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Vorrei fare un piccolo appunto, però, lo stile dell'Arnaud diventa riconoscibile soprattutto nei capelli dei ritratti...

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pure Pio IX qui è diverso dai soliti ritratti papali.

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a me Pare che Arnaud facesse la "scrima" a Ferdinando...

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Il pantografo era molto utilizzato in zecca.


Inviato (modificato)

Nessuno però mi ha detto se è daccordo con me che il probabile incisore del 30 ducati (aggiungendo anche il mezzo tornese) potrebbe essere L. Arnaud;

Oltre ai ritratti che si stanno facendo vedere, l'obiettivo della discussione è anche capire chi li ha incisi.

Ciao Pietro...ieri sono stato tutta la giornata fuori e non ho potuto dare il mio contributo...stamattina invece mi sono messo sotto di buon'ora...sto facendo parecchi confronti tra i ritratti presenti sulle varie medaglie e sul 30 ducati e ti dirò la mia...ovviamente uno dei maggiori candidati è anche per me L. Arnaud, soprattutto vedendo, come hai fatto anche tu, la medaglia del 1849 della Real Armata Militare...un dettaglio che non trascurerei è l'orecchio e qui mi sembra che la somiglianza ci sia...

Sarei però propenso a tenere in considerazione anche Cariello...ho confrontato il 30 Ducati con la medaglia del 1836 per il compimento della Basilica di San Francesco di Paola e devo dire che ho notato molte somiglianze, soprattutto nella capigliatura...

Tra i due se proprio devo dire la mia direi Cariello

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Le foto, ovviamente, sono di Francesco :)

PS. Ho modificato la foto del confronto con la medaglia della Basilica di San Francesco di Paola mettendone una migliore :)

Modificato da ermejoromanista
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Inviato

Ciao Pietro...ieri sono stato tutta la giornata fuori e non ho potuto dare il mio contributo...stamattina invece mi sono messo sotto di buon'ora...sto facendo parecchi confronti tra i ritratti presenti sulle varie medaglie e sul 30 ducati e ti dirò la mia...ovviamente uno dei maggiori candidati è anche per me L. Arnaud, soprattutto vedendo, come hai fatto anche tu, la medaglia del 1849 della Real Armata Militare...un dettaglio che non trascurerei è l'orecchio e qui mi sembra che la somiglianza ci sia...

Sarei però propenso a tenere in considerazione anche Cariello...ho confrontato il 30 Ducati con la medaglia del 1836 per il compimento della Basilica di San Francesco di Paola e devo dire che ho notato molte somiglianze, soprattutto nella capigliatura...

Tra i due se proprio devo dire la mia direi Cariello

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Le foto, ovviamente, sono di Francesco :)

Bravo Gaetano! Ieri sera stavo valutando anch'io il confronto con delle medaglie ma tu mi hai preceduto, anch'io opterei per Andrea Cariello. Ma chi era questo artista?

Andrea Cariello (Padula, 1 dicembre 1807 - Napoli, 1870) è stato uno scultore e incisore italiano. Figlio di un modesto artigiano, dimostrò molto presto spiccate tendenze artistiche. A quindici anni era allievo di uno scultore in legno a Napoli; passò poi alla scuola di glittica di F. Rega all'Istituto di Belle Arti e si distinse come incisore di pietre dure e medaglista. Il re delle Due Sicilie Ferdinando II lo chiamò come incisore alla Zecca Reale dal 1831. In questo periodo coniò molte medaglie, tutte caratterizzate dalla classica compostezza dei ritratti. In materia di scultura si cimentò nei busti marmorei di Ferdinando II e nel ritratto della Regina Madre. Lavorò inoltre agli stucchi che decorano le volte del palazzo reale di Napoli, particolarmente nella sala del trono. Nel 1843 passò a decorare la Reggia di Caserta insieme con altri artisti. Divenuto molto noto anche fuori del Regno delle Due Sicilie, venne invitato dal Primo Ministro C. Moore a Londra per assumere l'incarico di direttore della Zecca britannica, ma rifiutò per rimanere a Napoli. Tra le numerose altre opere di scultura (bronzetti, terrecotte, gessi) ed incisione (medaglie e monete). Il capolavoro del Cariello consiste in una incisione su un topazio del peso di 1,591 kg raffigurante "Il Redentore che spezza il pane eucaristico", la cui foto compare nella rivista "La Tribuna Illustrata" del 31 agosto 1902. Di tale inestimabile pietra preziosa, definita da una commissione francese di esperti "il più grande gioiello artistico del mondo", dopo il 1914, anno in cui verosimilmente fu messa in vendita, non si hanno più notizie. Fonte Wikipedia.

