ipotesi di reato.

 

Ma credo che qui non ci sia reato, purtroppo l'ignoranza non è perseguibile per legge.

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1. Bene, per prima cosa direi di individuare degli interlocutori.

 

Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo (Dario Franceschini) -> modulo online

Sindaco di Napoli (Luigi de Magistris) -> sindaco @ comune.napoli.it

Assessore alla Cultura e al Turismo Comune di Napoli (Gaetano Daniele) -> assessorato.cultura @ comune.napoli.it

 

Eventualmente sarebbe utile capire se la donazione era vincolata all'esposizione permanente

(perchè questo dovremmo chiedere quando doniamo le nostre monete)

 

2. Preparare delle bozze di lettere da inviare (come quella preparata da Oedema)

 

3. Invierò una comunicazione a tutti gli utenti per chiedere di aderire a questa iniziativa. Iniziativa che se porterà dei risultati potrà essere ripetuta per altre situazioni analoghe. 

 

Ho esaurito i "MI PIACE", ma e' come se lo avessi fatto.

La mia bozza di lettera non so se sia esaustiva.

Spero che tutti gli amici Lamonetiani aderiscano al tuo appello e che poi tu scelga quale lettera inviare e quando farlo.

Occorre fare presto, altrimenti con il trascorrere del tempo l'entusiasmo per questa iniziativa si affievolira'.

Grazie

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Bravo Reficul

Vediamo se come Forum possiamo attirare l'attenzione dei responsabili delle Istituzioni su problematiche come queste che stanno a cuore di tutti per la salvaguardia e la fruizione del nostro Patrimonio Culturale.

Il Forum e i suoi iscritti possono avere un ruolo rilevante in questo ambito.

La querela invece lasciamola da parte. Gia' si litiga troppo in Italia. Credo che abbiamo gia' gli strumenti per risolvere , o almeno tentar di, le questioni da soli con il dialogo e la collaborazione.

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Questa mattina ho letto le pagine introduttive del I volume del CATALOGO COLLEZIONE GIOVANNI BOVI E LUISA MASTROIANNI, e nella conclusione della storia della collezione a firma di Luisa Mastroianni Bovi si legge: ... la mia decisione di donare la collezione, affinché gli studiosi possano trovarvi fonte di studio per i loro lavori, è anche essa merito di mio marito, perché è lui che mi ha educata a capire l'importanza di un'opera d'arte Mi diceva sempre: <<Tu hai dei doveri verso le monete>>.

Non è un vincolo a tenere la Collezione esposta, ma potrebbe essere un punto su cui battere o da evidenziare. 

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Un vero peccato.

 

Però, trattandosi di un Museo privato, una volta tanto non possiamo prendercela con lo Stato e le sue articolazioni.

 

Ma rivolgere l'appello alla proprietà del Museo.... no?

 

M. 

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Chiedo all'avvocato @@bizerba62 scusandomi se dico una sciocchezza. Quando si fa una donazione di un bene artistico che ha come fine la musealizzazione e non l'arricchimento dell'Ente beneficiario non si può imporre una clausola che obblighi l'Ente stesso all'esposizione pena la restituzione dei beni agli eredi aventi diritto?

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"....non si può imporre una clausola che obblighi l'Ente stesso all'esposizione pena la restituzione dei beni agli eredi aventi diritto?"

 

Si, si poteva imporre.....non so però come sia stata strutturata la donazione nel caso concreto.

 

M.

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Io direi però non lasciamola poi cadere....., un testo uguale per tutti, anche conciso, una mail o un fax dove inviarlo e via..., senza fasciarsi troppo la testa se avrà o meno successo, in tutte le cose se non ci provi nemmeno non lo saprai mai e qualche, rara devo dirlo, volta il miracolo è successo....

Io credo che questa sia una giusta causa, cerchiamo di volare alto, di farne un obiettivo, un simbolo del forum per il momento, spero di tutta la numismatica italiana anche più avanti, però forza ....un forum credo debba perseguire con unità e determinazione anche questo, il caso è emblematico, incredibile in negativo, parliamo della Collezione del dott.Bovi, ma potrebbero essere altre, credo sia giusto per il collezionismo italiano, per la numismatica provarci, questo grande studioso, collezionista, donatore virtuoso merita che noi ci proviamo.....però almeno qui spero uniti.... 

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E' un articolo Francesco a dir poco fantastico, sarebbe da mettere in un box anche qui sul forum in Anthology o similare per ricordarlo, una storia che merita un altro epilogo, che non deve finire così....comunque si parla di atto di donazione, atto scritto su carta con dei precisi vincoli e condizioni da rispettare, ora però bisognerebbe capire dove sia per farlo valere e rispettare, però già questo articolo con queste dichiarazioni della moglie sono una buona partenza, poi ho visto che ci sono anche dei parenti più giovani....

