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IGNORED

FURTO DOPO CONVEGNO VERONA


jeffff_it

Risposte migliori

Intanto esiste un Regolamento, che ciascun espositore sottoscrive all'atto della presentazione della domanda di adesione.

 

http://www.veronafil.it/doc/domandadiammissione.pdf

 

Giusto per la cronaca, l'art. 11 stabilisce per gli espositori "l'obbligo di rispetto degli orari e divieto di anticipata smobilitazione" (e viene fatto sottoscrivere anche come singola clausola a parte...)

 

Bizerba mi dispiace ma devi prendere atto che la quasi totalità dei commercianti é ben felice che i colleghi che rimangono la domenica facciano ottimi affari.

Non é che chi non rimane voglia obbligatoriamente il male di coloro che, con sacrificio, si sono fermati a lavorare.

Dal mio punto di vista il giovedì a Verona si lavora...la domenica no.

Tutto qui.

A Vienna e Monaco l' organizzazione é impeccabile, l' ingresso é a pagamento e tutti gli espositori rimangono fino alla fine per offrire un servizio di alto livello ma, soprattutto, perché c'é operatività.

Vienna oltretutto é un convegno decisamente piccolo rapportato a Verona...ma a livello qualitativo, sia per il collezionista che per il commerciate, Verona non regge il confronto.

Il collezionista italiano, oggi, é abituato a trovare una buona offerta di materiale ma, purtroppo, disconosce completamente cosa sia un convegno di qualità.

Le sedi sono assolutamente inadeguate e praticamente prive di servizi.

Se la gente é abituata a partecipare ad eventi come Modena o Bologna...che fra tutte le pecche che ha é oltretutto scandaloso sotto il profilo dei servizi igienici...mi riesce difficile far passare il concetto che sia utile pagare un biglietto d'ingresso.

Questa volta le monete le hanno rubate a Fabio, che é un ragazzo stupendo e pieno di passione, oltre ad altri espositori che non sono presenti sul forum...la prossima volta toccherà a qualcun altro.

Avanti così allora...tante proposte (molte assolutamente valide) ma alla fine non cambia nulla.

Basterebbe poco per capire che siamo veramente tutti sulla stessa barca!

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"Penso che Tu non prenda mai gli autobus...."

 

E pensi male. Prendo una specie di metro di superficie che in dodici minuti mi porta al lavoro.

 

Tutti i giorni mi faccio quattro tratte: due ad andare e due a venire.

 

"ci sono diversi cartelli, in varie lingue, che avvertono i passeggeri della possibilità di essere borseggiati, non ci troverei nulla di strano il vedere anche nei Saloni e/o capannoni delle Fiere cartelli simili."

 

Strano. Qui da noi non li mettono. Forse il borseggio sui mezzi pubblici non è così frequente come in altre parti d'Italia. In compenso, i mezzi pubblici sono pieni di telecamere.

 

"Si potrebbe pensare che sono inutili ma non è così, le persone tendono ad essere fiduciose nel prossimo, specialmente in ambienti famigliari, se poi aggiungiamo che un collezionista quando arriva in Fiera entra nel Mondo dei Balocchi possiamo capire bene che l'eventuale ladro ha la strada spianata per portare a buon fine la sua azione. 

Stimolare le persone all'attenzione può non essere una soluzione ma è sicuramente un aiuto contro questi delinquenti." 

 

Indubbiamente.

 

Ma mi riferivo al fatto che gli espositori (non il pubblico) sono abituati a frequentare mercati e luoghi pubblici dove si aggirano i ladri e non penso che siano digiuni di suggerimenti su come prevenire o evitare i furti.

 

Il punto è un altro; non basta conoscere il "decalogo" per evitare i furti (tant'è che negli autobus dove mettono i cartelli, i borseggi avvengono ugualmente).

 

Bisogna invece ricordarsi di mettere in pratica quelle quattro o cinque regolette (ad esempio, per rimanere nel tema della presene discussione: non lasciare mai incustodita l'auto che contiene i valori in un'area di sosta) che tutti sanno, ma che per stanchezza, per pigrizia, per distrazione o per altro, si dimenticano.

 

M.

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"Penso che Tu non prenda mai gli autobus...."

 

E pensi male. Prendo una specie di metro di superficie che in dodici minuti mi porta al lavoro.

 

Tutti i giorni mi faccio quattro tratte: due ad andare e due a venire.

