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Libro sulla monetazione Savoia per la Sardegna


Risposte migliori

Buona sera a tutti.

E' con grande piacere che Vi presento questo nuovo lavoro sulla monetazione Savoia per la Sardegna, che sarà in vendita a partire dal prossimo Convegno di Verona (21, 22 e 23 novembre).

Si tratta di un lavoro che mi è costato due anni di ricerca e che vede la luce grazie all'impegno dell'Editore sardo Giampaolo Cirronis.

Il libro prende in esame la monetazione emessa durante i 128 anni di dominazione sabauda della Sardegna e s'incentra sull'esame rigoroso di documenti storici – in molti casi sconosciuti alla letteratura numismatica anche più risalente nel tempo – svelando alcune “scoperte” che.....beh non Vi voglio togliere il piacere di verificarlo da Voi, scorrendo il libro..... :pleasantry:

In appendice al libro troverete un'altra originalissima novità, curata da una persona che non ha bisogno di presentazioni: sto parlando del perito numismatico Riccardo Rossi (R-R), forse uno fra i maggiori studiosi e conoscitori del mercato relativo alla monetazione sarda.

La novità consiste nel fatto che le valutazioni delle monete sono riportate tenendo conto della loro rarità riferita alla conservazione.

Credo che questa tecnica estimativa compaia per la prima volta in Italia in questo listino; essa risponde ad un'esigenza molto avvertita dal mondo collezionistico/commerciale ovvero quella di attribuire un più accurato grado di rarità in base allo stato di conservazione della moneta.

Chissà che il lavoro di Riccardo non apra, sul fronte dei prezziari/listini, un nuovo scenario anche per altre monetazioni.

Staremo a vedere.

Vi fornisco alcune caratteristiche del libro:

Formato: A4 (150 pagine) – Copertina: rigida (cartonata); Sovracoperta; Rilegatura editoriale (le pagine sono cucite, non incollate): la carta è satinata.

Le foto delle monete sono tutte a colori e in buona/alte definizione, mentre i documenti postati sono in bianco e nero.

Le foto delle monete sono state gentilmente fornite da alcuni Utenti di questo Forum direttamente o tramite il Catalogo de laMoneta.it nonché da Case d'asta (quando leggerete i ringraziamenti...capirete chi sono i "conferenti"..).

L'Editore ha fissato il prezzo di copertina in € 40, ma su mia richiesta, chi lo acquisterà al Convegno di Verona, presso lo Stand di Riccardo, lo pagherà solo 35 euro.

La successiva commercializzazione sarà curata direttamente dall'Editore (Riccardo ed io abbiamo rinunciato a qualunque compenso).

Il libro si potrà acquistare a partire dal Convegno di Verona in quanto, mentre Vi sto scrivendo, è in corso di stampa presso una Cooperativa tipografica di Iglesias.

Vi posterò più tardi due immagini, rispettivamente della prima e della quarta di copertina nonché l'indice del libro.

Mi scuso fin d'ora per la qualità delle foto, scattate domenica scorsa in tutta fretta dalla copia numero “zero”, che poi ho dovuto anche lasciare nelle mani dell'Editore.... :crazy:

Chi volesse prenotare la Sua copia per ritirarla a Verona, allo Stand di Riccardo (che, per l'occasione ha anche affittato un box tutto Suo... :good:.) può farlo inserendo in questa discussione la Sua richiesta: in ogni caso potete anche contattare direttamente Riccardo (338 9108907), che “traghetterà” materialmente dalla Sardegna a Verona i libri; o l'Editore Giampaolo Cirronis (328 6132020), per qualunque richiesta e/o informazione.

Poiché sarò anch'io presente a Verona (dal venerdì alla domenica), chi vorrà potrà ottenere sulla propria copia del libro una dedica “personalizzata”.

Grazie per l'attenzione e saluti. :hi:

Michele

P.S. Naturalmente, se avete qualcosa da chiedere...domandate pure

Ciao complimenti per l'iniziatva io mi prenoto per una copia con dedica io sarò li venerdi !

