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IGNORED

Scoperto in Svizzera l'archivio dei tesori rubati


Risposte migliori

Inviato

"Ripeto: non so quanto sia vero, ma se così fosse, ci sarebbero risvolti sociali non indifferenti su questi fenomeni. Che ne pensate?"

 

Se parliamo di un fenomeno riferibile a reperti di modesta/media rilevanza, potrebbe anche starci la considerazione che esso sia riscontrabile, in chiave di "welfare meridionale", se mi passate il termine, all'interno di alcune comunità che lo sfruttano per sostenere il proprio reddito.

 

In questo caso, i rapporto è spesso diretto tra "fornitore" e "committente" o si avvale di mediatori occasionali.

 

Quando però la dimensione della ricerca ed i mezzi impiegati in essa travalicano quella che può essere considerata un'organizzazione "artigianale" di piccoli gruppi o di singoli, il fenomeno assume connotazioni da criminalità abituale ed organizzata, ben diverse ed invasive.

 

Il salto di qualità del fenomeno è dovuto, a mio sommesso avviso, all'opera degli intermediari professionali, che per quanto scrivevo all'inizio sono i veri "motori" che determinano l'escalation criminale del fenomeno, unitamente - s'intende - ad un certo collezionismo "d'elite" totalmente privo di scrupoli.

 

Tale collezionismo, tuttavia, non potrebbe mai raggiungere i propri "fornitori" senza l'insostituibile opera di mediazione svolta da questi farabutti dal colletto bianco, che sguazzano con la stessa viscida disinvoltura tra i foyer delle direzione museali estere ed i covi dei boss mafiosi.

 

Quando questi squallidi personaggi, che non sono poi un numero così rilevante, saranno colpiti duramente con pene esemplari ed interdittive, la mia sensazione è che il fenomeno degli scavi clandestini non si potrà dire debellato ma certamente troverà terreno molto meno fertile.

 

M.


Inviato

Appunto.

 

Si è parlato di un Convegno pubblico svoltosi a Milano dal quale era uscita la seguente considerazione:

 

"Quando andai a sentire il Convegno a Milano del Mibac " L'identità perduta " il ritornello dei funzionari presenti fu quello di spostare l'interesse della catena dal finale all'iniziale, cioè evitare di perseguire collezionisti per qualche moneta con la provenienza da accertare che portano a risultati nulli o minimi nell'opera di contrasto, ma perseguire invece l'opera della grande prevenzione sui siti sensibili italiani.

  • Si parlo' anche in modo chiaro del fatto che questi erano da loro ben conosciuti e noti, si disse circa 15 e importanti, riferiti ad ambiti del sud Italia e che fosse giusto spostare risorse e mezzi sul controllo e la prevenzione in essi.

Si può sapere quali sarebbero questi 15 siti o no?

 

M.

 

Gli atti di quel convegno sono stati pubblicati e sono scaricabili, credo, dal Portale NUmismatico dello Stato. Ci sono anche i nomi degli intervenuti.

Se i siti non sono elencati e si vogliono per forza conoscere - mi sembra di capire - puoi sempre rivolgerti all'autore dell'intervento, senza farne un casus belli nazionale...


Inviato

"Se i siti non sono elencati e si vogliono per forza conoscere - mi sembra di capire - puoi sempre rivolgerti all'autore dell'intervento, senza farne un casus belli nazionale..."

 

Nessun casus belli nazionale......sarebbe stato interessante, ai fini della nostra discussione, se l'affermazione dei Funzionari fosse stata circostanziata con l'indicazione dei 15 siti....anziché buttare lì la cosa e non chiarirla...avremmo capito a quali siti intendevano fare riferimento.

 

Sarà fastidioso l'eccessivo distinguo....ma anche le superficiali generalizzazioni non sono da meno.

 

Soprattutto se si discute di un argomento come questo.

 

M.


Inviato

Appunto chiedi a chi ha ha citato i siti invece di continuare a lamentarti ...