 

"ci sono diversi cartelli, in varie lingue, che avvertono i passeggeri della possibilità di essere borseggiati, non ci troverei nulla di strano il vedere anche nei Saloni e/o capannoni delle Fiere cartelli simili."

 

Strano. Qui da noi non li mettono. Forse il borseggio sui mezzi pubblici non è così frequente come in altre parti d'Italia. In compenso, i mezzi pubblici sono pieni di telecamere.

 

"Si potrebbe pensare che sono inutili ma non è così, le persone tendono ad essere fiduciose nel prossimo, specialmente in ambienti famigliari, se poi aggiungiamo che un collezionista quando arriva in Fiera entra nel Mondo dei Balocchi possiamo capire bene che l'eventuale ladro ha la strada spianata per portare a buon fine la sua azione. 

Stimolare le persone all'attenzione può non essere una soluzione ma è sicuramente un aiuto contro questi delinquenti." 

 

Indubbiamente.

 

Ma mi riferivo al fatto che gli espositori (non il pubblico) sono abituati a frequentare mercati e luoghi pubblici dove si aggirano i ladri e non penso che siano digiuni di suggerimenti su come prevenire o evitare i furti.

 

Il punto è un altro; non basta conoscere il "decalogo" per evitare i furti (tant'è che negli autobus dove mettono i cartelli, i borseggi avvengono ugualmente).

 

Bisogna invece ricordarsi di mettere in pratica quelle quattro o cinque regolette (ad esempio, per rimanere nel tema della presene discussione: non lasciare mai incustodita l'auto che contiene i valori in un'area di sosta) che tutti sanno, ma che per stanchezza, per pigrizia, per distrazione o per altro, si dimenticano.

 

M.

 

 

A quanto sembra servirebbe anche ai commercianti, altrimenti non subirebbero tanti furti come invece subiscono.

In Sardegna siete sicuramente più ricchi, visto il turismo ed altro, che in altre regioni italiane, per questo usano telecamere al posto dei cartelli, di sicuro molto più economici.

Posizionarle è servito poi a risolvere il problema furti sugli autobus o altri veicoli pubblici usati nei vostri paesi/città?

Sarebbe una soluzione da adottare anche ai Convegni se fosse davvero funzionale, ne sai qualcosa?

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Awards

Resto dell'oppinione che a queste manifestazioni numismatiche con entrata gratuita la possibilità d'entrata di soggetti che nulla hanno a che vedere con gli ambienti del collezionismo e che la loro presenza in loco sia unicamente per scopi di natura illecita in futuro sarà sempre maggiore. In parte questa cosa potrebbe eventualmente essere superata con inviti rilasciati diretamente dai commercianti che conoscono ovviamente la loro clientela. Un po' come avviene già in alcuni settori fieristici riservati agli operatori del settore ove se non hai le credenziali non entri. Così si risolverebbe da se anche la questione del biglietto d'entrata. Voi che ne dite...??

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"Posizionarle è servito poi a risolvere il problema furti sugli autobus o altri veicoli pubblici usati nei vostri paesi/città?"

 

Ti dirò che, per quanto mi sforzi di ricordare, non mi vengono in mente molti casi di borseggio su mezzi pubblici, mentre invece avrei molti ricordi di furti in centri commerciali e pubblici esercizi in generale.

 

Il motivo potrebbe essere che un certo tipo di reato, come appunto il borseggio sui mezzi pubblici, è abbastanza tipico di ben individuate comunità (non saltatemi addosso adesso, dandomi del razzista...).

 

Parlo, ad esempio di alcune comunità di area slava/balcanica molto abili nel commettere questo tipo di reato.

 

Poi, non ho detto che abbiano loro l'esclusiva...però....insomma....ci sanno fare parecchio.  

 

Ecco, da noi queste comunità ci sono ma non sono molto numerose....e quindi quando vedi qualcuno di loro sui mezzi pubblici....diciamo che non passa inosservato...e la gente si fa più attenta.

 

Ho notato invece che da Voi, a parte l'enorme numero di persone che c'è sempre dappertutto, tutti i giorni e a tutte le ore....ormai queste persone sono talmente numerose da sopravanzare in qualche circostanza anche la popolazione locale.

 

Un aneddoto. L'altra sera, rientravamo con Alessandra dal centro di Verona in albergo. In genere ci spostiamo al centro prevalentemente con gli autobus, anche perchè sono solo 4 o 5 fermate da e per l'albergo.