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Un saluto a tutti gli amici lamonetiani....

lo stand dove potrete ritirare il libro a Verona...oltre che come consueto punto d'incontro, e' il numero 350 corsia G

a presto

Riccardo

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Un saluto a tutti gli amici lamonetiani....

lo stand dove potrete ritirare il libro a Verona...oltre che come consueto punto d'incontro, e' il numero 350 corsia G

a presto

Riccardo

io ci sarò se non succede niente di sicuro con dedica del mago Ecchecà :hi:

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Supporter

Ciao Michele e Riccardo, prenoto una copia per me (con dedica se possibile da tutti e due) che ritirerò al Banco di Riccardo al Convegno di Verona.

Non preoccuparti Silvio, qualcuno di noi te lo ritira sicuramente.

Grazie ancora e complimenti

Beati voi che potete fare queste gite di piacere!!

Cosi' vi sfrutto e mi faccio servire...

Io i complimenti li faccio gia' prima della lettura..

L'impegno e la voglia di "fare" e' sempre da lodare... Bello e' lasciare qualcosa di scritto e tangibile, a disposizione di tutti!

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@@angelonidaniele

E' un momentaccio Danielone, l' ho passato anch' io, purtroppo.

Fatemi sapere per tempo.

Ti sono vicino e ti stringo in un abbraccio fraterno.

Ciao, Bruno

Grazie Bruno ormai è tutto finito rimangono tutti i problemi burocratici che ben conosci , non dovrebbero impedirmi di venire come al solito a Verona con l'unico rammarico sono un pò piu solo :lazy:

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Sembra molto interessante :) vorrei prenotarne una copia autografata da entrambi da ritirare a Verona se possiile :)

l'abbinamento rarità-conservazione è proprio quello che ci vuole per una persona che sta iniziando o che comunque deve farsi una certa cultura

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Buon giorno.

Grazie ancora a tutti per la fiducia e l'interesse che state dimostrando verso un libro del quale avete finora potuto vedere soltanto la copertina e l'indice...... :pardon:

Riprendendo l'intervento di Debbe, volevo chiederVi un parere sulla proposta che troverete nel prezziario e cioè quella di rapportare la rarità della moneta alla sua conservazione.

Non credo esistano precedenti in tal senso (almeno in Italia e in listini italiani) ma penso sia una dato pacificamente acquisito dal mondo collezionistico che la rarità di una moneta è generalmente direttamente proporzionale alla sua conservazione (parlo, naturalmente, di monetazioni diverse da quelle aventi attualmente corso legale o recentemente poste fuori corso...).

Da qui la considerazione che in una griglia di conservazioni che vanno dal MB al FDC non ha molto senso indicare un'unico grado di rarità; la stessa moneta in MB può essere benissimo NC mentre in FDC potrà essere anche R5.

Che ne pensate? Trovate utile questo distinguo della rarità in rapporto alla stato di conservazione o è "un eccesso di zelo"?

Grazie e saluti. :hi:

Michele

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E' sicuramente una buona idea , ne avevamo parlato gia' in una discussione anni fa

Buon giorno.

Grazie ancora a tutti per la fiducia e l'interesse che state dimostrando verso un libro del quale avete finora potuto vedere soltanto la copertina e l'indice...... :pardon:

Riprendendo l'intervento di Debbe, volevo chiederVi un parere sulla proposta che troverete nel prezziario e cioè quella di rapportare la rarità della moneta alla sua conservazione.

Non credo esistano precedenti in tal senso (almeno in Italia e in listini italiani) ma penso sia una dato pacificamente acquisito dal mondo collezionistico che la rarità di una moneta è generalmente direttamente proporzionale alla sua conservazione (parlo, naturalmente, di monetazioni diverse da quelle aventi attualmente corso legale o recentemente poste fuori corso...).

Da qui la considerazione che in una griglia di conservazioni che vanno dal MB al FDC non ha molto senso indicare un'unico grado di rarità; la stessa moneta in MB può essere benissimo NC mentre in FDC potrà essere anche R5.

Che ne pensate? Trovate utile questo distinguo della rarità in rapporto alla stato di conservazione o è "un eccesso di zelo"?

Grazie e saluti. :hi:

Michele

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Supporter

Buon giorno.

