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STEMMI SULLE MONETE


Fratelupo

Risposte migliori

Cari frequentatori della sezione e utenti di passaggio,

vi propongo una discussione in cui ognuno di noi presenti uno stemma rappresentato su una moneta di nostra pertinenza.

Le monete europee tra Cinque e Settecento mostrano splendidi stemmi, sia su grandi emissioni in oro e argento, sia sui

pezzi spiccioli. Sarebbe un bel modo per creare una specie di rassegna araldica, che potrebbe essere utile anche per altri

studiosi e appassionati.

Direi che sarebbe opportuno postare sia la moneta nella sua totalità, sia un particolare dello stemma.

Dai, fatevi avanti!

Modificato da Fratelupo
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Comincio io con un tallero di Salisburgo, coniato sotto il principe arcivescovo Guidobaldo di Thun-Hohenstein, datato 1661.

Lo stemma di famiglia è inquartato, con nel 1° e nel 3° l'antico stemma Thun, e nel 2° e 4° quello dei signori di Eschenloch,

acquisito nel 1516. Sul cuore si vede lo scudo dei signori di Caldes, acquisito nel 1604. Gli Eschenloch e i Caldes si erano estinti

e la loro arma venne ereditata dai Thun.

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Visto che fate i timidi, continuo io, con uno stemma ancora raffigurato su un tallero di Salisburgo (1649), stavolta del principe Paride Lodron.

La sua arma è data dal leone rampante, con la classica coda doppiamente annodata.

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Stemma della Repubblica di Ginevra (e stemma cantonale) su un 3 Soldi (II tipo) del 1776.

Lo stemma ginevrino risale al XV secolo e riunisce il simbolo imperiale dell'aquila incoronata (la città era stata annessa all'impero nel XI secolo) e la chiave d'oro vescovile. Anticamente i colori della città erano il grigio e il nero, per poi passare al nero e viola nel XVII secolo. Gli attuali colori (giallo e rosso) hanno infine prevalso durante il XVIII, a cui è stato aggiunto il nero nel periodo rivoluzionario.

Il motto "Post tenebra lux" è un riferimento alla riforma luterana del XVI secolo.

Dalla Costituzione della repubblica e cantone di Ginevra:

Art. 7: Stemma e motto.

1) Lo stemma della Repubblica e Cantone di Ginevra rappresenta la fusione dell'aquila nera con testa coronata su fondo giallo e della chiave d'oro su fondo rosso. Il cimiero rappresenta un sole che si leva sul bordo superiore e che riporta il trigramma IHS in lettere greche.

2) Il motto è «Post tenebras lux».

(chiedo scusa anticipatamente se la conversazione fosse stata intesa per i soli stemmi familiari)

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Awards

Seconda monetina:

1 Bluzger del 1727 in mistura emesso dai baroni di Haldenstein (Gubert von Salis) nell'attuale Canton dei Grigioni.

Scudo con corno di stambecco rovesciato, sovrastato da corona baronale (di foggia antica senza raggi che sostengono le 7 perle visibile di fronte).

Lo stemma qui riportato non è quello dei baroni, il quale, nel corso di 2 secoli si è evoluto con l'aggiunta delle armi delle varie famiglie che hanno ereditato il titolo (von Schauenstein e von Salis), ma quello della cittadina di Haldenstein, a nord di Coira. Nelle varie versioni (molto numerose tra l'altro) del bluzger dei von Salis lo stemma compare con numerose varianti: in questa in particolare il corno di stambecco si presenta rovesciato. I colori originali sono il bianco (campo) e il nero (corno), e l'iconografia richiama lo stemma della Lega Caddea, anche detta della Ca' di Dio (stambecco nero a destra rampante), la lega più antica delle tre che componevano la Repubblica delle tre Leghe, della quale tuttavia Haldenstein non faceva parte (unica tra le cittadelle nei dintorni di Coira).

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Modificato da Lafayette
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Awards

Supporter

Potrei partecipare con questa moneta da 20 Kreuzer 1780 di Salisburgo di Hieronymus Joseph Franz de Paula Colloredo.
Ma non la saprei descrivere bene perché di araldica non ne capisco nulla ... :unknw:
Vedo che è derivante dalla fusione dello stemma della famiglia Colloredo, di quello di Salisburgo e di quello arcivescovile.

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Awards

Altro stemma: stavolta è posto su un pezzo da 3 kreuzer del 1637 della zecca di Glatz per Ferdinando III come re di Ungheria e Boemia. Lo stemma inquartato porta nel primo e nel terzo l'arma d'Ungheria,

nel secondo e nel quarto quella di Boemia con il leone rampante; in cuore lo scudetto partito reca le armi d'Austria e di Borgogna.

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Modificato da Fratelupo
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Vi propongo uno stemma davvero particolare, che qui troviamo impresso su un groschen (in realtà un trojak, vedi il post n.27) di re Sigismondo di Polonia, coniato nel 1603 nella zecca di Cracovia.

Sul rovescio, a sinistra si vede l'aquila polacca, mentre a destra il cavaliere simbolo della Lituania.

Il nome "Vasa" in svedese significa "covone di grano", ed eccolo quindi comparire nello scudetto al centro, a richiamare il nome della storica dinastia polacco-svedese

cui apparteneva Sigismondo III (1587-1632). Ancora oggi lo stemma reale svedese porta in cuore il piccolo covone di grano.

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Modificato da Fratelupo
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