.............Lettera dell'Archeologo Mons. Galante.Vi sono tenutissimo pel piacere datomi di avermi fatto osservare questo prezioso cimelio del Salvatore, che spezza il pane; lavoro veramente ammirabile, di cui non ricordo di aver veduto mai altro simile. Non solamente è meraviglioso per la rara grandezza della pietra, in cui è lavorato, ma per la squisitezza dell'arte, con cui è condotto. Con sentimento di stima mi riaffermo. Dev.mo Mons. Galante.” Lettera di Boucheron, uno dei principali gioiellieri di Francia.In riscontro alla vostra lettera del 22 corr. (scriveva nel Gennaio 1900 al figlio dell'artista) il signor Boucheron m'incarica dirvi, che gli è affatto impossibile stabilire un valore per la vostra grande gemma mancandogli il paragone per valutarla.” Per F. Boucheron: A. Radine

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@@francesco77 ho trovato questa foto del "Redentore che spezza il pane eucaristico" di Cariello...ho letto che fu donato da un avvocato tarantino al museo diocesano di Taranto nel 1936 e dal 6 Maggio 2011 è in esposizione...è la prima volta che vedo quest'opera della quale fino ad ora avevo solo sentito parlare

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Modificato da ermejoromanista
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Inviato (modificato)

Io dico che il Cariello incise i coni della monetazione ordinaria fino a quelli datati 48 (logicamente i coni sono anche più antichi) e non tutti i Nominali......questo anche per un confronto che ho fatto con le medaglie Premio, nelle quali compare la sua firma.

Proprio il 30 ducati del 4° tipo è un conio intermedio che ci porta dritti al 30 ducati del 5° tipo che insieme alla Piastra del 6° tipo e ai 10 Tornesi del 4° tipo per me vennero incisi dall'Arnaud.

Eh..eh...eheh....che bella discussione. ;)

Modificato da Rex Neap

Inviato

Questi sono alcuni ritratti di medaglie Premio incise dal Cariello, per me la similitudine con gran parte dei Nominali di Ferdinando II di Borbone è davvero prossochè inequivocabile.

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@@Layer1986 ... Bravo...la nota stonata sono i 60 grana del 3°e 4° tipo e i 5 tornesi del 2° e 3° tipo, qui si nota effettivamente un mano diversa nella rappresentazione del ritratto di Ferdinando...ma dato che in zecca gli incisori dei dritti erano due.....credo che questi ultimi siano stati incisi non dal Cariello.

Ci sono documenti più avanti negli anni nei quali si legge che la monetazione veniva spesso condivisa tra due incisori......chi più chi di meno.

E mica poteva fare tutto lui ? ....... se aggiungiamo pure le medaglie, capirete che anche all'altro incisore spettava lavorare....o no ? ... non era bravo quanto lui, ma riusciva a fare comunque delle cose egregie. :crazy:


Inviato

Che ne dite se iniziamo ?? ... così lasciamo in questa discussione le foto di bellissime monete.....

Se ci fossero delle inesattezze, degli errori o notizie di cui non ne ero a conoscenza, Vi prego di segnalarlo......diciamo che questa è una bozza sulla quale ci si può lavorare.

Fino a poco tempo fa ero molto indeciso su chi attribuire i conii delle prime emissioni monetarie sotto Ferdinando II di Borbone e cioè a partire dal primo anno di coniazione 1831, ero sempre propenso a considerare 50% Catenacci V. e 50% Cariello, alunno che mostrò le sue "eccelse" doti incisorie già sotto Francesco I, ma molti conii di medaglie Premio nei quali si legge chiaramente la sua su firma, mi hanno portato a considerare che fu proprio lui a dare inizio a questa monetazione; sia chiaro, almeno per il Cariello, questo non è documentato, ma la comparazione ritratto medaglie e ritratto monete sembra propendere per la sua mano.

ANDREA CARIELLO

1830 - 1867

Monetazione aurea - 1^ serie

30 ducati - 15 ducati - 6 ducati - (1° tipo) e 3 ducati (1° senza foto - 2° e 3° tipo)

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Inviato (modificato)

Monetazione d'argento - 1^ serie


120 Grana (1°- 2° e 3° tipo, senza foto) - 60 Grana (1° e 2° tipo) - 20 Grana (1° tipo) - 10 Grana (1° - 2° - 3° - 4° e 5° tipo) - 5 Grana (1° tipo).


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Modificato da Rex Neap

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@@francesco77

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altra prova a favore del pantografo... ;)

Pietro ho capito che devo studiarmi un po' l'articolo sugli incisori nel Bollettino del CNP :D :D

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Inviato (modificato)

Monetazione di rame - 1^ serie


10 Tornesi (1° tipo) - 5 Tornesi ( 1° tipo) - 3 Tornesi (1° tipo) - 2 Tornesi (1° tipo) - 1 Tornese e Mezzo (1° Tipo) - Tornese (1° tipo) - Mezzo Tornese (1° tipo)


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Modificato da Rex Neap
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Discussione di alto livello scientifico. Bravi ragazzi!

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@@francesco77 nessuno mai si è addentrato in questo studio .... ci stiamo provando, anche grazie ai tuoi insegnamenti.

