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IGNORED

4000 trovati sesterzi nella Garonna ?


Risposte migliori

Inviato

Salve, ieri per caso mi sono imbattuto in questo "tesoro" :

 

[... Nel corso della Garonna è stato rinvenuto, non lontano da Bordeaux, un tesoro di 4000 sesterzi dell’inizio del I sec. d.C. ... ]

 

se ne è mai discusso in questo forum ? sarei curioso di saperne di più (e magari leggere articoli in italiano....).


Inviato

hai un idea di dove sia conservato o quando ritrovato?

te lo chiedo perché quest'estate ho visitato una mostra a Vannes (FR)...bellissima, solo tesoretti, messi in teca "in gruppo" e ricordo di aver visto un tesoretto che forse potrebbe essere quello che citavi tu... tutti sesterzi, e tutti molto "lisci" e con poca patina...

 

http://clp.vannes.pagesperso-orange.fr/Actua-musee.html

 

se vi capita....bellissimo...

ciao


Inviato

Ciao,

ne accenna anche Duncan Jones nel suo testo del 1998:

post-3754-0-10193900-1416256632_thumb.jp

 

Si tratta di un ritrovamento del 1965-1970 per totali 3997 (per l'esattezza! :) ) sesterzi (ma non solo, ci sono anche dupondi ed assi).

Ne trovi menzione anche in questo articolo di Etienne/Rachet del 1984:

https://www.academia.edu/1887795/Review_of_R._ETIENNE_and_M._RACHET_Le_tr%C3%A9sor_de_Garonne._Essai_sur_la_circulation_mon%C3%A9taire_en_Aquitaine_%C3%A0_la_fin_du_r%C3%A8gne_dAntonin_le_Pieux_159-161_Bordeaux_1984

però... in francese!

 

Ciao

Illyricum

:)

 


Inviato

 

Si tratta di un ritrovamento del 1965-1970 per totali 3997 (per l'esattezza! :) ) sesterzi (ma non solo, ci sono anche dupondi ed assi).

 

 

Allora, per la precisa esattezza" :), il ritrovamento è del 1965. Il recupero è dal '65 al '70.

Interessante articolo Illy... affascinanti a mio parere gli studi statistici sulle diffusioni delle tipologie monetali all'epoca e i quozienti di usura per anno di circolazione di essi che vi sono menzionati :o


Inviato

va bè, tutto in lingua straniera...

peccato che nessuno abbia ripreso questo ritrovamento "in italiano".


  • 8 anni dopo...
Inviato (modificato)

4000 sesterzi romani trovati nella sabbia del fiume. Un’incendio sulla nave romana portò a picco il tesoro?

4000 sesterzi romani trovati tra le sabbie del fiume sono ora a disposizione del pubblico al Museo d’Aquitania di Bordeaux. Quello che è considerato il maggior tesoro monetario di Francia venne trovato da un ragazzo, che si imbatté in alcune monete durante il dragaggio di sabbia dalla Garonna. Era il 1965, a 15 km da Bordeaux nei pressi di Quinsac, Camblanes e Cadaujac. Robert Étienne, ex professore all’Università, chiamato sul posto, salvò gran parte del tesoro attraverso scavi e campagne di recupero, durati 6 anni. Secondo quanto si dice, altre 700-800 monete andarono disperse. Altre finirono nel cemento delle ristrutturazioni dell’epoca. La nave naufragò nel II secolo dopo Cristo.L’ipotesi accreditata è la seguente: tra il 170 e il 176, una nave mercantile che viaggiava a monte di Burdigala prese fuoco. La barca finisce inghiottita, in fondo alla Garonna. Stava andando in città per un ordine? I sesterzi che compongono questo tesoro furono messi in circolazione in un periodo di tempo compreso tra l’imperatore Claudio (dal 41 al 54 d.C.) all’imperatore Antonino Pio (dal 138 al 161 d.C.).


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Dice Lysiane Gauthier del Municipio di Bordeaux: “Il fiume, la Garonna, permette al “Burdigala” (nome romano di Bordeaux) di costruire la sua prosperità: la città si espande rapidamente e lì si sviluppa il commercio, soprattutto quello del vino che nel tempo diventerà molto fruttuoso. La città diventa poi un asse importante, un crocevia di incontri in viaggi e scambi. Affronta il resto dell’Impero, il traffico è intenso. Nel II secolo dopo Cristo prende fuoco una nave mercantile che circola a monte del “Burdigala”: la barca affonda portando con sé la pentola. Cosa stava facendo questo mercante? Stava scendendo in città per un ordine? Per vendere i prodotti? Il mistero rimane intatto. Molto probabilmente l’ipotesi dell’incendio è fondata: sono stati trovati anche pezzi di legno bruciato nel luogo in cui il relitto si adagiò e sono state osservate alterazioni visibili dei pezzi: alcuni hanno leggermente cambiato colore, altri sono caratterizzati da alcuni punti marroni sul rilievo. All’epoca la somma della pentola era pari a 125 anfore di vino o 10 tonnellate di grano, ma il tempo e la storia la rendono oggi un tesoro inestimabile”.

I “sesterzi” (principale unità monetaria romana) furono battuti in oricalco, una lega di zinco e rame, simile all’ottone.
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Modificato da ARES III
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  • Grazie 1

Inviato

Aggiungo che si stima che 700/800 sparirono subito dopo il ritrovamento,  e molti finirono con tutta probabilità inglobati nel calcestruzzo ricavato dalla sabbia del sito..

  • Triste 1

Inviato
1 ora fa, modulo_largo dice:

sparirono subito

Forse e per sbaglio in qualche collezione privata  :rolleyes: ?


Inviato

Ciao @ARES III, probabile ma non grave🙂. Sono comunque sopravvissuti e molti di essi saranno stati anche immessi sul mercato successivamente, tranne quelli conservati nel museo. Peccato invece per gli altri che sono andati dispersi.

ANTONIO 


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Inviato

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