 

Erano le 22.45 e abbiamo preso un autobus della linea urbana che ci lascia proprio davanti all'Albergo, l'hotel San Pietro.

 

Eravamo stanchi e silenziosi e commentavamo la giornata appena tracorsa al Convegno e le bellezze di Verona già pronta per il Natale.

 

Ad un certo punto, alzo lo sguardo e metto a fuoco, per la prima volta, l'umanità che con noi viaggiava sull'autobus e.... sono rimasto abbastanza sorpreso: su 28 passeggeri 24 non erano italiani (cioè non erano bianchi...ma di vari colori ed etnie).

 

Niente di male, per carità....ma solo la considerazione che qui a Cagliari una situazione del genere non si riscontra ancora e perciò i viaggiatori qui diventano immediatamente diffidenti quando vedono qualcuno che non sono abituati ad incontrare solitamente.

 

Credo che sia una reazione tipica delle piccole comunità.

 

Poi non è detto che il portafoglio non te lo freghi anche il connazionale...Però sul borseggio, il primo premio non lo darei agli italiani, che invece lo meritano ampiamente per altri reati.

 

"Sarebbe una soluzione da adottare anche ai Convegni se fosse davvero funzionale, ne sai qualcosa?"

 

Beh, ad esempio, allo stand di Alex Falciatori c'era una telecamera con relativo avviso che informava il pubblico che l'area circostante era videosorvegliata.

 

Quella delle telecamere mi sembra una misura di deterrenza abbastanza efficace e sicuramente da incoraggiare.

 

"In Sardegna siete sicuramente più ricchi,..."

 

Non penso proprio che siamo più ricchi.....siamo però sicuramente molti meno che in altre Regioni italiane e poi, per arrivare in Sardegna, come diceva sempre un simpatico maresciallo dei Carabinieri, bisogna o salire o scendere da una scaletta....e questo rende al ladro la vita un pò più problematica, specialmente quando deve poi disfarsi della refurtiva.

 

Ma purtroppo anche da noi, come dappertutto, ci sono grossi problemi sociali.

 

M.

Modificato da bizerba62
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La telecamera è senza dubbio un ottimo deterrente, forse messa da Falciatori per qualche furto subito in precedenza ? Mah....

Anche qui, però, ci scontriamo con l'italica burocrazia: a me risulta che l'installazione di una videocamera che registra sia soggetta ad autorizzazione (forse dal Questore). Risponde al vero ?

Quanto al documento di identità, gli unici a poter esigerne l'esibizione sono le forze dell'ordine. Ma qui non c'è nessun obbligo: se non lo mostri non entri......

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Certamente....... Per assurdo attraversi la strada e ti scippano dei delinquenti ignari di cosa tu abbia nella borsa, ma solo perchè quello è il loro "mestiere".

Resta il fatto che la triste vicenda di Fabio ha avuto origine proprio al parcheggio del convegno ed è quindi evidente che ci sia da porre rimedio a qualche grossa falla.....

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I furti in autobus non sono esclusiva degli "stranieri", anni fa a Roma ho subito un tentativo di borseggio da parte di una signora di una certa età, insospettabile ed italiana, ho salvato il portafoglio solo grazie al mio istinto, approfittando di uno scossone mi aveva tagliato la borsa con un bisturi, non ha potuto infilare la mano solo perchè di scatto ho girato la borsa.

Borseggiatori italiani ce ne sono ancora parecchi e fanno scuola ai nuovi arrivati.

E allora visto che le telecamere funzionano consigliamo agli organizzatori di montarne ad ogni stand ed angolo delle Fiere, ormai ce ne sono anche di economiche in fin dei conti, hai visto mai che si risolva il problema? 

Mettere una telecamera sul tettuccio delle automobili o nel portabagagli mi sembra poco pratico però, non si saprebbe dove mettere il cartello di avviso poi... :pardon:

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Awards

Tutti cmq avete ragione, ma credo che sia un problema sociale e che ci sia o no il biglietto potremmo subire dei furti poco fuori la fiera

Forse però si limiterebbero quelli che avvengono all'interno....a mio avviso per l'esterno della fiera le probabilità di essere derubati, scippati o rapinati sono le stesse che ognuno di noi corre ogni giorno in una città di media grandezza, sulla strada sui mezzi pubblici o nei centri commerciali

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Resta il fatto che la triste vicenda di Fabio ha avuto origine proprio al parcheggio del convegno ed è quindi evidente che ci sia da porre rimedio a qualche grossa falla.....

