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IGNORED

FURTO DOPO CONVEGNO VERONA


jeffff_it

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Se a qualcuno interessa.... io non posso perché faccio l'astronauta lavorando anche il sabato e a volte la domenica (e non ho le ferie!) 

 

ci sono molti austronauti vedo, purtroppo alcuni non hanno chiaro certi lavori..

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"Chiedilo tu agli altri 250 commercianti che vanno via il sabato perche' rinunciano a fare "affari" ......saranno tutti masochisti o tutti cosi' pieni di soldi da poter rinunciare al sicuro e lauto guadagno della domenica?!?!"

 

Cosa dovrei chiedere a chi la domenica (se non addirittura il sabato alle 15) non è più presente?

 

Ma mi spiegatei perché il giovedì, giornata in cui non è consentito l'accesso al pubblico, i commercianti ci sono tutti?

 

Non si potrebbe considerare la mezza giornata di domenica come una sorta di prosecuzione del giovedì? 

 

Facciamo poi una distinzione: ci sono commercianti che in realtà non espongono nulla ma che utilizzano il banco come una sorta di "ufficio di rappresentanza", vuoi perché scelgono Verona come comodo "hub" per accentrare la distribuzione manuale ai loro clienti dei lotti aggiudicati nelle aste (mi sembra, ad esempio, il caso di Alberto), vuoi perché distribuiscono cataloghi delle loro prossime aste o comunque materiale pubblicitario.

 

In questo caso è evidente che non avendo nulla da vendere al pubblico, per costoro il Convegno termina nel momento in cui hanno consegnato quello che dovevano consegnare e hanno esaurito le pubbliche relazioni.

 

Costoro, anche se rimanessero la domenica (ma, a questo punto, anche negli altri giorni. ...non vedo la differenza per il pubblico dei potenziali acquirenti..), non rappresenterebbero un apprezzabile riferimento commerciale, perché  non hanno materiale al seguito da vendere al pubblico.

 

Altro discorso è quello che va fatto per chi invece espone al pubblico la propria merce.

 

Mi chiedo perché a costoro vada bene il giovedì, ancorché non ci sia pubblico ma solo altri commercianti, ma non la domenica mattina, che bene o male qualcuno fra i banchi semideserti comunque lo si vede.

 

Mah. Misteri italici.

 

M.

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Nessun mistero, Michele. Il giovedi si fanno affari.

Solo fra commercianti (che poi non è vero, anche qui Verona mostra una falla), ma si fanno.

La domenica no (in linea di massima, ovviamente)

La tendenza, ovunque si vada, è di arrivare prima degli altri. al coinex di Londra se entri il giorno "standard" paghi 5 pounds, ma se vuoi entrare il giorno precedente (il pre-convegno) ne paghi 50.......

Tre giorni sono troppi e chi arriva la domenica, in ogni caso, è svantaggiato. Faccio convegni da 20 anni e ricordo che Verona si è sempre svuotata la domenica. Meno di adesso, che ci sono maggiori problemi di sicurezza e minori incassi, ma il visitatore domenicale si è sempre dovuto accontentare.

Un paio di edizioni mi fermai anche di domenica e tra i curiosi, le famigliole in cerca di un modo per passare la domenica i (pochi) colleIonisti che giravano fra i tavoli lamentavano che le monete interessati avevano già preso il volo nei due giorni precedenti.

Mi vien da pensare che non sia possibile accontentare tutti.

Modificato da Alberto Varesi
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tirando le somme,un convegno di due giorni (al pubblico) e un ingresso a pagamento per aver soldi da destinare a una maggior sicurezza e ad un parcheggio per gli espositori separato,son proposte molto valide.

 

però sarebbe bello che tutti rimaneste fino alle 18 di sabato....almeno questo.

il collezionista paga,il commerciante si 'sbatte' un po di più......mi sembra un compromesso equo perlomeno.