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L'iniziativa è lodevole e sicuramente parteciperò affinchè sia ridata dignità alla collezione Bovi.

Ma perchè non pensare di far sollecitare il museo, oltre che da noi, anche da chi nel campo dei musei e della numismatica ha la voce grossa? Ad esempio sarebbe bello estendere l'invito a fare un pò di pressione anche al medagliere del museo archeologico di Napoli, i docenti di numismatica e museologia di Napoli, Caserta e Salerno; le associazioni di storia patria della Campania e dell'Italia tutta... e così via.

Sarebbe bello leggere una lettera aperta di sollecito dell'Istituto Italiano di Numismatica, della Società Numismatica Italiana e dell'Accademia Italiana di Studi Numismatici!!

E' importante che anche le istituzioni si diano la voce tra di loro, e che serva di monito anche a loro per il futuro, devono sentire il fiato sul collo!

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Ma una raccolta firme? Di quelle che si fanno online..basta un click!

Ma prima ancora farei una formale segnalazione e diffida alla soprintendenza dei beni culturali!

La collezione Bovi non deve finire nell'ombra, nell'oblio di una grossa cassetta di sicurezza. Farebbe la stessa fine di tante collezioni depredate.

La collezione Bovi è il simbolo di TUTTI quelli che amano le monete, non soltanto la monetazione meridionale. La collezione Bovi è metà del cuore di tutti noi. Di quelli che votano anima, corpo ed impiegano una intera vita per raccogliere, studiare, scrivere, parlare, URLARE di numismatica.

È il pieno fiore di tutto ciò che rappresenta la nostra cultura, la nostra meravigliosa scienza, portata all'ennesimo dolce sacrificio della più assoluta privazione a vantaggio pubblico.

Perché numismatica non è stare da soli, fare i professoroni nei circoli e nei caffè dei musei.

Numismatica è VITA, CONFRONTO, UMILTÀ.

E lo avevano capito Bovi, tutte le grandi menti del Circolo Numismatico Napoletano, tutti i più Nobili collezionisti del tempo.

Quelle monete che adesso si vuol buttare in un angolo, quelle teche che si stanno già distruggendo, sono il simbolo di ciò che noi dovremmo ambire ad essere.

Quelle monete sono anche mie, quelle monete sono anche nostre!

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Piu' che una raccolta di firme, peraltro encomiabile, sarebbe forse piu' efficace poter raggiungere i vertici del museo domandando spiegazioni e suggerendo alternative/soluzioni

Se qualcuno ha dei contatti o riuscisse a farli contattare da qualche personaggio influente delld nostre istituzioni culturali..

Come museo privato possono in teoria fare cio' che vogliono ma e ' ovvio che non potrebbero restare indifferenti se si porta il caso alla conoscenza di tanti interessati

Ad esempio se si riuscisse a pubblicare su un giornale a grande tiratura ( ideale il Corsera) un articolo ad hoc magari scritto da una buona firma non potrebbero restare indifferenti ..

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Non conosco questa realtà e uno in città forse può muoversi meglio, però scaricando da Internet risulta che il Museo fu chiuso per 12 anni e riaperto due o tre anni fa tramite questa Onlus che si è costituita " Salviamo il Museo Filangieri Onlus " dove su Internet c'è anche lo Statuto sociale, in pratica sembra ci siano state delle donazioni di aiuto tramite i soci di questa Onlus.

Ora probabilmente la situazione è precipitata e forse da loro si deve partire dall'ultimo anello....

Nello statuto della Onlus viene riportato" ha la finalità si salvare il Museo Filangieri dalla definitiva chiusura a cui ci sembrano condannarlo inesorabilmente la mancanza di risorse proprie e la incapacità delle istituzioni di far fronte sia ai doveri cui sono tenute per la salvaguardia dei beni comuni sia agli impegni assunti con l'accettazione della donazione. "

E l'ultima frase credo sia importante....

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Mi pare di capire che la proprietà del Museo abbiia innanzitutto il problema si "salvarlo" da un'inevitabile chiusura.

In questo caso il discorso dell'esposizione della Coll. Bovi viene necessariamente in un momento successivo.

Quanto a diffidare la Soprintendenza, non ne capisco francamente il senso, non essendo la stessa responsabile né della decisione di "tombare" la collezione né potendo la stessa decidere la sorte del Museo (privato) e della Collezione.

In altri tempi si sarebbe potuto pensare ad un intervento dello Stato finalizzato a rilevare il Museo, ma in questo momento storico dubito che ci siano risorse disponibili per un'operazione del genere.