 

certamente

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"Bizerba mi dispiace ma devi prendere atto che la quasi totalità dei commercianti é ben felice che i colleghi che rimangono la domenica facciano ottimi affari."

 

Io ne prendo anche atto...però anche Tu dovresTi prendere atto che esiste un Regolamento che gli espositori accettano e che li obbliga a rimanere fino alla domenica.

 

Estremizzando (ma neppure troppo...) potrei anche pensare che chi non ritiene utile/conveniente fermarsi fino a domenica e rispettare in tal modo l'impegno che ha liberamente sottoscritto con gli Organizzatori e, indirettamente, con il pubblico, potrebbe anche starsene a casa e non partecipare.

 

Diciamo che se gli Organizzatori fossero più "tedeschi", potrebbero anche applcare la penale, a chi sbaracca il tavolo in anticipo, di non consentirgli di partecipare alla successiva edizione. 

 

Messa in questi termini, ho la sensazioni che molti rimarrebbero fino alla domenica.

 

Poi, com'è già stato detto, è più un problema di eccessiva lunghezza di un Convegno che potrebbe perdere tranquillamente un giorno e non se ne accorgerebbe nessuno.

 

"Il collezionista italiano, oggi, é abituato a trovare una buona offerta di materiale ma, purtroppo, disconosce completamente cosa sia un convegno di qualità.

 

Bisognerebbe capire perchè disconosce completamente cosa sia un Convegno di qualità.....non vorrei che ciò dipendesse proprio da come lo ha abituato il mercato interno....non esclusa, almeno in parte, anche "l'anarchia" veronese o di altre sedi dove mancano persino i cessi..(altro che puzza di stalla...). 

 

Ma da che cosa dipende la qualità dei Convegni italiani?

 

I Commercianti se lo sono chiesto?

 

"Questa volta le monete le hanno rubate a Fabio, che é un ragazzo stupendo e pieno di passione, oltre ad altri espositori che non sono presenti sul forum...la prossima volta toccherà a qualcun altro.

Avanti così allora...tante proposte (molte assolutamente valide) ma alla fine non cambia nulla.

Basterebbe poco per capire che siamo veramente tutti sulla stessa barca!"

 

I furti ci saranno sempre, a Verona, a Berlino, a Monaco a Bologna...dovunque vi siano dei valori è possibile (anzi, direi, è naturale..) che qualche malintenzionato si ingegni per sottrarli.

 

Questa constatazione ci amareggia ma sappiamo, realisticamente, che il furto compiuto all'interno o all'esterno di Convegni numismatici, a danno di mercanti che lasciano la macchina dieci secondi incustodita o di semplici collezionisti che vanno a pisciare ed appoggiano due secondi l'album delle loro monete sul vespasiano affianco, si sono sempre verificati, si verificano e sempre si verificheranno.

 

Il discorso che volevo affrontare non è solo quello della sicurezza, che pure è di fondamentale importanza, ma passa per una più complessiva rivisitazione di un Convegno internazionale com'è quello di Verona, che per molti aspetti, così com'è organizzato oggi, è più simile ad un bazar mediorientale che non ad una manifestazione numismatica di primario livello.

 

M.

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Comunque per evitare i furti fuori dalla fiera ci si può affidare solo a se stessi e adottando le regole basilari già dette in precedenza... questi furti sono sempre preceduti da fasi di osservazione e/o pedinamenti da parte dei malintenzionati e quindi l'unica, se non ti puntano una pistola alla testa, e' seguire alla lettera quelle poche regole anzidette

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Quando, alcuni anni fa, un gruppo di commercianti reclamò con gli organizzatori del convegno per una serie di problematiche (dalla dislocazione, alla puzza, alla sicurezza ecc.), minacciando di non tornare l'anno successivo e fu risposto loro di fare come credevano, tanto c'era la fila di commercianti disposti a prenderne il posto.

Dopo una simile uscita ci mancherebbe solo che adottassero un comportamento "tedesco" nei confronti di chi "sbaracca" al sabato......

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"Dopo una simile uscita ci mancherebbe solo che adottassero un comportamento "tedesco" nei confronti di chi "sbaracca" al sabato....".

 

Beh, però scusa, se Tu sottoscrivi liberamente un contratto che Ti impegna a stare fino a Domenica, perchè poi lo violi andando via il sabato?

