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IGNORED

Marco Aurelio e Mercurio


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Nella immensa iconografia della monetazione romana repubblicana e imperiale esistono rappresentazioni di deita’ di tutti gli Dei dell’ Olimpo greco romano , predominano pero’ i piu’ importanti e noti , ai quali erano dedicati numerosi e ricchi Templi sparsi per Roma e per le altre citta’ dell’ Impero , mentre altri Dei , per cosi’ dire minori , compaiono meno frequentemente sui dritti o rovesci delle monete e con pochi Templi cittadini a loro dedicati ; tra questi Dei meno raffigurati ed onorati con pochi Templi , compare saltuariamente raffigurato nelle monete , anzi credo raramente , almeno nel periodo imperiale , il Dio Mercurio .
Tra le rare rappresentazioni di Mercurio emesse dagli Imperatori , la piu’ nota , anche se rara , credo sia quella che compare in alcune monete di Marco Aurelio , per lo piu’ Sesterzi , oltre che in raffigurazioni su un Sesterzio di Herennio Etrusco ; facendo ora riferimento ai soli Sesterzi di Marco Aurelio , in quanto piu’ ricchi di dettagli iconografici e simbolici , Mercurio compare all’ interno di un Tempio di forma rotonda a quattro colonne , a lui dedicato , Tempio che si trovava in prossimita’ del Circo Massimo , alle falde del colle Aventino , tanto che si credeva o meglio si confondeva il Tempio del Circo Massimo con un altro sull’ Aventino , pero' inesistente , credendo che i Templi dedicati a Mercurio in Roma fossero due , mentre in realta’ esisteva solo quello vicino al Circo Massimo .
Questo Tempio coniato sui Sesterzi di Marco Aurelio si presenta di forma circolare con quattro colonne sul Pronao , una gradinata di ingresso e in mezzo alle colonne , ma nella realta' dentro la cella del Tempio , la statua di Mercurio ; nella parte alta a cupola del Tempio si notano diversi animali , una tartaruga sulla sinistra , poi forse un caprone , ariete o un vitello o un maiale , animali diversi a lui sacrificati nelle cerimonie religiose . La moneta presenta come legenda sul dritto : M ANTONINVS AVG TR P XXVII , sul rovescio IMP VI COS III e in esergo RELIG AUG .

Fu emessa in base alla legenda tra la fine del 172 e la fine del 173 .
Ma per quale motivo Marco Aurelio emise questa moneta con il Tempio e l’ effige di Mercurio ? quale significato voleva trasmettere ? sappiamo che i Romani emisero le loro monetazioni non solo come arido mezzo di scambio , ma anche per trasmettere a loro stessi e ai popoli soggetti la potenza politica , militare , sociale , economica e religiosa dell’ Impero ; quindi ogni diversa iconografia dei rovesci aveva un particolare significato arcano e profondo .
Dalla storia sappiamo che Marco Aurelio in quegli anni del 172/173 , quando fu emessa la moneta , non era a Roma , ma era impegnato in Germania , nel pieno delle tremende guerre Marcomanniche ; quindi questa moneta potrebbe essere stata emessa dal Senato come invocazione al Dio , in quanto Mercurio era anche l’intermediario tra gli uomini e gli Dei e forse anche come forma di richiesta di aiuto alla RELIGIO AUGUSTA tutta , affinche’ fosse favorito il buon esito della guerra ; non escludo che Mercurio nella rappresentazione della moneta fosse anche invocato per il felice ritorno dell’ Imperatore dalla campagna militare , in quanto Mercurio aveva anche questa facolta’ di favorire i felici ritorni .
Sarebbe interessante iniziare in questa sezione del Forum , in quanto si studierebbe la moneta solo dal punto di vista del rapporto storico simbolico iconografico , escludendo altri interessi numismatici , una serie di discussioni riguardanti i rovesci di alcune particolari monete romane come questa descritta ; spero abbia un seguito .
Sotto due Sesterzi di Marco Aurelio con il Tempio di Mercurio e la Relig Aug , oltre a un Sesterzio di Herennio Etrusco con la PIETAS AUG e la raffigurazione di Mercurio .

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Modificato da Legio II Italica
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Ciao @@Legio II Italica, Mercurio /hermes, divinità greco romana, effettivamente compariva sulle monete romane, molto più spesso nel periodo repubblicano che in quello imperiale. Il suo culto era diffuso anche nelle comunità latine stanziate in Campania.

Mercurio era inteso come la personificazione del vento,perciò fu considerato protettore di tutto quanto era inconsistente come l'aria. Proteggeva gli avvocati, al quale si rivolgevano per farsi ispirare brillanti oratorie, ai mercanti i quali chiedevano una migliore eloquenza negli affari, nonchè i viaggiatori.

Era raffigurato sempre con volto giovanile, capelli ricci con indosso il petaso:
Alcune raffigurazioni:

Sestante repubblicano
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Denario repubblicano:

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Obolo di Suessa

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Antoniniano NUmeriano:

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Denario Ottaviano:

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Modificato da eliodoro

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Ciao @@eliodoro , si in effetti la raffigurazione di Mercurio e' frequente nel periodo repubblicano di Roma , meno in quello imperiale . Piuttosto misterioso rimane il significato del kerykeion , il bastone o Caduceo associato a Mercurio , che quasi sempre lo accompagna nelle raffigurazioni .

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Inviato (modificato)

Ciao @@eliodoro , si in effetti la raffigurazione di Mercurio e' frequente nel periodo repubblicano di Roma , meno in quello imperiale . Piuttosto misterioso rimane il significato del kerykeion , il bastone o Caduceo associato a Mercurio , che quasi sempre lo accompagna nelle raffigurazioni .

