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IGNORED

25° del crollo del Muro di Berlino


Risposte migliori

Inviato

Quindi le aziende che già oggi possono detrarre il 50% dei costi che sostengono (con controlli tendenti a zero) delle spese che sostengono dalle tasse andrebbero incentivate ancora di più? per esempio un'azienda che volesse installare un impianto FV avrebbe una riduzione del 50% per i bonus edilizia / energia rinnovabile, ed una ulteriore detrazione del 50% perchè spesa per l'azienda, da scontrare sulle tasse che paga (pagherebbe 100%, ma in 10 anni avrebbe rate dallo Stato che riportino il costo al 25% !!!)

 

E' il miracolo del "non assumo perchè pago troppe tasse".... Ah si, è vero, lo scandalo LuxLeaks, oltre a coinvolgere Junckers, ha fatto notare come le stesse aziende così bisognose di sgravi fiscali, in realtà pagassero solo l'1% di tasse in Italia, sfruttando proprio la legislazione europea e quella creata da Junckers quando governava il Lussemburgo.

Ma vabbè... meglio non rischiare di divenire come i comunisti della Transnistria per il tessile (ex)-made in italy... che si sono fregati le produzioni italiane per ridurre di 10 euro a capo il prezzo (20-30 rispetto 40-60) di un prodotto che rivendono a 800-1000 euro in Italia, lasciando operai tessili italiani a casa. Molto meglio essere liberi... :rofl:

 

:hi:

 

PS: mi rendo conto che i militanti politici del vecchio bipolo (centrodestra e centrosinistra che da 3 anni governano prima sostenendo Monti, poi Letta, ed oggi Nazzar-enzi) abbiano qualche problema ad affrontare la realtà: l'italia se l'è presa in quel posto da due fronti, dalle nazioni liberiste con la sottrazione delle sedi fiscali, evasione fiscale e tasse pagate all'estero, e dai paesi comunisti con la produzione senza diritti sindacali, leggi ambientali, stipendi minimi, diritti dei lavoratori, ecc...

two is megl che uan

 

PS2: ammetto / mi sono reso conto di avere una posizione sulla caduta del muro di berlino che raramente viene rappresentata in Italia da uno qualsiasi dei giornalisti / opinionisti supini alla politica.


Inviato

A parte che non mi è chiaro da quando Svizzera, Lussemburgo e San marino sono diventati anglossassoni (é una battuta, ovviamente :D ) se le aziende italiane iniziano a delocalizzare anche in Germania ed Austria avremo qualche colpa anche noi?  

Non mi pare che la tua posizione non sia rappresentata in italia; non sento dire altro ormai


Inviato (modificato)

Quindi le aziende che già oggi possono detrarre il 50% dei costi che sostengono (con controlli tendenti a zero) delle spese che sostengono dalle tasse andrebbero incentivate ancora di più? per esempio un'azienda che volesse installare un impianto FV avrebbe una riduzione del 50% per i bonus edilizia / energia rinnovabile, ed una ulteriore detrazione del 50% perchè spesa per l'azienda, da scontrare sulle tasse che paga (pagherebbe 100%, ma in 10 anni avrebbe rate dallo Stato che riportino il costo al 25% !!!)

 

E' il miracolo del "non assumo perchè pago troppe tasse".... Ah si, è vero, lo scandalo LuxLeaks, oltre a coinvolgere Junckers, ha fatto notare come le stesse aziende così bisognose di sgravi fiscali, in realtà pagassero solo l'1% di tasse in Italia, sfruttando proprio la legislazione europea e quella creata da Junckers quando governava il Lussemburgo.

Ma vabbè... meglio non rischiare di divenire come i comunisti della Transnistria per il tessile (ex)-made in italy... che si sono fregati le produzioni italiane per ridurre di 10 euro a capo il prezzo (20-30 rispetto 40-60) di un prodotto che rivendono a 800-1000 euro in Italia, lasciando operai tessili italiani a casa. Molto meglio essere liberi...

 

Hai ragione, essere liberi è una catastrofe, è meglio divenire come i comunisti della Transnistria. Devastiamo l'economia con burocrazia e pressione fiscale alle stelle, pagamenti di pizzo e strozzinaggio a tutto spiano, finchè non arriveremo a quel livello di costo del lavoro e gli faremo concorrenza direttamente sui prezzi, anche ai cinesi, e il problema sarà risolto alla radice. Poi ci vuole un bel regime turbocomunista o neonazista in cui chi osa delocalizzare o investire fuori dall'Italia (UE compresa) lo sbattiamo in un gulag/lager, per completare l'opera.