E fallo sapere pure a noi ...


Inviato

Tempo fa, in un convegno numismatico, commentavo criticamente con un amico le tante monete, falsi compresi, provenienti (apparentemente) dalla Sicilia e immesse frequentemente sul mercato. Vicino a noi c'era un signore siciliano (non lo sapevamo) che si è sentito di rispondere. A suo dire in Sicilia e nel sud in generale è la mancanza di lavoro e di prospettive lavorative che spinge tante persone a cercare di barcamenarsi e dedicarsi alla ricerca ed al commercio di oggetti archeologici, monete comprese. Il signore in questione diceva che molto spesso le autorita' e le forze dell'ordine sono/sarebbero al corrente di questo fenomeno e lasciano/lascerebbero correre perché la gente deve mangiare. Non so se sia ovviamente la realtà o solo un punto di vista opinabile. Il signore raccontava anche di un paese dell'interno (non ricordo il nome) dove in seguito a dei lavori di sterro conseguenti ad una alluvione, sarebbe venuta alla luce un'importante necropoli. A suo dire, praticamente tutto il paese avrebbe partecipato alle ricerche clandestine di reperti. Ripeto: non so quanto sia vero, ma se così fosse, ci sarebbero risvolti sociali non indifferenti su questi fenomeni. Che ne pensate?

Non è proprio così...quel signore ha voluto solo dire la sua. Non ci sono traffici illeciti tollerati anche se ovviamnete, quando si tratta "minutaglia" è facile passare inosservati. Il problema è che se uno trova un sito importante nel proprio terreno, farà di tutto per evitare che si sappia in giro...procederà in proprio alla raccolta del materiale che emerge in superficie, talvolta evitando di procedere oltre, proprio per non destare allarme all'esterno.


Inviato

So benissimo che il signore diceva la sua.... Anzi l'ho proprio premesso. Di sicuro, a volte i fenomeni che sfociano nel malaffare, come il traffico di reperti, possono avere anche risvolti "ambientali" tipo quelli riportati dal signore in questione....


Inviato

"Appunto chiedi a chi ha ha citato i siti invece di continuare a lamentarti ...
E fallo sapere pure a noi ...
"
 
Vabbè, non sono io ad averne parlato per primo....e non è una lamentela ma una semplice richiesta di chiarimenti.
 
Comunque la Tua è una buona idea...e quindi voglio mandare una richiesta scritta per saperne di più.
 
L'unica cosa è che non trovo il punto dove se n'è parlato:

http://www.numismaticadellostato.it/pns-pdf/notiziario/Notiziario_3_2013.pdf

 

Qualcuno sa indicarmi dove si parla dei 15 siti, in modo da poterne fare un accenno nella richiesta che inoltrerò?

 

Così poi Vi faccio sapere quale sarà la risposta....... :pardon:

M.
 


Inviato (modificato)

Leggo ora la discussione, in realtà non è più una sezione dove vengo spesso....e mi ritrovo pagine sui 15 siti che ho citato in un post, caspita.... :blum:

Credo però di esservi poco di aiuto con ulteriori notizie, il Convegno fu ricco di interventi, ma ci furono molti intercalari durante, dopo ogni intervento e anche nelle domande finali, la frase anche a distanza di circa un anno me la ricordo, non ricordo però il relatore...., ma bisogna vederla anche inserita nel contesto del ragionamento in cui venne fatta, il concetto ma ne parlai abbondantemente nella discussione di un anno fa del dopo Convegno, è quello di passare ed utilizzare le poche risorse a disposizione piuttosto che su controlli sui collezionisti, cioè il terminale finale con scarsi o pochi risultati,  sulla prevenzione cioè sul territorio, invertire la catena, è chiaro che è su questo concetto che dovremmo esprimerci, se giusto o no, io personalmente ero e sono tuttora completamente d'accordo, poi che la prevenzione possa essere poca, solo su alcuni siti, magari anche random, che ci vorrebbe molto di più come impegno questo è altro, ma è sull'approccio che dovremmo credo valutare....altro mi dispiace non so....