 

marco

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Awards

Allora però mettetevi d'accordo:

 

volete, Voi commercianti, che i visitatori paghino un biglietto il cui ricavato serva per incrementare la sicurezza (prevalentemente Vostra); però non volete rimanere fino alla fine del Convegno (ma non tutti, fra Voi, la pensano così..) perchè non si fanno affari, cosicchè chi può venire solo la domenica pagherebbe un biglietto per trovare un Padiglione mezzo vuoto e squallido.

 

Ma perchè allora non essere più pragmatici, far pagare un biglietto al pubblico e chiudere il Convegno sabato alle 15?

 

Ci vuole molto?

 

M.

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Al momento in cui una manifestazione è a pagamento è d'obbligo, per gli espositori, esservi presenti fino alla chiusura in quanto chi paga ha il diritto a godere dello stesso "spettacolo" di chi l'ha preceduto.

Il problema dei tre giorni mi risulta non sia facilmente risolvibile. Le manifestazioni fieristiche devono essere di tre giorni o contemplare necessariamente la domenica.

Questo mi è stato riferito da uno degli organizzatori di Vicenza tempo fa.

Modificato da Alberto Varesi
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Poi permettimi: la sicurezza è e deve essere di tutti e per tutti.

Noi siamo quelli più esposti perchè viaggiamo con grandi valori, è vero, però ad ogni manifestazione veronese ci sono borselli e portafogli che svaniscono. A maggio ad un collezionista hanno tagliato la tasca per rubargli i soldi.

Modificato da Alberto Varesi
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Al momento in cui una manifestazione è a pagamento è d'obbligo, per gli espositori, esservi presenti fino alla chiusura in quanto chi paga ha il diritto a godere dello stesso "spettacolo" di chi l'ha preceduto.

Il problema dei tre giorni mi risulta non sia facilmente risolvibile. Le manifestazioni fieristiche devono essere di tre giorni o contemplare necessariamente la domenica.

Questo mi è stato riferito da uno degli organizzatori di Vicenza tempo fa.

 

Non vedo il problema: si taglia il venerdì (o meglio: si sposta a venerdì il pre-convegno del giovedì) e si rimane sabato e domenica.

Capisco che in questo modo i commercianti perdano una domenica in famiglia, ma parliamo di 2 domeniche l'anno per quello che è il più importante convegno nazionale.

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"Poi permettimi: la sicurezza è e deve essere di tutti e per tutti.".
 
Certo. Infatti ho scritto "prevalentemente Vostra" ....ma non esclusivamente.
 
Anche non facendo pagare il biglietto a chi arrivasse la domenica, il problema della desolazione domenicale non lo si risolve comunque, se i commercianti se ne vanno.

"Credo che oltre alla domenica vi debba essere una durata minima di tre giorni.......così ricordo."

 

Però, scusa, se non ricordo male, Vicenza si articola su tre giorni: dal venerdì alla domenica....a Vicenza non c'è il giovedì (o sbaglio?)

 

A questo punto se vale la "regola dei tre giorni", ha ragione Gallienus....si sposta tutto in avanti di un giorno e il problema è risolto. 

 

M.

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Certo che stà storia della domenica in famiglia non stà in piedi! Il lavoro è lavoro. Per 26 anni ho svolto mansioni che mi tenevano i movimento 12 ore al giorno, poi passato ai ruoli dirigenziali, mi sono detto "Ecco ora riuscirò a stare più tranquillo e trovare qualche ora in più da dedicare alla famiglia"... ma quando!! Per quattro anni ho fatto il pendolare Roma, sede di lavoro, Brescia sede della famiglia, con svariate puntate in mezza Italia, senza tenere conto di sabati o domeniche (mi sono perso anche il primo giorno di scuola di uno dei miei figli!) e via dicendo, ma quando si lavora è così, e quindi non vedo tutto questo problema  per due domeniche all'anno da sacrificare alla famiglia per LAVORARE (anche se non si vende è sempre lavoro) fuori sede. Scusate ma le domeniche vicine alle Feste che, presumo, tenete il negozio aperto? E allora che cambia? Ci vuole solo un pò di buona volontà e senso di sacrificio!