 

Se uno partecipa ad una Tua asta nel cui regolamento è riportato che chi offre per un lotto e se lo aggiudica, poi lo deve pagare, cosa ne diresTi se dopo l'aggiudicazione l'offerente Ti dicesse...."grazie Sig. Varesi, ma non mi interessa più perchè, ripensandoci, a quel prezzo non mi conviene!"

 

M
 

Modificato da bizerba62
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Quando il commerciante prenota il posto per lo stand,l'organizzazione gli domanda per quanti giorni vuol stare? Penso ci sia una tariffa per due e una per tre giorni. Non è che i tre giorni sono facoltativi? Perché non penso proprio che il commerciante paghi per tre giorni e poi col posto pagato decida di andar via.

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Credo cmq che se un commerciante decide di partecipare ad un convegno del genere 2 conti se li farà. E credo anche che metta in preventivo di realizzare alcuni giorni di più ed altri meno. Andare via il giorno in cui si realizza meno, mi suona un po male....considerando l impegno sottoscritto...

Skuby

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"Quando il commerciante prenota il posto per lo stand,l'organizzazione gli domanda per quanti giorni vuol stare? Penso ci sia una tariffa per due e una per tre giorni. Non è che i tre giorni sono facoltativi? Perché non penso proprio che il commerciante paghi per tre giorni e poi col posto pagato decida di andar via."

 

 

Esiste un "Regolamento del Convegno", a cui l'espositore deve (anzi...vista la situazione, fprse è meglio dire, dovrebbe) attenersi:

 

http://www.veronafil.it/doc/domandadiammissione.pdf

 

M.

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Ok, il regolarmento abbiamo capito che c'è e a quanto sembra non viene rispettato da tutti. Immagino che regolamento o meno, l'organizzazione dovrebbe fornire un luogo idoneo sia dal punto di vista igienico sanitario, un'illuminazione adeguata al fatto che si vendono oggetti piccoli e non cavalli (con tutto il rispetto) e sicurezza almeno dentro il convegno e nel parcheggio. Lo ripeto, sono certo che i commercianti si fermerebbero tranquillamente la domenica, se non fosse inutile. Poi, certo, pagano gli spazi per tutti e tre i giorni anche se vanno via prima (questo per rispondere a chi in precedenza l'ha chiesto).

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La prima volta che andai al Veronafil fui colpito da due immagini che ho ancora ben vive: un tizio che sfoggiava con totale tranquillitá una mazzetta alta 1 cm di 500 euro e altri due che svuotavano dei sacchetti di sterline d'oro su un banchetto isolato e le contavano/esaminavano come fossero dei spiccioli in lire della repubblica. Io pensai questi sono matti, basta seguirli una botta in testa e il delinquente di turno s'é fatto la giornata. In quell' occasione mi accompagnó un amico a cui poi aprirono la macchina parcheggiata in una delle vie limitrofe alla fiera per rubare due spiccioli nel posacenere: in quel momento ebbi la conferma che in quei giorni Veronafil offre molto "lavoro" visto che vuoi per l'ambiente festoso da fiera...vuoi per un errata percezione della sicurezza...vuoi per esibizionismo... il livello di guardia tende ad abbassarsi fino a vere e proprie ingenuitá.

Saluti

Simone

Modificato da uzifox
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"Dopo una simile uscita ci mancherebbe solo che adottassero un comportamento "tedesco" nei confronti di chi "sbaracca" al sabato....".

 

Beh, però scusa, se Tu sottoscrivi liberamente un contratto che Ti impegna a stare fino a Domenica, perchè poi lo violi andando via il sabato?

 

Se uno partecipa ad una Tua asta nel cui regolamento è riportato che chi offre per un lotto e se lo aggiudica, poi lo deve pagare, cosa ne diresTi se dopo l'aggiudicazione l'offerente Ti dicesse...."grazie Sig. Varesi, ma non mi interessa più perchè, ripensandoci, a quel prezzo non mi conviene!"

 

M

Piccola differenza: quando arrivi a Verona prima di prendere possesso dello stand devi pagare (non esistono tariffe per uno, due o tre giorni). Poi, se giri i tacchi e vai a casa nessuno ti dice nulla perchè hai ottemperato al contratto, almeno alla voce più importante ;)

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Purtroppo l'art. 11 del regolamento non rispettato rientra nei tanti divieti che ci sono a Veronafil e che per mille motivi (validi?) non vengono fatti rispettare: divieto di fumare (non ci fanno più caso neanche i vigili del fuoco che girano per gli stand), divieto di occupare tavoli vuoti per fare mercato, divieto di cedere i pass a persone non aventi diritto, ecc.