Modificato da dabbene

Inviato

"Much Ado About Nothing".

M.


Inviato

Cossa .. Cossa ...

Vuoi vedere che alla fine i 15 siti /

- come notizia - erano una bufala .... sigh...


Inviato

Tanto rumore per nulla o quasi….

  • Mi piace 1

Inviato

Purtroppo è ciò che si rischia quando gli atti ufficiali non riportano quanto viene detto a voce al Convegno.

Non penso, infatti, che Mario si sia sognato quella che ha scritto al post 18.

M.


Inviato

Il TG1 di stasera, mercoledì, ha illustrato il recupero del materiale archeologico che era emigrato all'estero (soprattutto Svizzera). Sono in tutto oltre 5300 reperti, soprattutto vasi.

E' stata la conclusione di una indagine durata circa 10 anni e hanno fatto il nome del solito Becchina e che i trafficanti erano gli stessi anche con materiali provenienti da tutta Italia (e non solo dalla Sicilia).

Quindi, come avevo già rilevato, era una indagine abbastanza vecchia, iniziata nei primi anni 2000.

L'aspetto importante è il definitivo recupero di un buon numero di reperti archeologici, per un valore complessivo di 50 milioni di euro (mica bruscolini….).

Non si è parlato di monete antiche….

 

La notizia è ripresa poche ore fa anche da La Repoubblica (con vari dettagli):

 

http://www.repubblica.it/cultura/2015/01/21/news/reperti_archeologici-105443369/


Inviato

La cosa triste che il grande regista del saccheggio del patrimonio archeologico, Becchina, sia ancora a piede libero (grazie alla prescrizione dei reati) e che goda di un grande patrimonio [Palazzo ducale dei principi Pigantelli Aragona Cortes Tagliavia e un bellissimo feudo sempre dei principi Pignatelli Cortes, più due cementifici e produzione di un noto olio extra vergine d'oliva col marchio "Olio Verde"] che permette a lui di vivere molto agiatamente (lui che era di origini molto modeste e sappiamo come ha avuto i "finanziamenti").

Chissà se è possibile applicare la confisca come a patrimoni di provenienza mafiosa, almeno per ricuperare anche il danno economico allo Stato (compresi i costi delle lunghe indagini)….


Inviato

La cosa triste che il grande regista del saccheggio del patrimonio archeologico, Becchina, sia ancora a piede libero (grazie alla prescrizione dei reati) e che goda di un grande patrimonio [Palazzo ducale dei principi Pigantelli Aragona Cortes Tagliavia e un bellissimo feudo sempre dei principi Pignatelli Cortes, più due cementifici e produzione di un noto olio extra vergine d'oliva col marchio "Olio Verde"] che permette a lui di vivere molto agiatamente (lui che era di origini molto modeste e sappiamo come ha avuto i "finanziamenti").

Chissà se è possibile applicare la confisca come a patrimoni di provenienza mafiosa, almeno per ricuperare anche il danno economico allo Stato (compresi i costi delle lunghe indagini)….

Gia' ...

Prima di evocare i sempre soliti intermediari stranieri che sarebbero, a detta di alcuni , gli unici responsabili del trafugamento di beni archeologici e opere d'arte, guardiamo ai nomi dei "soliti" noti che ricorrono in tutte le inchieste ( medici, becchina, etc ) e che , tranne Medici l'unico ad essere stato condannato oltretutto in svizzera se non sbaglio) , sono ancora liberi nei patrii territori ...

Il piu' grande furfante , Bob Hecht , ex agente segreto e' mirto a 92 anni a parigi poco tempo fa. Z


Inviato

Adesso anche la Stampa:

 

http://www.lastampa.it/2015/01/21/blogs/diritto-di-cronaca/il-pi-grande-ritrovamento-archeologico-ma-nessuno-sar-punito-zLBFBEZzPMGOp64WRePGVM/pagina.html

 

dove viene formulata la consapevolezza di modeste punizioni contro i tombaroli. Non è escluso che in futuro ci sarà un forte inasprimento di pene contro i saccheggiatori di beni archeologici….