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Awards

Vicenza si articola(va) su tre giorni, venerdi/domenica. Il giovedì si poteva accedere solo per l'allestimento dello stand.

Più è lunga la manifestazione e minore sarà l'affluenza di pubblico col passare dei giorni.

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"Poi permettimi: la sicurezza è e deve essere di tutti e per tutti.".

 

Certo. Infatti ho scritto "prevalentemente Vostra" ....ma non esclusivamente.

 

Anche non facendo pagare il biglietto a chi arrivasse la domenica, il problema della desolazione domenicale non lo si risolve comunque, se i commercianti se ne vanno.

"Credo che oltre alla domenica vi debba essere una durata minima di tre giorni.......così ricordo."

 

Però, scusa, se non ricordo male, Vicenza si articola su tre giorni: dal venerdì alla domenica....a Vicenza non c'è il giovedì (o sbaglio?)

 

A questo punto se vale la "regola dei tre giorni", ha ragione Gallienus....si sposta tutto in avanti di un giorno e il problema è risolto. 

 

M.

:good:

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Da qualche intervento sembra che i commercianti godano ad andarsene prima della fine della manifestazione. Avrò capito certamente male, ma posso affermare senza timori di smentite che resterebbero più che volentieri se ne valesse la pena. Ne conosco tanti e so bene quello che dico. So perfettamente che per rispetto della manifestazione e dei frequentatori i banchi dovrebbero essere presidiati fino alla fine, ma bisogna considerare le spese e siamo pure in un periodo di crisi. La numismatica in fondo, rispetto al mercato dell'arte in generale rappresenta una nicchia. Se è vero che nessun mercante muore di fame, è anche vero che pochissimi nuotano nell'oro. Sono persone che conducono delle imprese, cosa che fanno con passione, ma che devono guardare costi e ricavi. In più si aggiunge il discorso sicurezza, ancor più acuito alla domenica. Da collezionista mi sento di spezzare una lancia in loro favore. ;)

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  • ADMIN
Staff

Quanto alla serietà, mi chiedo perché se si fanno i Convegni all'estero gli espositori rimangono fino alla fine della manifestazione, mentre in quelli italiani ciascuno decide come meglio crede.

Immagino che cambi la forza contrattuale. In alcuni convegni italiani occorre a volte convincere i negozianti a venire.

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"Immagino che cambi la forza contrattuale. In alcuni convegni italiani occorre a volte convincere i negozianti a venire."

 

Non credo proprio che questo sia il caso del Convegno di Verona, dove molti commercianti (la maggioranza?) confermano il tavolo o il box per l'edizione successiva addirittura dall'edizione precedente.

 

M.

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Il punto è che una fiera numismatica non è un cinema che ripropone tre volte al giorno lo stesso film. È come un grande magazzino in periodo di saldi. Chi vuole accaparrarsi il pezzo migliore ci va il primo giorno di apertura, il venerdì (o per i pochi fortunati il giovedì che dovrebbe essere off limits al pubblico) e posso assicurare che la mattina all'apertura delle porte c'è un bel casino per entrare!

I collezionisti vogliono vedere le cose per primi, non si accontentano degli "scarti" rimasti dopo due giorni di fiera.

Ovvio poi che se il commerciante si è già rifatto dei soldi spesi e ci ha pure guadagnato nei due giorni di fiera non resterà la domenica per pochi curiosi o qualche sparuto collezionista.

Se il tempo che impiega il commerciante a star lì non troverà compensazione economica è normale che vada via. Nessun lavoratore sopporta spese se già sa in anticipo che non ci ricaverà tanto quanto.

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Intanto esiste un Regolamento, che ciascun espositore sottoscrive all'atto della presentazione della domanda di adesione.