Grazie ancora a tutti per la fiducia e l'interesse che state dimostrando verso un libro del quale avete finora potuto vedere soltanto la copertina e l'indice...... :pardon:

Riprendendo l'intervento di Debbe, volevo chiederVi un parere sulla proposta che troverete nel prezziario e cioè quella di rapportare la rarità della moneta alla sua conservazione.

Non credo esistano precedenti in tal senso (almeno in Italia e in listini italiani) ma penso sia una dato pacificamente acquisito dal mondo collezionistico che la rarità di una moneta è generalmente direttamente proporzionale alla sua conservazione (parlo, naturalmente, di monetazioni diverse da quelle aventi attualmente corso legale o recentemente poste fuori corso...).

Da qui la considerazione che in una griglia di conservazioni che vanno dal MB al FDC non ha molto senso indicare un'unico grado di rarità; la stessa moneta in MB può essere benissimo NC mentre in FDC potrà essere anche R5.

Che ne pensate? Trovate utile questo distinguo della rarità in rapporto alla stato di conservazione o è "un eccesso di zelo"?

Grazie e saluti. :hi:

Michele

Questo è sicuramente l'approccio giusto!

Chiunque collezziona o si appassiona a qualche tipologia monetale sa che esistono delle monete rare in qualsiasi conservazione e monete che sono difficili da rintracciare in buona conservazione ...

Difficile è sempre stato unire le due cose..

Sono molto curioso di vedere questa pubblicazione!

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Grazie, non vedo l'ora di poter fare la vostra conoscenza.

E' bellissimo poter parlare della propia passione con persone competenti come voi ed ancora meglio lo sarà sicuramente di persona.

Credo sia utilissimo valutare una moneta per quella che è, quindi riuscire ad avere valutazioni sempre più precise, in modo da evitare anche diatribe per eventuali rivendite di esemplari così importanti.

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ciao a tutti, ieri sono stata al negozio per ordinare la mia copia del libro...non ancora disponibile....ma cosa ho visto? in anteprima la preedizione...cioe' la bozza corretta del libro prima dell'edizione finale;


una bomba! non vedo l'ora di vedere il lavoro "finito"...

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Ciao wvgolf.

Grazie per la Tua conferma. Ti mettiamo in lista....se poi non ce la dovessi fare a raggiungere Verona, troveremo il modo di farTi avere ugualmente la Tua copia.

Saluti.

Michele

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Buon giorno.

Grazie ancora a tutti per la fiducia e l'interesse che state dimostrando verso un libro del quale avete finora potuto vedere soltanto la copertina e l'indice...... :pardon:

Riprendendo l'intervento di Debbe, volevo chiederVi un parere sulla proposta che troverete nel prezziario e cioè quella di rapportare la rarità della moneta alla sua conservazione.

Non credo esistano precedenti in tal senso (almeno in Italia e in listini italiani) ma penso sia una dato pacificamente acquisito dal mondo collezionistico che la rarità di una moneta è generalmente direttamente proporzionale alla sua conservazione (parlo, naturalmente, di monetazioni diverse da quelle aventi attualmente corso legale o recentemente poste fuori corso...).

Da qui la considerazione che in una griglia di conservazioni che vanno dal MB al FDC non ha molto senso indicare un'unico grado di rarità; la stessa moneta in MB può essere benissimo NC mentre in FDC potrà essere anche R5.

Che ne pensate? Trovate utile questo distinguo della rarità in rapporto alla stato di conservazione o è "un eccesso di zelo"?

Grazie e saluti. :hi:

Michele

Personalmente ritengo utilissimo questo tipo di classificazione......finalmente!!!!!!

Sicuramente un modo da rappresentare in maniera piu' reale su un catalogo i valori di mercato delle monete.....pienamente d'accordo

....se possibile vorrei prenotare una copia anche io, da poter ritirare a Verona al tavolo di Riccardo

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Ciao r.tino.

Grazie per il Tuo parere sulla proposta della nuova classificazione delle rarità in funzione dello stato di conservazione.

Sembra che l'idea riscuota consensi. Bene. :good:

Certo che è possibile prenotare una copia del libro.....Ti ringraziamo e Ti mettiamo "in lista".

Ci vediamo a Verona, al tavolo di Riccardo.

Saluti. :hi:

Michele

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Buon giorno.

