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Inviato

 In Friuli c'era e rimarrà a lungo l'uso del termine "bees", di veneziana origine ..... dicendo "No hai bees" (Non ho soldi), "A l'è un om plen di bees" (E' uno pieno di soldi).

Questo termine sopravvivrà all'Euro.

Forse scomparirà l'uso del termine "francs". Si usava normalmente al posto di "lire", normalmente, comunemente, da tutti, .... "Al costa mil, doimil, dismil, dusintamil francs" ( Costa mille, duemila, diecimila, duecentomila lire). Ora si parla di "euros". Chi parla friulano non diceva mai lire, diceva Francs, ... scomparse le lire è morto il franc.

Forse rimarrà l'espressione "No hai un franc" (Non ho un soldo), condivisa però dalla più probabile "No hai bees".

In altre parti d'Italia forse rimarranno termini ben radicati, ma credo  che il termine "Lira" scomparirà, forse rimarrà in espressione come "Non ho una lira", ma non so per quanto. Più facile che rimanga la più antica e radicata espressione "Non ho un soldo".

@@chievolan giusto! Dimenticavo forse la nostra espressione friulana più peculiare, che è proprio non avere "bês" (letteralmente in italiano bezzi). Sarebbe invece interessante capire perchè le lire le abbiamo sempre chiamate "francs", la cosa mi ha sempre incuriosito molto.

 

Chiudo con un'altrettanto tipica espressione friulana: Mandi!


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Inviato

Sarebbe invece interessante capire perchè le lire le abbiamo sempre chiamate "francs", la cosa mi ha sempre incuriosito molto.

 

Al 99% è un retaggio dell'era napoleonica, non ci sarebbe altra spiegazione.

(in effetti rimane quell'1% .... :D )

 

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https://www.google.it/?gws_rd=ssl#q=per+una+lira

 

Come non pensare a questa canzone?

 

Anche a Milano, soprattutto in dialetto, ancora si una dire "ghei" (el m'è custat 3 ghei), molto simile al veneto "schei"; ma anche "franc" (g'ho gnànca un franc) e il sempreverde soldi.

 

saluti

luciano


Inviato

No go un scheo.

No go na lira.

No go un franco.

No go na palanca.

No go dindi, spiccioli...

E altri ancora... Tutti modi di dire che in veneto sento ancora e che io a 26 anni utilizzo con naturalezza.

Mai detto no go n'euro, mi suona male.

Addirittura mi capita di comprare qualcosa che, mettiamo costa 20 euro, e a mente faccio il cambio in lire e dico "costa 40 carte!(da mille)"


Inviato (modificato)

la cosa strana è che nel milanese "ghei"  è usato anche per riferirsi alle misure di lunghezza....

 

"saràà un  dès ghei ... "

 

...e la cosa bella è che io personalmente non ho mai capito quanto equivale,  ma credo poco meno di un centimetro  

 

 

insomma un modo di dire , piu che altro , non molto scientifico ...! :)  

 

 

 

 

 

https://www.google.it/?gws_rd=ssl#q=per+una+lira

 

Come non pensare a questa canzone?

 

Anche a Milano, soprattutto in dialetto, ancora si una dire "ghei" (el m'è custat 3 ghei), molto simile al veneto "schei"; ma anche "franc" (g'ho gnànca un franc) e il sempreverde soldi.

 

saluti

luciano

Modificato da AndreaMCMLXXVIII
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Inviato (modificato)

la cosa strana è che nel milanese "ghei"  è usato anche per riferirsi alle misure di lunghezza....

 

"saràà un  dès ghei ... "

 

...e la cosa bella è che io personalmente non ho mai capito quanto equivale,  ma credo poco meno di un centimetro  

 

 

insomma un modo di dire , piu che altro , non molto scientifico ...! :)  

Ghei o Ghej (plurale) di ghel è sinonimo di centesimi:

 

Cinq' ghej de republica Cinque centesimi di repubblica.

E' un vecchissimo detto; a quei tempi la parola repubblica suonava confusione e disordine.

Per un audace traslato popolare, i milanesi chiamavano repubblica l' insieme dei ritagli di salame, pancetta, prosciutto che si formavano sul bancone dei salumieri. Proprio questa repubblica era il pasto dei maguttei (muratori)

Per loro si dice ci fosse per pasto un pezzo di pane e Cinq' ghej de republica, acquistati dal salumiere a cartoccio e non a peso.

 

Per analogia, penso che come il ghel (singolare) "valuta" identifichi il centesimo, il ghel come "misura", indichi il centimetro.

 

saluti

luciano

Modificato da 417sonia
  • Mi piace 2

Inviato

@@chievolan giusto! Dimenticavo forse la nostra espressione friulana più peculiare, che è proprio non avere "bês" (letteralmente in italiano bezzi). Sarebbe invece interessante capire perchè le lire le abbiamo sempre chiamate "francs", la cosa mi ha sempre incuriosito molto.

 

Chiudo con un'altrettanto tipica espressione friulana: Mandi!

Non ricordo bene di cosa parlava ma ricordo che del termine "francs" se ne parlò in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/75619-parlando-di-monete-con-mia-nonna/. Consiglierei di darci uno sguardo.

 

Da noi invece è rimasto ancora tutt'ora il modo di dire: "non teng nu ternise", ed è molto radicato, viene sentito dire praticamente da tutti, vecchi, giovani e giovanissimi. Non tengo un euro, per la verità, mai sentito.


