Vai al contenuto
IGNORED

Pseudo-medaglioncini di Aboukir?(Koinon) da Tkalec


cliff

Risposte migliori

Pubblico qui queste strane "monete" comparse nell'asta Tkalec che si teneva oggi. Vengono attribuite a Koinon di Macedonia e al periodo di Caracalla e Filippo I (III Sec. d.C.). Sarebbero quindi provinciali romane ma vista la fattura e le legende a me sembrano piu' monete greche a tutti gli effetti per cui apro qui la discussione. Non capisco d'altronde come facciano a ricondurle al periodo di Caracalla a parte per associazione al culto di Alessandro Magno promosso da questo imperatore e per la (vaga) somiglianza con i medaglioni di Aboukir che li contraddistingue. Essendo pezzi mai visti prima e riportati come unici ed inediti e provenienti da "collezione americana" vanno ovviamente presi con tutte le cautele del caso. Li riporto qui perchè il catalogo Tkalec non è molto fruibile e presto lo toglieranno da internet.

 

 

post-2689-0-98346500-1416930535_thumb.jp

 

Koinon of Macedonia. Pseudo-autonomous issue.
Time of Caracalla (198-217)
AV-Medallion, 3.50 g., 14 mm.
Mint(?), 198-246.
Obv.: Diademed head of Alexander the Great r.
Rev. ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ
Athena seated left, holding Nike.
Karsten Dahmen, “Alexander in Gold and Silver: Reassessing Third century AD Medallions form Aboukir and Tarsos,” American Journal of Numismatics 20 (2008), pp. 493-546, no. 15 (the silver medallion in Frankfurt).
See fort the similar specimen of AV- Gold medallion (only 1.48 g,): Triton XVI, Lot: 690. Sold for $7000.
USA private collection.
Some minor marks.
Unique.
Extremely fine

The small AV-Medallion is part of a larger series that includes the superb examples from Aboukir and Tarsos and related smaller specimens of various sizes in gold and silver. Many bear images of Alexander the Great, along with a series of mythological scenes. Some of these devices are also found on the autonomous bronze coinage of Macedonia of the early third century, suggesting the medallions might also have been made there, perhaps for distribution at the games in honor of Alexander the Great instituted by Caracalla. Caracalla himself is depicted on several of the Aboukir medallions, and it is likely that at least some were struck during his reign. Others may have struck as late as the reign of Philip I.
This unique medallion, with the head of Alexander and a seated Athena, recalls the coins of Lysimachus. A second example in silver, from different dies, is in the Historisches Museum in Frankfurt am Main.
 

Starting Price CHF 5000

 

 

 

post-2689-0-62802600-1416930536_thumb.jp

 

Koinon of Macedonia. Pseudo-autonomous issue.
Time of Caracalla (198-217)
AR-Medallion, 1.2 g., 12 mm.
Mint(?), 198-246.
Obv.: Diademed head of Alexander the Great r.
Rev.: ΠΕΡΓ… (a name, Pergamos?).
Blank, with graffito.
See Dahmen, nos. 2-3, for uniface gold medallions with the head of Alexander, and nos. 17-37 for silver examples similar to this.
USA private collection.
Some minor marks. Extremely rare.
Almost extremely fine

Like the previous example, this little AR-Medallion belongs to a group struck in both gold and silver of various sizes in the early third century AD. The portrait of Alexander, either diademed or with lion’s skin, is the most popular obverse type. Several other examples are uniface like this specimen, although typically the reverse shows a walking lion. Style of Alexander head is similar to the previous Medallion . Dies were engraved from the same hand.
 

Starting Price CHF 1000

 

 

 

post-2689-0-12333300-1416930537_thumb.jp

 

Koinon of Macedonia. Pseudo-autonomous issue.
Time of Philip I (244-249)
Gilt-silver medallion. 3.42 g., 18 mm.
Mint(?) c. 244-249 AD
Obv. Three-quarter facing gorgon head on aegis.
Rev. ΦΙΛΙΠΠΟΥ
Panther or lioness walking r.
USA private collection.
Gilt partly removed. Some minor marks.
Unique.
Almost extremely fine

This small medallion also belongs to the same series. The facing gorgon head in fine style is similar to the facing head of Alexander the Great on several of the Aboukir medallions. The walking panther is related to the more common walking lions found on the small medallions.
One of the Aboukir medallions (Dahmen, G, in Lisbon) is inscribed ΒΑCΙΛΕΩΝ ΦΙΛΙΠΠΩΝ, “of the kings Philip”, in the plural, possibly referring to Philip II and III of Macedon but, more likely, to the Roman emperors Philip I and II. This medallion, with the name Philip in the singular, likely refers to the emperor Philip I.

