L. Licinio Lucullo Inviato 24 Ottobre, 2014 Condividi #1 Inviato 24 Ottobre, 2014 http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A1/70 Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
L. Licinio Lucullo Inviato 24 Ottobre, 2014 Autore Condividi #2 Inviato 24 Ottobre, 2014 (modificato) Del Ponte (Dei e miti italici) osserva che la Diana italica è molto più vicina ai Signori degli Animali (e, per riflesso, delle selve ove risiedevano), figure proprie delle antiche civiltà di cacciatori del neolitico, che alla greca Selene. Derivato da *div, il nome stesso rimanda alla luce, ovvero alla luce che filtra tra le fronde degli alberi: trattasi quindi di un riferimento al numen della dea, percepibile nelle sue dimore; l'associazione con la luna è invece molto più tarda. In linea con il conservatorismo romano, in ambito monetale non mancano riferimenti alle tradizioni più arcaiche: per questo Diana viene raffigurata con una o due torce in mano (in questa emissione, nell'aureo 494/22, http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G195/5, e nel denario 494/23, http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G195/6). Modificato 24 Ottobre, 2014 da L. Licinio Lucullo Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
L. Licinio Lucullo Inviato 24 Ottobre, 2014 Autore Condividi #3 Inviato 24 Ottobre, 2014 (modificato) Discussioni su questa emissione: http://www.lamoneta.it/topic/83115-diana-i-cervi-e-la-luna-crescente/ Modificato 24 Ottobre, 2014 da L. Licinio Lucullo Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
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