Inviato

io da piccolo dicevo: "je n'ai pas un rond" = non ho un tondo (o tondello che dirsi voglia!)

 

qui in zona lago maggiore quelle che sento di più: "non ho grana", "non ho un soldo", ed il classicone "non ho una lira"


Inviato

mio nonno di comacchio usa i baioc e gli scud ma anche i franc.. ad esempio mi è rimasto impresso che per lui le 500 lire erano zinc scud... a comacchio si usa spesso il termine: an dag gnanc un scud (tradotto: non gli do neanche un soldo) veramente bella questa discussione :D però fa capire che in molte zone anche la lira si nominava poco.. è rimasto più impresso napoleone e lo stato pontificio


Inviato

Io ho sentito spesso la frase "non c'è una lira"/"non ho una lira", da me "piccioli" lo si usa più come termine dialettale 

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Inviato

Da noi è molto diffuso "non ho "piccioli" è chiaramente riferito alle monetine da 3 Piccioli di 200 e passa anni fa.

"Non ho grana" ... Grana... più chiaro di così! :)

 

Quello che appare inconsueto è che viene utilizzato anche dai giovani che hanno preso coscienza dei soldi (si fa per dire...)  solamente sotto l'euro.

A me appare una forzatura dire "non ho un euro", lo sento esclamare sporadicamente, non lo so... forse non entrerà mai nel parlare comune.

 

Non è nostalgia, è solo abitudine, non credo nemmeno che sia nostalgia quando si fanno i paragoni con gli importi euro-lira, io lo faccio spesso per evidenziare una cosa che è rincarata a sproposito.

Questo paragone è quello che indubbiamente non fanno i giovani/giovanissimi che hanno vissuto solo l'euro.

 

Credo che tu non abbia vissuto negli anni dei Grana o dei Piccioli, altrimenti sei un caso più unico che raro. :D :D

Così è sempre stato e così sempre sarà, nascerà qualcuno che dirà "non ho un euro" e per tutti suonerà normale e comunque anche espressioni come:

Il tempo è denaro 

E' un oggetto che vale quattro soldi 

 

Inoltre altri sinonimi come piotta, testone, baiocco, soldo, sghei (perfino questi) derivano da monete realmente esistite :D

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Inviato

Credo che tu non abbia vissuto negli anni dei Grana o dei Piccioli, altrimenti sei un caso più unico che raro. :D :D

 

 

"Non ho Piccioli", Grana o Soldi, sono molto utilizzati nel dialetto locale naturalmente, più largamente diffuso è "non ho una lira".

 

Più che altro ho vissuto gli anni di "No tengo dinero" dei Righeria :lol:

 

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Inviato

E' solo una curiosità smile.png

Io bene o male sono cresciuto con le lire e mi viene tutt'ora spontaneo dire "non ho una lira", è una cosa che sicuramente mi accompagnerà sino alla fine.

 

A me non viene spontaneo, nonostante abbia abbondantemente usato la Lira, ma a molti si. E poi in molti non è rimasta solo questa usanza ma anche il riferirsi all'Euro al femminile, ad esempio dicendo:

"Ho le 10 cent" :lol:

 

Io ho passato i 30, la lira l'ho vissuta da bambino e da ragazzo, eppure dentro di me sento che la "mia" moneta non è l'euro bensì il caro vecchio conio nazionale.

 

Spesso mi fermo a riflettere, facendo degli ormai improbabili paragoni tra lira ed euro, pensando che una pizza margherita quindici anni fa la pagavi 4000/5000 lire mentre adesso se ti va bene la paghi cinque o sei euro. Un caffè lo pagavi 1200, ora viaggia dalle mie parti tra l'euro e l'euro e venti. Mio padre prendeva all'epoca uno stipendio di due milioni e mezzo al mese, erano soldoni e si viveva davvero bene con quell'entrata fissa. Ora un nucleo familiare di tre persone con 1200 euro fa terribilmente fatica ad arrivare al mese successivo. I prezzi sono raddoppiati, il potere d'acquisto dimezzato.

 

Tutto questo per dire che a me la lira è rimasta sottopelle, quando vedo quelle monete le sento ancora mie, come se non avessi mai smesso di usarle... e... si, anche io dico (qualche volta, più spesso che in passato...) "non c'ho una lira!"  blum.gif

 

Il paragone è improponibile anche perchè l'Euro in quanto tale non c'entra assolutamente nulla con questo presunto raddoppio dei prezzi che sarebbe stato provocato dal cambio di valuta, un mito inculcato in anni di martellamento propagandistico che sfruttava e sfrutta tutt'ora l'Euro come capro espiatorio per coprire varie e vere magagne.

Infatti un conto sono gli aumenti dei prezzi (non sempre tutti automatici e del doppio) dovuti alle speculazioni sul cambio di modello di contante nel 2002 (e non di valuta, che avvenne nel 1999) e tutt'altro la valuta che usiamo, che è molto più stabile e prestante del "caro vecchio conio nazionale", ai suoi tempi un po' meno caro, spesso denominato spregevolmente "liretta", a cui per fortuna è molto improbabile che torneremo.

E' un discorso "trito e ritrito"... ma per il nostro bene, dato che c'è chi vuole rovinarci proprio sfruttando questa nostalgia per la lira, è meglio continuare a ricordarlo... proprio come si continua a dire non c'ho una lira.

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