Napoli merita questo e anche altro......più avanti avremo certezze documentate ma è la fase di "mezzo" che è tortuosa......spero anche in un tuo aiuto.

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Da quanto appena esposto però, risulterebbe un dato poco confortante per me, mi spiego meglio, che mi lascia qualche dubbio.

Il Cariello avrebbe preparato i conii per tutta la 1^ seria monetale di questo sovrano, almeno fino agli anni 38/39 (poi le cose cambiano, come vedremo in seguito e per alcuni nominali) .. e l'altro incisore dei dritti cosa avrebbe fatto nel Gabinetto d'Incisione ? .... lo avrebbe solo aiutato ?  

Modificato da Rex Neap

Inviato

Ciao Pietro, ottime osservazioni, ma grazie a questa discussione si potrebbe anche affrontare il discorso delle varie fasi dell'anzianità del sovrano attraverso monete e medaglie. Stavo osservando meglio il confronto tra effigie del 30 ducati 1852 e medaglia del 1836 per il compimento della basilica di san Francesco di Paola, la somiglianza è impressionante ma fermo restando che nel 1836 il ventiseienne re Ferdinando avesse quel volto già barbuto. ....... cosa ci fa lo stesso su una moneta d'oro quando aveva 42 anni? Interessante, no?

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Uhmm.....penso che sia @ che @@francesco77 ci hanno visto giusto, riprenderemo il discorso (se non Vi dispiace, più avanti quando arriveremo a queste date). :)

 

Stamane però (diciamo che ieri sera era tardi e di sabato pure) ho fatto alcune considerazioni che volevo sottoporvi, analizzando appunto, il fatto che avrebbe fatto tutto lui, il Cariello. Essere precipitosi nello scrivere non è un buon segno, ma se non si scrive non ci rendiamo conto se commettiamo degli errori.

Mi sono andato a riguardare un pò di appunti che avevo, erano notizie già di mia conoscenza, ma che ieri mi erano sfuggite .... ed ho constatato che (sommariamente):

Quando si costituì il Gabinetto d'Incisione (1830) Vincenzo Catenacci era un incisore già affermato in zecca e proprio a lui si devono parecchi coni anche della monetazione di Francesco I; il Direttore del neo-costituendo Gabinetto fu il Rega e credo, anzi sono quasi sicuro che il Catenacci svolse in zecca un ruolo importante in quegli anni, assumendo (vista la consolidata esperienza e bravura) la carica di Primo incisore dei dritti. Il regolamneto però prevedeva anche la carica di un secondo Incisore (dritti) e aiutanti e d alunni, ma questi ultimi teniamoli da parte, perchè parliamo di effige sovrana. Nel 1830 l'alunno Cariello era già in grado di operare ad alto livello in zecca (sotto Francesco I) e credo che in zecca con l'istituzione del Gabinetto, prese la carica di secondo Incisore dei dritti (e probabilmente il figlio di Catenacci, Scipione era tra gli alunni o addirittura già un aiutante).

Nel 33, morto il Rega, Catenacci divenne Direttore, ma è proprio in questo lasso di tempo 31-33 che si diede avvio alla monetazione di Ferdinando II di Borbone.

Ora non è da sottovalutare il fatto che il Direttore (Rega) era colui il quale dava ordini in zecca e distribuiva i lavori agli incisori, sorvegliandone anche le lavorazioni ecc.ecc.

Mi sono chiesto: è mai possibile che il Rega avesse scelto il Cariello (anche se bravo, ma ancora molto giovane) per preparare i conii delle monete di Ferdinando ? tutte ? ... credo di no, anche perchè il Catenacci era uno oramai consolidato (amico del Rega) e su cui si poteva fare appieno affidamento per iniziare la monetazione.....non si poteva sbagliare o fare brutte figure. 

Un'ultima considerazione mi è data dal fatto che in zecca i lavori veniva divisi e/o distribuiti ed in questo caso si affidava i moduli maggiori agli incisori più bravi o ai Primi, mentre quelli di taglio inferiori agli altri, i secondi.

 

E credo che proprio su questa linea che dobbiamo muoverci per imboccare la strada che ci conduce fino al 1860.

Adesso mi fermo un attimo, poi proseguiamo.

 

Grazie per la cortese attenzione.......e spero di non annoiarVi....tutti. 

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Inviato (modificato)

Teniamo anche presente che proprio dal 32, ma forse anche prima, (tra autorizzazioni ecc.ecc.) il Cariello ebbe l'incarico di preparare i coni per le Medaglie, tutte, che serviranno per le premiazioni delle Mostre, sia delle Manifatture che delle Arti ...... più qualche Benemerenza di conio diverso.

Quindi, questo qui era sì bravo, ma non è che lavorava da solo in zecca.  

Modificato da Rex Neap

Inviato

Complimenti a tutti, ottima discussione e foto meravigliose!

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