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Inviato (modificato)

Sono particolarmente affascinato da una serie di oselle che vengono coniate attorno alla metà del XVIII secolo ed hanno come soggetto la Santa Vergine. Si dice che il motivo sia la devozione dei Veneziani per Maria, ma oggi traggo da Bolaffi (che ha pubblicato su Sixbid la sua asta di dicembre) un'interpretazione diversa. Con riferimento ad un'osella di F. Loredan, anno II, viene riportata questa nota: "Questa osella esprime la particolare devozione alla Vergine del Doge, in quanto esponente della famiglia Loredan, che rivendicava l'origine del suo cognome da Loreto, luogo notoriamente dedicato al culto mariano."

In realtà l'interpretazione mi sembra riduttiva e non giustifica oselle di simile stile e rappresentazione coniate da Pietro Grimani (anno XI, 1751) e Alvise IV Mocenigo (anno II, 1764). Tali rappresentazioni, insieme a quelle di Loredan per il 1752, 1755, 1756, 1757, 1758 formano un insieme tematico che mi fa pensare, per omogeneità artistica, ad una scelta che non viene dettata dal Loredan e, semmai, ad una preminenza dell'incisore (a proposito: chi è? non si sa mai niente degli incisori Veneziani?).

 

A proposito dell'osella 1753 di Loredan, la foto di Bolaffi (che posto sotto) evidenzia una ripassata generale dei fondi col bulino di cui non viene fatta alcuna menzione nel catalogo e che deturpa la pur bella moneta.

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Modificato da Giov60

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Inviato

Sono particolarmente affascinato da una serie di oselle che vengono coniate attorno alla metà del XVIII secolo ed hanno come soggetto la Santa Vergine. Si dice che il motivo sia la devozione dei Veneziani per Maria, ma oggi traggo da Bolaffi (che ha pubblicato su Sixbid la sua asta di dicembre) un'interpretazione diversa. Con riferimento ad un'osella di F. Loredan, anno II, viene riportata questa nota: "Questa osella esprime la particolare devozione alla Vergine del Doge, in quanto esponente della famiglia Loredan, che rivendicava l'origine del suo cognome da Loreto, luogo notoriamente dedicato al culto mariano."

In realtà l'interpretazione mi sembra riduttiva e non giustifica oselle di simile stile e rappresentazione coniate da Pietro Grimani (anno XI, 1751) e Alvise IV Mocenigo (anno II, 1764). Tali rappresentazioni, insieme a quelle di Loredan per il 1752, 1755, 1756, 1757, 1758 formano un insieme tematico che mi fa pensare, per omogeneità artistica, ad una scelta che non viene dettata dal Loredan e, semmai, ad una preminenza dell'incisore (a proposito: chi è? non si sa mai niente degli incisori Veneziani?).

 

A proposito dell'osella 1753 di Loredan, la foto di Bolaffi (che posto sotto) evidenzia una ripassata generale dei fondi col bulino di cui non viene fatta alcuna menzione nel catalogo e che deturpa la pur bella moneta.

Buona giornata

 

Non essendo collezionista di oselle, non conosco l'esatta motivazione di questa iconografia e - a naso - non posso che essere d'accordo con te.

A memoria, ricordo che in anni precedenti ci furono più dogi particolarmente devoti alla Madonna e per esternare questa loro predilezione, decisero di vestirsi di bianco.

Darò una scorsa sui libri che possiedo per vedere se trovo qualche informazione al riguardo.

 

Saluti

luciano


Supporter
Inviato

Buona serata

 

"Parola torna indietro" (e ti pareva!) la motivazione che viene addotta è la stessa che riporta il Da Mosto nel suo libro sui dogi. :pardon:

"Le oselle da lui coniate alludono alla sua devozione per la Madonna di Loreto, da cui faceva derivare il suo cognome e che considerava protettrice della sua casa e della Repubblica ... " è probabile quindi che quanto è riportato da Bolaffi provenga da questa fonte, o altra simile.

 

Resta da chiarire se tale iconografia, pur fatta da un doge precedente ed uno successivo abbia una ulteriore valenza; magari è solo frutto di opportunità ... conii già belli che pronti, tutto sommato nemmeno tanto impegnativi considerato il tema "generico" ... qualche aggiustamento, qualche particolare in più o in meno .. e con pochi colpi di bulino, la nuova osella era pronta.

 

Ovviamente sono solo mie ipotesi; se c'è qualche appassionato di oselle che ci da informazioni più precisa, ben venga.