 

http://www.veronafil.it/doc/domandadiammissione.pdf

 

Giusto per la cronaca, l'art. 11 stabilisce per gli espositori "l'obbligo di rispetto degli orari e divieto di anticipata smobilitazione" (e viene fatto sottoscrivere anche come singola clausola a parte...)

 

Vabbè, dirà qualcuno....ma è "solo" il Regolamento del Convegno.

 

M.

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E anche una forma di rispetto verso gli altri commercianti dato che alcuni si lamentano, non siamo solo noi. Ma su questo non ho ancora avuto risposta.

Per il regolamento sta anche a chi lo fa di farlo rispettare

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Intanto esiste un Regolamento, che ciascun espositore sottoscrive all'atto della presentazione della domanda di adesione.

 

http://www.veronafil.it/doc/domandadiammissione.pdf

 

Giusto per la cronaca, l'art. 11 stabilisce per gli espositori "l'obbligo di rispetto degli orari e divieto di anticipata smobilitazione" (e viene fatto sottoscrivere anche come singola clausola a parte...)

 

Vabbè, dirà qualcuno....ma è "solo" il Regolamento del Convegno.

 

M.

Caro Michele in Italia non si rispetta la Costituzione, figuriamoci un regolamento di convegno! :unknw:

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Ciao.

 

"L'Ente Fiera potrebbe approntare un decalogo per la sicurezza da distribuire agli espositori, questo li aiuterebbe nell'organizzarsi e difendersi da eventuali rapine in Fiera e fuori dalla Fiera."

 

Un conto sono le "rapine"", che nell'area fieristica non mi consta siano mai accadute, e un altro conto sono i furti, commessi con più o meno destrezza, che sono cosa ben diversa, anche dal punto di vista della prevenzione (e, ovviamente, della sanzione).

 

Se ti puntano un'arma addosso e ti intimano di consegnare la borsa, quella è una rapina e c'è ben poco da fare (il famoso: "mani in alto...questa è una rapina!.....)

 

Se invece, mentre stai caricando la macchina, ti distraggono e ti soffiano le valigie (fatto accaduto a  Vicenza numismatica a danno di un noto commerciante estero..), quello è un furto.

 

In questo caso, se ci fosse stata maggiore "presenza" ed attenzione, il furto si sarebbe probabilmente potuto evitare, anche perché i ladri che operano con destrezza difficilmente fanno ricorso alla violenza. 

 

I suggerimenti contenuti in un eventuale "decalogo" mi sembrano, peraltro, abbastanza scontati,

e potrebbero essere gli stessi avvertimenti di buon senso che valgono per i gli utenti dei mezzi pubblici, per chi frequenta luoghi affollati o per chi viaggia in macchina con valori al seguito.

 

Fra l'altro, mi stupirebbe se anche il meno "scafato" degli espositori, che sono comunque abituati, chi più chi meno, a frequentare Convegni e mercati, trovasse in un "decalogo" spunti o suggerimenti a cui non avesse già pensato per suo conto o per esperienza diretta. 

 

Il punto non credo che sia quello di suggerire comportamenti atti ad evitare i furti, quanto semmai quello di mettere in pratica tali comportamenti.

 

Se si allenta il controllo, se si "abbassa la guardia", il rischio di subire un furto (non una rapina...) c'è a Verona come in qualunque altro mercato (o area circostante) in Italia così come all'estero.

 

A Verona, avrei voluto fotografare un tale (ma non ho fatto in tempo) che tirava un carrellino sul quale era appoggiata una cassetta in plastica aperta, piena zeppa di rotolini.

 

Lui teneva il carrellino come fosse un trolley, cioè anziché sospingerlo ed averlo davanti, bene in vista, lo teneva dietro, alle sue spalle.

