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Inviato

Ciao illy..mi ricordo di questo particolare perché in un'asta venivano vendute, affiancate, due silique di giuliano, uno imberbe e l'altro con la barba


Inviato

Ciao,

pungolato dalla giusta osservazione di @@eliodoro mi son messo a scartabellare le emissioni di Giuliano II.

Francamente la situazione è ingarbugliata e il RIC non viene molto in aiuto. Vediamo se assieme riusciamo a metter un po’ d’ordine.

 

Flavius Claudius Iulianus: proclamato Cesare il 6 novembre 355

 

In questo periodo il ritratto è sempre glabro.

 

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RIC 167 Antiochia Solidus Obv: DNIVLIANVSNOBCAES - Bare-headed, draped and cuirassed bust right.
Rev: GLORIAREIPVBLICAE Exe: SMAN - Roma seated, facing, holding scepter and shield with star within together with Constantinopolis to right, stepping on galley prow, holding scepter.

 

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RIC 187 Antiochia Siliqua Obv: DNIVLIANVSNOBCAES - Bare-headed, draped and cuirassed bust right.
Rev: No legend Exe: ANT - Wreath, star within

 

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RIC 74 Sirmium AE3 Obv: DNIVLIANVSNOBC - Bare-headed, draped and cuirassed bust right.
Rev: FELTEMPREPARATIO Exe: M/SIRM• - Soldier spearing fallen horseman.

 

Sulla base dei ritratti di cui sopra la mia affermazione sul fatto che i ritratti privi di barba di Giuliano II contraddistinguessero il suo periodo da Cesare sembra avvalorabile. Per cui ho continuato la mia ricerca estendendola al periodo da Augusto.


Inviato

Giuliano viene proclamato Augusto nel febbraio 360 ed incoronato il 3 novembre 361

 

Ho focalizzato le siliquae ed in particolare quelle riportanti i VOTA perché sul RIC le emissioni sono di solito raggruppate in lassi temporali e non con datazioni precise. Prendendo come base la nomina a Cesare, i VOTA partirebbero dal 355 per cui un VOTA V si collocherebbe temporalmente attorno al 360; se è vero che da febbraio dell’anno 360 ci sta la legenda riportante AVG (vedi nota sopra) ed avevo scritto che il ritratto barbato contraddistingue il periodo da Augusto, allora ci può stare un’ emissione precoce da Augusto che non presenti la barba lunga.

 

Prendiamo Lugdunum dal momento che negli anni post 355 era presente e quindi versomilmente noto nelle fattezze fisiche:

 

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RIC 219 Lugdunum Julian II AR Siliqua. FL CL IVLIANVS P P AVG, rosette-diademed, draped, & cuirassed bust right / VOTIS V MVLTIS X in four lines within wreath; LVG in ex.

 

Se andiamo al VOTA successivo X/XX

 

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RIC 234 Lugdunum Siliqua Obv: DNFLCLIVLIANVSPFAVG - Diademed, draped and cuirassed bust right.
Rev: No legend Exe: LVG - Wreath, VOT/X/MVLT/XX within. 360-363 (Lugdunum).

 

OSSERVAZIONE: Giuliano II non ha la barba lunga e ciò non collima con l’ipotesi da me prospettata.


Inviato

Ma qui può scattare una prima obiezione: se il momento 0 è il 355 (assunzione al titolo di Cesare) e nel 360 è Augusto e glabro (VOTA V) come fa ad emettere monete VOTA X prima del 365 se muore il 26 giugno 363 ?!?

 

Ci viene in aiuto il RIC che riferisce che Giuliano II anticipa il suo decennalia

 

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ad una data imprecisata che si colloca se non erro nel VII o VIII anno di regno per cui quantomeno al 362.

 

Sono andato quindi a vedermi le emissioni di siliquae da Arelate, ne presento due.

 

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RIC 295 Julian II AR Siliqua. 360-361 AD. DN IVLIAN-VS PF AVG, pearl-diademed, draped & cuirassed bust right / VOT/V/MVLT/X in four lines within wreath, TCON in ex.

 

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RIC 309 Julian the Apostate AR Siliqua. 361-363 AD. DN FL CL IVLI-ANVS PF AVG, pearl-diademed, draped and bearded bust right / VOT X MVLT XX within laurel wreath, eagle in badge at top of wreath, PCONST in ex.

 

Giuliano nel VOTA X/XX è barbato. Ritorno su due monete di Lugdunum:

 

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RIC 218 Julian II AR siliqua. FL CL IVLIA-NVS P F AVG, pearl-diademed, draped and cuirassed bust right / VOTIS V MVLTIS X in four lines within wreath, LVG below.

 

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RIC 233 Julian II AR Siliqua. 360-363 AD. FL CL IVLIANVS PP AVG, pearl-diademed, draped, cuirassed & beardless bust right / VOT X MVLT XX in four lines within wreath, mintmark PLVG or SLVG.

 

Ed in entrambe è nuovamente glabro.

