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IGNORED

L'Italia detiene il 50% dei Beni Culturali mondiali?


Risposte migliori

Inviato

Che l'Italia detenga il 50% del patrimonio mondiale dei beni culturali, grazie a Dio, è una fanfaluca tale che non ha nemmeno bisogno di essere contraddetta.

L'Italia rappresenta come territorio lo 0,2% dei cinque continenti: pensare che il restante 99,8% abbia né più né meno del patrimonio che abbiamo noi è una prospettiva semplicemente agghiacciante.

Il nostro è un paese unico e meraviglioso, ma se usciamo dalla porta di casa, se guardiamo al di là del nostro campanile, troveremo le tracce di civiltà antichissime, talvolta più grandi e nobili della nostra. Troveremo i segni di culture diverse, che noi non conosciamo anche per colpa di quella chiusura mentale che ancora oggi ci fa credere che ciò che non è Italia valga meno di noi... ma nel frattempo magari il patrimonio di altri paesi viene curato e coccolato e non avviene come qui, dove si fa ogni due per tre un ipocrita sequestro di quattro bronzetti da 1 euro l'uno e poi si lasciano saccheggiare le necropoli etrusche, si lascia crollare Pompei, si abbandonano i musei romani, si trasforma Matera in una discarica... e potrei continuare per ore.

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Inviato

aggiungo solo :

Si lascia che gente disonesta fabbrichi e smerci attraverso canali commerciali ignoranti o, piu ' spesso' consezienti, falsi sofisticati ed insidiosi di monete antiche che recano un gravissimo danno al commercio , ai collezionisti e in toto al settore numismatico

Basta leggere le discussioni nelle sezioni greca e romana per rendersi conto di quanto questo fenomeno sia ormai invasivo e di quanto poco sia invece avversato , sia dal commercio ( incapace di esprimere una posizione univoca e di contrastare efficacemente il fenomeno come era invece accaduto in passato)

Sia dalle Autorita'/Istituzioni che per ora hanno largamente ignorato tali pratiche risultando incapaci per ora di contrastare il fenomeno


Inviato

L'Italia detiene il 50% dei Beni Culturali mondiali?

Una classica favoletta, stile Italia "sesta potenza industriale" decaduta quando è arrivato l'euraccio cattivo fonte di tutti i mali a rovinare tutto, e altre perle simili.

Ecco invece un esempio risalente a qualche anno fa della realtà dietro le favole della buonanotte al cervello, un caso non isolato della fine che hanno fatto e rischiano di fare per questo e molti altri motivi i documenti storici degli archivi di stato e locali, un tipo di bene culturale poco considerato.

http://livesicilia.it/2012/09/06/vandali-in-azione-brucia-larchivio-storico_183478/

Riporto la prima frase dell'articolo, da cui già si capisce tutto:

"Numerosi carteggi e preziosi documenti storici, appartenenti all'Archivio del comune di Gela, sono andati perduti ieri sera nel rogo che ha visto in azione un gruppo di vandali. I documenti, conservati nel più completo abbandono presso il capannone ex Iannizzotto, si trovavano alla rinfusa dentro capienti sacchi per la spazzatura."

Invece di gustarci con così tanto entusiasmo le fiabe inventate da qualche demente in preda a deliri da nazionalismo (o a preoccupazione per la copertura di negligenze o loschi affari?) dovremmo pensare a tutelare quello che abbiamo invece di lasciarlo marcire nel cesso! Facile a dirsi, un po' meno a farsi... meglio le favolette che ci addormentano la sera.

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Inviato

Anche a me fa venire la febbre gialla a sentire di percentuali di partimonio, che mi fanno pensare a cose immateriali come il sesso degli angeli….

Torniamo con i piedi per terra e, piuttosto che quantificare in maniera astrusa e illogica in termini di percentuali, cerchiamo di curare al meglio il nostro patrimonio, conservandolo anche attraverso appositi archivi digitalizzati, con concreta possibilità di dare anche un lavoro ai giovani, con l'ulteriore vantaggio che in questa maniera si preserva e si trasmette la memoria culturale, che è fondamentale per la nostra società.

Anche la numismatica fa parte del grande patrimonio culturale italiano e nel nostro piccolo cerchiamo di diffondere l'emersione del grande patrimonio di monete nelle collezioni pubbliche (e ci sono materiali monetari che sono depositati in maniera non molto migliore degli archivi cartacei del comune di Gela)….

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Inviato

@@vitellio, figurati se non sono d'accordo con te, per quanto riguarda la numismatica, ma sai bene,come me, che negli ultimi decenni il patrimonio culturale italiano è stato depredato da persone senza scrupoli, con la complicità di grandi istituzioni museali o di case d'asta (consiglio in proposito la lettura di "Sotheby's:The inside story di Peter Watson).La reazione, anche giudiziaria, che c'è stata ha fatto sì che molti beni siano stati restituiti, e spero che molti altri ne torneranno in Italia. Perchè sono un italiano e ancora mi sta a cuore il nostro paese. Non posso entrare nel merito della gestione di quei beni, non mi compete. Certo si può fare molto di più, ma personalmente preferisco che il vaso di Eufronio sia a Villa Giulia, magari in sordina, piuttosto che in bella mostra al Metropolitan Museum.

Ciao

Io invece la penso diversamente.

La cultura non ha confini e tutti ne dovrebbero poter godere.

Preferirei che il vaso di Eufronio fosse ancora al Metropolitan, visto da centinaia di migliaia di persone all'anno (e che lo stesso museo ci riconoscesse una lauta percentuale sui biglietti) piuttosto che "nascosto" in un museo italiano.

Il "mal comune, mezzo gaudio" non fa parte del mio credo......

Ricordiamo inoltre che se migliaia di opere d'arte, di oggetti archeologici, hanno seguito la via illegale dell'estero è in buona parte colpa di una legge per certi versi assurda e restrittiva.

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Inviato

Andro' controcorrente ma sono anch 'io d'accordo con il pensiero di Alberto Varesi

Il fine ultimo dovrebbe essere la tutela del bene stesso ( non come mera proprieta' come rivendicazione di possesso) e soprattutto la sua fruibilita' a beneficio di tutti .

Se il vaso di Eufronio o i girasoli di Van Gogh sono secondo questi criteri meglio tutelati a NY restino pure li e mgari si organizzino delle esposizioni ben mirate nei paesi d'origine delle opere, ogni tot anni , per ampliarne la fruizione

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