Grazie ancora a tutti per la fiducia e l'interesse che state dimostrando verso un libro del quale avete finora potuto vedere soltanto la copertina e l'indice...... :pardon:

Riprendendo l'intervento di Debbe, volevo chiederVi un parere sulla proposta che troverete nel prezziario e cioè quella di rapportare la rarità della moneta alla sua conservazione.

Non credo esistano precedenti in tal senso (almeno in Italia e in listini italiani) ma penso sia una dato pacificamente acquisito dal mondo collezionistico che la rarità di una moneta è generalmente direttamente proporzionale alla sua conservazione (parlo, naturalmente, di monetazioni diverse da quelle aventi attualmente corso legale o recentemente poste fuori corso...).

Da qui la considerazione che in una griglia di conservazioni che vanno dal MB al FDC non ha molto senso indicare un'unico grado di rarità; la stessa moneta in MB può essere benissimo NC mentre in FDC potrà essere anche R5.

Che ne pensate? Trovate utile questo distinguo della rarità in rapporto alla stato di conservazione o è "un eccesso di zelo"?

Grazie e saluti. :hi:

Michele

Caro Michele,

per questo specifico argomento (rarità in funzione della conservazione) non sono d'accordo, per i seguenti motivi:

1) la moneta è una sola, anche se in varie conservazioni, e non mi pare corretto diffrenziarne la rarità in base a criteri economici

2) è invece corretto differenziare il prezzo in base alla conservazione, ma al solo scopo di orientare l'acquisto/vendita

3) vi potrebbero essere assurdi (monete note solo in elevata conservazione per le quali FDC = R2, MB = R5, per le quali la rarità viaggerebbe comunque in senso inverso rispetto alle quotazioni)

4) una classe di conservazione è in genere ampia e opinabile, poichè in essa possono essere raggruppati diversi livelli per il tipo (come semplice esempio il MS61-MS70 degli anglosassoni) a quale si riferirebbe la "rarità"?

5) è già difficile stimare la rarità di una moneta (intesa come esemplari coniati - distrutti) per pensare di suddividerla ulteriormente in base a criteri "difficili"

In generale mi sembrerebbe più logico un commento o nota, nei casi che lo richiedano, specificando che la moneta X è "quasi sempre presente in bassa conservazione", oppure "che non si conoscono esemplari in FDC" o, viceversa, "che per tesaurizzazione/ritrovamenti/motivi storici/ecc. è frequentemente ritrovata in buona conservazione".

Ovviamente questo non è che un parere personale.

;)

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Buon giorno;

provo a spiegare "il perche" di questa scelta sulla RARITA'/CONSERVAZIONE...

a mio parere RARITA' non e' altro che sinonimo di reperibilita' , per un qualsiasi oggetto...e anche per le monete o banconote;

quindi accade, per cio' che ho vissuto negli anni e avendole studiate dal vivo, che alcune monete in alcune conservazioni sono abbastanza facili da reperire....mentre in altre conservazioni difficilissimo se non addirittura mai viste; attenzione...ho detto alcune conservazioni....non alte o basse....infatti, puo' anche capitare che una banonota o una moneta ...paradossalmente...puo' valere piu' usata che nuova ....un esempio....banconota da 5 scuti per la Sardegna 1781......conosciuta in vari esemplari in , FDS e mai circolata ....conosciuta invece in pochissimi esemplari (una decina al massimo..) circolata; ..il problema diventa solo uno...riconoscere se e' una VERA circolazione o una circolazione artefatta...

questo e' un mio modestissimo parere ..che penso possa indicare a chi colleziona o studia , una tipologia, in questo caso le monete dei Savoia per la Sardegna, la reale reperibilita' e valutazione di una determinata moneta nei vari stati di conservazione

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Da collezionista sabaudo , negli ultimi anni ho osservato come monete considerate una volta di estrema rarita' non lo siano piu' o meglio e' diventato piu' facile reperirle nelle basse conservazioni al contrario nelle alte rimangono sempre della massima rarita'.

Naturalmente questo si ripercuote sulle richieste economiche dei venditori , pertanto mi fa piacere che questo aspetto sia stato colto ed evidenziato nel libro del "duo" R-R bizerba62

Modificato da piergi00
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