Seriamente parlando, a nessuno fa piacere che le sue aziende vadano altrove (s'intende fuori dall'UE, visto che siamo in un mercato integrato con economie interdipendenti) ma forse un po' di colpa per i disoccupati che rimangono a terra e poi non trovano lavoro altrove ce l'abbiamo anche noi nel complesso, o è solo colpa di questi cattivoni che se ne vogliono andare forse perchè gli stiamo antipatici? Come ricordava luke_idk mica se ne vanno solo dove il costo del lavoro è basso, che strano.

 

Quello che bisogna incentivare è il FARE IMPRESA SENZA 1000 OSTACOLI, evidentemente non mi sono spiegato.

Chi investe qui o esamina l'opportunità di farlo la prima cosa di cui si lamenta è la burocrazia mostruosa, e quello certo non dipende dagli sgravi fiscali, che non devono per forza aumentare. E i controlli chi li organizza? Lo spirito santo?

Questo caso LuxLeaks poi pare che ci abbia fatto scoprire l'acqua calda. La pratica di piazzare la sede legale da un'altra parte c'era già da prima: ovviamente nessuno vorrebbe che le sue aziende pagassero parte o buona parte delle tasse altrove... ma poi dopo le lamentele di rito ce ne freghiamo di sistemare le cose almeno a livello europeo, con un minimo di armonizzazione fiscale. Vada bene che ci svegliamo poi voglio vedere cosa si è fatto e si farà con chi non è parte dell'UE, vedi ad esempio la Svizzera, classico paese che con banche e fisco altrui ci "gioca" bene: non è che forse servirebbe una certa politica comune europea sia per l'interno che per l'esterno... o pensiamo di campare e prosperare alla grande alzando muraglioni autarchici e magari ingaggiando guerre fiscali all'ultimo sangue fra di noi?

E lo sviluppo dei membri dell'UE meno ricchi tornerà a nostro vantaggio, visto che campiamo esportando più della metà di quello che esportiamo verso altri stati dell'UE, oppure va bene lasciarli marcire e avere tutto il sistema sbilanciato e immaturo?

 

PS: mi rendo conto che i militanti politici del vecchio bipolo (centrodestra e centrosinistra che da 3 anni governano prima sostenendo Monti, poi Letta, ed oggi Nazzar-enzi) abbiano qualche problema ad affrontare la realtà: l'italia se l'è presa in quel posto da due fronti, dalle nazioni liberiste con la sottrazione delle sedi fiscali, evasione fiscale e tasse pagate all'estero, e dai paesi comunisti con la produzione senza diritti sindacali, leggi ambientali, stipendi minimi, diritti dei lavoratori, ecc...

two is megl che uan

 

La realtà, ben nota soprattutto a chiunque non militi da nessuna parte, è che questo paese non è governato decentemente da nessuno, di qualunque parte sia, e questo da solo già basta ad incentivare delocalizzazioni industriali e scherzi fiscali. E questo grazie anche non alla legislazione europea ma semmai alla mancanza di legislazione europea, che eviti di rendere appetibili certi trucchi. Per non parlare di una politica comune adatta ad affrontare situazioni in cui da soli non ce la caviamo.

Ma purtroppo vedo che di lamentele rivolte ai signori del CONSIGLIO EUROPEO (= capi di governo degli stati, che le leggi europee le fanno) non ce ne sono: eppure se c'è qualcuno che può cambiare le regole del gioco sono loro, non Juncker.

Modificato da ART

Inviato

Due esempi che mi sono capitati personalmente e che riguardano l'Italia e l'Austria (ribadisco AUSTRIA).

 

1. Quando svolgevo la mia precedente attività mi sono giunte un paio di lettere spedite dalla regione Carinzia, confinante con l'Italia. Mi proponevano capannoni a affitto gratuito per trasferire la mia attività da loro. Inoltre se avessi assunto personale avrebbero pagato i contributi per 10 (dieci) anni. A seguito di questi inviti il Presidente della regione Veneto ha fatto un'accordo con la Carinzia perchè non cercassero più di ''rubare'' imprese al Veneto.

 

2. A dicembre 2011 ho deciso di cambiare attività della mia società per vistoso calo dell'attività precedente. Un mio conoscente austriaco fece lo stesso in Austria. Dopo due settimane l'austriaco poteva iniziare la nuova attività, io ho avuto l'ultima autorizzazione il 12 dicembre (un anno dopo).

 

Di cosa stiamo parlando..?  :nea:

 

Arka

  • Mi piace 1

Inviato

è meglio divenire come i comunisti della Transnistria

 

Che non un governo comunista  ;)


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