 

saluti

luciano

  • Mi piace 1

Inviato

Le oselle erano le uniche monete alle quali il doge poteva affidare un suo personale messaggio. Quindi nulla di strano se lo fece anche Francesco Loredan.

 

Arka

  • Mi piace 1

Inviato

Ma sbaglio o la Madonna dell'osella del Loredan non è nei tipi di una "lauretana"?

Già nelle medaglie devozionali del sec. XVI - XVIII vi era una chiara diffusione del culto della Madonna di Loreto e forse alcuni tipi erano prodotte anche a Venezia.

Perchè allora inserire nell'osella una Madonna che di Loreto non ha niente a che fare.... e quindi anche con i Loredan?


Inviato

La madonna di Loreto, probabilmente, non avrebbe detto nulla ai veneziani. Quindi si preferì mettere sull'osella un'immagine tradizionale.

 

Arka


Supporter
Inviato

Ma sbaglio o la Madonna dell'osella del Loredan non è nei tipi di una "lauretana"?

Già nelle medaglie devozionali del sec. XVI - XVIII vi era una chiara diffusione del culto della Madonna di Loreto e forse alcuni tipi erano prodotte anche a Venezia.

Perchè allora inserire nell'osella una Madonna che di Loreto non ha niente a che fare.... e quindi anche con i Loredan?

Buona giornata

 

Bella domanda questa :clapping: alla quale, però, non so rispondere.

Il culto della Madonna di Loreto era molto forte anche a Venezia, tant'è che all'interno della chiesa di San Pantalon venne ricostruita la Casa della Madonna di Loreto, con tanto di statua lignea che la rappresenta, conforme al tipo molto noto che conosciamo.

 

Allego un link nel quale se ne accenna.

 

http://www.venetoinside.com/it/aneddoti-e-curiosita/scheda-aneddoti-e-curiosita/santa-casa-loreto-chiesa-san-pantalon-venezia/

 

Se è vero quanto è stato scritto circa l'osella, logica vorrebbe che il Loredan avrebbe potuto imporre l'immagine della Madonna "Lauretana", invece così non è. :pardon:

 

Stranezze della Serenissima... forse non si è voltuto "veicolare" la Madonna di Loreto (troppo caratterizzante con il territorio di Ancona, sua concorrente nell'Adriatico) su uno strumento "laico" come la moneta, preferendo una iconografia della Madonna con Gesù bambino più consueta e "generalista", così come già appariva sui bagattini.... fantasie mie, ovviamente, la risposta non ce l'ho e si possono azzardare solo ipotesi ... o suggestioni.

 

saluti

luciano


Inviato (modificato)

Vi voglio avvisare di prestare la massima attenzione relativamente a questa osella in quanto circola una riproduzione che normalmente non dovrebbe essere "pericolosa" in quanto si vedono abbastanza bene le bolle di fusione e le lettere "impastate" ...ma se "ripulita" adeguatamente potrebbe anche essere scambiata per vera.

Non voglio con questo generare dubbi o allarmismi per l'esemplare in asta ma quando vedo un esemplare di questo tipo io lo confronto sempre con questa riproduzione che si trova in rete ed è già passata in un paio di aste (giustamente dichiarata come riproduzione).

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Modificato da dizzeta
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Inviato

Vi voglio avvisare di prestare la massima attenzione relativamente a questa osella in quanto circola una riproduzione che normalmente non dovrebbe essere "pericolosa" in quanto si vedono abbastanza bene le bolle di fusione e le lettere "impastate" ...ma se "ripulita" adeguatamente potrebbe anche essere scambiata per vera.

Non voglio con questo generare dubbi o allarmismi per l'esemplare in asta ma quando vedo un esemplare di questo tipo io lo confronto sempre con questa riproduzione che si trova in rete ed è già passata in un paio di aste (giustamente dichiarata come riproduzione).

Ciao Daniele ... e grazie. :good:

 

Queste informazioni sono sempre utilissime e dimostrano l' "inventiva" dei farabutti pur di arrivare allo scopo.

 

saluti

luciano


Inviato

Interessante osservazione. L'osella Bolaffi sembra indiscutibilmente autentica ma i campi ripassati sul D/ e R/ potrebbero aver altro scopo che eliminare eventuali segnetti. E' anche interessante osservare che la legenda del D/ appare "sottolineata" da segni di bulino nell'esemplare falso (fuso), forse per eliminare eventuali bolle o evidenziare la legenda, e che tale aspetto si osserva anche nell'esemplare Bolaffi, ma non in un altro esemplare decisamente bello e con fondi brillanti (il migliore tra quelli che io ricordi in asta) della recente asta Ranieri.

 

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