 

Nei 20/30 secondi che l'ho avuto davanti (e che per un ladro sarebbero un tempo lunghissimo), ho dovuto più volte fermarmi per non inciampare nel carrellino ed il tale non si è mai girato neppure una volta, in quanto era troppo occupato a schivare i passanti o a fermarsi di tanto in tanto a causa di  "ingorghi" provocati dalla folla.

 

Ignoro che monete fossero (anche se mi sono sembrati rotolini di euro) ma ho pensato che nella confusione un malintenzionato, anche non troppo "addestrato", gli avrebbe potuto soffiare un bel po' di rotolini senza che lui si accorgesse di nulla.

 

Non è però che poi, se ciò fosse accaduto ti puoi lamentare con gli Organizzatori....

 

 

Grazie della lezione sig. Bizerba, ora che conosco la differenza tra furto e rapina mi sento molto più tranquilla e potrò affrontare eventuali malintenzionati con maggior consapevolezza.

Non mi sembra sia così scontato un decalogo visto che spesso alcuni  commercianti subiscono furti, con destrezza o meno(ho imparato bene sig. Bizerba?), probabilmente se fosse così scontato come dice questi incresciosi accadimenti sarebbero evitati dai suddetti commercianti e non saremmo qui a discutere od a fare lezioni giuridiche...ne a subirle.

Buona serata, Giò :lol:

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Awards

"Caro Michele in Italia non si rispetta la Costituzione, figuriamoci un regolamento di convegno!"

 

Ma certo, caro Bernardino, non mi stupisco più di tanto e avevo già scritto che il più importante Convegno numismatico internazionale che si tiene in Italia (cioè il Veronafil) non fa eccezione al "metodo italiano", caratterizzato dalla più spiccata anarchia.

 

Piuttosto, mi chiedo però come ci si possa poi lamentare che non c'è abbastanza, sicurezza, che entrino al Convegno porci e cani (e ladri), che nel padiglione ci sia puzza di stalla, che i "Bulgari" si approprino dei tavoli lasciati incustoditi...ecc. ecc.

 

Perchè se giustifichiamo l'inosservanza del regolamento ("tanto non s rispetta neanche la Costituzione"...)  allora non è possiamo pretendere che le regole le rispettino solo gli organizzatori o solo gli "altri"....

 

Come al solito, si vorrebbe da un lato fare i propri comodi, e dall'altro si pretende che gli altri invece rispettino le regole.

 

Alla fine, "l'anarchia" è normale che la ritroveremo dappertutto e la conclusione sarà che ciascuno si ritaglierà il proprio Convegno, a suo uso e consumo, all'insegna del motto "ognuno per se, Dio per tutti....

 

Saluti.

Michele

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"L'Ente Fiera potrebbe approntare un decalogo per la sicurezza da distribuire agli espositori, questo li aiuterebbe nell'organizzarsi e difendersi da eventuali rapine in Fiera e fuori dalla Fiera."

 

Cara Signora Giovanna, visto che hai parlato Tu di rapine, ho solo precisato che quelli che avvengono a Verona solo generalmente furti con destrezza.

 

Anzi. A dire la verità non ho mai sentito parlare di "rapine" in Fiera, in occasione del Veronafil. 

 

Per quanto riguarda il "decalogo" contro i furti, ho solo scritto che non ritengo gli espositori di Verona tanto sprovveduti ed ingenui da averne bisogno....ma se invece Tu, Signora Giovanna, sei di diverso avviso, potresTi magari proporne uno....così avremo tutti la possibilità di imparare qualcosa e difenderci meglio da eventuali malintenzionati grazie ai tuoi preziosi consigli.

 

".....non saremmo qui a discutere od a fare lezioni giuridiche...ne a subirle.

 

Signora Giovanna, non vedo perchè Lei si debba sentire costretta a subire lezioni giuridiche, che, fra l'altro, nessuno mi pare abbia mai fatto.