 

Starting Price CHF 1000

 

 

 

Sicuramente dei pezzi particolari e immagino controversi, d'altronde si sono scritti fiumi di inchiostro sui medaglioni di Aboukir e Savio ci ha scritto anche un libro...

Che ve ne pare?

 

Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Non mi esprimo sull'autenticità, ma è certo che fattura e qualità stilistiche sono ben lontane dal "gruppo" di medaglioni ove Tkalec inserisce questi "sgorbi" e dalla mano del(i) suo(i) autore(i) :fool:

 

http://www.lamoneta.it/topic/89421-chi-indovina-cose/?hl=+aboukir

Link al commento
Condividi su altri siti


Nella discussione citata vi era un errore.

I medaglioni di Tarso, in Cilicia,  sono provenienti da un ritrovamento "accertato" del 1863 , furono acquistati a parigi da un ricchissimo conte polacco che, su insistenza di Napoleone III in persona li cedette poi come donativo alla Biblothéque Nationale dove tuttora si trovano

 

I venti medaglioni cosiddetti di Aboukir , alto Egitto, comparvero sul mercato ad Alessandria nei primi anni del 1900, alcuni dicono provenienti da un ritrovamento ad Abukir (anche se la località vera non si saprà mai con assoluta certezza), altri associano tale ritrovament al piu' grande ritrovamento di aurei romani mai fatto in Egitto, quello di Karnak del 1901 con oltre 1800 aurei dell'età di Diocleaziono e dintorni stipati in due giare; altri ancora attribuiscono una patente di modernità ai venti  medaglioni, simili ma di fattura inevitabilmente inferiore ai tre medaglioni , sicuramente autentici, di Tarso.

Venduti inizialmente quasi al peso dell'oro in seguito conobbero la bramosia di musei e collezionisti privati che se li contesero aspramente. Di questi 5 furono acquisiti da Dressel per il Gabinetto Numismatico di Berlino.  Altri 11 da John Pierpont Morgan ceduti in seguito all'asta e acquistati dall'abilissimo mercante armeno  Gulbenkian presso il cui museo si trovano tuttora.

La genuinità dei medaglioni di Aboukir è stata messa in discussione piu' volte ma finora nessuna prova decisiva su un fronte o sull'altro è stata validamente argomentata.

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Ciao a tutti

 

Se può interessare, riporto qui per comodità di confronto le foto presentate in miei precedenti interventi nella discussione ‘Le monete più attraenti di Alessandro Magno’ che riguardavano questi tipi di emissione. Personalmente non è che le consideri attraenti, anzi, piuttosto del tipo ‘keep away’.

 

Nella prossima asta CNG 97 che chiude il 17 settembre sarà battuto un medaglione d’argento coniato a quanto pare in memoria di Alessandro Magno ai tempi di Caracalla o di Alessandro Severo. Più che d’un medaglione (medallion nel titolo) si tratta in effetti di una medaglietta (small medallion) di 10 mm di diametro e poco più di mezzo grammo di peso. L’oggetto è pubblicato e raro (solo due esemplari citati, entrambi depositati nel Museo di Berlino). Della stessa medaglia esiste anche una versione in oro battuta in un’asta del gennaio 2013.

 

post-703-0-06527900-1417013478_thumb.jpg

Silver Medallion from the Time of Caracalla – Invoking the Memory of Alexander the Great

 

MACEDON, Koinon of Macedon. temp. Caracalla or Severus Alexander. AD 198-217 or AD 222-235. AR Medallion (10mm, 0.54 g, 9h). Head of Hercules right, wearing lion skin / Lion, with mouth open, advancing right on ground line. AMNG III/1 901.2 and pl. IV, 8 = K. Dahmen, “Alexander in Gold and Silver,” in AJN 20 (2008), 34 = Berlin Inv. 1875/10 (same dies). VF, toned. Extremely rare, AMNG cites only two examples, both in the Berlin Münzkabinett.

