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IGNORED

Cervello di 4000 anni fa


Risposte migliori

Inviato

Speriamo che si potranno trarre dei dati interessanti.


Inviato

Ciao , ho qualche infarinatura di paleontologia , nei fossili ad esempio la conservazione delle parti molli di qualsiasi essere vivente e' dovuta a sepoltura rapidissima e in ambiente di conservazione con mancanza assoluta di ossigeno , cio' avviene in pratica quando un fango costituito di polveri finissime di minerali ricopre il corpo isolandolo cosi' dall' ambiente esterno che altrimenti avvierebbe il processo di decomposizione ; in natura sono eventi rarissimi . 

Questa e' la spiegazione in generale , pero' esistono eccezioni , infatti nei corpi umani trovati sepolti sotto la cenere piroclastica del Vesuvio a Pompei ed Ercolano , non mi pare che siano state trovate parti molli del corpo conservate , forse influiscono anche i tipi di minerali che possono portare a questo tipo di conservazione . 


Inviato

Ciao,

Ciao , ho qualche infarinatura di paleontologia , nei fossili ad esempio la conservazione delle parti molli di qualsiasi essere vivente e' dovuta a sepoltura rapidissima e in ambiente di conservazione con mancanza assoluta di ossigeno , cio' avviene in pratica quando un fango costituito di polveri finissime di minerali ricopre il corpo isolandolo cosi' dall' ambiente esterno che altrimenti avvierebbe il processo di decomposizione ; in natura sono eventi rarissimi . 

Questa e' la spiegazione in generale , pero' esistono eccezioni , infatti nei corpi umani trovati sepolti sotto la cenere piroclastica del Vesuvio a Pompei ed Ercolano , non mi pare che siano state trovate parti molli del corpo conservate , forse influiscono anche i tipi di minerali che possono portare a questo tipo di conservazione . 

tutto corretto e difatti nell'articolo si fa accenno ad incendi e alla presenza di potassio, magnesio e alluminio che hanno causato questo fenomeno.

Inoltre si accenna alla possibilità delle "mummie di ghiaccio" e porta l'esempio di una mummia di un bambino inca di 500 anni fa scoperta sulle Ande.

Speriamo che si potranno trarre dei dati interessanti.

Questa è la speranza infatti:

"E' una scoperta fondamentale che potrà dare una svolta alla ricerca sulle malattie neurologiche", ha dichiarato Frank Ruhli, ricercatore dell'Università di Zurigo. "Il tessuto cerebrale è piuttosto ben conservato e permetterà così di capire meglio l'evoluzione delle patologie cerebrali".

 

Ciao

Illyricum

:)


Inviato (modificato)

Un cervello  di antica  memoria!  :-)

 

Han trovato  ricordi  sbiaditi? 

Modificato da legioprimigenia

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