Quanto a pretendere il rispetto delle condizioni a cui venne subordinata la donazione, l'art. 793 del C.C consente a chiunque vi abbia interesse di chiedere al donatario l'adempimento.......il problema però è che se il donatario non è economicamente in grado di mantenere l'impegno, diventa impossibile imporgli di rispettarlo.

Quanto invece alla risoluzione della donazione per inadempimento del donatario, l'azione spetta unicamente agli eredi del donante ma occorre che il testo della donazione contempli espressamente la possibilità di risolvere la donazione per il mancato rispetto delle modalità poste a carico del donatario.

M

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Credo comunque che sia opportuno anche magari citando la presa di posizione di questo forum e di altri interessati contattare l'attuale Direttore del Museo onde vedere e capire la situazione e se ci sono altre possibilità.
Penso che il Circolo Partenopeo potrebbe essere il primo interlocutore per capire se e' solo un aspetto di difficoltà finanziario o di priorità, in realtà nel sito del Museo la Collezione Bovi non viene citata.
Non si può escludere in caso di chiusura anche la possibilità che intervengano altri attori o che in subordine la Collezione possa essere messa almeno on line.


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Modificato da dabbene
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la numismatica nei musei credo abbia delle peculiarità proprie che la rendono, per se stessa, poco incline all'esposizione.

che ci piaccia o meno, a prescindere dal valore storico, archeologico, documentale, sociale, economico ecc ecc che una moneta può avere (e per estensione una collezione) è, dal punto di vista del "gusto comune", sicuramente meno accattivante di una statua, di un vaso decorato, di un'armatura, di un allestimento di reperti egizi, di un mosaico... e si potrebbe continuare con altri mille esempi.

che ci piaccia o meno, la numismatica è una disciplina che appassiona un numero ristretto di persone.

certo, in un museo riscuotono interesse determinati allestimenti numismatici, ma in linea di massima ritengo che una o più sale dedicate a una collezione numismatica sicuramente attirerebbe meno pubblico di una gipsoteca o di una sala dedicata all'antico egitto piuttosto che all'arte greco-romana. 

la comprensione e la fruibilità di una statua, pur prestandosi a molteplici livelli di "lettura", è sicuramente più immediata rispetto quella di una, apparentemente uguale ad altre 1000, moneta antica.

ecco quindi che in un paese come il nostro dove i finanziamenti ai musei sono limitati, dove gli allestimenti sono di per sé poco accattivanti, dove tenere aperta una sala in più comporta un dispendio di personale che non ci si può permettere... si arriva a decisioni come questa e le monete finiscono in qualche deposito.

certo ci sono delle eccellenze o dei casi che si discostano da questa tendenza (penso al museo Bottacin a Padova), ma comunque si tratta di pochi e fortunati casi. E anche per questi, ritornando al citato esempio, credo che chiedendo a 100 padovani che hanno frequentato la scuola dell'obbligo in città o in provincia, si trovi un numero significativo di essi che abbia visitato il museo civico o, appunto con la scuola, o per conto proprio, mentre il numero cali vistosamente verso lo zero per quel che riguarda le visite al medagliere del museo Bottacin.

si potrebbe parlare per ore di questo fenomeno che investe sfere che hanno a che fare con i finanziamenti, l'appeal, l'impostazione culturale nostrana e molti altri fattori.

la tanto invocata tutela dei beni storico-artistici dello stato e conseguentemente dei beni numismatici non si dovrebbe limitare alla sola repressione del commercio illegale degli stessi, ma dovrebbe anche salvaguardare le opere che già sono nelle disponibilità del patrimonio statale in quanto note perché presenti in musei pubblici e privati.

ma come fare se mancano i fondi anche per sostituire le lampadine dei lampioni che si bruciano lungo le strade?

Modificato da grigioviola
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Grave situazione. Non dimentichiamo però che il Museo Filangeri è privato e qui vorrei capire bene il suo ruolo giuridico e se può essere equiparato a un museo civico (e quindi sotto la diretta responsabilità del sindaco) e quale è il ruolo della Soprintendenza per la vigilanza del patrimonio artistico. La collezione Bovi non dovrebbe essere equiparata alla collezione del re V.E. III nel museo Massimo, che è un museo statale e la collezione stessa è di proprietà statale.

Visto che non è stata soddisfatta la disposizione testamentaria, forse sarebbe più opportuno procedere alla confisca della collezione e disporla in sede più appropriata e sicura…. Ma ci vuole un intervento mirato e ad hoc, quindi anche a livello politico.

Se penso a quello che è successo alla famosa biblioteca gerosolimitana (guarda caso anche essa di Napoli….), mi vengono i brividi.

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