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Inviato (modificato)

La Romania ha presentato ad aprile il programma di convergenza 2014-2017: il governatore della banca centrale rumena Mugur Isărescu ha detto che l'obiettivo è di entrare nell'unione monetaria nel 2019. Secondo Isărescu anche se la Romania è già in regola con tutti i parametri le condizioni complessive dell'economia, in crescita sostenuta ma con una disparità troppo forte fra la regione di Bucarest e le altre zone, richiedono di procedere senza fretta. Ha dichiarato anche che sarebbe meglio fissare la data-obiettivo del 1 gennaio 2019 con una legge del parlamento.

Modificato da ART

Inviato

La Romania ha presentato ad aprile il programma di convergenza 2014-2017: il governatore della banca centrale rumena Mugur Isărescu ha detto che l'obiettivo è di entrare nell'unione monetaria nel 2019. Secondo Isărescu anche se la Romania è già in regola con tutti i parametri le condizioni complessive dell'economia, in crescita sostenuta ma con una disparità troppo forte fra la regione di Bucarest e le altre zone, richiedono di procedere senza fretta. Ha dichiarato anche che sarebbe meglio fissare la data-obiettivo del 1 gennaio 2019 con una legge del parlamento.

Grazie Art per questi articoli molto interessanti.

Visto che tu ne capisci di queste cose,posso chiederti qual'e' la tuo opinione su questo fatto?

Fa' bene a noi e a loro?

Te lo chiedo solo per confrontarla con la mia.

Ovviamente,parlo di un opinione personale ma basata sui fatti sia micro che macro economici che ruotano intorno a questa possibilita'.

Buona domenica;)


Inviato

Io sono sempre stato molto scettico sull'ingresso dei Paesi dell'Est. Ho sempre mentalmente associato un'idea di impoverimento, in particolar modo in un momento di crisi che richiederebbe ben altre forze per risollevarsi. Che poi le economie di certi Paesi, sulla carta, appaiano persino più rosee di quelle occidentali è un dato che ritengo relativo. Anche la Grecia quando ha presentato i conti per entrare nell'Euro sembrava più che in regola, ma poi sappiamo come è andata...

Non so. Mi viene da accostare la nostra situazione attuale a quella dell'ex Germania Ovest quando si è dovuta accollare il gap della Germania Est dopo la riunificazione. Con la differenza che per l'attualità di ciò che viviamo il 90% degli europei, purtroppo, in questo caso, non è tedesco...

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Inviato

La situazione della Grecia era un po' diversa. L'economia era retta surrettiziamente da sussidi statali (un numero impressionante di dipendenti pubblici con stipendi reali superiori a quelli dei principali paesi d'Europa; spese militari folli) ed aiuti comunitari ma, più banalmente, i bilanci erano stati falsificati...

La situazione della DDR è decisamente diversa: gli aiuti ai paesi più poveri dell'unione arrivano anche se non sono nell'Euro. L'Italia ne ha beneficiato sino al 1985, la Spagna sino al 2004, tanto per fare due esempi. Il sostegno della BRD alla DDR era, invece, marginale rispetto ai costi della riunificazione.

Cosa cambierebbe con l'ingresso dei nuovi paesi? Beh, le repubbliche baltiche sono economie di dimensioni ridotte, quindi ben poco; per la Romania, non conosco i dati macroeconomici aggiornati


Inviato

rappresentano mercati importanti e spesso hanno un costo della vita superiore al nostro,hanno un regime fiscale più vantaggioso e per le nostre aziende questo è un vantaggio,un grosso errore è stato non inglobare veramente la turchia ma questo è un altro discorso


Inviato (modificato)

rappresentano mercati importanti e spesso hanno un costo della vita superiore al nostro,hanno un regime fiscale più vantaggioso e per le nostre aziende questo è un vantaggio,un grosso errore è stato non inglobare veramente la turchia ma questo è un altro discorso

Sul costo della vita superiore al nostro ho dubbi.In RO lo stipendio medio e' 500 euro al mese..e con quelli sei ricco..Detto cio':sei sicuro sulla Turchia!?

Inglobare un paese a maggioranza musulmana senza sindacati,senza orari di lavoro trasparenti,senza un minimo di comprensionee per i lavoratori??a far salire il PIL in quel modo son capaci tutti...Ricordati che in Turchia solo alcune zone di Istambul sono effettivamente occidentalizzate..in altri posti son cavoli amari..non te lo dico da spettatore.Ci sono stato.Ho visto,ho valutato..

