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Questa moneta, venduta all'asta Gemini X, è forse il primo caso di individuazione di una nuova tipologia di denario susseguente alla pubblicazione del corpus di Crawford.

Ex Randy Haviland Collection.

Sul catalogo Gemini X vengono evidenziati elementi a favore e contro l'autenticità, sul piano stilistico (lo stile è aderente all'epoca, Venere ad esempio richiama i tratti dell'emissione RRC 480/1 del 44, ma la legenda al D/ è anomalmente compressa e manca la "V" finale) e tecnico (l'esame al microscopio rivela depositi minerali coerenti, però la corrosione potrebbe essere un artificio per coprire la falsificazione).

Viene conclusivamente ritenuta "a genuine new discovery of enormous importance, but not without reservations"

La raffigurazione al D/ richiama quella presente sulle emissioni di C. Vibius Pansa Caetronianus del 48 (Cr. 449/2 e 449/3) e di C. Vibius Varus del 42 (Cr. 494/36). Viene identificata da Crawford con Liber, da Babelon e Sydenham con Bacco (sulle differenze fra le due divinoità, si veda http://www.lamoneta.it/topic/100767-denario-con-liber-e-libera/ e le discussioni ivi citate). La raffigurazione al R/ richiama, oltre a RRC 480/1, le emissioni di Mn. Cordius Rufus del 46 (RRC 463/3, http://www.lamoneta.it/topic/107146-denarii-di-mn-cordius-rufus-con-venux-genitrix/) e di L. Flaminius Chilo del 43 (RRC 485/2, http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G56/2)


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