 

Per Treveri ho trovato solo una moneta del VOTA V:

 

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RIC 364 Siliqua Obv: DNCLIVLIANVSAVG - Diademed, draped and cuirassed bust right.
Rev: No legend Exe: TR - Wreath, VOTIS/V/MVLTIS/X within.

 

 


Inviato

Quindi direi che si può affermare senza smentita che dal 355 (Cesare) al  V anno di regno (360) Giuliano II era glabro.

 

In un periodo successivo imprecisato a cavallo del 361 e il 362 anticipa il VOTA decennale e il ritratto è barbato. Perché prima del 362? Perché abbiamo questa moneta da Costantinopoli:

 

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RIC 157 Solidus Obv: FLCLIVLIANVSPPAVG - Diademed (pearls), draped and cuirassed bust right.
Rev: VIRTVSEXERCITVSROMANORVM Exe: CONS - Julian II advancing right, dragging captive and holding trophy. 362 (Constantinopolis).

 

Un solido, moneta pregiata e quindi che rispettava verosimilmente le fattezze dell’Imperatore che stava pianificando in Oriente nel 362 la spedizione contro i Sasanidi… ed è evidente che questa non è una “barba da due giorni”… ;)

 

Tra l’altro al 362 è datata la “Lettera a Temistio”, (Temistio era maestro pagano di filosofia in una sua scuola di Costantinopoli, già retore e filosofo alla corte di Costanzo che aveva scritto all’Imperatore una lettera in cui gli spiegava i doveri dell'imperatore-filosofo) la prima sua opera letteraria di tipo filosofico scritta proprio in risposta alla missiva ricevuta dallo studioso.

 

Certo non quadrano bene il ritratto di Arelate e quello di Lugdunum… ma le monete della seconda zecca a ritratto glabro potrebbero rappresentare il perpetrarsi del ritratto cui erano tradizionalmente abituati in Gallia durante la sua presenza (ovvero quello glabro) magari non essendo a conoscenza del cambiamento del volto dell’Augusto

oppure

la moneta RIC 309 Arles barbata è lievemente più tarda come emissione rispetto alle altre da Lugdunum.

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Inviato (modificato)

Considerate inoltre che i VOTA X MVLT XX in bronzo (così come i SECVRITAS REIPVB) sono riferiti dal RIC al periodo 361-363 e sono tutti infallibilmente barbati (presento due monete a caso) anzi... abbondantemente barbate.

 

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RIC 318 Arelate AE1 Obv: DNFLCLIVLIANVSPFAVG - Diademed (pearls), draped and cuirassed bust right.
Rev: SECVRITASREIPVB Exe: SCONST - Bull standing right, two stars above and eagle to right. 362-363.

 

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RIC 166 Costantinopoli AE3 Obv: DNFLCLIVLIANVSPFAVG - Helmeted, diademed, cuirassed bust left, holding spear and shield. Rev: No legend Exe: CONSP - Wreath, VOT/X/MVLT/XX within. 361-363.

 

Che dite? Ci stanno queste considerazioni? Quello che scombina un po' il tutto è l'anticipo del VOTA X che se rispettato non avrebbe dovuto esser rappresentato vista la dipartita di Giuliano. E poi, perchè anticiparle (e quando)?  Forse perchè prevedeva una campagna militare lunga contro i Sasanidi (iniziata nel 363 avrebbe potuto durare due anni...) e se sì... la stava pianificando già attorno al 361 ovvero ben due anni prima del suo inizio?

 

Ciao

Illyricum

:)

 

PS: mi son permesso di correggere il titolo iniziale.

Modificato da Illyricum65

Inviato

Ciao @@Illyricum65, bellissima ricostruzione di un argomento, oggettivamente complessso e, mi sa, poco studiato...

Concordo con la tua prima ipotesi, ossia, una volta che Giuliano, nominato imperatore, lascia la Gallia per l'Oriente, gli incisori di Arles,  almeno fino al 362 d.c. come hai benissimo rilevato, lo continuano a rappresentare glabro e non approntano nuovi coni...

A lugdunum, invece, quasi idealizzando il volto dell'Imperatore, non sentono l'esigenza di modificarne il ritratto lasciandolo glabro, ma correggendo la legenda del rovescio, con VOT X MULT XX

ritengo, inoltre, che paradossalmente la lunghezza della barba sia collegata alla presenza dell'Imperatore nelle varie città dell'Oriente e, quindi, alla sua riconoscibilità da parte degli incisori...

Riguardo la lunghezza delle barba:

Glabro: Lugdunum RIC 234

jul2049.jpg

 

Barba leggera: Sirmium (Ric 67v)
jul2031.jpg

 

Arles: RIC 312

jul2026.jpg

Barba folta: Constantinople (RIC 159)

jul2002.jpg

 

 

Barba lunghissima: Antioch RIC 213

jul2025.jpg

La barba,pertanto, penso che sia parte integrante dell'iconografia di Giuliano II, a partire dai VOta decennalia e, quindi, come giustamente detto da Illy:

"da una data imprecisata che si colloca se non erro nel VII o VIII anno di regno per cui quantomeno al 362."


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