Ciao Claudio, il caduceo di Mercurio, mi dà l'impressione, di un collegamento con l'aria e con il vento...

Tra le informazioni raccolte:

"Sembra che questo simbolo abbia origini antichissime, si farebbe addirittura risalire al 2600 a.C. Lo si è infatti ritrovato presso gli assiro-babilonesi, in alcuni papiri dell'antico Egitto e su una coppa ritrovata nell'antica città mesopotamica di Lagash. Veniva talvolta rappresentato anche sui monumenti egiziani costruiti prima di Osiride. Lo ritroviamo anche nella Sumeria (Shumer o Mesopotamia occ.) e nell'India, inciso su pietra...Narra la leggenda che Mercurio (Hermes), il messaggero degli dei, ricevette un bastone da Apollo. Quando giunse in Arcadia, gli si pararono innanzi due serpenti che si divoravano a vicenda, allora egli gettò il bastone tra loro ed essi si riappacificarono. Da questa leggenda è nato il simbolo del Caduceo, un segno di pace rappresentato da un bastone con due ali aperte e due serpenti attorcigliati che si guardano l'un l'altro. "

Modificato da eliodoro

  • 6 anni dopo...
Inviato

Salve a proposito di questo post , qualche notizia in piu' su questo Tempio tratta da "Topografia dell' antica Roma" di Samuel Ball Platner :

"Mercurio, Ede: (templum, Ovidio): un tempio dedicato nel 495 a.C. da un centurione, M. Plaetorius, al quale il popolo aveva dato questo onore (Liv. II. 21,7, 27,5-6; Val. Max. IX.3.6). Era sul pendio dell'Aventino, sopra e di fronte al circo Massimo(Ov. Veloce. V.669 ; Apuleio. Mi sono incontrato. VI.8; Non Reg. cfr. Mirabilia 28; Jord. II.641), vicino all'estremità sud-orientale. (Fu dedicato alle Idi di maggio, che in seguito divenne una festa dei mercatores (Liv. II.21.7; Ov. Veloce. V.670 ; Fest. 148; Mart. XII.67.1; Fasti Caer. Tusc. Ven. Philoc. ad Id. Mai, CIL I2 p213, 216, 221, 264, 318; veloce. NS 1921, 96). Maia sembra anche aver condiviso questo tempio con suo figlio(Macrob. Sab. I.12.19; Llydus, de mens. Mart. VII.74.5; veloce. Caer. — (DE) Signor Presidente, questo tempio potrebbe forse essere rappresentato su una moneta di Marco Aurelio (Cohen, Marc. Aur. 534; Baumeister, Denkmäler 14951; Rosch. II.2803), con un podio di tre gradini, su cui si trovano quattro eremi al posto delle colonne, che sostengono un architrave, e sopra questo quello che sembra un frontone curvo con animali e attributi del dio. La statua di Mercurio si trova tra le eremi. Questo frontone apparentemente  curvo (cfr. Serv. IX.406 ) non è necessariamente così (Altm. 21-22), e in ogni caso, se alcuni templi di Mercurio erano rotondi, non lo erano tutti (Merlino, 363). Se la moneta rappresenta il tempio di Mercurio, potrebbe indicare un restauro di Marco Aurelio (SHA 1910, 7. A, 7-9). Era in piedi nel IV secolo(non reg. Mirab. 28), ma non ne sono state trovate tracce(HJ 118-119; Rosch. II.2802-2804 e Boll. Gilb. II.251-253; WR 304-305)"

Una lapide con dedica a Mercurio , dell' epoca di Marco Aurelio - Commodo , venne trovata a Castlecary , sede di un forte romano in Britannia sul Vallo Antonino , qui posta dai Legionari della VI Victrix , che aveva sede legionaria ad Eburacum , per respingere un attacco dei Pitti , recita "Deo Mercurio milites leg VI Victricis pi. f.. aedem et sigillum cives Italici et Norici v s l l m" , a dimostrazione di come Mercurio fosse una divinita' onorata anche dai militari ancora sul finire del II secolo . Si pensa che i "cives Norici" fossero un distaccamento di Legionari della II Italica , provenienti da Lauriacum nel Norico per dare man forte alla Legio VI Victrix in Britannia per respingere i Pitti che avevano sfondato il Vallum .

 

880px-Antonine.Wall.Roman.forts.jpg

Inviato

@Agricola ti pongo una domanda: un attributo di Mercurio è il sacculus (sacchetto di monete) presente anche sulle monete (romane e coloniali) che rappresentano il quaestur. C'è un qualche collegamento tra Mercurio e il quaestur?

E volevo chiederti se ci fosse qualche divinità etrusca che aveva come attributo il sacculus? Tra le divinità etrusche che avevano a che fare con il commercio ci sono: Menrva, Turms e Voltumna/Vortumno ma non ho ancora trovato nulla in merito.

Grazie.


Inviato
7 ore fa, ARES III dice:

@Agricola ti pongo una domanda: un attributo di Mercurio è il sacculus (sacchetto di monete) presente anche sulle monete (romane e coloniali) che rappresentano il quaestur. C'è un qualche collegamento tra Mercurio e il quaestur?

E volevo chiederti se ci fosse qualche divinità etrusca che aveva come attributo il sacculus? Tra le divinità etrusche che avevano a che fare con il commercio ci sono: Menrva, Turms e Voltumna/Vortumno ma non ho ancora trovato nulla in merito.

Grazie.

Ciao , rispondendo alla prima domanda credo che il quaestur sia collegato alla "missione" terrena di Mercurio come dio del commercio e quindi del denaro , delle finanze ; ma non solo , come la lapide britannica della precedente risposta dimostra .

Circa la seconda non so risponderti , mi dispiace .

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