 

 

apollonia

Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Versione aurea della stessa medaglia

 

Invoking the Memory of Alexander the Great

 

post-703-0-99384200-1417013787_thumb.jpg

MACEDON, Koinon of Macedon. Pseudo-autonomous issue. Time of Caracalla, AD 198-217, or Severus Alexander, AD 222-235. AV (11mm, 1.48 g, 12h). In the name of Alexander III of Macedon. Struck AD 215-217 or AD 230/1-235. Lysimachus-style diademed head of Alexander III of Macedon right; no horn of Ammon / Lion, with mouth open, advancing right on ground line; AΛEΞAN above, ΔPOY in exergue. Cf. AMNG III 889 (in silver) or 899 and 900 (in silver and without legend); cf. BMC 97 (in silver); cf. SNG Copenhagen 1381 (in silver and with horn of Ammon). Good VF, a few marks, evidence of prior mounting. Apparently unique in gold for this size and type. La medaglia stimata ben 5000 USD è stata aggiudicata a un hammer di 7000 USD.   Per analogia la medaglia d’argento della CNG 97 dovrebbe arrivare a 700 USD. Vedremo a fine settembre.

 

 

apollonia

Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Questo è un articolo da gioielleria segnalatomi da aemilianus, ispirato a un medaglione di Aboukir.

 

Si tratta di un oggetto da gioielleria in argento dorato di 2,3 cm di diametro che, a giudicare dal bordo incavato del rovescio, doveva essere inserito in una montatura. La superficie del rovescio è usurata e presenta dei graffi. La doratura è conservata solo in parte.

 

post-703-0-95679000-1417014117_thumb.jpg

 

Dal punto di vista stilistico e tematico l’oggetto, specie per il diritto e solo dal cinghiale per il rovescio, si ispira a uno dei medaglioni d’oro scoperti nel 1912 ad Aboukir e attualmente conservato nel Museu Calouste Gulbenkian di Lisbona, Inv. 2428. 54.

 

post-703-0-28926600-1417014132_thumb.jpg

D/ Testa diademata di Alessandro con il corno di Ammone a sinistra, testa leggermente rivolta verso l'alto, lo sguardo al cielo.

R/ Alessandro, che indossa clamide e stivaletti, lotta contro un cinghiale con una lancia a destra. Sulla destra un albero e due cani. Alla base dell'albero un serpente attorcigliato. A sinistra, BASILEOS; sopra, ALEXANDROS.

 

Oro: 96,44 g, 54 mm.

 

L’oggetto parte da una base a mio avviso esagerata per una riproduzione parziale di un pur pregiatissimo modello. Non credo verrà aggiudicato, a meno che non trovi un fan di Alessandro amante anche delle curiosità.

 

 

apollonia

Link al commento
Condividi su altri siti


siamo sicuri che non sia un lavoro ottocentesco?, somiglia persino a Gioachino Murat ( foto sito memoli)

guardate anche l'orecchio e i riccioli sul collo

post-10498-0-36036400-1417025854_thumb.j

Modificato da dux-sab
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

post-703-0-54493300-1417040116_thumb.jpg

 

Più che un medaglione (anzi, medaglino perchè l'immagine è ingrandita: il peso è 3,50 g, il diametro 14 mm), questo si può considerare la versione 'mini' di uno statere di Lisimaco (scritta ALEXANDROY invece di BASILEOS LISIMACOY sul rovescio a parte).

 

post-703-0-69435300-1417040469_thumb.jpg

THRACE, Kings of. Lysimachos. 323-281 BC. AV Stater (8.45 gm). Kallatis mint. Struck circa third centrury BC. Diademed head of deified Alexander right, wearing horn of Ammon / BASILEWS LUSIMAXOU, Athena Nikephoros seated left, holding Nike in extended right hand, left arm resting on shield; EKW monogram above knee, KAL below throne. Müller -; Hunterian pg. 427, 10 corr. (EK monogram); AMNG 255. EF. Extremely Rare early Kallatis type. $2200.

Most Lysimachos-type staters of Kallatis were issued under Mithradates IV during the First Mithradatic War, but this particular coin is of an earlier style and is not recorded in DeCallataÿ's study of the Mithradatic Era. Also, Pick, in AMNG, notes that this coin was not likely issued under Mithradates.
The Hunterian specimen is the only published example, which is the one AMNG refers to. AMNG also confirms that the Hunterian catalog incorrectly records the monogram without the W.

 

apollonia

Modificato da apollonia
Link al commento
Condividi su altri siti


  • 1 mese dopo...

siamo sicuri che non sia un lavoro ottocentesco?, somiglia persino a Gioachino Murat ( foto sito memoli)

guardate anche l'orecchio e i riccioli sul collo

Infatti alcuni autori ritengono i medaglioni di Aboukir. ( non quelli di Tarso pero ') dei falsi ottocenteschi per l'incongruita' dello stile e della tipologia ( es. ritratto frontale di Alessandro) non riscontrati in altre opere coeve

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.