Poi ogni opinione merita rispetto ovviamente ma queste sono le mie idee basate su quello che ha visto...

Modificato da Luca1984

Inviato (modificato)

Grazie Art per questi articoli molto interessanti.

Visto che tu ne capisci di queste cose,posso chiederti qual'e' la tuo opinione su questo fatto?

Fa' bene a noi e a loro?

Te lo chiedo solo per confrontarla con la mia.

Ovviamente,parlo di un opinione personale ma basata sui fatti sia micro che macro economici che ruotano intorno a questa possibilita'.

Buona domenica;)

 

Come tutto il resto d'Europa l'economia rumena ha subito il colpo della crisi, ma è tornata a crescere a tassi che il resto d'Europa ora come ora si sogna. In questo contesto la stabilità valutaria e l'eliminazione dei rischi di cambio farebbero bene, ma in sostanza la penso come Isărescu: è meglio aspettare che a livello macroeconomico sia più matura di oggi prima di passare all'Euro.

 

rappresentano mercati importanti e spesso hanno un costo della vita superiore al nostro,hanno un regime fiscale più vantaggioso e per le nostre aziende questo è un vantaggio,un grosso errore è stato non inglobare veramente la turchia ma questo è un altro discorso

 

Anche se qui discutiamo soprattutto di monete e valute in questo caso non possiamo fare discorsi solo economici, perchè il processo d'integrazione europea non è nato per arrivare alla formazione di un semplice mercato comune integrato.

Se vogliamo che l'UE o almeno parte di essa progredisca verso una forma di unità seria non possiamo fregarcene dei problemi e allargare tranquillamente a tutti. L'inglobamento della Turchia, cioè prima di tutto il suo ingresso in UE, pone problemi enormi, a partire da questioni elementari come i rapporti con gli stati dell'UE: quelli con la Grecia non sono mai stati troppo buoni (le spese militari folli accennate da luke_idk derivano proprio da lì), per non parlare di quelli con Cipro la cui metà nord ancora oggi ha lo status di territorio cipriota/UE occupato militarmente dalla Turchia. Aggiungiamo che la Turchia è politicamente poco stabile, sempre in bilico fra la sua anima kemalista, islamica ma che lascia libertà ai suoi abitanti, e quella islamico-radicale ben rappresentata da un soggetto come Erdoğan. Per finire aggiungiamo il problema non secondario dell'UE stessa che è ben lungi dall'avere la "salute" necessaria per digerire altri allargamenti senza prima rafforzare il suo livello di unità interna.

No, l'ingresso della Turchia favorirebbe di certo gli affari di qualcuno ma ora come ora in tutti gli altri campi sarebbe praticamente un suicidio.

Modificato da ART

Inviato

Sul costo della vita superiore al nostro ho dubbi.In RO lo stipendio medio e' 500 euro al mese..e con quelli sei ricco..Detto cio':sei sicuro sulla Turchia!?

Inglobare un paese a maggioranza musulmana senza sindacati,senza orari di lavoro trasparenti,senza un minimo di comprensionee per i lavoratori??a far salire il PIL in quel modo son capaci tutti...Ricordati che in Turchia solo alcune zone di Istambul sono effettivamente occidentalizzate..in altri posti son cavoli amari..non te lo dico da spettatore.Ci sono stato.Ho visto,ho valutato..

Poi ogni opinione merita rispetto ovviamente ma queste sono le mie idee basate su quello che ha visto...

il tuo stipendio medio è troppo alto, la media è circa 1500 ron il cambio è 4,50 e rotti quindi all'incirca 300 euro.. come noi italiani chi aveva uno stipendio o pensione da 3.000.000 di lire e si è ritrovato 1500 euro vi sembra la stessa cosa? Per loro sarà molto peggio..

Inviato

come noi italiani chi aveva uno stipendio o pensione da 3.000.000 di lire e si è ritrovato 1500 euro vi sembra la stessa cosa? Per loro sarà molto peggio..

 

Certo che è la stessa cosa: il problema non è il tasso di conversione ma il pericolo di speculazioni sui prezzi al momento del change-over, che esiste sempre. Anche questo è un fattore di cui tenere conto.