  • Mi piace 1

Inviato

Adesso anche la Stampa:

 

http://www.lastampa.it/2015/01/21/blogs/diritto-di-cronaca/il-pi-grande-ritrovamento-archeologico-ma-nessuno-sar-punito-zLBFBEZzPMGOp64WRePGVM/pagina.html

 

dove viene formulata la consapevolezza di modeste punizioni contro i tombaroli. Non è escluso che in futuro ci sarà un forte inasprimento di pene contro i saccheggiatori di beni archeologici….

 

speriamo anche perchè si è scoperto che i beni archeologici servono a finanziare associazioni criminose di altissimo livello.


Inviato

E poi i reati saranno pure prescritti, ma i nomi si sanno benissimo e se non si è potuto agire oggi, si può fare in modo che gli stessi non ripetano gli stessi reati domani.


Inviato

Ho visto il servizio al TG e bisogna ringraziare comunque le persone che lavorano nell'ombra per poter recuperare questi oggetti che fanno parte del nostro patrimonio culturale, con la speranza che i colpevoli non se la cavino con poco o nulla come sempre, ma siano date pene esemplari ed adeguate a quello che hanno commesso.


Inviato

ma le case d'asta?i facoltosi collezionisti per cui questa gente lavora?chi credete che siano i veri colpevoli?inasprire le pene non servirà a nulla tanto di disperati disposti a rischiare se ne troveranno sempre,i veri responsabili se la caveranno sempre

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Inviato

ma le case d'asta?i facoltosi collezionisti per cui questa gente lavora?chi credete che siano i veri colpevoli?inasprire le pene non servirà a nulla tanto di disperati disposti a rischiare se ne troveranno sempre,i veri responsabili se la caveranno sempre

Le cose piu' importanti non sono mai passate per asta

Cominciamo mettere dentro - non per finta - qualche tombarolo e gia' che ci siamo anche qualche falsario che di danni ne hanno fatti fin troppi e poi ne riparliamo

Perche' questa gente deve girare impunemente e il povero diavolo delle ruzziche da ebay passare ld pene dell'inferno ?

  • Mi piace 1

Inviato

Le cose piu' importanti non sono mai passate per asta

Cominciamo mettere dentro - non per finta - qualche tombarolo e gia' che ci siamo anche qualche falsario che di danni ne hanno fatti fin troppi e poi ne riparliamo

Perche' questa gente deve girare impunemente e il povero diavolo delle ruzziche da ebay passare ld pene dell'inferno ?

 

e infatti devono passare le pene dell'inferno tutti e due. l'atto criminoso-reato va comunque punito. dal grande al piccolo e viceversa.

quanto alle case d'aste i sesterzi neroniani che hanno sono tutti ereditati dall'imperatore in persona o scoperti prima del 1900, però poi si moltiplicano nelle vendite come i pani e i pesci. come mai?


Inviato

e infatti devono passare le pene dell'inferno tutti e due. l'atto criminoso-reato va comunque punito. dal grande al piccolo e viceversa.

quanto alle case d'aste i sesterzi neroniani che hanno sono tutti ereditati dall'imperatore in persona o scoperti prima del 1900, però poi si moltiplicano nelle vendite come i pani e i pesci. come mai?

Draconiana ...

Cara Map se volesse consultare i vecchi testi di numismatica, non quelli dell'800, bensi quelli del 1500, 1600 e 1700 resterebbe stupita dalla quantita' di monete ivi riportate ( e non ci sono testi anteriori al 1500...)

Inoltre sono centinaia se non migliaia i piccoli e grandi ripostigli venuti alla luce in molti Paesi dove le monete antiche rinvenute restano di proprieta' dello scopritore ( con il pagamento di una fee allo stato) e non dello Stato come avviene in Italia...


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