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Il che, secondo le dinamiche tipicamente italiane, lascia intendere una posizione di debolezza degli organizzatori nei confronti dei commercianti e frequentatori.

Insomma, un "lasciamo fare, altrimenti non vengono"

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"Ok, il regolarmento abbiamo capito che c'è e a quanto sembra non viene rispettato da tutti. Immagino che regolamento o meno, l'organizzazione dovrebbe fornire un luogo idoneo sia dal punto di vista igienico sanitario, un'illuminazione adeguata al fatto che si vendono oggetti piccoli e non cavalli (con tutto il rispetto) e sicurezza almeno dentro il convegno e nel parcheggio".

 

Cosa significa?

 

I locali della Fiera sono certamente poco eleganti, ma sono (voglio crederlo...poi in Italia non si sa mai) a norma, sia sotto il profilo dell'agibilità che delle altre regole che devono possedere i locali adibiti a quel genere di manifestazioni pubbliche.

 

D'altonde, credo che a Verona la stagione fieristica non si limiti ad ospitare solo il Veronafil e i cavalli...

 

Se poi si ritengono quei padiglioni inadeguati, poco illuminati, puzzolenti....non è che l'abbia prescritto il medico che si debba prendere un tavolo.

 

Quella è l'offerta.  Se piace la si sceglie, se non piace la si rifiuta. Però non si può dire che non la si conosca o che non si conoscano i termini del regolamento, quando si affitta un tavolo.

 

Quindi, francamente, non capisco il senso dell'osservazione.

 

"Lo ripeto, sono certo che i commercianti si fermerebbero tranquillamente la domenica, se non fosse inutile."

 

La questione è un'altra. Che mi pare non si voglia capire. C'è l'obbligo contrattuale di rimanere. Utile o inutile, c'è un contratto.

 

Quando e se si decideranno a fare come a Monaco o Vienna, dove chi va via prima della fine del Convegno poi non avrà più il tavolo, vediamo che cosa succederà.

 

Se non si accetta quell'obbligo, si vada altrove dove si sbaracca quando lo si ritiene più opportuno, non si vada a Verona.

 

"Piccola differenza: quando arrivi a Verona prima di prendere possesso dello stand devi pagare (non esistono tariffe per uno, due o tre giorni). Poi, se giri i tacchi e vai a casa nessuno ti dice nulla perchè hai ottemperato al contratto, almeno alla voce più importante ;).

 

Anche nei centri commerciali i commercianti pagano l'affitto dei locali che occupano.

 

E per loro questa è certamente l'obbligazione contrattuale più importante da assolvere, ma ce ne sono anche altre.

 

Ad esempio, c'è quella di tenere aperti i negozi durante l'orario di apertura del centro commerciale.

 

Se dopo 8 ore, perchè non arriva gente, chiudo il negozio e me ne vado a casetta, la società di gestione del centro commerciale mi contesta l'inosservanza del contratto e mi infligge una penale. :pardon:

 

Come mai? Perchè c'è scritto così nel contratto che ho firmato.

 

"Purtroppo l'art. 11 del regolamento non rispettato rientra nei tanti divieti che ci sono a Veronafil e che per mille motivi (validi?) non vengono fatti rispettare: divieto di fumare (non ci fanno più caso neanche i vigili del fuoco che girano per gli stand), divieto di occupare tavoli vuoti per fare mercato, divieto di cedere i pass a persone non aventi diritto, ecc."

 

Già, ma infatti ho premesso che il "casino" è generale e rientra nel sistema italico di fare le cose.

 

"Il che, secondo le dinamiche tipicamente italiane, lascia intendere una posizione di debolezza degli organizzatori nei confronti dei commercianti e frequentatori.
Insomma, un "lasciamo fare, altrimenti non vengono
"

 

Così sembrerebbe, anche se ciò si scontra contro la risposta che a suo tempo diedero ad Alberto che "...di commercianti che vogliono il tavolo ne troviamo quanti ne vogliamo"

 

Era un bluff della Segreteria del Convegno?

 

Mah.

 

Certo che di questo passo, hai voglia di abituare gli italiani ai "Convegni di qualità".

 

M.

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