 

Se distinguere fra rapina e furto per Lei è una lezione giuridica....mi permetta...ma Lei si accontenta davvero di poco. :pleasantry:

 

Saluti.

Michele

Modificato da bizerba62
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"L'Ente Fiera potrebbe approntare un decalogo per la sicurezza da distribuire agli espositori, questo li aiuterebbe nell'organizzarsi e difendersi da eventuali rapine in Fiera e fuori dalla Fiera."

 

Cara Signora Giovanna, visto che hai parlato Tu di rapine, ho solo precisato che quelli che avvengono a Verona solo generalmente furti con destrezza.

 

Anzi. A dire la verità non ho mai sentito parlare di "rapine" in Fiera, in occasione del Veronafil. 

 

Per quanto riguarda il "decalogo" contro i furti, ho solo scritto che non ritengo gli espositori di Verona tanto sprovveduti ed ingenui da averne bisogno....ma se invece Tu, Signora Giovanna, sei di diverso avviso, potresTi magari proporne uno....così avremo tutti la possibilità di imparare qualcosa e difenderci meglio da eventuali malintenzionati grazie ai tuoi preziosi consigli.

 

".....non saremmo qui a discutere od a fare lezioni giuridiche...ne a subirle.

 

Signora Giovanna, non vedo perchè Lei si debba sentire costretta a subire lezioni giuridiche, che, fra l'altro, nessuno mi pare abbia mai fatto.

 

Se distinguere fra rapina e furto per Lei è una lezione giuridica....mi permetta...ma Lei si accontenta davvero di poco. :pleasantry:

 

Saluti.

Michele

 

 

E perchè no, magari un giorno che avrò un po' di tempo potrei  stilare una lista di consigli per i commercianti/collezionisti, potrei addirittura fare una bella lezione/post in una discussione visto che alcuni tra loro probabilmente non hanno attenzione ad applicare piccoli accorgimenti che basterebbero ad evitare questi furti od altre azioni spiacevoli da parte di malintenzionati, sia all'interno dei Convegni che in qualsiasi altro luogo, sarebbe buona cosa ricordare a tutti ad esempio di non posizionare il proprio portafogli nella tasca posteriore come invece voi uomini fate spesso.

Penso che Tu non prenda mai gli autobus altrimenti sapresti che in ogni automezzo ci sono diversi cartelli, in varie lingue, che avvertono i passeggeri della possibilità di essere borseggiati, non ci troverei nulla di strano il vedere anche nei Saloni e/o capannoni delle Fiere cartelli simili. Si potrebbe pensare che sono inutili ma non è così, le persone tendono ad essere fiduciose nel prossimo, specialmente in ambienti famigliari, se poi aggiungiamo che un collezionista quando arriva in Fiera entra nel Mondo dei Balocchi possiamo capire bene che l'eventuale ladro ha la strada spianata per portare a buon fine la sua azione. 

Stimolare le persone all'attenzione può non essere una soluzione ma è sicuramente un aiuto contro questi delinquenti. 

Grazie del consiglio, Giò :) 

 

 

P.S.- ma che bella modifica senza che risulti modifica e... come mai? Abbiamo anche i maghi sul Forum oppure è una nuova funzione?

In effetti mi accontento di poco da chi mi può dare poco...sono equa...grazie

Modificato da giovanna
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Awards

Tenete presente che la richiesta di un documento d'identità in realtà è un abuso. Anche quando in negozio ve la chiedono per verificare la carta di credito. Solo le forze dell'ordine possono chiedere un documento di riconoscimento. Quindi la registrazione all'ingresso non cambierebbe nulla, perché è una richiesta illecita e uno potrebbe tranquillamente rifiutarsi.

 

Ah sì...? :D

E tu cosa ci fai su un sito di collezionisti di monete...in un Paese dove persino per comprare le prime monete della Repubblica Italiana é obbligatorio fornire gli estremi del proprio documento d' identità oltre al codice fiscale?

Altro che carta di credito...! :D

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