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Risposte migliori

Inviato
Buon giorno!! 

Scusate se magari l'argomento è già stato trattato ma non ho trovato nulla col tasto cerca a riguardo.. In caso linkatemi la discussione se c'è..

Comunque.. La domanda è: i falsi all'epoca di VEIII come venivano realizzati? 

Inoltre.. Siccome penso non fosse troppo facile falsificare una moneta all'epoca, ci sono falsari conosciuti? 

Ho letto da qualche parte che una volta commettevano apposta errori per evitare pene maggiori.. E' vero? Se si questi errori sono facilmente riconoscibili?

 

Grazie a tutti!!!


Inviato

Grazie mille per la risposta..

La discussione l'avevo già vista.. Purtroppo quelle riportate non sono quasi mai generiche ma sono invece quasi sempre riferite a monete specifiche.. 


Inviato

Comunque qualcosa avevo letto in proposito qui sul forum, dove esattamente non ricordo,

Stasera con calma provo a fare qualche ricerca.........

Awards

Inviato (modificato)

I falsi d'epoca di Vittorio Emanuele III prevalentemente venivano realizzati per fusione e utilizzando piombo o stagno, per cui presentano una colorazione spenta oltre al peso non corrispondente e tracce di limatura sul bordo o in alcuni casi vere e proprie pizzicature, dovute alla rottura fatta sicuramente con tenaglie o pinze del canale d'immissione del metallo fuso nella forma.

Essi presentano sempre difformità rispetto ai disegni originali vuoi per l'incisione stessa del calco o per il fatto che sono ottenuti per fusione e non per coniazione.

Prevalentemente erano oggetto di falsificazione le monete più usuali come il 5 lire aquilino, i buoni, le 1, 2 e 5 lire, molto meno le monete di basso potere d'acquisto come i 20 e i 10 centesimi; non penso esistano falsi d'epoca per i pezzi da 1, 2 e 5 centesimi di Vittorio Emanuele III.

 

Per quanto riguardo il fatto di commettere imperfezioni nelle monete false per incorrere a pene inferiori era una pratica del 1500/1700, quando anche chi li utilizzava era soggetto a severe punizioni; per essere evitare le pene doveva consegnare le monete false alle autorità e spiegare come ne era venuto in possesso e magari dare anche altre informazioni utili a bloccare tale illecito. Vi è una discussione in tale forum inerente a pene e castighi dei falsari trattasi di DELLE PENE E DEI CASTIGHI

 in Monete Moderne di Zecche Italiane .

 

Molte e più notizie in merito ai falsi d'epoca potrà fornitele @@blaise, un vero esperto in materia. 

Modificato da angel

Inviato

Grazie mille!

Molto interessante!! Ma quindi nessun falso veniva fatto per coniazione vera e propria? È possibile invece che in anni successivi, anche di molto magari, venissero proprio coniati? Magari per i collezionisti?


Inviato

Ciao @@blaise.

Siccome sono col telefono non so se ho problemi a visualizzare la tua risposta.. Comunque.. Sulla risposta di prima @@angel hai scritto prevalentemente.. Che altri metodi avevano per crearli oltre la fusione?

Inoltre.. una volta le monete valevano il peso del metallo contenuto, o sbaglio?, quindi capisco il motivo di fare falsi di metalli vili, ma allora come si spiega l'esistenza di falsi corrispondenti in tutto e per tutto? Metallo, peso, diametro...

Scusate eventuali errori di scrittura ma il telefono fa i capricci..


Inviato

Angel,

hai già risposto per me.

In quanto ai nomi dei zecchieri per quanto ne sappia io

non si conosce nessun nominativo.

Gli errori fatti di proposito non sono comuni,

generalmete si tratta di falsi con date inesistenti o

legende con evidenti errori di ortografia, ma qui siamo già

nei falsi d'epoca più antichi e che non interessa alla liberazione

di Vittorio Emanuele III

Blaise


Inviato

Generalmente quando un falso e coniato con lo stesso

metallo ,peso,diametro ci troviamo di fronte a un falso

moderno, creato per i collezionisti.

Blaise


Inviato

Capisco..

Ovviamente gli ultimi sono ostici da riconoscere, sopratutto per il progresso tecnologico.. Devo dire però che non capisco una cosa.. vedo alcuni falsi proprio palesi, cioe pieni di bollicine, con i dettagli impastati, con le scritte diverse.. Ma ne ho visti alcuni che non avrei mai detto essere falsi.. Ma ci sono elementi caratteristici per essere sicuri della bontà della moneta? Ad esempio.. La patina a bersaglio che da quel che ho capito è dovuta alla pressione del conio.. Può essere indicatore di moneta autentica o no? Vi vengono in mente elementi di questo tipo?


Inviato

Si in effetti vi sono alcuni falsi d'epoca molto difficili a riconoscere

mi riferisco alle 5 lire e 10 lire di Vitt. Em. III, contromarcate "false" che io nel mio

volumetto ho scritto che sono in argento e coniate.

Blaise


Inviato

@@blaise,

potevane essere contromarcate anche le 20 lire littore?

Awards

Inviato

Quindi quelle contromarcate.... sono d'argento?

Awards

Inviato

Che io sappia si, venivano annullate dalla zecca perché molto insidiose e riposte in speciali buste e conseguentemente archiviate...

 

Alcuni esemplari si trovano anche non imbustati dai collezionisti del settore.

 

 

Eros


Inviato

Poi è possibile che qualche esemplare sia stato annullato con la scritta falso anche in materiali diversi, ma per caso tu sei in possesso di uno di questi?

 

Fai prima a dire qual'è il tuo problema...


Inviato

Grazie a tutti per le risposte.

Non capisco cosa intendete con contromarcati..

Comunque no.. La curiosità mi è semplicemente venuta leggendo una discussione su un falso d'epoca che mi sembrava buono.. Quindi ho pensato che saperne di più sui metodi di riproduzione e falsificazione sarebbe stato utile..


Inviato

Ahn ok.. Grazie mille!

Impossibile non notarla pensavo a qualcosa di più piccolo..  :rofl:

Una volta in un'altra discussione un utente mi aveva chiesto di una contromarca a forma di pappagallo.. Vi sono altri tipi di contromarche? Non si parlava di falsi però quindi non vorrei andare ot..

Ma quando iniziarono a falsificare per i collezionisti come fecero a procurarsi le presse e sopratutto i tondelli?? :unknw:


Inviato

In effetti il ragionamento non fa una piega.. Ma le attrezzature non credo che costassero poco, sopratutto per fare falsi di qualità, quindi (mia teoria) avrebbero dovuto batterne molti per averne un guadagno (parlo di quelle più comuni, non quelle che valgono "milioni"), e allora perchè il mercato non è pieno di falsi di qualità ma se ne vedono molto pochi in giro?

Scusate se le domande sono magari banali, ma non me ne capacito.. E siete voi gli esperti..  :good:


Inviato

Infatti ne vengono coniate parecchie,montissime in metallo bianco e anche in argento,comunque un falso per collezionisti si riconosce se ne sono viste molte anche sul forum.

Un volume che ti consiglio:Il vero e il falso."

L'unico inconveniente il costo € 100

Blaise


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