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Inviato

(le spese militari folli accennate da luke_idk derivano proprio da lì)

 

Esatto, derivano da lì (tralasciando valutazioni storico politiche su chi abbia iniziato cosa; è sempre difficile capire da quel anno iniziare a valutare cosa sia accaduto :D )

 

Per il resto, credo anch'io che sia necessario prima un consolidamento interno prima di potersi allargare a quello che sarebbe il secondo paese dell'Unione.

 

D'altra parte, è anche vero che le resistenze europee hanno portato la Turchia a spostare il suo interesse verso l'Asia Centrale ed in Medio Oriente. La speranza turca di potere svolgere un ruolo di influenza sui paesi turco tatari (nonostante le simpatie dimostrate dalle popolazioni locali) sta sostanzialmente naufragando, dato che sempre più paesi dell'area stanno riallacciando i propri rapporti con la Russia. Addirittura, lo stesso Azerbaigian, stato turco appoggiato dalla Turchia (che è garante dei suoi confini) sembra avere più bisogno della Russia che della Turchia e potrebbe fare buon viso a cattivo gioco, data la storica alleanza russo-armena. 

per quanto riguarda il medio oriente, la Turchia poteva apparire come un valido mediatore: paese musulmano non arabo e amico di Israele, ma i rapporti tesissimi con la Siria e con il Kurdistan iraqeno e la scellerata operazione israeliana contro le navi turche non si cancelleranno in due giorni.

 

C'è il rischio di un nuovo fallimento di tutta la politica estera turca.Un'eventuale radicalizzazione di un paese così grande alle nostre porte, non me lo augurerei proprio. Aspetterei a farla entrare, ma è fondamentale coltivare l'avvicinamento con tutti i paesi islamici laicizzati (Turchia, Albania, Bosnia, ad esempio).

 

Scusate l'off-topic; forse è meglio tornare a parlare di monete :D

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  • 2 anni dopo...
Inviato
Il 15/11/2014 at 03:37, ART dice:

La Romania ha presentato ad aprile il programma di convergenza 2014-2017: il governatore della banca centrale rumena Mugur Isărescu ha detto che l'obiettivo è di entrare nell'unione monetaria nel 2019. Secondo Isărescu anche se la Romania è già in regola con tutti i parametri le condizioni complessive dell'economia, in crescita sostenuta ma con una disparità troppo forte fra la regione di Bucarest e le altre zone, richiedono di procedere senza fretta. Ha dichiarato anche che sarebbe meglio fissare la data-obiettivo del 1 gennaio 2019 con una legge del parlamento.

Anche la data del 2019 non è più fattibile. All'inizio di questo mese Isărescu non si è spinto a fare nuove ipotesi, dichiarando che è necessaria una maggior convergenza reale dell'economia rumena con quella del resto d'Europa prima di poter procedere.


  • 7 mesi dopo...
Inviato

Teodor Melescanu, ministro rumeno degli esteri, ha dichiarato che sono soddisfatte tutte le condizioni per l'accesso all'unione monetaria ma che il governo ha intenzione di aspettare ancora qualche anno in quanto teme possa esserci un effetto negativo sui redditi dei pensionati. Secondo questo programma l'adesione avverrà nel 2022.

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  • 4 mesi dopo...
Inviato (modificato)

La Romania scalpita per l'ingresso nell'unione monetaria ma l'obiettivo del 2022 non è considerato realistico, perchè nonostante il forte sviluppo economico c'è bisogno di riforme strutturali per rendere più stabile e moderno il sistema. Per ideare un piano dettagliato di passaggio all'Euro è stata fondata la "Commissione nazionale per il passaggio alla moneta unica" che coordinerà gruppi di lavoro tematico formati da membri dell'Amministrazione Presidenziale, delle confederazioni padronali e sindacali, della banca centrale della Romania e dell'autorità di vigilanza finanziaria rumena, ma anche da personalità della scienza e della cultura e da rappresentanti di organizzazioni non-governative. Per quanto rigurada la possibile data d'ingresso non ci si sbilancia troppo ma ora si parla di non prima del 2024.

Modificato da ART
  • Mi piace 1

Inviato

Come hai già detto anche tu, la Romania ha delle diseguaglianze abnormi nella distribuzione geografica della ricchezza e delle opportunità, più simili all'Ucraina, che ad Italia, Germania, etc. Lo sviluppo economico è polarizzato nella capitale e le disparità reddituali sono talmente ampie da rendere vasti strati della popolazioni troppo suscettibili a speculazioni interne, prima ancora che internazionali. Direi che facciano bene ad andarci cauti e mantenere un basso profilo.


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